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LE FLOGOSI PELVICHE

Il termine deriva dal greco "fiamma", quindi infiammazione. I fenomeni infiammatori possono interessare sia gli organi genitali interni che quelli esterni. L'infiammazione di tuba (salpingite) e ovaio (ovarite) viene detta annessite. L'annessite può essere definita anche ovaro-salpingite e poiché la flogosi si estende al peritoneo spesso, si parla di malattia infiammatoria pelvica. Le annessiti rappresentano il 10-15% di tutte le patologie ginecologiche e colpiscono molto spesso in età feconda. Le annessiti sono causate di solito da germi (gonococco, stafilococco, streptococco, ecc.), oppure l'ovaio può venire colpito nel corso di malattie infettive (tifo, difterite, parotite, ecc.). Le annessiti possono essere acute: dolore, leucorrea, irregolarità mestruali, febbre, ecc.; o croniche: dolore, febbricola, leucorrea, riacutizzazioni, ecc. La terapia è quasi sempre una terapia medica con antibiotici.

antinfiammatori, antidolorifici, vitamine, dieta, ecc.

La terapia chirurgica consiste nella demolizione di tuba ed ovaio, ma sono casi molto rari. Di solito le annessiti vanno incontro a guarigione nella maggior parte dei casi, mentre raramente vanno incontro a cronicizzazione con la costruzione di raccolte saccate e complicanze più gravi come la sterilità.

MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE (MTS)

SIFILIDE

L'infezione è determinata dal Treponema pallido e la localizzazione più frequente è quella vulvare assumendo la forma di:

  • Sifilide primaria (lue primaria): è rappresentata dal sifiloma iniziale, dal quale si forma un'ulcera dura dal quale fuoriesce un liquido sieroso dal caratteristico colore rameico
  • Sifilide secondaria (lue secondaria): è abbastanza frequente e caratterizzata da condilomi piani, ovvero piccole prominenze di pochi millimetri

