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CHE CI SIA VN CHE CEDOLA CHE DIMINUISCE
DEFLAZIONE DIMINUISCE DEL 10% perché è
INDICIE IACP DEL 10% DIMINIUTO IL VALORE
SCENDE DEL 10 % OSSIA DA 100 NOMINALE INOTRE
A 90 L’UNICA VARIABILE CHE
NON CAMBIA è IL TASSO DI
INTERESSE - QUINDI LA
NUOVA CEDOLA SARA’ =
5%: 2 = 0,025 X 90 = 2,25 O
SI Può CALCOLARE
FACENDO 5%: 2 = 2,5%X90
= 2,5X90/100 =2,25
che cosa? Il valore nominale.
Quindi, attraverso questo meccanismo di indicizzazione, che cosa potrebbe capitare a scadenza?
Che il valore nominale sia uguale o superiore a 100?
Oppure che il valore nominale sia inferiore a 100.
Quindi immaginiamo se io scrivo a scadenza che vorrebbe dire? Nel nostro esempio, dopo cinque
anni non a scadenza, cosa potrei avere qui?Come valore nominale? Potrei avere in Veneto 150.
Ma potrei avere 70. Proprio per la dinamica a livello inflattivo. Quindi vorrebbe dire che se io ho
investito 100.000€ oggi e a scadenza il valore nominale 150 mi viene rimborsato 150.000€. Ok. Se
invece è 70 vuol dire che io ho investito 100.000 e mi vengono rimborsati 70.000. Perché sotto
sotto la pari. Ok.
Allora che cosa è stato stabilito per questi Btp? È stato stabilito che a scadenza. Il rimborso minimo
deve essere sempre pari a 100. Quindi, nel nostro esempio, se a scadenza il valore nominale fosse
pari a 150, effettivamente vengono rimborsati investiti 100 150.000. Quindi ok. Se invece a
scadenza il valore nominale fosse 70. 70 non è accettato. Si rimborsa 100. Ok, ragazze chiaro.
Quindi proprio per tutelare l'investitore, per non esporlo ad una perdita in conto capitale dettato
da un periodo di deflazione. Ok. Questo esempio lo trovate anche all'interno delle slide è
esattamente lo stesso. Lo vediamo velocemente insieme. Vedete che si parte da un tempo zero,
dove abbiamo le caratteristiche che abbiamo indicato anche noi al tempo zero cinque.
Si ipotizza che l'indice CP non cambi, quindi è sempre zero; quindi, abbiamo un BTP tradizionale al
tempo uno abbiamo questo incremento del 10%. Vedete che il tasso rimane esattamente
costante? Quello che cambia è il valore nominale che diventa 110. E la cedola, che quindi si
incrementa di un 10% in caso di deflazione. Esattamente la situazione che abbiamo visto anche
noi. Ok. Questa è stata la prima innovazione introdotta nel campo dei Btp. Con il governo Monti è
stato invece introdotto anche il cosiddetto Btp Italia. Il Btp Italia è quindi un'altra innovazione nel
mondo dei Btp. È stato inserito in un momento storico molto particolare per l'Italia, perché era un
periodo di crisi. l'Italia era bersagliata dalla speculazione dei grandi fondi d'investimento e quindi
il ministro
Monti decise di emettere un Btp che potesse essere attrattivo per gli investitori esteri, soprattutto
per i grandi investitori istituzionali. Questo Btp Italia lo trovate indicato anche sui giornali, sui libri,
come il Btp legato all'inflazione italiana. uindi, mentre il Btp che abbiamo visto prima era legato
all'inflazione europea, questo Btp Italia è legato all'inflazione italiana. C'è però da fare anche un
po di considerazione.
