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RX PROIEZIONE DEL MORTAIO

• RX DINAMICHE, si fanno sempre con gli stessi strumenti che abbiamo visto prima. La presenza del Telos riesce a quanti care l'entità dello stress a livello dell'articolazione perché è un dinamometro quindi si riesce e a quanti care lo stress che dai all'articolazione e in questo modo fai esami perfetti tra lato sano e quello con instabilità. Anche qui, pure le lastre devono essere fatte bilateralmente. In realtà queste proiezioni dinamiche (sotto stress) possono essere fatte utilizzando le mani dell'operatore, in pratica forzando l'articolazione sostituendosi al telos.

TRATTAMENTO (sempre dist.interna eversione)

  • CONSERVATIVO: lesioni di grado I e II
  • CHIRURGICO: nelle gravi diastasi della pinza malleolare, possono determinare instabilità e quindi osteoartrosi secondaria che a livello di un articolazione da carico che è il fulcro distale dell'arto
base del piede, limitando il movimento di inversione ed eversione. Questo tipo di tutore può essere utilizzato durante l'attività fisica per prevenire ulteriori lesioni. • Trattamento Riabilitativo: Dopo la fase acuta, è importante iniziare un programma di riabilitazione per ripristinare la forza e la stabilità dell'articolazione. Questo può includere esercizi di stretching, esercizi di rafforzamento muscolare e esercizi di equilibrio. • Ritorno alle attività: Una volta che l'articolazione è stabile e la forza è stata ripristinata, è possibile tornare gradualmente alle attività normali. È importante farlo in modo progressivo e controllato per evitare recidive. • Fase preventiva: Per prevenire future lesioni, è consigliabile continuare a fare esercizi di rafforzamento e stretching per mantenere la stabilità dell'articolazione. Inoltre, è importante indossare calzature adeguate e utilizzare supporti plantari se necessario. • PRICE (Protect, Rest, Ice, Compress, Elevate): Questo acronimo riassume il trattamento in fase acuta di molte patologie ortopediche trattate in modo conservativo. Proteggere l'area lesionata, riposare, applicare ghiaccio, comprimere con bendaggi elastici e tenere l'arto elevato possono aiutare a ridurre il dolore e l'infiammazione. In conclusione, il trattamento di una distorsione esterna (in inversione) può variare a seconda della gravità della lesione. È importante seguire un programma di riabilitazione adeguato e prendere le misure necessarie per prevenire ulteriori lesioni.

Quale si impedisce di fare movimenti di combinazione di inversione ed eversione e isola movimenti restringendoli di esso estensione. Alternativa è Tutore Aircast.

Si possono anche usare bendaggi oltre a bivalva, e e entrambi permettono una mobilizzazione controllata della caviglia in posizione neutra, quindi isola movimenti di esso estensione della tibiotarsica. Ci sono diverse possibilità per eseguire trattamento funzionale, bendaggi elastico-compressivi, bendaggio anelastico, scarpa stringata (una sorta di calzare che si chiude con i lacci, che riduce meglio l'edema), oppure tutore semirigido (bivalva) che è il più semplice, non necessita nemmeno di personale.

Trattamento ortopedico, con gesso. Immobilizzazione in gambaletto gessato o tutore a gambaletto con carico. Nelle lesioni di 3 grado è indicato un trattamento ortopedico in:

  • Assenza di grave instabilità articolare
  • Soggetti in età medio-senile o senile
  • Soggetti giovani

sedentari o che non praticano sport di alto impegno per la caviglia• trattamento chirurgico, per lesione isolata capsulo legamentosa in assenza di fratture èestremamente facile e veloce, si usano dei punti nelle strutture lesionate cercando di rimetterle incontatto tra di loro, quindi magari si sutura capsula e legamenti.indicazioni chirurgiche lesioni 3 grado:- gravita’ della lesionegrave lassita’- lesioni associatefratture osteocondrali- lesioni acute su precedenti<12 mesi,- atleti di alto livello in sport a rischioil trattamento chirurgicosi fa sutura termino-terminale dei legamenti interessati• necessita immobilizzazione per 3-5 settimane• carico concesso a tolleranza• ritorno allo sport a 2 mesi post- operatori•Fase 2 subacutainizio proliferazione bre collagene; inizia a esserciuna riorganizzazione della matrice extracellulare chequasi nella massima percentuale è costituita dacollagene.questa fase è delicata

Perché lo stress eccessivo sui legamenti può indebolire i tessuti e impedire una riparazione adeguata, impedendo la riorganizzazione delle fibre di collagene e ottenendo una chiusura con una toppa biologica che non riacquisisce le caratteristiche istologiche e biomeccaniche del legamento.

In terapia subacuta utilizziamo terapie fisiche come trattamento:

  • Elettrostimolazione
  • Magnetoterapia
  • Ultrasuoni
  • Laser
  • Tecar

In fase subacuta pensiamo già al ROM (range of motion), che deve essere recuperato il prima possibile.

