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Le modalità ordinarie prevedono varie tipologie di rimborso ad epoche predeterminate nelle
rispetto dei tempi fissati dal regolamento di emissione:
1. Rimborso in unica soluzione alla scadenza: è previsto che l'ammontare del prestito sia
rimborsato ad una medesima data di estinzione. Nell'esperienza italiana caratterizza tutte le
emissioni di titoli di Stato a medio e lungo termine e una quota rilevante dei prestiti di emittenti
privati.
2. Rimborso progressivo mediante sorteggio: vengono individuati i singoli certificati che
andranno a comporre la quota di debito in maturazione, per il possessore dei titoli determina
una incertezza intorno all'epoca di conclusione dell’investimento (il sorteggio individua i
certificati da rimborsare e lascia in vita tutti gli altri).
3. Rimborso progressivo mediante riduzione del valore nominale: l'emittente riduce
progressivamente il valore nominale di ciascun certificato sino ad azzerarlo alla data di
scadenza finale del prestito. L'investitore beneficia del vantaggio di conoscere con certezza la
sequenza temporale e l'entità dei flussi di interessi e di capitale, ovvero la quota annuale di
interessi calcolata sull'ammontare nominale residuo del titolo e la quota parte di valore
nominale rimborsato annualmente.
Modalità straordinarie:
Sono consentite solo se previste da apposite norme del regolamento di emissione, la loro
attivazione potrebbe generare vantaggi solamente il capo all’emittente.
1. Rimborso anticipato: pubblicità data dall'emittente ai portatori di titoli di un termine, a partire
dal quale, l’intero prestito diventerà rimborsabile. Viene attivata dal debitore quando il tasso di
interesse del prestito diventa penalizzante rispetto ai tassi prevalenti sul mercato; tale clausola
danneggia il possessore dei titoli dal momento che si vede rimborsare un titolo dotato di tasso
di interesse a lui favorevole rispetto alle condizioni correnti di mercato. Il rimborso anticipato
può avvenire con riferimento a titoli a tasso fisso e a titoli a tasso variabile (la motivazione è la
sopravvenuta onerosità del parametro di riferimento originariamente adottato).
2. Rimborso mediante acquisto sul mercato: consente all'emittente di acquistare sul mercato e
destinare all'annullamento un quantitativo di titoli al massimo pari alla quota che di tempo in
tempo il regolamento del prestito prevede debba essere rimborsata. L'acquisto sul mercato
viene attivato dall'emittente quando i prezzi di mercato risultano inferiori al valore nominale del
titolo oggetto di rimborso.
Durata del prestito
Durata massima: va dal momento dell'immissione alla scadenza finale del prestito.
Durata minima: nel caso di prestiti rimborsabili progressivamente, va dal momento dell'emissione
a quello del primo rimborso (per sorteggio o riduzione del valore nominale).
Durata media: deriva dalla ponderazione delle quote in via di estinzione per l'epoca di loro
maturazione.
Piano di ammortamento del prestito
Periodo di pre-ammortamento: periodo della vita del titolo durante il quale l'emittente corrisponde
solo gli interessi e non procede ad alcun rimborso del capitale.
Ci sono tre differenti piani di ammortamento di un prestito dell'ipotesi di rata, somma di quota di
interessi annualmente corrisposta e quota di capitale annualmente rimborsata:
- ammortamento decrescente: ad una quota interessi decrescente si associa una quota capitale
costante (metodo italiano). La durata media risulta un indicatore di scarsa rilevanza.
- Ammortamento crescente: ad una quota interessi decrescente si associa una quota capitale
crescente (fissata a discrezione del debitore). La durata media assume rilievo dato il riprodursi
su ciascun singolo titolo degli effetti dell'ammortamento dell'intero debito.
- Ammortamento costante: ad una quota interessi decrescente si associa una quota capitale
matematicamente crescente (metodo francese).
Prezzo di emissione
I prestiti obbligazionari vengono ordinariamente rimborsati alla pari, al loro valore nominale.
Al fine di agevolare l'emissione del prestito l'emittente può offrire i titoli ad un prezzo inferiore alla
pari, venendosi a determinare lo scarto di emissione (differenza tra prezzo di rimborso alla pari e
prezzo di emissione, avviene per incentivare la sottoscrizione al momento dell’emissione).
Può accadere che, per favorire la conservazione nel tempo dell'originario potere d’acquisto, limite
che riconosca accordatore di titoli un prezzo di rimborso superiore alla pari, detto premio di
rimborso (vantaggio per il possessore di titoli qualora al momento dell'emissione prevalgano
aspettative di rialzo dei tassi, dal momento che un minor flusso cedolare è in parte compensato
da una maggiorazione del prezzo di rimborso). Tra i prestiti ad elementi variabili l'entità della
maggiorazione viene determinata soltanto in prossimità delle epoche di maturazione della quota
capitale, tenuto conto delle condizioni stabilite nel regolamento di emissione.
Prestiti ad elementi variabili: parametri di riferimento
Il ricorso a clausole di correzione del tasso nominale o del prezzo di rimborso si realizza attraverso
il trasferimento sul prestito obbligazionario delle variazioni registrate da parametri di riferimento,
indicatori dell'andamento di un mercato esterno al titolo adottati per correlare alla loro dinamica la
redditività del titolo medesimo.
