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Allora, concettualmente che cosa, che cosa significa valutare un' azienda con medoto reddituale,

significa che il valore dell' azienda è in funzione dei flussi di reddito che quella determinata azienda

è in grado di produrre, quindi se vogliamo un approccio completamente diverso dal patrimoniale ,

dove il valore dell'azienda era la somma del valore delle singole attività al netto delle passività,

quindi valutare bene uno a uno tolto il valore delle singole passività che mi trovavo nel patrimonio

della società, qui invece dico , il valore dell'azienda, estremizzando, non mi interessa cosa c'è nel

suo patrimonio , io guardo ai flussi di reddito che quella azienda è in grado di produrre e il valore

dell'azienda è l'attualizzazione dei flussi di redditi futuri che l azienda è in grado di produrre, cosi

come vi anticipo , il metodo finanziario , sempre a livello così di ragionamento , poi vediamo le

formule , i calcoli , però metodo finanziario il valore dell'azienda sarà attualizzazione dei flussi di

cassa che quell'azienda è in grado di produrre e poi ci soffermeremo sulla differenza tra flussi di

reddito tra ricavi e costi di competenza , e flussi di cassa tra incassi e pagamenti , che sono due

concetti diversi, però una piccola parentesi per aprirvi la mente sarà il metodo finanziario o sarà

attualizzazione dei flussi di cassa che l'azienda è in grado di produrre, sarà il metodo reddituale ,

sarà l' attualizzazione dei flussi di reddito che l' azienda è in grado di produrre e quindi il valore

dell'azienda, ripeto è in funzione al suo patrimonio , ma delle prospettive reddituali che

quell'azienda ha.

Sempre per rifarci alla simbologia più comune, in questo caso il valore dell'azienda solitamente

viene indicato così W= R/I formula metodo patrimoniale semplice è una domanda facile. R è il

cosiddetto REDDITO MEDIO NORMALE prospettico dell'azienda, I è il tasso di attualizzazione, che

vedremo dopo nel caso specifico si identifica nel costo opportunità del capitale proprio , quindi R

reddito normale prospettico, I costo opportunità del capitale proprio. quindi R in pratica è il

reddito netto, ultima riga del conto economico del nostro conto economico a scalare , diciamo è il

risultato netto totale finale dell'azienda, ovviamente questa formula, voi che siete bravi in

matematica finanziaria capite che è il valore attuale di una rendita perpetua quindi l'ipotesi che c'è

se utilizziamo questa formula è che questa azienda produca tendenzialmente all'infinito un flusso

di reddito che noi poi dobbiamo stimare , eventualmente se si rinuncia all'ipotesi del tempo

indefinito, il metodo sempre individuale sarebbe W = R per A temporanea NI, uindi questa volta il

valore di questa azienda è in funzione di questo reddito normale prospettico che, però si ipotizza

che si possa produrre per un certo numero di anni e la prima ipotesi che un reddito si produce

all'infinito, reddito perpetuo, in questo caso abbiamo una rendita limitata di un certo numero di

anni. Dico , mi sbilancio e dico , quella di sopra è un pò più diffusa di quella di sotto perchè , quella

di sotto innanzitutto si pone il problema di stabilire un orizzonte temporale per cui l'azienda

produce un certo reddito e quindi , siccome non è facile stimare la vita utile di un ' azienda ,

diciamo la durata di un'azienda , a meno che diciamo la durata di quell'azienda non è legata a un

fatto giuridico , tipo c'è una concessione che ha una certa scadenza , diventa ovviamente una

variabile in più quella di stimare la durata dell'azienda seconda cosa, sempre voi che siete bravi in

matematica finanziaria , vi hanno detto che per N che supera dieci , quindi anni , il valore dell'una e

dell'altra , tendenzialmente si approssimano , ve l'hanno detto? o no? Comunque ve lo dico io ,

tendenzialmente diciamo per un N che supera dieci , quindici anni , poi tutto sommato il valore

dell'una e dell'altra formula non si discosta troppo , quindi se non hai un motivo che ti porta a

rivedere che quell'azienda ha una durata definita e quindi , come dire il problema di quant'è l'N

della seconda formula lo puoi risolvere, usi la formula di sopra. Quindi W= R/ I , ora dobbiamo

capire che cos'è R e che cos'è I e che si perviene all'individuazione di queste due grandezze,

ovviamente ragionando in termini pratici , poichè le grandezze sono solo due , piccole variazioni sia

del numeratore che del denominatore ti cambia completamente il valore dell'azienda , quindi ci

vuole molta attenzione perchè , facciamo un esempio banale no? Se poniamo R , se si da, quest'

azienda produce un flusso di reddito di 500.000 euro all'anno e poniamo un costo opportunità del

capitale proprio del 10% ,la tua azienda vale 5 milioni di euro , se però il costo opportunità del

capitale proprio viene fissato del 5% anziché del 10 la tua azienda vale esattamente il doppio , cosi

come se ti cambia l 'R vi rendete conto che se il reddito non viene stimato con 500.000 euro , ma

viene stimato con 600.000 euro l'azienda non vale 5 milioni di euro , ma vale 6 milioni di euro ,

quindi giusta considerazione banali di buon senso , però essendo solo due le grandezze , piccole

variazioni sia del numeratore denominatore portano a variazione poi significativa del risultato ,

quindi R che cos'è? Abbiamo detto reddito medio normale prospettico dell'azienda.

