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CAPITOLO 3 TIPOLOGIE DI DISEGNI DI RICERCA SOCIALE

3.1 Le varietà tipologiche

I requisiti fondamentali di un disegno di ricerca sono:

 Che gli obiettivi cognitivi siano conosciuti ed esplicitati;

 Che la ricerca sia specificatamente destina a raggiungere questi scopi;

 Che la relativa progettazione sia dotata di requisiti di validità ed efficacia;

il sistema delle attività di ricerca richiede talento e sapienza, soprattutto in considerazione della

varietà dei problemi d’indagine.

Possiamo distinguere i problemi di ricerca in ragione del tipo di soluzione che per essi si prospetta e

l’obiettivo cognitivo dell’indagine.

che costituisce

Descrizione, spiegazione, interpretazione e previsione costituiscono le possibili forme di soluzione

ai problemi della scienza in ogni settore disciplinare.

La maggior parte dei manuali di metodologia della ricerca sociale distingue due tipi di studi:

 hanno l’obiettivo di esplorare e descrivere un dato oggetto, fenomeno o

Descrittivi:

comportamento sociale dando conto di “cos’è” e “com’è”;

 a cercare un’interpretazione del come un oggetto,

Esplicativo-verificativi: sono indirizzati

fenomeno o comportamento si configuri in un certo modo, o una spiegazione del perché,

delle ragioni, delle condizioni, dei fattori del suo prodursi;

 Previsionali: vengono considerati come una sottospecie dei disegni esplicativi, data la

comune struttura logica;

Il tipo di indagine che si può progettare su un dato oggetto, dipende, dallo stato delle conoscenze

disponibili su di esso o sulla classe dei fenomeni cui è riconducibile.

3.2 Disegni di ricerca descrittiva (RICERCA DESCRITTIVA)

Quando si parla di ricerca descrittiva si fa riferimento al tipo più formalizzato ed elaborato di studio

esplorativo. Per comprendere appieno le specifiche difficoltà di un disegno di questo tipo, occorre

considerare che nessuna descrizione può mai essere esaustiva in merito alla complessità di un

fenomeno.

Nell’affrontare l’operazione concettuale di riduzione della complessità del problema, il ricercatore

può muovere da uno stato di conoscenza assai basso e incontrare difficoltà nel concettualizzarle.

Può dunque avviare una prima esplorazione, impostando una ricerca di sfondo, volta a raccogliere

sull’oggetto d’indagine più informazioni possibile, che orientino la formulazione di ipotesi che

guidino le successive operazione di osservazione mirata.

Da una ricerca di sfondo, si può impostare uno studio esplorativo a carattere estimativo più

avanzato, volto ad accertare se una serie di fattori connessi al fenomeno siano realmente operanti.

3.2.1 Disegni descrittivo di tipo qualitativo

Poniamo di voler condurre uno studio descrittivo sulle caratteristiche del fenomeno della regolarità

negli studi universitari in una data popolazione di laureati.

costituisce la variabile dipendente oggetto d’indagine, in quanto

La regolarità è di essa che la

ricerca intende dare conto e in quanto viene considerata, in ipotesi, come effetto di una serie di

fattori.

È essenziale definire operativamente la regolarità negli studi, in termini per esempio di svolgimento

degli studi universitari nei modi e nei tempi stabiliti come adeguati. A tale definizione potrebbe

conseguire la specificazione di due dimensioni:

 La regolarità di ingresso (puntualità di immatricolazione), si potrebbe fare riferimento

all’età di immatricolazione e utilizzare una variabile categoriale “entro i 21 anni”, “dopo i

21 anni”;

 La regolarità di esito (puntualità di conseguimento della laurea), si potrebbe ricorrere al

referente empirico del tempo impiegato per conseguire la laurea, “fino a 5 anni” e “oltre i 5

anni”;

Combinando in un indice sintetico le due variabili classificatorie il ricercatore potrebbe pervenire a

un indice tipologico. Ogni cella dello spazio definito dall’incrocio degli attributi/proprietà/variabili

dei tipi individuati costituisce una tipologia

contiene una combinazione esclusiva, un tipo; l’insieme

esaustiva. Puntualità nell’immatricolazione

Puntuali Ritardatari

(entro i 21 anni) (oltre i 21 anni)

Puntuali Non tempestivi ma

Regolari

Puntualità nel (entro i 5 anni) veloci

conseguimento Ritardatari Tempestivi

della laurea Irregolari

(oltre i 5 anni) ma lenti

La descrizione del fenomeno richiede che, oltre a determinare quanti casi, nella popolazione

studiata, presentino il carattere della regolarità e quanti quello dell’irregolarità, si determini anche

quali siano le caratteristiche salienti dei soggetti ricompresi all’interno di ciascuna categoria.

In questa impresa è evidente il rischio che si corre di produrre un accumulo indifferenziato di

dati/informazioni, adeguate a sollecitare ipotesi di specifica rilevanza descrittiva di alcune

caratteristiche.

La ricerca descrittiva costituisce un formidabile terreno di allenamento per la messa a punto di

capacità nella concettualizzazione del fenomeno.

La ricerca descrittiva fornisce la base per la formulazione di ulteriori ipotesi di natura interpretativa

o esplicativa, da sottoporre a controllo empirico nel corso di indagini successive.