  1. Recupero dell'articularità:
    • Esercizi per il ROM passivi e attivi assistiti (flessione dorsale, flessione plantare, che sono movimenti che si fanno in posizione neutra della tibio-tarsica)
  2. Rinforzo muscolare:
    • L'isometria si può fare in tutti i modi, in tutti i gradi di estensione di ginocchio e tibio-tarsica, a livello massimale, tutti quelli per i quali non si avverte dolore.
    • Esercizi isometrici nel raggio indolore

estenderle dita con un asciugamano• a errare oggetti con le dita•3. recupero della propriocezionedopo trauma c’è anche lesione dei propriocettori presenti nei legamenti, potremmo avere diversotiming attivazione dei peronieri o tibiale anteriore e quindi e etti che si traducono in un nuovotrauma distorsivo.quindi facciamo di tutto per il recupero del controllo neuromuscolare indispensabile per ilrecupero della stabilità attivapropriocezione: capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spaziorecupero della propriocezione:• processo con cui stimoli articolari contribuiscono alla stabilità funzionale• miglioramento delle componenti di controllo neuromuscolare necessarie per la stabilitàarticolare4. stretching• cauto stretch del tendine di achille• mobilizzazione dell’articolazione (nel grado i e ii per la essione dorsale eFase 3 di riabilitazionerinforzo muscolare• esercizi

eccentrici/ concentrici isotonici(theraband e cavigliere con pesi)- supinazione- pronazione- essione plantare- essione dorsale- rinforzo dei peronieri

Isocinetica

Metodica utilizzata in riabilitazione motoria, nel potenziamento muscolare e nella valutazione funzionale.

Si giova dell'utilizzo di macchine particolari che hanno la capacità di mantenere una velocità angolare costante e controllata nell'arco del movimento.

Per recupero propriocezione: balance board programma di esercizi propriocettivi su balance board è efficace nel prevenire le distorsioni della caviglia.

L'effetto del balance board è maggiore per i giocatori con un storia precedente di distorsioni della caviglia (perché hanno una funzione propriocettiva ridotta).

4 Ritorno all'attività

Il problema è la recidiva nei casi trattati non chirurgicamente. La chirurgia abolisce rischio recidiva, che altrimenti si presenta nel 30-40%

Fase preventiva

Instabilità cronica della caviglia 10-20%

Dolore cronico alla caviglia 30%

Può essere determinato da:

  • Impingement anteriore di caviglia (determinato per esempio da ogosi cronica con proliferazione sinoviale delle strutture anteriori della caviglia)
  • Lesioni osteocondrali
  • Lesioni tendinee (tp, a, peronieri)

Causa:

  • Lesioni capsulolegamentose compartimento laterale
  • Lesioni capsulolegamentose compartimento mediale
  • Lesioni antero-laterale del legamento a y o di Chopart (legamento biforcato)

Fattori predisponenti:

  • Piede varo costituzionale predisponenti
  • Lesioni osteocondrali dell'astragalo
  • Ssurazione del tendine peroneo
  • Impingement anteriore o posteriore

Fattori prognostici: older adults have a 5- to 8-fold increased risk for all-cause mortality during the first 3 months after hip fracture. Excess annual mortality persists over time for both women and men, but

At any given age, excess annual mortality after hip fracture is higher in men than in women.

Solo dopo 90 anni si torna alla normalità della curva di rischio di mortalità.

Functional level at discharge is the main determinant of long-term mortality in patients with hip fracture.

Motor FIM score at discharge is a reliable predictor of mortality and can be recommended for clinical use.

Meglio è la FIM, minore è la mortalità dopo un anno.

Non c'è solo problema di mortalità, ma anche dell'indipendenza e quindi della mobilità (sempre nel primo anno postoperatorio).

More than half of hip fracture patients do not regain mobility in the first postoperative year.

The risk not to regain prefracture mobility is highest in mobile patients without an aid.

The risk of becoming immobile is higher in those having a lower prefracture mobility.

Activities of daily living dependence and delirium were the main risk factors for not regaining mobility.

di recupero della mobilità dopo la frattura del collo femore. La presenza di comorbilità come diabete, malattie cardiovascolari e polmonari, e la presenza di altre fratture sono anche fattori prognostici negativi per il recupero della mobilità. La riabilitazione post-operatoria è fondamentale per favorire il recupero della mobilità e dell'autonomia negli spostamenti.i per il recupero della mobilità dopo una frattura del collo del femore. Si stabiliscono inoltre le risorse riabilitative come fondamentali per il recupero, soprattutto nei pazienti anziani. Una presa in carico adeguata e il raggiungimento degli obiettivi SMART sono indispensabili per limitare la mortalità a 3 mesi o 1 anno dopo l'intervento e per ridurre la dipendenza severa nelle attività funzionali della vita quotidiana. PRIS: Si definiscono obiettivi a breve, medio e lungo termine per il recupero della mobilità dopo una frattura del collo del femore.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
37 pagine
SSD Scienze mediche MED/34 Medicina fisica e riabilitativa

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cassioli25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina fisica e riabilitativa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze mediche Prof.