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CFS = ( p - cvu ) Q*
Q* = CFS / ( p - cvu )
Moltiplicando quest’ultima formula per il prezzo di vendita “p” posso ottenere il fatturato di pareggio e il
margine di sicurezza, il quale indica la riduzione percentuale che le vendite possono sopportare senza che
ciò comporti per l’impresa il conseguimento di una perdita (MCCSL 0).
L’analisi della sensitività del risultato reddituale
Tale fase consiste essenzialmente nel capire come si modifica il risultato reddituale se una delle sue
determinanti varia secondo un’ipotesi prescelta.
Il preventivo dei flussi di tesoreria
Relativo alla gestione tipica corrente.
1. Determino i flussi di reddito corrispondenti e analizzo le loro componenti distinguendo, all’interno di esse,
quali hanno impatto sul capitale circolante netto e quali no: in tal modo determino il flusso di capitale
circolante netto prodotto dalla gestione tipica corrente.
2. Considero la variazione che vi sarà nel corso dell’anno nelle seguenti poste diverse dalle poste di
tesoreria e appartenenti alla gestione tipica corrente: crediti verso i clienti, rimanenze di esercizio e i
debiti di fornitura.
3. Flusso di tesoreria = 1 - 2
Relativo alla gestione tipica non corrente.
1. Determino gli investimenti in attività fisse. Essi non danno luogo a flussi di reddito ma solamente a flussi
finanziari, con riferimento ai flussi di capitale circolante netto essi causano un flusso pari all’importo del
bene acquistato. Il flusso di tesoreria corrispondente è quindi dato dalla differenza tra il flusso di capitale
circolante netto prodotto dagli investimenti e la variazione delle poste di capitale circolante netto
specifiche della gestione tipica non corrente correlate agli investimenti.
2. Determino i disinvestimenti in attività fisse. Essi danno luogo a componenti di reddito (plusvalenze e
minusvalenze) che concorrono alla formazione del risultato di gestione tipica non corrente; a flussi
finanziari i quali, basandosi sul presunto valore di realizzo del cespite alienato, causano un flusso di
capitale circolante netto come nel caso degli investimenti. Il flusso di tesoreria corrispondente sarà
speculare a quello descritto nel caso degli investimenti.
3. Flusso di tesoreria = 1 - 2
Riassumendo, il flusso di tesoreria della gestione tipica è dato dalla somma dei flussi di tesoreria della
gestione tipica corrente e della gestione tipica non corrente: flusso di capitale circolante netto prodotto dalla
gestione tipica - variazione delle poste del capitale circolante netto specifiche della gestione tipica.
Le determinanti dei flussi di tesoreria
Occorre considerare le variazioni di tesoreria dipendenti dalla quantità di vendita del periodo in esame.
Entrata variabile unitaria rettificata
E’ definita come il movimento positivo di tesoreria associato ad ogni unità di vendita.
prezzo lordo = prezzo netto ( 1 + iva )
entrata variabile unitaria = pl ( 1 - tcl / 360 )
entrata variabile unitaria rettificata = evu - pn iva ( 1 - tv.iva / 360 )
Sarà tendenzialmente minore o al massimo uguale al prezzo di vendita.
Uscita variabile unitaria rettificata
acquisto variabili per unità di vendita al lordo dell’iva = acquisto variabile ( 1 + iva )
Con quest’ultima formula abbiamo determinato il prezzo di acquisto comprensivo di iva.
uscita variabile unitaria = al.udv ( 1 - tforn / 360 ) 4 di 8
uscita variabile unitaria rettificata = uvu - an.udv iva ( 1 - tv.iva / 360 )
Eredità corrente degli esercizi precedenti
Tale variabile può essere ricondotta al fatto che una parte non trascurabile della dinamica di tesoreria
prevista per l’anno è non di rado correlata ad operazioni di acquisto o di vendita compite nell’anno
precedente oppure alla circostanza per la quale dall’esercizio precedente vengono ereditati materie prime,
semilavorati e prodotto finiti.
Flusso di tesoreria della gestione tipica corrente
Margine di tesoreria complessivo -> margine di tesoreria unitario Q = ( evur - uvur ) Q
+
variazione di tesoreria complessiva dovuta alle scorte iniziali
+
incassi di crediti preesistenti
-
pagamenti di debiti preesistenti
+ -
posizione iva nei confronti dell’erario
-
uscite fisse correnti
Flusso di tesoreria della gestione tipica non corrente
-
variazione dei debiti nei confronti dei fornitori di cespiti (flusso di tesoreria di gestione tipica non corrente
dato dagli investimenti)
+
valore di realizzo dei beni alienati al netto della variazione dei crediti verso gli acquirenti di cespiti (flusso di
tesoreria di gestione tipica non corrente dato dai disinvestimenti)
L’analisi dei punto di pareggio di tesoreria
Punto di pareggio di tesoreria corrente
( uscite fisse correnti - incassi per crediti preesistenti + pagamenti di debiti preesistenti - effetto delle
rimanenze iniziali sui flussi di cassa totali) / margine di tesoreria unitario
Tale punto di pareggio può essere ridotto per mezzo di una o più delle seguenti soluzioni alternative.
