Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 16
Medicina fisica e riabilitativa - Epicondilite Pag. 1 Medicina fisica e riabilitativa - Epicondilite Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Medicina fisica e riabilitativa - Epicondilite Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Medicina fisica e riabilitativa - Epicondilite Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 16.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Medicina fisica e riabilitativa - Epicondilite Pag. 16
1 su 16
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Epidemiologia

L’epicondilite è una patologia degenerativo-infiammatoria della giunzione

osteo-tendinea dei muscoli epicondiloidei, insorge in soggetti di età

compresa tra i 30 e 50 anni ed è considerata,per questo, una “over-use

syndrome”, cioè una patologia la cui causa è riconducibile, oltre a

un’abnorme sollecitazione, a un fisiologico logoramento involutivo delle

strutture tendino-inserzionali interessate.

Questa patologia colpisce chi svolge attività che richiedono la ripetitiva

estensione del gomito come:

Tennisti ,golfisti (definita, per questo, “gomito del tennista o del golfista”

tennis o golf elbow) e, se pure in misura ridotta, anche altri sportivi

(giocatori di baseball, schermitori, nuotatori, ecc.) e lavoratori che

utilizzano in modo eccessivo i tendini della parte esterna o interna del

gomito come casalinghe, pittori, muratori, carpentieri, operatori del

computer.

Circa il 50% di essi andrà incontro a tale patologia e in un terzo dei casi

sarà così severa da interferire con la loro vita quotidiana.

La sua incidenza è tra l’1 e il 3% della popolazione generale e attorno al

15% dei lavoratori delle industrie a rischio.

Eziopatogenesi

Le varie forme di epicondilite rientrano nella generica categoria delle

patologie da azione meccanica sull'inserzione dei tendini.

Il fattore determinante può essere un singolo trauma, o, più

frequentemente, una serie ripetuta di micro-traumi e ipersollecitazioni

funzionali.

La presenza di fattori favorenti sia interni che esterni deve essere presa in

considerazione.

Quelli interni sono ad esempio:

 una limitata estensibilità e/o capacità contrattile dei muscoli

dell'avambraccio

 la senescenza fisiologica del tessuto tendineo, caratteristica dell’età più

colpita

 la predisposizione individuale ( Infatti, stessi fattori meccanici non

producono quadri patologici uguali, in quanto per ogni individuo si

modifica il substrato anatomico, bioumorale e metabolico, su cui agisce la

causa patogena, determinando una differente reazione individuale e le

relative manifestazioni cliniche)

 I più importanti fattori patogeni esterni che possono determinare l'epicondilite nei

tennisti sono:

il livello di abilità tecnica: l'epicondilite è più frequente fra gli atleti di basso

 livello e i giocatori occasionali di tennis che fra i professionisti,

L'uso di racchette con caratteristiche tecniche e strutturali non adeguate (ad

 esempio, una racchetta molto rigida) può condizionare la resistenza del tessuto

muscolo-tendineo allo stimolo funzionale.

Le dimensioni del manico della racchetta. E' opportuno ricordare che se un

 manico di diametro ridotto permette un miglior controllo del gioco, il carico di

forza sui muscoli dell'avambraccio, attraverso una costante contrazione

isometrica, diventa un'ulteriore causa di sovraccarico.

Il modo di impugnare la racchetta. L'impugnatura condiziona i movimenti di

 flessione ed estensione del polso e, di conseguenza, determina il grado di

sovraccarico funzionale applicato sui tendini che s'inseriscono a livello del

gomito.

La tensione delle corde, il materiale strutturale della racchetta, la qualità della

 pallina sono tutte cause che possono influenzare l'intensità dell'impatto

durante il gioco. Le corde in budello, ad esempio, a differenza di quelle in

materiale sintetico, sono capaci di assorbire la maggior parte delle vibrazioni

causate dall'impatto della pallina sulla racchetta.

Anatomia patologica

Il quadro istopatologico presenta degenerazione tissutale, con zone di

trasformazione fibrosa, strozzamento delle terminazioni nervose, focolai di

degenerazione lipoidea, e zone calcificate ed ossificate a livello

dell’inserzione ossea, iperplasia microvascolare.

Questo quadro indurrebbe ad abbandonare la definizione comune di

epicondilite, che presuppone un origine flogistica, per usare il termine di

tendinosi laterale del gomito, più specifica nell’indicare un quadro di

degenerazione in assenza di flogosi.

Diagnosi

La diagnosi si basa sulla clinica soggettiva ed oggettiva, infatti il quadro clinico è

caratterizzata da:

 Nelle fasi iniziali è presente fatica e spasmo ai muscoli dorsali

dell’avambraccio

 Successivamente dolenzia spontanea in sede epicondiloidea con possibile

irradiazione alla faccia posteriore dell’avambraccio, della mano e, non rara,

alla spalla, soprattutto durante e dopo uno sforzo, con il tempo il dolore può

diventare importante e insorgere a riposo

 Dolore alla pressione sulla origine degli estensori ed esacerbazione dello

stesso dall’estensione contro resistenza del polso e del III IV dito e nella

prono supinazione, risolti dall’iniezione di un anestetico locale nell’area di

inserzione del tendine. Nei casi più gravi può insorgere impotenza

funzionale.

Diagnosi clinica dell’ Epicondilite

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
16 pagine
SSD Scienze mediche MED/34 Medicina fisica e riabilitativa

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina fisica e riabilitativa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Fiore Pietro.