DIFFERENZA TRA BTPEURO E BTP ITALIA
Ebbene, questo Btp non è legato all'inflazione italiana ISTAT ma all'indice FOI. L'indice FOI è l'indice
della fiducia degli operai e degli impiegati. Che quindi capite un indice ben diverso dall'indice
dell'inflazione Istat, perché l'indice dell'inflazione Istat è un paniere di beni e quindi c'è un dato,
diciamo oggettivo, di rilevazione. Qui invece si va a misurare qualitativamente e principalmente il
tenore di fiducia degli operai e degli impiegati. Quindi, anche se viene definito il Btp legato
all'inflazione italiana, di fatto non è proprio così.
Allora abbiamo detto che il ministro Monti l'aveva emesso per rendere, per renderlo appetibile.
Allora la prima scelta che era stata fatta era emettere questo Btp con una scadenza ridotta. Infatti
questo Btp all'origine aveva una scadenza di soli quattro anni. Quindi una scadenza davvero veloce
per un Btp. Poi negli anni successivi, quindi oggi troviamo Btp Italia emessi anche per periodi più
lunghi, ad esempio sei, otto o anche dieci anni. Però all'epoca era stato emesso per quattro anni.
Poi che cosa prevedeva? Prevedeva anche un bonus fedeltà a chi sottoscriveva questo Btp e lo
teneva fino a scadenza, quindi non lo vendeva mai sul mercato. Aveva un bonus all'epoca del 4
per 1000. Quindi 0,4%. Oggi questo bonus si è ridotto all'1 per 1000, quindi 0,1%. Altra
caratteristica che però è tipica dei Btp. Anche questo Btp Italia paga una cedola semestrale
posticipata. Andiamo allora a vedere come funziona il pagamento. Il calcolo del pagamento di
questo Btp Italia. Sicuramente ci sono molte similitudini con il caso che abbiamo visto prima. E
infatti lo possiamo riprendere tranquillamente perché per un po il processo è esattamente uguale.
Infatti qui vedete, ho ripreso esattamente lo stesso esempio precedente, immaginando che
l'indice FOI al momento della sottoscrizione sia zero.
BTP ITALIA
· E’ legato alla dinamica dell’indice FOI, che è l’indice della fiducia degli operai e degli impiegati.
· Pagamento semestrale della cedola e rivalutazione del capitale (per BTP€i l’intera
rivalutazione è a scadenza), poiché oltre al pagamento della cedola, viene liquidato anche
l’eventuale incremento del VN;
· Si tratta di un BTP che era stato emesso per una durata di 4 anni (breve per un BTP), ma
anche a 6-8
anni.
· A scadenza prevedono un bonus fedeltà per colore che lo hanno mantenuto in portafoglio
per tutta la sua durata, che inizialmente era del 4 per mille ma oggi è dell’1 per mille.
· Emissione direttamente sul mercato obbligazionario
Lo schema è identico a quello del BTP€i, ma le differenze sono:
Nel caso di discesa dell’indice FOI, è garantito il calcolo della cedola sul valore nominale di
- 100.
Ad ogni pagamento cedolare, BTP Italia liquida anche l’incremento del
-
valore nominale.
-
Esempio:
Immaginiamo che l’indice FOI = e che il BTP ITALIA,come il btp di prima paga una cedola
del 2,5% (ossia 5%) , dopo 6 mesi l’indice FOI è SALITO DEL 10%, QUESTO BTP ANCHE ESSO
HA UN TASSO DI INTERESSE FISSO ANNUO E QUINDI QUESTO INCREMENTO DEL 10% VIENE
CALCOLATO SUL VALORE NOMINALE CHE DIVENTA 110 E CALCOLA UNA CEDOLA DI 2,75
(UGUALE ALL CALCOLO BTP EURO ) però è intervenuto lo stato italiano per rendere più
appetibile questo strumento finanziario , quindi ogni volta che viene calcolata la cedola e
quindi viene pagata al sottoscrittore VIENE ANCHE LIQUIDATO L’INCREMENTO DEL VALORE
NOMINALE (OSSIA IL 10% DATO IL FOI – INFATTI IL NS. VN PASSA DA 100 A 110, QUEI 10
EURO ESEMPIO VENGONO LIQUIDATI CON L’INTERESSE OSSIA LA CEDOLA DI 2,75 = 12,75
EURO)
L’incremento del 10% si scarica sul valore nominale che diventa 110. La cedola è di 2,75.
