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REMESSA GEOGRAFICA

Improvviso allargamento del mondo degli europei, legato all’episodio del 1204 con la quarta

crociata. La quarta crociata è considerata la chiusura dell’epoca d’oro delle crociate (prima,

seconda, terza (muore Federico Barbarossa e vi partecipa Riccardo Cuori di Leone che

riconquista Gerusalemme ma sa di non poterla tenere) e minori che si concentravano sul

grande potere di Gerusalemme che viene persa nel 1157 quando i due grandi stati islamici

vengono unificati Siria e Egitto. Il parziale fallimento della terza crociata porta

all’organizzazione della quarta crociata, 1024 nel pieno del dominio di Innocenzo III

(immischiato nei poteri temporali = in grado di dirigere ed organizzare una crociata), che

organizza la crociata senza la speranza dei grandi sovrani. I crociati che non possono

pagarsi la crociata contrattano con Venezia per il trasporto con la clausola che alla conquista

di Zara essa venga data poi a Venezia (Zara territorio ungherese con un principe cristiano), i

crociati si fanno immischiare in una lotta sulla successione del trono di Costantinopoli che

decidono di prendere il posto del re, Baldovino di Fiandra viene messo sul trono lui è una

creatura del papa. Creazione del l’impero latino d’oriente, che però è comunque comandata

dagli ellenici che spostano il loro dominio e proclamano il regno di Nicea che riconquisterà

Costantinopoli. Imo per la storia socio commerciale d’europa, la caduta di Costantinopoli

toglie il monopolio dei Dardanelli ai re d’europa (Costantinopoli dominava gli stretti e

cercava di mantenere un commercio proprio nel mar nero), con la caduta di Costantinopoli

e l’affermazione di un impero sotto protezione veneziane e poi il ritorno bizantino sotto

protezione genovese fa si che un nuovo amore si apra agli occidentali. Negli stessi anni

(1210-1220) in Asia sta succedendo una cosa rivoluzionaria, l’impero mongolo comandata

da Gengiscan conquista la Cina e dopo di lui i suoi figli cominciano una grande processo di

espansione verso occidente alle porte dell’ucraina. La presenza di una colonia occidentale

mette in comunicazione il mondo latino con il mondo asiatico, si apre quindi la possibilità di

arrivare in Asia senza passare dal controllo arabo (passando per le steppe russe). Questo

cambia la storia economica d’europa. Apertura mondo asiatico agli europei, un mondo

sconvolgente che fa saltare diverse certezze. Gli interlocutori culturali degli europei prima

delle frontiere asiatiche erano gli arabi non indifferenti alla cultura europea (religiosità con

basi comuni, e tradizioni acquisite con la conquista dei territori ellenici….). I cinesi sono

qualcosa di completamente diversi, agli occhi europei non sono molto religiosi, non molto

acculturati, una tradizione culturali opposta e lontana che incuriosisce il mondo occidentale.

Negli anni 1250-1260 i papi tentano di creare delle alleanze mongolo cristiane contro gli

arabi. Un frate cercò di mettere per iscritto tutte le informazioni pervenutegli della civiltà

mongola. Prima pensiero degli europei è di convertire i cinesi ma non ci riescono.

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26 Ottobre 2015

Medievale L ’E

E DINAMICHE INTERNE ALL UROPA

Partire dal 1200 si avvertono le avvisaglie che il grande sviluppo degli anni precedenti inizia

a rallentare. Per ora è solo un rallentamento nel 1300 diventerà proprio una crisi.

Spiegazioni Maltusiana: Maltusiano aggettivo di un economo Settecentesco inglese

chiamato Maltus che aveva formulato una legge molto semplice “La popolazione in

mancanza di interventi esterni cresce in maniera geometrica, ossia per potenze di due

(2x2x2…), la produzione cresce sul ritmo aritmetico, cioè raddoppiano sempre di due

(2+2+2…)” la crescita della popolazione è più alta rispetto alla popolazione, fino a divezzare

troppo numerosa rispetto alle risorse disponibili creando una crisi maltusiana. Cioè deve

succedere qualcosa che riporti l’equilibrio tra popolazione e produzione. (frenare la crescita).

In senso elastico le crisi maltusiane può essere un punto di partenza. Come la maggior parte

delle leggi economiche è molto astratta. Gli aristocratici inglesi del Settecento credevano che

chi non fosse aristocratico ed inglese avesse l’intelligenza di un coniglio. In realtà le

popolazioni rurali ed in generali erano perfettamente in grado di creare delle politiche di

controllo delle nascite (alzare l’età del matrimonio, serie di metodi atti a non concepire),

quindi esistono dei metodi di controllo delle nascite ed è quindi impossibile attribuire alla

popolazione la crescita geometrica. E la popolazione che cresce è un pressing reale.

