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FONDAMENTI DI COSTRUZIONE E ORGANIZZAZIONE DEGLI EDIFICI
Politecnico di Milano
METAPROGETTAZIONE
Processo edilizio: sequenza organizzata di fasi operative che partono dal RILEVAMENTO DELLE ESIGENZE e dalla programmazione di un intervento e portano alla realizzazione e gestione soddisfacendo ai REQUISITI DI QUALITÀ nel rispetto dei tempi e dei costi stabiliti.
- Processo attuativo
- Processo gestionale
rendere disponibili e mantenere idonei all'uso organismi edilizi, per il conseguimento di risultati pratici ed economici determinati. Il campo in cui si esplica è il sistema edilizio.
Analisi utenti
Analisi attività: requisiti spaziali, ambiente, temporale e dello svolgimento.
Individuazione delle unità ambientali
Individuazione delle unità spaziali (dimensione, morfologico, dotazioni di attrezzature impianti, relazioni)
Qualità: rispondenza del bene prodotto alle esigenze dell'utente espressi o impliciti; Individuazione delle esigenze, requisiti e prestazioni.
Spazio elementare: È una determinata porzione di spazio atta ad ospitare per dimensioni, forma, e condizioni ambientali, lo svolgimento di una o più attività elementari (dormire, cucinare, desinare, ecc...)
Alloggio: È definibile come insieme strutturato di spazi abitativi ed è costituito dall'insieme contiguo di spazi elementari caratterizzati da relazioni riconducibili all'attraversamento e alla circolazione di flussi e informazioni.
Modulo tipologico elementare: È definibile come insieme strutturato di alloggi attorno a un “connettivo” inteso come rete dei percorsi verticali (scale e ascensori) e orizzontali (corridoi, ballatoi, pianerottoli) che consentono l'accesso individuale alle singole unità abitative e determinano la disposizione e l'orientamento degli “affacci” cioè delle aperture realizzabili nelle parti che delimitano l'involucro edilizio.
Organismi abitativi: sono l'insieme strutturato di moduli tipologici elementari aggregati o no ad altri elementi edilizi
Zone funzionali alloggio
: (privacy, compatibilità ambientale)Unità dell’alloggio: Zone collettive, zone private, zone di relazione e spazi di servizio.
Articolate in: ambiente diurno e notturno
SCHEMA ASSOCIATIVO:
linea: disposizione dei locali è longitudinale ai collegamenti, ovvero rispetto al corridoio da un lato ho la zona giorno e dall'altro ho la zona notte, quindi seguo il corridoio in linea.
ortogonale: invece ho una distribuzione trasversale, quindi zona notte e giorno sono divise ma messe non in parallelo rispetto al corridoio principale ma perpendicolarmente.
alloggi simplex, duplex, triplex
ZONA GIORNO
ingresso, soggiorno, pranzo, cucina, (studio lavoro)
filtro con l’esterno (visivo, acustico e termico)
integrato al soggiorno e destinato ad un ambiente specifico
INGRESSO: entrare e uscire di casa, riporre oggetti
SOGGIORNO:
- disimpegnante tutti gli ambienti: massima concentrazione del nucleo abitabile, min sup dei disimpegni
- indipendente: minima concentrazione del nucleo abitabile, notevole sviluppo della sup dei disimpegni
PRANZO: (in rapporto al soggiorno)
- in nicchia nel soggiorno
- in ambiente indipendente
fondamenti di costruzione e organizzazione degli edifici
i parametri che influenzano la scelta delle tipologie:
- rapporto con il contesto
- orientamento
- presenza di elementi di disturbo
- valori simbolici (es: casa di corte o con ballatoio)
la CASA IN LINEA nasce come immobile d’affitto con piano terra commerciale (circa 1850), ottimizza i collegamenti verticali per ridurre l’incidenza economica. Usati anche come case popolari dell’800 d.c.
-Dal 1850 al 1930 erano realizzati con murature portanti, l’edificio è diviso da un muro di spina che costituisce un vincolo per l’organizzazione degli ambienti.
-Dal 1930 si diffonde l’uso del c.a., viene introdotto un sistema costruttivo in cemento armato puntiforme, si codificano le regole del movimento moderno.
Rapporto tra forma dell’isolato e tipo edilizio
Il tipo in linea risulta dalla ripetizione del modulo tipologico elementare formato dall’aggregazione di due o più alloggi attorno a un vano scala comune.
L’insediamento risultante dalla aggregazione di più tipi in linea può assumere diverse forme rispetto al tessuto urbano:
- a stecca
- a catena
- ad angolo
- ad corte
CORTE
Vantaggi
- Protezione acustica lato interno corte
Svantaggi
- Condizioni di soleggiamento variate in funzione della posizione dell’alloggio
- Ombre gettate da alcuni corpi edilizi su quelli adiacenti
- (Limitata ventilazione)
STECCA
Vantaggi
- Corretto orientamento per tutti gli alloggi
- Uguali condizioni di illuminazione e soleggiamento
- Buona ventilazione
Svantaggi
- (Limitata protezione acustica)
Il tipo in linea viene codificato nel periodo del razionalismo (1927-1946)
Priorità della pianificazione urbanistica
- Massima economia per risolvere il problema delle abitazioni
- Razionalità delle forme architettoniche desunte da esigenze obiettive
- Standardizzazione e prefabbricazione
• presenta minore sviluppo di murature d’ambito in confronto alle case isolate ma vantaggi di individualità
• connettivo interno
• alloggi con affacci contrapposti duplex o triplex
La lottizzazione:
- Accesso carrabile
- Accesso pedonale
- Spazio albergo
- Spazi di pertinenza privati
Rapporto di copertura Rc=Sc/Sl (da 15% a 50%); distanze dai confini:
- D1=min. 10m o ½ h edificio più alto se in zona C
- D2=min. 5m (a verificare su regolamenti comunali)
- D3=min 3m
- D4=superiore a h e min. 10m (per pareti di edifici antistanti con pareti entrambe finestrate o 1 sola finestrata se si fronteggiano per 12m).
MORFOLOGIA DEL TESSUTO URBANO
Indice di fabbricabilità
(mc/mq)=
- 1-4 mc/mq edilizia estensiva
DIMENSIONAMENTO DI MASSIMA
Larghezza
- fronte stretto 4,50-5,50m
- fronte medio 6,00-7,00m
- fronte largo 7,50-8,00
Profondità
- ridotta 6,00-7,50m
- media 7,50-9,00
- elevata 10m e oltre
DIMENSIONI: LARGHEZZA E PROFONDITÀ
Fronte stretto 4,50-5,50m: (1)
a contatto con la parete esterna possono trovarsi un ambiente abitativo e uno di servizio
- Profondità media o elevata
- Scala a doppia rampa o a L
Fronte medio 6,00-7,00m (2)
- Profondità media/elevata