All’individuazione di queste due grandezze,ovviamente ragionando in termini pratici capire che,

poiché le grandezze sono solo due, per piccole variazioni sia del numeratore che del

denominatore, ti cambia completamente il valore dell’azienda, quindi ci vuole molta attenzione

perché ,facciamo un esempio banale, se poniamo r ,se stimiamo che quest’azienda produce un

flusso di reddito di 500mila euro all’anno e poniamo un costo opportunità del capitale proprio del

10%, la tua azienda vale 5milioni di euro. Se però il costo opportunità del capitale proprio viene

fissato del 5% anziché del 10, la tua azienda vale esattamente il doppio; così come se ti cambia r ,

vi rendete conto che se il reddito non viene stimato in 500mila euro,ma viene stimato in 600mila

euro, la tua azienda non vale 5milioni di euro, ma vale 6milioni di euro,quindi ,giusto

considerazioni banali di buon senso però essendo solo 2 le grandezze, piccole variazioni sia del

numeratore che del denominatore portano a variazione poi significativa del risultato . Quindi r che

cos’è? Abbiamo detto è il reddito medio normale prospettico dell’azienda , che ovviamente in linea

di principio, quindi sarebbe il reddito che mi posso attendere dall’azienda in questione considerate

le sue prospettive, nel settore in cui opera. Ora, se domani vi domandano, come fai a stimare il

reddito futuro di un’azienda ? Ovviamente la prima cosa che giustamente viene in mente di fare, è

andare a vedere il passato, quindi andiamo a vedere i redditi degli ultimi anni ,tendenzialmente

cerchiamo di capire qual è il reddito che mediamente questa azienda è in grado di produrre.

Ovviamente questo approccio è corretto, sarà più corretto se quest’azienda opera diciamo in un

mercato stabile, non ci sono stati grossi cambiamenti del settore in cui opera , non ci sono state

delle grosse ristrutturazioni aziendali ,quindi questo discorso sarà ovviamente più facilmente

attuabile. Quindi, facciamo un’ipotesi, supponiamo che il reddito dell’anno ,andiamo a vedere i

bilanci degli ultimi anni e c’abbiamo, reddito dell’anno -1 per esempio 500mila euro, reddito

dell’anno -2 400mila euro, reddito dell’anno -3 600mila euro,ovviamente tutti e 3

positivi ,potremmo, diciamo siamo in presenza di risultati abbastanza stabili e possiamo per

esempio fare la media degli ultimi 3 anni e pensare che quello sarà il reddito d’azienda che noi

poniamo al numeratore della nostra formula. Ovviamente non è sempre così facile, perché

facciamo l’ipotesi che quest’azienda poi nell’anno 4aveva un reddito di 100mila euro e nell’anno -5

aveva addirittura una perdita di 60mila euro, capite che in questo caso prendere in esame i redditi

degli ultimi 3 anni o i redditi degli ultimi 5 anni, ti cambia completamente il risultato. Quindi ,vi

facevo un esempio di cose che noi per ora spieghiamo ,ma diciamo ‘’ sembra tutto facile’’ ,diciamo

prendi i redditi degli ultimi anni ,però poi alla fine vai a prendere i redditi degli ultimi anni e ti vai a

rendere conto che se fai la media degli ultimi 3 ti viene un valore,se fai la media degli ultimi 5 ti

viene un altro valore sensibilmente diverso,allora lì si può dire ,negli anni -4 e -5 l’azienda era in

fase di ristrutturazione ,c’era un mercato diverso e oggi le prospettive sono molto più in linea con

quelli dei redditi degli ultimi anni 3 anni e quindi escludo il quartultimo e quintultimo anno perché

erano condizioni di operatività interne ed esterne di mercato diverse, rispetto a quelle in cui ci

troviamo oggi nel momento della valutazione, però ovviamente hai un problema che devi cercare

di difendere la tua scelta nell’ambito della valutazione per dimostrare perché poi ti sei fermato al

terzultimo anno e non sei andato per esempio avanti. Altri problemi che si potrebbero porre

eventualmente la normalizzazione del reddito degli ultimi anni ,che cosa intendo dire? Che poiché

bisogna determinare il reddito medio normale, che quest’azienda è in grado di

produrre ,dobbiamo individuare il reddito che l’azienda produce in condizioni di normale

operatività. Se il reddito di uno di questi anni ,è stato influenzato da fatti anomali, o nel caso di

prima vi avevo detto, escludiamo il quartultimo e quintultimo anno perché erano situazioni

anomale interne ed esterne di mercato e le avevamo escluse e abbiamo preso gli ultimi 3. Un’altra

situazione che si potrebbe presentare è che i redditi di uno di questi anni sono stati influenzati da

un componente straordinario di reddito inusuale, che ovviamente ,in qualche modo vi ha escluso

nello stimare il reddito medio normale dell’azienda. Facciamo un esempio semplice, quindi

lasciamo questi dati e facciamone altri, supponiamo di ragionare sugli ultimi 3 anni : reddito anno-

1 1milione di euro; reddito anno-2 500mila euro; reddito anno-3 500mila euro; però andiamo a

vedere,voi sapete che disponiamo di un conto economico a scalare seguendo un bilancio fatto

secondo il codice civile italiano,andiamo a vedere come si è forma

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A.A. 2016-2017
13 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sabry9411 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnica professionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Maglio Roberto.