La sintomatologia non ha un quadro ben definito e la diagnosi viene fatta con

un'analisi dei campioni di secrezione. La terapia prevede l'uso di antibiotici specifici per eliminare l'infezione. HERPES GENITALE L'herpes genitale è causato dal virus dell'herpes simplex e si trasmette principalmente attraverso i rapporti sessuali. I sintomi includono la comparsa di vesciche dolorose e pruriginose nella zona genitale. L'infezione può essere ricorrente e i sintomi possono variare da lievi a gravi. La diagnosi si basa sull'esame clinico e su test di laboratorio. Attualmente non esiste una cura definitiva per l'herpes genitale, ma possono essere prescritti farmaci antivirali per ridurre la frequenza e la gravità degli episodi. CANDIDOSI VAGINALE La candidosi vaginale è causata da un'infezione da Candida albicans, un fungo presente normalmente nella flora vaginale. I sintomi includono prurito, bruciore e secrezione bianca e densa. La diagnosi si basa sull'esame clinico e su test di laboratorio. La terapia prevede l'uso di antimicotici per eliminare l'infezione. TRICOMONIASI La tricomoniasi è causata dal parassita Trichomonas vaginalis e si trasmette principalmente attraverso i rapporti sessuali. I sintomi includono prurito, bruciore, dolore durante i rapporti sessuali e secrezione giallo-verdastra. La diagnosi si basa sull'esame clinico e su test di laboratorio. La terapia prevede l'uso di farmaci antiparassitari per eliminare l'infezione. È importante sottolineare l'importanza di una corretta igiene intima, l'utilizzo del preservativo durante i rapporti sessuali e la regolare visita ginecologica per la prevenzione e la diagnosi precoce di eventuali infezioni.con la ricerca del gonococco nelle secrezioni. La complicanza più temibile è la sterilità mentre la terapia è rappresentata da un adeguato trattamento antibiotico. Nei neonati può causare la Congiuntivite gonococcica, per questo si effettua la profilassi di Credé (lavare le palpebre con soluzione antisettica o collirio antibiotico). CLAMYDIA La Clamydia è causata da Clamydia tracomatis, un batterio gram-negativo, la cui trasmissione avviene per via sessuale. Presenta un particolare trofismo per uretra, cervice e retto e nella donna la sede più frequente è la cervice uterina. Questa infezione è spesso asintomatica, ma talvolta può provocare dolori pelvici di diversa entità. Caratteristica è la sindrome uretrale acuta, condizione caratterizzata da disuria e stranguria, prurito genitale, uretriti, ecc. fino ad arrivare nella donna a poliabortività e sterilità. La diagnosi si effettua con un tampone.vaginale e cervicale. Il linfogranuloma venereo (LGV) è una malattia a trasmissione sessuale causata da ceppi di Clamydia tracomatis appartenenti ai sierotipi L1, L2, L2a ed L3 ed ha carattere sistemico e interessa le cellule endoteliali e linfoidi. ULCERA MOLLE L'ulcera molle o venerea è una delle malattie veneree minori, non solo perché si verifica di rado ma anche perché le manifestazioni sono locali e non sistemiche e quindi non costituiscono alcuna minaccia per la vita. Il 90% dei casi è ad appannaggio del sesso maschile. L'agente eziologico dell'ulcera molle, battezzato Haemophilus Ducreyi è un piccolo bacillo gram-negativo. Nell'uomo le lesioni sono particolarmente tipiche e compaiono 3-5 giorni dopo il contatto sessuale e lo stadio vescicolare è così leggero che spesso non è riconosciuto. Poi compare una sola ulcera visibile in un qualsiasi punto del pene, anche se il più delle volte si trova nelglande. Nella donna il quadro è molto meno caratteristico, vengono viste solo quelle ulcere più estese. Sono comuni ulcere multiple nella zona del clitoride, sulle labbra e sulla fornice dell'avagina. La lesione tipica, indipendentemente dal sesso del paziente, è costituita da un'ulcera molle non indurita con essudato sporco alla base, dolorosa e molto tenera al tatto. La diagnosi di ulcera venerea è essenzialmente basata sullo striscio o sulla coltura. La terapia in molti casi non è necessaria, può bastare una accurata pulizia con acqua e sapone oppure sulfamidici o tetraciclina. GRANULOMA INGUINALE Il granuloma inguinale è una malattia sessualmente trasmissibile che colpisce gradualmente, prima la cute e poi i genitali. Questa malattia è causata da un batterio intracellulare dal nome Calymmatobacterium Granulomatis ed è abbastanza rara in Europa, ma è presente nella fascia tropicale e subtropicale. Quando si contrae la

La malattia inizia un periodo di incubazione che va da una a dodici settimane, poi si sviluppa una lesione nodulare che col tempo si espande e crea un complesso maleodorante.

Negli uomini si sviluppa principalmente sul pene, in particolar modo sullo scroto e sulle cosce, invece nelle donne si sviluppa principalmente su vulva, vagina e perineo e per tutti e due i sessi può anche presentarsi sul viso.

La malattia presenta inizialmente una piccola placca che se non viene curata, si espande e le placche si moltiplicano su tutta la zona dei genitali, al punto che in fase di guarigione rimangono delle profondamente cicatrici.

Dalle lacerazioni che si verificano sopra le placche, fuoriesce un liquido maleodorante e, se non curata per tempo può intaccare persino gli organi interni, arrivando, in alcuni casi più gravi, persino alla morte.

La cura è a base di antibiotici e con la somministrazione di tetracicline.

