Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 33
Metodi matematici Pag. 1 Metodi matematici Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodi matematici Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodi matematici Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodi matematici Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodi matematici Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodi matematici Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Metodi matematici Pag. 31
1 su 33
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Allora, per tutti i punti che appartengono all'intersezione dei due intorni, entrambe le relazioni sono vere

. 

contemporaneamente, qualunque sia il valore scelto per Questo significa che, se esiste anche un solo valore di per

cui tali relazioni non sono soddisfatte, allora la posizione iniziale dell'esistenza di due limiti distinti non può essere

sostenuta. Diamo allora a e un valore a nostra scelta, ad esempio diciamo che ; le due relazioni diventano

e

Cioè si ha che

Questa catena di disuguaglianze è però assurda e quindi dobbiamo concludere che il limite è unico.

Si dimostra poi che le relazioni lOM oAR cP SD| 14053244 1

sono a due a due incompatibili, cioè che una sola di esse può essere vera.

lOM oAR cP SD| 14053244 2

“dei carabinieri”, l’interpretazione

Enunciare il teorema del confronto detto anche dandone grafica.

Consideriamo le funzioni , e e supponiamo che esse valgono le seguenti ipotesi:

 tutte siano definite nello stesso intervallo eccettuato al più un punto x0 di esso;

 in ogni punto di tale intervallo sia

 .

esista il limite delle due funzioni e e sia

Allora esiste anche il limite di ed è il .

l’interpretazione

Enunciare il teorema degli zeri, dandone grafica.

Il teorema degli zeri, chiamato anche teorema di Bolzano, per le funzioni continue reali, assicura l’esistenza di almeno

una matrice (soluzione) dell’equazione ottenuta eguagliando a zero la funzione, in un intervallo ai cui estremi la

funzione stessa assume valori di segno opposto.

continua nell’intervallo ed agli estremi dell’intervallo

Se è [a, b] (a, b) assume valori opposti cioè

allora l’equazione di ammette in (a, b) almeno una soluzione. Dunque se

la funzione attraverserà una volta almeno l’asse dell’ascisse.

l’interpretazione

Enunciare il teorema dei valori intermedi, dandone grafica.

Il teorema di Bordeaux, detto anche dei valori intermedi, si applica alle funzioni continue reali ed assicura che

l'immagine di un intervallo contenga tutti i valori compresi tra le immagini degli estremi dell'intervallo. Se è

continua in un intervallo chiuso e limitato [a, b] essa non può passare da un valore all'altro senza assumere, almeno una

volta, tutti i valori intermedi. In particolare assumerà almeno una volta tutti i valori fra il suo massimo ed il suo minimo

che sappiamo esistere per il teorema di Weierstrass. lOM oAR cP SD| 14053244 3

l’interpretazione

Enunciare il teorema di Weierstrass, dandone grafica.

Il teorema di Weierstrass è un importante risultato riguardo l'esistenza di massimi e minimi di una funzione di variabile

reale. Se è continua in un insieme chiuso e limitato, allora ammette in x massimo e minimo. La funzione è

solo sufficiente. Anche funzioni non continue possono ammettere massimi e minimi, si pensi alle discontinuità di prima

specie con il salto. La funzione continua nell'intervallo (a, b) ammette un massimo in c ed un minimo in d.

l’asintoto

Calcolare obliquo della seguente funzione:

Come si calcolano il coefficiente angolare m ed il termine noto q di un eventuale asintoto obliquo?

Se il grafico della funzione ha un asintoto obliquo di equazione , con m0, allora m e q sono

dati dai seguenti limiti

Descrivi la relazione fra derivabilità e continuità

Il teorema dice che se una funzione è derivabile in un punto allora è anche continua. Se è derivabile in

allora è continua in .

Sia allora si può scrivere:

Se è derivabile ipotizziamo continuità

Quindi la derivabilità garantisce la continuità, viceversa la continuità non è sufficiente per avere la derivabilità. Da

questo possiamo dire che:

 se è continua in un punto può essere derivabile nel punto, ma non per forza. Se non è continua non sarà

derivabile.

 se è derivabile in un punto sarà sicuramente continua in quel punto.

lOM oAR cP SD| 14053244 4

Determinare gli eventuali asintoti della funzione

Asintoto verticale y=2

Asintoto orizzontale asintoto orizzontale

Asintoto obliquo

La funzione ha il seguente grafico. Individuare dal grafico eventuali estremanti, esplicitare il

segno della derivata prima, dando la spiegazione teorica della relazione tra segno della derivata e andamento

della curva ed esplicitare l’eventuale presenza di punti di flesso specificandone la loro natura ed il loro

significato sull’andamento della curva.

Max P

Minino relativo

Flesso P (0;0)

Flesso orizzontale 0

Nel punto 0 abbiamo una pendenza orizzontale e non abbiamo punti di massimo o minimo relativo, non avendo

cambiato segno della derivata prima, dunque il punto 0 è un flesso.

lOM oAR cP SD| 14053244 5

Determinare gli eventuali asintoti della funzione

Asintoto verticale

Asintoto obliquo non esiste asintoto obliquo

Determinare gli eventuali asintoti della funzione

Asintoto verticale

Asintoto orizzontale

Asintoto obliquo

La funzione ha il seguente grafico. Non avendo la funzione nessun altro estremante né flesso né

asintoto oltre a quelli riportati nella porzione di grafico riprodotta, esplicitarne intuitivamente i limiti al confine

del campo di esistenza. lOM oAR cP SD| 14053244 6

La funzione ha il seguente grafico. Calcolarne il Dominio, i limiti e gli asintoti.

