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GERMANIA

La vicenda tedesca è contrassegnata da alcune particolarità. La prima è la sussistenza di una realtà territoriale frammentata che è inclusa nell'impero tedesco che viene soppresso da Napoleone nel 1807. Anche all'indomani di questa soppressione non sussiste in Germania uno stato centrale. Esistono l'Austria, la Baviera, la Sassonia, la Prussia eccetera. Dopo la fine delle guerre napoleoniche si manifesta a livello intellettuale l'esigenza dell'unità, la quale però deve fare i conti con l'esigenza delle libertà costituzionali che non vengono riconosciute dai singoli Stati. Nel 1848, anno delle rivoluzioni europee, anche la Germania viene coinvolta. Si riunisce a Francoforte un'assemblea costituente che ha come scopo quello di garantire sia l'unità che le libertà costituzionali. I sovrani che regnano i singoli stati tedeschi, rifiutano però di fare proprie.

Le libertà costituzionali e l'assemblea di Francoforte fallisce, anche a causa dei conflitti interni ai partiti. Ne deriverà tuttavia un catalogo di diritti fondamentali e una successiva costituzione del 1849, che, pur non imponendosi sul re, sarà importante per gli atti successivi. Da quel momento le vicende della libertà e quelle delle unità (il che verrà ricercato da Bismark) si divaricano. A farsi promotore dell'unità è la Prussia, lo stato militarmente più forte della Germania.

Nel 1850 la Prussia si dà una costituzione che è chiamata Dualista perché il governo risponde al sovrano e non al parlamento. Quindi il governo non ha responsabilità politica nei confronti del parlamento il quale non può sfiduciarlo. Il re nomina cancelliere Bismark che intraprende con vigore la strada dell'unificazione tedesca a spese delle libertà costituzionali della Prussia.

Adimostrazione della subordinazione del parlamento, quando il parlamento prussiano rifiuta divotare il bilancio proposto dal cancelliere, questi ingiunge all’amministrazione di ignorare il votocontrario e di applicare il bilancio così come voluto dal governo. Si tratta di uno strappocostituzionale di grande rilievo che viene però ignorato da Bismark il quale punta sul successomilitare dell’esercito prussiano ai fini dell’unificazione tedesca. Un’altra particolarità di questacostituzione è che il sistema elettorale è diviso in tre classi a seconda del reddito dei cittadini, maciascuna di queste tre classi, più o meno numerose che fossero, aveva diritto allo stesso numerodi deputati. Inoltre gli elettori non votavano direttamente i deputati, ma elettori di secondo grado.Il voto palese infine rendeva manipolabili le elezioni.La Prussia affronta la Danimarca, l’Austria, e la Francia vincendo in tutti e tre i casi lo scontromilitare.

Questo fa sì che Bismark possa presentarsi come il fautore della unificazione tedesca del 1871 che viene proclamata nel dopo la sconfitta della Francia. Il secondo impero tedesco, l'entità giuridica che sorge da questo atto, è dotato di una Costituzione federale. Poiché il primo era stato soppresso da Napoleone nel 1807, l'appellativo di secondo impero era del tutto appropriato. Le caratteristiche di questo impero erano innanzitutto l'assenza dell'Austria che era stata sconfitta nel 1867, quindi il baricentro del nuovo impero è la Prussia e la sua capitale Berlino. L'imperatore tedesco viene proclamato il re di Prussia, il quale è allo stesso tempo re di Prussia e imperatore di un organismo federale. I singoli stati conservano infatti il loro sovrano e sono rappresentati nella camera federale Bundesrat, di cui facevano parte i rappresentanti degli stati federati. L'altra camera, il Reichstag, era eletta a suffragio universale maschile.non che il suo potere era limitato sia dalla presenza del Bundesrat sia dal fatto che il governo dell'imperatore non aveva un rapporto di responsabilità politica, quindi non poteva essere sfiduciato dalle assemblee. Questo stato, considerato federale aveva tuttavia caratteristiche di uno stato unitario, ad esempio, il diritto federale prevaleva su quello statale come si legge all'Art. 2. Oppure, la federazione poteva, come si legge all'art. 19 imporre l'attuazione di diritti con misure esecutive. Controversa identificazione giuridica: - Seydel sosteneva che fosse una confederazione - Zorn uno stato unitario - Laband che gli stati avessero autonomia amministrativa Avviene però che la Germania divenga la culla del movimento socialdemocratico e del movimento cattolico. Questo fa sì che l'imperatore si trovi sotto una certa pressione di venire incontro alle istanze sociali. Questo avviene con la costruzione di uno stato provvidenza che riconosceagli operai la pensione di invalidità e quella di anzianità e ciò con largo anticipo rispetto agli altri paesi europei. Inoltre in Germania la carenza di libertà costituzionali viene compensata da un diritto amministrativo molto sofisticato che garantiva ampie garanzie ai sudditi. Il secondo impero tedesco crolla con la prima guerra mondiale. 1919 Viene proclamata la repubblica e nel si riunisce un'assemblea costituente. Questa assemblea subisce l'influenza dei socialdemocratici ma allo stesso tempo non rinnega la tradizione di stato forte ereditata dal secondo impero. La costituzione adottata viene chiamata costituzione di Weimar da luogo in cui fu elaborata. L'influenza socialdemocratica si riconosce nella introduzione del testo costituzionale del diritto a lavoro e del potere di espropriazione di imprese per pubblica utilità. Il diritto del lavoro e il diritto sindacale entrano infatti a far parte della costituzione: l'art.159 parladella libertà coalizione per lo sviluppo delle condizioni di lavoro,165 collaborazione l'art. invece parla di una necessaria tra imprenditori ed operai per lo sviluppo delle energie produttive. I consigli economici devono essere organizzati in modo che la rappresentanza dei vari mestieri sia proporzionale al loro rilievo economico e sociale. I progetti di legge in materia economica, dopo esser stati sottoposti al parere del consiglio economico del Reich vengono presentati come proposte di legge al governo del Reich che ha il dovere di presentarle al Reichstag. La tradizione si vede invece nella forma di governo che attribuisce il potere esecutivo a un presidente elettivo, presidente eletto direttamente dal popolo. Il presidente della repubblica è eletto per sette anni e deve impersonare l'interesse dello Stato ed essere a garanzia dell'unità, come concorda Weber. Questo rappresenta una forma perfetta di democrazia, in cui la popolazione sisottomette a un capo che ha eletto da sé. Costui ha il potere di sciogliere le camere, di appellarsi al popolo con referendum, di emanare decreti di urgenza che prendano il posto delle norme legislative del parlamento. Con questa soluzione si pensava di assicurare la continuità e la stabilità dello stato. L'errore che viene commesso però è quello di stabilire che la camera popolare venga eletta con il sistema proporzionale, Il che significa frammentazione politica e molteplicità dei partiti. La breve vita della repubblica di Weimar è contrassegnata da una forte instabilità politica e da un uso massiccio del potere di decretazione del presidente. Infatti il presidente, custode della costituzione, secondo l'art.48 poteva emanare ordinanze di emergenza con il solo limite che non si opponesse il Reichstag. Il potere del presidente sembrava dunque ricordare la provocatio ad populum del dittatore romano (nei cui).