Tale scelta è fondamentale poiché da essa dipende il realizzarsi di forme di tutela per il debitore e
gli investitori; un parametro di riferimento deve essere selezionato Sulla base della sua idoneità a
rappresentare le variazioni intervenute nel mercato che rappresenta.
È indispensabile che in tale mercato la formazione dei prezzi sia frutto dell'incontro di domanda e
offerta il più possibile autonomi e liberi di esprimersi; possono essere presi a riferimento vari
mercati:
- materie prime
- Prodotti industriali
- Attività finanziarie
- Valute estere
La classificazioni più comune distingue tra indicatori:
- di natura finanziaria: la modifica di tali caratteristiche tecniche dipende dai mutamenti
intervenuti in un indicatore di un mercato nel quale si negozino attività finanziarie; tale
indicatore può essere un tasso, un prezzo, un indice di prezzi.
Si parla di natura finanziaria in senso stretto quando la variabilità è determinata
dall'osservazione delle condizioni prevalenti per attività finanziarie a medio e lungo termine.
Si parla di parametri monetari quando le variazioni sono riferite a mercati di attività finanziaria
breve termine.
- Di natura reale: la loro variazione viene correlata ai mutamenti intervenuti nei prezzi riferiti al più
generale settore dell’economia (indici generali) produttiva oppure ad un mercato di indici
specifici (materie prime, beni, merci, servizi).
Nel caso di indici generali si può ritenere che il loro andamento approssimi in misura
soddisfacente il tasso dell’inflazione, il legame attraverso il quale variano può essere in grado di
salvaguardare il potere d'acquisto dei capitali investiti.
Gli indicatori reali rivestono carattere generale poiché prendono a riferimento l'andamento dei
prezzi di paniere di beni.
- Di natura valutaria: la variazione è determinata dal rapporto di cambio tra due monete.
- Parametri misti: la variabilità è determinata dall'operare congiunto di più parametri; la ragione
va individuata nelle principio della diversificazione del rischio, volontà di limitare l'alea
conseguente al riferimento ad un unico indicatore che potrebbe risultare eccessivamente
gravoso per il debitore.
Prestiti ad elementi variabili: altre clausole
Clausole atte a correggere:
- (potenziamento) spread: maggiorazione del tasso nominale o del prezzo di rimborso diretta a
correggere gli esiti prodotti della normale osservazione del parametro di riferimento.
- (Depotenziamento): la clausola mitica la rivalutazione del tasso nominale Sulla base della
variazione di un parametro di riferimento. Se un'emittente intende salvaguardare parzialmente
l'investitore dal degrado monetario e proteggersi da escursioni del parametro, potrà aversi che
il regolamento preveda cedole ricalcolate su un valore nominale dei titoli rivalutato in misura
parziale rispetto al tasso d'inflazione di riferimento.
Clausole relative alla probabilità di applicazione di ogni carattere di correzione:
- clausole i cui effetti si manifestano con certezza ex ante, indipendentemente dall'andamento
delle condizioni dei mercati:
1. La prima cedola viene fissata in via forfettaria dall'emittente ad un livello tale da rendere più
appetibile il prestito nella fase del suo primo collocamento.
2. Il ricorso a maggiorazioni del tasso nominale ricalcolato sulla base del normale operare dei
parametri.
- Clausole che trovano sicura applicazione in misura non esattamente valutabili a priori:
1. Applicazione di una cedola fissa da maggiorarsi di una data percentuale delle variazioni
intervenute nel parametro assunto a riferimento.
2. Ricorso a tassi nominali fissi da calcolarsi sul valore teorico di rimborso rivalutato.
3. Ricorso ad elementi di variabilità aventi effetti temporanei o differiti rispetto all'epoca di
emissione del prestito.
- Clausole che divengono operanti al verificarsi di determinati eventi legati al mutare dei
parametri di riferimento:
1. Soglia inferiore alla variabilità del tasso nominale.
2. Limite superiore alla variabilità del tasso nominale.
3. Limiti alla mutabilità del prezzo di rimborso.
4. Meccanismi di variabilità di riserva.
- Clausole che modificano l'entità del tasso derivato dall'osservazione del parametro in relazione
al mutato merito di credito del debitore; prevedono che al declassamento del rating
dell'emittente corrisponda un incremento delle cedole successive.
Il monitoraggio dei mercati di riferimento può essere compiuto attraverso:
- osservazioni uniche: soggette alle rischio che la determinazione del tasso risenta di eventi
accidentali che riflettono l'evoluzione fisiologica di un singolo momento, non sufficientemente
rappresentativo della tendenza di medio lungo periodo.
- Sequenze di osservazioni: è possibile ricalcolare la cedola tenendo conto di un numero elevato
di rilevazioni il rapporto a quello massimo possibile.
In caso di continuità si procede alla rilevazione giornaliera dei dati desunti dei mercati di
riferimento, espressivi delle condizioni che si formano sui mercati secondari.
In caso di discontinuità le osservazioni dei parametri risultano numerose ma periodiche.
La decisione sul metodo opportuno è rilevante perché è diversa l'incidenza che hanno sul costo
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