Nella caratterizzazione descrittiva del fenomeno, il ricercatore si avvale di un’operazione

fondamentale: la comparazione. Infatti è solo attraverso il confronto con gli studenti che hanno

avuto una carriera di studio regolare che egli potrà cogliere gli eventuali caratteri distintivi di quanti

invece siano rimasti a lungo “parcheggiati” in una struttura universitaria.

È necessario non solo che gli strumenti di rilevazione siano stati accuratamente progettati nel

contenuto e nella forma, ma che siano stati altresì sottoposti a collaudo preventivo, a pretesting.

Quando l’indagine è condotta tramite questionario, la fase di pretesting sarà attuata su un sotto-

insieme della stessa popolazione cui è diretta l’indagine, la cui numerosità è bene sia stabilita in

modo da assicurare che il sottoinsieme sia il più possibile eterogeneo.

Compito del pretesting è sottoporre a controllo la formulazione delle domande del questionario in

relazione alla percezione del loro significato da parte degli intervistati, nonché sottoporre a

controllo le stesse operazioni di classificazione effettuate dal ricercatore. Tali operazioni sono

finalizzate a testare la possibilità di comparare le risposte degli intervistati in base al presupposto

della congruenza del significato.

Un disegno di ricerca descrittivo che abbia gli obiettivi indicati richiede che l’accurata misurazione

della variabile dipendente sia effettuata attraverso uno studio condotto su una popolazione

eterogenea e numerosa.

Concettualizzazione del fenomeno e decisione sulla popolazione sono i principali problemi teorici

dell’indagine descrittiva.

Le difficoltà di concettualizzazione tipiche della ricerca descrittiva dipendono dal grado di

complessità del fenomeno che si intende descrivere. Tale complessità dipende dai suoi confini nel

tempo e nello spazio. La ricerca campione è considerata particolarmente adeguata per lo studio di

fenomeni ben localizzati in un ristretto arco di tempo e che viene considerata tanto più inadeguata

quanto più il fenomeno è dinamico.

Accanto ai problemi menzionati, occorre considerarne altri, specifici, di natura tecnica. Si pone al

ricercatore la necessità di attivare procedure tecniche e logiche per la stima e la riduzione

dell’errore che può essersi prodotto nel corso della rilevazione stessa, nonostante un’accurata fase di

pretesting.

Il carattere descrittivo dell’indagine, inoltre, ha rilevanti conseguenze sul piano delle procedure di

analisi dei dati. Proprio perché la popolazione ideale di una ricerca descrittiva è numero ed

eterogenea, il ricercatore deve poter condurre descrizioni differenziate in relazione a sottogruppi di

popolazione. “nudo

L’obiettivo di una ricerca descrittiva non è, quindi, solo quello di riportare il dato e crudo”

che emerge a seguito di procedure di analisi monovariata.

Per avere effettiva rilevanza descrittiva questo dato deve essere esplorato più analiticamente

mediante la procedura dei sottogruppi equivalenti, che consente di accertare chi sono coloro che

presentano il carattere in esame secondo specifiche modalità. Essa richiede il ricorso di analisi

bivariata o multivariata.

Sempre nell’ambito dell’analisi multivariata, sono particolarmente funzionali alle esigenze dei

disegni di ricerca descrittivi le procedure tecniche di trattamento simultaneo di numerose variabili,

con finalità esplorative della struttura dei dati o di classificazione dei casi in raggruppamenti al loro

interno omogenei ma tra loro eterogenei.

Solo grazie a queste procedure di analisi via via più complesse gli studi che adottano un disegno di

ricerca descrittivo in senso stretto consentono di rilevare la generalità o la specificità di un

fenomeno. Rilevata l’entità del fenomeno (quanti sono i laureati regolari?) e avendone descritte le

caratteristiche (chi sono? Come sono? Etc…), il ricercatore può esplorare i fattori che favoriscono

la regolarità, interrogarsi sulle cause dell’irregolarità, ricercare i fattori responsabili del prodursi del

fenomeno dei fuori corso.

In conclusione il disegno di ricerca descrittivo di tipo quantitativo di caratterizza per:

 Obiettivo: volto alla determinazione quantitativa e alla caratterizzazione qualitativa di un

fenomeno oggetto di studio;

 Ipotesi: a carattere descrittivo/esplorativo, funzionali ad esplorare nessi descrittivi;

 Concettualizzazioni: accurata e rigorosa delle caratteristiche salienti del fenomeno;

 Modello di analisi: poco strutturato;

 Tecniche di rilevazione: parzialmente strutturate al primo stato dell’esplorazione (ricerca

pilota o di sfondo), relativamente strutturate nel corso di essa;

 Popolazione: numerosa ed eterogenea;

 Piani di campionamento: adeguato ad assicurare al sottoinsieme d’indagine sufficienza e

rappresentatività;

 “casi

Trattamento, elaborazione e analisi dei dati: effettuati in base alla matrice dati per

variabili” avvalendosi di strumenti statistico-informatici;

 Disegno di ricerca: strutturato

3.2.2 Disegni di ricerca di tipo qualitativo

Il disegno di ricerca descrittivo di tipo qualitativo ha come obiettivo costitutivo la caratterizzazione

che un determinato fenomeno assume nell’esperienza di chi ne è interessato.

Lo studio del fenomeno della regolarità nel

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A.A. 2014-2015
27 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Dariozzolo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Fasanella Antonio.