Leggere Maltus in maniera generica, si allo sfruttamento del continente ma ad un certo

punto il limite di sfruttante del terreno e del territorio pone numerosi limiti. (Crescita

produzione sia per la miglior qualità del lavoro sia all’aumento dei territori lavorati questo

perchè c’era una risorsa molto vasta di territori potenzialmente colonizzatili, mentre nel

XIII sec viene a mancare la terra utile cioè l’insufficienza delle aree incoltivate da portare a

coltura. Colonizzazione delle montagne che per quanto il limite venga spostato ad un certo

punto si raggiunge il limite massimo. Spesso si coltiva in perdita o i limiti troppo grandi per

essere superate come le paludi che risultano troppo difficili da bonificare. Ma c’è un eq oltre

il quale se si coltiva troppo non si possono fare altre cose, competizione coltivazione e

salvaguardia dei boschi (niente boschi = caccia a rischio, fondamentale integrazione di dieta,

legname a rischio, rimanere senza legno cioè senza materiali da costruzione e senza utili per

riscaldarsi (risorsa fondamentale, flotte alberi molto grandi Genova e Venezia difendono i

propri, botti….)). Il circolo vizioso dell’agricoltura, negli incolti vengono portati gli animali,

meno spazi = meno bestiame, meno bestiame = meno letame, meno letame = meno

produzione, i campi non possono essere nutriti, meno produzione = aumento terra coltivata

tutto per mantenere i livelli produttivi già esistenti. Calo agricoltura ha un conseguenza

molto forte cioè mentre l’agricoltura si allarga e l’allevamento si indebolisce i costi degli

alimenti derivati (pane) fanno si che molti debbano indebitarsi per riuscire a mangiare, nello

stesso tempo la crisi dell’allevamento fa si che ci sia minore offerta di care e formaggi quindi

alto costo e la popolazione che già fa fatica a pagare ai cereali non può accedere a carne e

formaggi e quindi l’alimentazione diventa monotona (cereali, verdure). Uomo = bisogno

proteine animali. Crisi sulla popolazione che diventa più debole.

S II C III “P ”

PIEGAZIONE RISI DEL ICCOLA ERA GLACIALE

Grazie ai carotaggi dei ghiacci polari e insieme agli anelli degli alberi millenari dimostrano

che negli anni centrali del medioevo c’è un periodo decisamente caldo e poi nel III c’è un

calo delle temperature che alla fine si assestano. Questa spiegazione piace molto perchè è

scientifica. E’ una spiegazione utile ma che comunque va aggiunta alla spiegazione

precedente. Un raffreddamento del clima dovrebbe portare un miglioramento nel

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26 Ottobre 2015

Medievale

mediterraneo ma non è così, questa piccola era glaciale si aggiunge ad una situazione già in

crisi ma non è il fatto determinante, le cose possono interagire ed essere interconnesse.

(Spesso le tabelle sul clima vengono usate nel dibattito dello scioglimento globale)

L C F G

A RISI INANZIARIA LOBALE

La crisi del III è complessa perchè si intrecciano una serie di crisi a più livelli. Oltre

all’ambito alimentare ci sono altri dirsi ambiti. Si ha una più generale crisi dei sitemi

manifatturieri e quindi una più generale crisi finanziaria.

La spiegazione della crisi manifatturiera è in parte capitile in base ai fatti prima riportati.

La crisi economica di ansien-regime (antico regime), che si svolge in parallelo con la crisi

finanziaria. La crescita dei secoli precedenti avevano provocato il moto dei capitali, ora

questo sistema è in crisi e è un tutto susseguirsi di fallimenti fino al collasso delle grandi

banche europee di Berardi e di Peruzzi nel 1346. Questa crisi finanziaria non sembra legata

alle crisi precedente, ma ci sono le risorse che non riescono a stare al passo con la crescita. In

età preindustriale il denaro valeva perchè conteneva del metallo prezioso, una moneta di 10

grammi di argento valeva perchè conteneva 10 grammi di argento. (La moneta valeva il suo

peso) Nel medioevo produrre moneta significava possedere delle miniere e quindi un

problema di risorse, le risorse europee non bastano a tenere il passo con la crescita,

coniazione di monete in oro (poco).

“Se c’è tanta domanda di una cosa e di quella cosa ce ne poca quella cosa costa molto”

Questo significa nel denaro che i prestiti costano caro e quindi è un danno di natura

economica. Ma viene a mancare anche un altra risorsa il sistema giudiziario (regole e

contratti) è troppo fragile ed obsoleto rispetto ai rischi delle nuove imprese. Le banche

avevano un organico a piramide ossia c’era una sede centrale e poi nelle periferie avevano

degli uffici che facevano fruttare il denaro. Le banche si espandono troppo con i sovrani

(cambio modo di fare la guerra, guerra cara, i sovrani prendono i soldi in prestito ma

difficilmente lo restituiscono i governi dichiarano fallimento). Nel 1400 la fortuna dei de

Medici di Firenze daranno le filiali (patrimonio già diviso così se c’è un disastro non fallisce

l’intero organico ma solo l’ufficietto locale). Un economia che non produce più sia per

l’agricoltura che non tiene il passo sia per i grandi poteri finanziari che non feriscono più a

tenere il passo. Nel 1348 arriva in Italia la peste. Una malattia dimenticata in europa,

esistente nell’impero romano ma che non si verificava da 800 anni in europa, ma che

esisteva in Asia centrale e che tramite un carico arrivato di Genova arriva in europa. Un

terno della popolazione (media) europea muore nel caso del triennio. La peste è un batterio

con un veicolo di contagio, che si prendeva, dalle zecche e dalle pulci che infettavano i topi

(peste bubbonica pulci dei topi). Destino storiografico strano per la peste, due spiegazioni

catastrofe maltusiana (il problema che la peste non può essere considerata una crisi

maltusiana) la seconda opinione è che la peste è un incidente l’Europa è stata sfortunata.

Non c’è un motivo per cui sia arrivata nel 1348 ma non poteva non arrivare e non essere

così sconvolgente, essa doveva a

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher selene.heinzl di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia Medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Grillo Paolo.