HERPES GENITALE è un'affezione dolorosa e grave.

determinata dall'herpes simplex virus e il contagio avviene mediante rapporti sessuali con un partner che presenta la malattia in fase attiva (vescicole). È possibile anche un contagio da partner asintomatico che però libera il virus. I sintomi sono dolore, bruciore, formazione di vescicole a cui segue una ulcerazione che evolve verso la guarigione. Le zone maggiormente colpite sono la vulva, la vagina e la cute perineale. In gravidanza il virus può essere trasmesso al feto per via ematogena e transplacentare, aumentando il rischio di aborto, oppure al momento del parto provocando gravi conseguenze (corionretinite, ecc.). HUMAN PAPILLOMA VIRUS (HPV) È determinata dal papilloma virus umano e attualmente se ne conoscono più di 100 tipi. È responsabile di varie lesioni note sotto il nome di condilomi acuminati (verruche) che si riscontrano a livello dell'apparato genitale femminile inferiore. Le lesioni su vagina, vulva e perineo sono visibili.occhio nudo e vengono chiamate lesioni condilomatose clinicamente evidenti. Le lesioni vengono identificate con il pap-test e poi con l'esame colposcopio che permette di effettuare una biopsia mirata. I fattori di rischio includono un comportamento sessuale a rischio (anale, vaginale e orale non protetto). Alcuni ceppi di HPV (16 e 18) sono responsabili dei tumori al collo dell'utero, il quale è il primo tumore conosciuto di origine virale. La prevenzione si basa su un comportamento sessuale attento e sull'uso dell'esistente vaccino (immunizza contro i ceppi più frequenti (16, 18, 6 e 11). La vaccinazione deve essere ovviamente somministrata prima dell'inizio dell'attività sessuale (tra i 9 e i 13 anni). AIDS La Sindrome da Immunodeficienza Acquisita è un insieme di manifestazioni dovute alla deplezione ossia la diminuzione del numero di linfociti T derivante da infezione con virus HIV-1 o HIV-2. L'agente eziologico della patologia

è il virus HIV e la sindrome allo stato attuale è curabile con numerosi farmaci ma non ancora guaribile, non è possibile infatti eradicare totalmente il virus dall'organismo che lo ospita.

Il virus dell'HIV, oltre allo scambio di sangue infetto, può essere trasmesso per via sessuale.

Attualmente, l'infezione da HIV viene trattata con la cosiddetta highly active antiretroviral therapy (HAART) nella quale si utilizzano opportune combinazioni di farmaci antiretrovirali.

Il suo utilizzo, a partire dal suo ingresso nel 1995, ha consentito di ridurre la morbilità e la mortalità degli individui che sono stati infettati dal virus.

IPERTENSIONE E DIABETE IN GRAVIDANZA

L'ipertensione arteriosa può comportare gravi conseguenze in caso di gravidanza, può causare delle malattie immunologiche, l'eclampsia (convulsioni) e la pre-eclampsia (o gestosi, caratterizzata da edema, proteinuria e ipertensione), che possono causare danni.

La malattia dell'eclampsia è una condizione grave che colpisce diversi organi del corpo, tra cui il fegato, la placenta, il cervello, il sistema cardiovascolare e il sistema ormonale. Questa malattia si manifesta dopo la 20° settimana di gravidanza e può causare un parto prematuro. Le cause dell'eclampsia non sono ancora del tutto chiare, ma si pensa che possa avere un'origine genetica.

I sintomi dell'eclampsia includono ipertensione, edema diffuso (causato da un'insufficienza renale), disturbi neurologici (come diminuzione della vista, mal di testa, ecc.) e convulsioni. Il controllo regolare della pressione arteriosa è il miglior modo per prevenire l'eclampsia.

Se una donna incinta soffre di ipertensione, il medico le prescriverà un'analisi delle urine per verificare se ci sono livelli elevati di proteine, che potrebbero indicare un rischio di eclampsia. In caso di rischio, il medico prescriverà un trattamento anti-ipertensione adeguato.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
21 pagine
1 download
SSD Scienze mediche MED/38 Pediatria generale e specialistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher wallacekr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina materno-infantile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Miniero Roberto.