Confronti non si poteva invocare la o quella di Cromwell, dichiaratosi Lord protettore, durante la Commonwealth in Inghilterra. Questo articolo ricevette un'applicazione così frequente da apparire come una "costituzione di riserva". La crisi culmina negli anni '30 a causa della grande depressione economica che favorisce i partiti estremi.

Nel 1933 il partito nazionalsocialista conquista la maggioranza relativa e viene nominato cancelliere Adolf Hitler. La dittatura nazionalsocialista muove da una negazione di qualsiasi principio di democrazia rappresentativa. Gli elementi costitutivi della dottrina nazista sono tre: il popolo, unificato dalla razza; il capo, che guida il popolo; e solo in ultima posizione, lo stato, che ha una funzione servente rispetto al popolo e al capo. La volontà del capo è legge e i tribunali devono amministrare la giustizia ispirandosi alla parola del capo. Il principio di legalità e di certezza della pena viene rinnegato.

Di fatto quindi la dittatura nazionalsocialista annulla il potere dello stato limitandolo ad un mezzo per perseguire gli obiettivi del movimento, ossia la purezza del popolo.

Nel 1945 si conclude la seconda guerra mondiale con la caduta del regime nazionalsocialista e la disgregazione della Germania. Il territorio tedesco viene diviso in quattro zone di occupazione: americana, inglese, francese e russa, con uno statuto speciale per Berlino che è governata collettivamente dalle 4 potenze.

In assenza di un popolo tedesco unificato e di uno stato tedesco, l'iniziativa per redigere una nuova costituzione viene assunta dalle regioni che elaborano, sotto il controllo alleato, una fondamentale, adottata nel 1949. Questa è la costituzione tuttora vigente in Germania. Viene elaborata nel momento in cui la Germania è divisa in quattro parti dai rappresentanti delle regioni occidentali, con l'aiuto degli alleati, e viene sottoposta alla ratifica dei parlamenti regionali.

Questa costituzione mira a difendere la democrazia liberale da ogni sorta di insidia. Fondamenti di questa legge fondamentale sono il riconoscimento dei diritti naturali all'individuo (art.20) che vincolano il diritto di resistenza addirittura i poteri pubblici e la previsione di un (art.20 comma 4) qualora questi diritti vengano messi in pericolo. Una legge può limitare i diritti fondamentali solo se non ne intacca il contenuto essenziale e se rappresenta un mezzo unico e necessario per il conseguimento dell'obiettivo.

Tre tipi di materie si distinguono all'interno del federalismo: alcune esclusivamente della federazione, altre concorrenti (materie solitamente di competenza regionale, tuttavia qualora ricorrano necessità, sussidiarietà (che vuol dire che una certa competenza può essere espletata meglio a livello centrale che a livello locale), proporzionalità (che significa la commisurazione dei mezzi e i fini, ossia il divieto di andare oltre.

ciò che è strettamente necessario) la materia diventa di competenza federale), altre ancora di competenza
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A.A. 2017-2018
38 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matildemanfriani di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del Diritto Medievale e Moderno I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Mannoni Stefano.