1. Riduco le uscite fisse correnti riducendo i costi di esercizio.
2. Aumento i prezzi di vendita.
3. Riduco i costi variabili unitari.
4. Riduco i termini di incasso da parte dei clienti.
5. Riduco la scorta fisiologica di componenti, semilavorati e prodotti finiti.
6. Aumento i termini di pagamento dei fornitori.
Punto di pareggio di tesoreria
( uscite fisse correnti - incassi per crediti preesistenti + pagamenti per debiti preesistenti - effetto delle
rimanenze iniziali sui flussi di cassa totali + flusso di tesoreria di gestione tipica non corrente derivante da
investimenti - flusso di tesoreria di gestione tipica non corrente derivante da disinvestimenti ) / margine di
tesoreria unitario
Tenendo comunque i suggerimenti precedenti in considerazione, ne possiamo aggiungere altri due.
7. Contengo le uscite per investimenti mediante la riduzione dell’importo dei beni da acquistare.
8. Aumento gli incassi da disinvestimenti mediante l’incremento del valore di realizzo dei beni da cedere.
5 di 8
I preventivi specifici degli altri rami di gestione e delle operazioni
sui mezzi propri
La gestione patrimoniale
1. Identifico le poste iniziali del capitale investito netto specifico.
2. Determino i flussi di reddito andando ad analizzare il risultato di gestione patrimoniale corrente e il
risultato di gestione patrimoniale non corrente (dato dalle plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla
gestione patrimoniale).
3. Determino i flussi finanziari andando a calcolare i flussi di tesoreria prodotti dalla gestione patrimoniale
corrente (flusso di capitale circolante netto - variazione delle poste di capitale circolante netto specifiche)
e non corrente (si deve tenere conto degli investimenti e dei disinvestimenti).
4. Determino le poste finali del capitale investito netto specifico.
La gestione finanziaria
Il preventivo può essere articolato in due grandi rami: la gestione dei debiti di prestito a medio-lungo termine
e la gestione dei debiti di prestito a breve termine.
Occorre affrontare le seguenti problematiche.
1. Determinazione delle poste dello stato patrimoniale iniziale specifiche della gestione finanziaria.
2. Determinazione dei flussi di reddito e dei flussi di tesoreria. Con riferimento ai primi abbiamo la classica
distinzione tra componenti di reddito della gestione finanziaria corrente (interessi passivi sui debiti a
breve e a medio-lungo termine) e non corrente (oneri sostenuti per la sottoscrizione di debiti a medio-
lungo termine); i flussi di capitale circolante netto corrente sono quindi generati dagli interessi passivi
mentre quelli di capitale circolante netto non corrente scaturiscono da aumenti o da riduzioni di debiti a
medio-lungo termine. Con riferimento ai secondi abbiamo le variazioni delle poste di capitale circolante
netto specifiche della gestione finanziaria non corrente che sono riconducibili alla variazione delle quote
di debiti o medio-lungo termine iscritte tra le passività correnti.
3. Come calcolo i proventi sulle eccedenze temporanee di liquidità, gli oneri finanziari sui debiti a breve
termine e i saldi finali dei conti di tesoreria?
Innanzitutto suddividiamo il saldo di tesoreria in tre parti: cassa, banche conti correnti attivi e banche
conti correnti passivi. Poi si determina il flusso di tesoreria totale (somma algebrica di tutti i flussi relativi
a tutte le gestioni) -> il saldo di tesoreria finale (totale + iniziale) -> il valore finale della cassa -> il valore
finale dei conti bancari attivi e passivi.
Con riguardo agli oneri finanziari basta impostarne il valore del tasso di interesse passivo ipotizzato sui
conti correnti passivi e sugli scoperti di conto corrente; un procedimento analogo viene utilizzato per i
proventi sulle eccedenze temporanee di liquidità.
4. Determinazione delle poste dello stato patrimoniale finale specifiche della gestione finanziaria.
La gestione tributaria
Tale tipologia di gestione solitamente è riconducibile in gran parte alla gestione corrente in quanto, essendo
le imposte calcolate sul reddito imponibile, spesso quest’ultimo è assai simile al risultato di competenza
dell’esercizio. Innanzitutto le poste dello stato patrimoniale correlate alla gestione tributaria sono i crediti
verso l’erario e il fondo imposte, come tutte le altre gestioni andiamo ad analizzare i componenti di reddito (le
imposte), i flussi di capitale circolante netto e i flussi di tesoreria (flussi di capitale circolante netto -
variazione delle poste di capitale circolante netto legate alla gestione tributaria).
Le operazioni sui mezzi propri
1. Determino il flusso di capitale circolante netto = variazione di capitale a pagamento + dividendi assegnati
ai soci
2. Determino la variazioni interne al capitale circolante netto -> variazioni dei crediti verso i soci in c/
aumento di capitale e dei debiti verso i soci per dividendi o per riduzioni di capitale già deliberati.
3. Determino l’impianto finale di tutte le parti ideali del capitale netto e delle poste correlate alle operazioni
sui mezzi propri. 6 di 8
La sintesi della dinamica reddituale, della dinamica finanziaria e
della situazione patrimoniale di previsione
La sintesi della dinamica reddituale
Articolazione con priorità di competenza
Si basa sul concetto di reddito operativo il quale comprende i componenti di reddito della gestione tipica
corrente.
Ricavi - costo del venduto = risultato gestione tipica corrente (reddito operativo)
risultato gestione tipica corrente = risultato gestione patrimoniale e tipica corrente
+
- oneri finanziari = risultato gestione corrente ante imposte
Risultato gestione tipica non corrente + risultato gestione patrimoniale non corrente = risultato gestione
patrimoniale e tipica non corrente
- oneri finanziari = risultato gestione non corrente ante imposte
Somma dei risultati ante imposte = risultato prima delle imposte
- imposte = risultato