Asintoto verticale

Asintoto orizzontale

Asintoto obliquo

La funzione ha il seguente grafico. Calcolarne il Dominio, i limiti al confine del campo di

esistenza, individuare gli asintoti e dare la definizione di limite destro e limite sinistro al tendere della funzione

ad un valore finito l.

Asintoto verticale ] asintoto verticale

Asintoto orizzontale l’orizzontale

Asintoto obliquo non esiste perché esiste a 1 nell’intorno

Un limite destro è un limite per x che tende in questo caso a 1, con valori di x che si approssimano

nell’intorno sinistro del

destro del punto. Nel caso del limite sinistro i valori di x si avvicinano a -1 punto. Il limite

permette di studiare il comportamento della funzione nell’intorno di un punto e possiamo stabilire a quale valore tende

la funzione a man a mano i valori della funzione variabile indipendente.

lOM oAR cP SD| 14053244 7

La funzione ha il seguente grafico. Calcolarne il Dominio, i limiti e la derivata prima.

La funzione ha il seguente grafico. Calcolarne la derivata prima studiandone il segno e dando

la spiegazione teorica della relazione tra segno della derivata e andamento della curva.

–a/b verso l’alto –a/b

La y^1 è equivalente al coefficiente angolare quindi se y^1>0 f(x) crescente, se y^1<0 verso il

basso f(x) decrescete. Mai

Segno è una funzione quindi è crescente

Il segno della derivata pria indica il segno del coefficiente angolare della tangente, se la tangente è

crescente, se la tangente è decrescente. lOM oAR cP SD| 14053244 8

La funzione ha il seguente grafico. Calcolarne la derivata prima studiandone il segno,

sull’andamento

individuare eventuali punti di flesso specificandone la natura ed il significato della curva.

Segno Mai

estremanti sono

è un punto di flesso a tangente orizzontale poiché annulla a derivata prima

è un punto di flesso poiché si ha un cambio di concavità

La funzione ha il seguente grafico. Calcolarne il Dominio , i limiti e la derivata prima.

lOM oAR cP SD| 14053244 9

La funzione ha il seguente grafico. Calcolarne il Dominio , i limiti e gli asintoti

Asintoto verticale

Asintoto orizzontale

Asintoto obliquo lOM oAR cP SD| 14053244 10

La funzione ha il seguente grafico. Individuare dal grafico eventuali estremanti, esplicitare il

segno della derivata prima, dando la spiegazione teorica della relazione tra segno della derivata e andamento

della curva ed esplicitare l’eventuale presenza di punti di flesso specificandone la loro natura ed il loro

significato sull’andamento della curva

Segno

Flesso orizzontale 0

Nel punto 0 abbiamo una pendenza orizzontale e non abbiamo punti di massimo o minimo relativo, non avendo

cambiato segno della derivata prima, dunque il punto 0 è un flesso.

La funzione ha il seguente grafico. Calcolarne il Dominio , i limiti e la derivata prima.

lOM oAR cP SD| 14053244 11

La funzione ha il seguente grafico. Calcolarne la derivata prima studiandone il segno e dando la

spiegazione teorica della relazione tra segno della derivata e andamento della curva.

Segno mai escluso 0

Il segno della derivata pria indica il segno del coefficiente angolare della tangente, se la tangente è

crescente, se la tangente è decrescente.

La funzione ha il seguente grafico. Non avendo la funzione nessun altro estremante né flesso né

asintoto oltre a quelli riportati nella porzione di grafico riprodotta, esplicitare intuitivamente il segno della

derivata prima .

Lo 0 è escluso dal dominio lOM oAR cP SD| 14053244 12

La funzione ha il seguente grafico. Non avendo la funzione nessun altro estremante né flesso né

asintoto oltre a quelli riportati nella porzione di grafico riprodotta, esplicitare intuitivamente il confini del

campo di esistenza.

La funzione ha il seguente grafico. Non avendo la funzione nessun altro estremante né flesso né

asintoto oltre a quelli riportati nella porzione di grafico riprodotta, esplicitare intuitivamente il segno della

derivata prima.

La funzione ha il seguente grafico. Non avendo la funzione nessun altro estremante né flesso né

asintoto oltre a quelli riportati nella porzione di grafico riprodotta, esplicitare intuitivamente il segno della

derivata prima ( x= 1-e punto di minimo). lOM oAR cP SD| 14053244 13

La funzione ha il seguente grafico. Non avendo la funzione nessun altro estremante né flesso né asintoto

oltre a quelli riportati nella porzione di grafico riprodotta, esplicitarne intuitivamente i limiti al confine del

campo di esistenza

La funzione ha il seguente grafico. Non avendo la funzione nessun altro estremante né flesso né asintoto

oltre a quelli riportati nella porzione di grafico riprodotta, esplicitare intuitivamente il segno della derivata

prima.

La funzione ha il seguente grafico. Non avendo la funzione nessun altro estremante né flesso né

asintoto oltre a quelli riportati nella porzione di grafico riprodotta, esplicitarne intuitivamente i limiti al confine

del campo di esistenza. lOM oAR cP SD| 14053244 14

La funzione ha il seguente grafico. Non avendo la funzione nessun altro estremante né flesso né

asintoto oltre a quelli riportati nella porzione di grafico riprodotta, esplicitare intuitivamente il segno della

derivata prima ( si annulla per x= - 3 e per x= 0) .

La funzione ha il seguente grafico. Non avendo

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
33 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-S/06 Metodi matematici dell'economia e delle scienze attuariali e finanziarie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi matematici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Fanton Clara.