Quindi lo schema è identico a quello BTP€i, ma le differenze sono che: BTP Italia, ad ogni
pagamento cedolare, liquida anche l’incremento del valore nominale. Quindi il sottoscrittore
rivede 2,75 di cedola, ma anche 10 dell’incremento del valore nominale, per un valore di
12,75, dopodiché il valore nominale torna a 100; Anche l’indice FOI può scendere. In questo
caso non si ripercuote né sul tasso né sul valore nominale, quindi la cedola non subisce la
riduzione BTP Green
· Sono titoli a medio-lungo termine e presentano le medesime caratteristiche dei tradizionali
BTP: garantiscono il pagamento semestrale di una cedola fissa e il rimborso del valore
nominale a scadenza. E’ stato scelto un BTP poiché ha una scadenza lunga, e si ha bisogno,
per questi temi, di strumenti che possano permettere un investimento a lungo termine.
· Lo Stato italiano, destina il denaro che raccoglie con questi BTP a realizzare gli obiettivi
ambientali
stabiliti dalla tassonomia europea per le attività sostenibili. Possono essere: mitigazione dei
cambiamenti climatici; adattamento ai cambiamenti climatici; uso sostenibile e protezione
delle risorse idriche e dell’ambiente marino; transizione ad un’economia circolare;
prevenzione e controllo dell’inquinamento; protezione, miglioramento e ripristino della
biodiversità; degli ecosistemi e dei servizi ambientali.
· Il primo BTP Green è stato messo a marzo del 2021 con una scadenza al 2045 (25 anni di
durata). BTP-futura
· Ad aprile 2020, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha introdotto un nuovo titolo di
Stato denominato BTP-Futura. Tale titolo è nato con l’esplicito obiettivo di contribuire alla
copertura del fabbisogno finanziario dello Stato italiano connesso ai provvedimenti varati
dal Governo per fronteggiare la crisi sanitaria ed economico-finanziaria conseguente alla
pandemia da Covid-19.
· Sono l’unico titolo di stato destinato esclusivamente agli investitori retail.
· Le cedole nominali sono pagate con frequenza semestrali ma sono caratterizzate da una
struttura di tassi fissi ma in maniera crescente nel tempo secondo il meccanismo “step-up”.
Tali rendimenti, comunicati prima dell’emissione, sono da considerarsi dei rendimenti
minimi garantiti. Ciò significa che alla chiusura dell’emissione, detti tassi possono essere
confermati o modificati ma solo al rialzo.
· Il BTP-Futura emesso a novembre 2020 presentava la seguente struttura di tassi nominali
minimi: Anno
1 – 2 – 3 tasso dello 0,35% annuo; Anno 4 – 5 – 6 tasso dello 0,60% annuo; Anno 7 – 8 tasso
del 1% annuo.
· La durata del BTP-Futura non sarà mai inferiore ad 8 anni.
Anche il BTP-Futura prevede un premio fedeltà per coloro che acquistano il titolo in emissione e lo
mantengono in portafoglio fino a scadenza. Tale premio ha un valore minimo garantito dell’1% del
capitale investito, ma può crescere fino alla quota massima del 3% in funzione della media del tasso
di crescita annuo del PIL italiano, individuato in base all’ISTAT durante il periodo di vita del titolo
stes
Si tratta di buoni ordinari comunali, regionali e provinciali. Possono essere emessi in valuta euro
da Enti locali italiani, dalle comunità montale e dai Consorzi. Per poter essere emessi, è
necessario il preventivo benestare da parte di Banca d’Italia. Questa, verifica che siano
risaettate alcune caratteristiche essenziali, di cui:
· La finalità di emissione possono essere emessi solo per finalità di investimento (non di
cassa);
· La durata min