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MECCANICA dei SOLIDI ELASTICI
Analisi dello stato di deformazione (cinematica)
MEZZO CONTINUO TRIDIMENSIONALE
- Si definisce mezzo continuo o semplicemente continuo un solido tridimensionale oppure mobile i cui punti materiali siano in corrispondenza biunivoca con i punti geometrici di una regione regolare dello spazio euclideo.
- Definiamo deformazione un cambiamento di configurazione del corpo dalla configurazione iniziale o di riferimento alla configurazione deformata C’.
(NB il passaggio da C a C’ se il corpo non subisce variazioni di forma o volume, esso compie uno spostamento rigido)
VETTORE POSIZIONE DELLA CONFIG. DEFORMATAx’ = [x’ y’ z’]TVETTORE POSIZIONE DELLA CONFIG. INIZIALEX = [x y z]TSPOSTAMENTO U(x) = [u v w]T
Affinché nel processo deformativo non si verifichino lacerazioni o compenetrazioni dei materiali, la trasformazione deve essere biunivoca, in modo che garantire la corrispondenza biunivoca tra punti X e x. La funzione u(x) deve essere continua assieme alle derivate parziali del primo ordine.
Si studia la trasformazione negli ipotesi di spostamenti infinitesimi, cioè trascurabili rispetto ad una dimensione significativa del solido in esame.
Tensore della deformazione
per analizzare il cambiamento di configurazione nel'intorno di un punto p(x,y,z) del solido.
si considera un punto q(x+dx, y+dy, z+dz) posto a distanza infinitesima. ds = |dx| con modulo √(dx² + dy² + dz²). Si considera quale trasformazione del punto P es a nell'nunto config. q.e p. nella nuova.
Ua = Up + du(x)
du(x) = [du dv dw]T
- du = ∂u/∂x dx + ∂u/∂y dy + ∂u/∂z dz
- dv = ∂v/∂x dx + ∂v/∂y dy + ∂v/∂z dz
- dw = ∂w/∂x dx + ∂w/∂y dy + ∂w/∂z dz
In forma matriciale
[Ua ] = [Up ]+ [∂u/∂x ∂u/∂y ∂u/∂z ][Va][Wa]
Ua = Up + T(x)
Per riconoscere il significato meccanico di T(x) si scompone in una parte gradiente e una parte simmetrica e.
COS a =
considerando il punto iniziale con a2 = 3 / 2
2exy = 0 = 2exy
L'ampiezza degli angoli subisce una variazione pari al doppio degli elementi exy, eyz, exz della matrice E
Tali variazioni determiniamo spostamenti unitari e si intende sono
2exy = 3 / 2
ANGOLO FORMATO DALLE FIBRE CON DEFORMAZIONE AVVENUTA
Equazioni di congruenza.
Analizzando le proprietà puntuali della deformazione di un sistema continuo, si è visto che le componenti del tensore della deformazione Eij sono legate alle componenti del vettore spostamento ui da:
Eij = Eji = 1/2 (Ui,i + Uj,j) (4)*
Se nei domini occupati dai sistemi materiali, viene definito il campo degli spostamenti meccanici tramite 3 funzioni di punto Ui (i = 1,2,3) conibure le derivate, le relazioni (x) associano univocamente a tale campo le 6 funzioni di punto Eij = Eij che definiscono il campo delle deformazioni unitario; tali relazioni, vengono dette EQUAZIONI IMPLICITE DI CONGRUENZA
Se oltre ad associare univocamente il campo dei tensori come fatto in precedenza, le funzioni Ui rispettano anche eventuali condizioni di vincolo sulle frontiere di C, si di parla di STATO DI DEFORMAZIONE CONGRUENTE IN FORMA GENERALIZZATA
(x) ua considerate come un siat ai 6 eq. differenziali lineari nelle 3 funz. incognite ui nelle quali le 6 componenti di deformazione Eij sono termminosi
DU = E
Equazione di congruenza implicita
Determinante dei coefficienti delle incognite
det (Eij - λIij) = 0
Sviluppando il det, si ottiene l'eq. cubica λ:
λ3 - I2λ2 + I2λ - I3 = 0
- Em + E22 + E33
- EmE22 + E22E33 + E33Em - (Em2 + E222 + E332)
- det (Eij) =
- E41 E42 E43
- E21 E22 E23
- E31 E32 E33
Le 3 radici dell’equazione sono reali quando il tensore è, come nel caso in esame, simmetrico.
Tali radici Em E22 E33 si dicono ESTENSIONI PRINCIPALI
- E
- E0
- E1
- E2
Risolvendo il sistema (*) in cui siano stati introdotti iposta per l'attte i valori delle 3 estensioni principali, tenendo conto delle condizioni di normalizzazione si individuano le cercate direzioni di che soddisfano la condizione ui = 1. Ani - DIREZIONI PRINCIPALI
Analisi dello stato di tensione (statica)
Corpo continuo nella sua configurazione indeformata
- S = Su + Sf
- SUPERFICIE del CORPO DI VOLUME
- SUPERFICIE INVESTITA E' SIA con VINCOLI, è LE UBI è BOL INTERRELLO divergono spostamenti NON UN (FORZ.UNIC.)
- SUPERFICIE LIBERA SU cui AGISCONO FORZE di SUR (detta anch. SUP.)
- Quantità agenti sul corpo
Equazioni indefinite di equilibrio
Dal continuo della configurazione iniziale si estrae una porzione infinitesima dxdydz.
Hp. spost. infinitesimi si può assumere la config. iniziale coincidente con quella deformata ad equilibrio.
La tensione tx = tx (per il lemma di Cauchy agente sulla faccia con normale x, mentre sulla faccia opposta del parallelo, in una distanza x+dx dalla prima, agisce una tensione incrementata tx + ∂tx/∂xdx
Le forze complessivamente agenti sulle due facce del parallelepipedo di area dydz
(-tx + ∂tx/∂x dx) dydz - tx dydz
Analogo per le forze agenti sulle altre facce. Sull'elemento agisce inoltre la forza di volume bxdV, i.e., vettoriale ad equilibrare delle forze agenti sull'elemento
(tx + ∂tx/∂x dx)dydz - txdydz + (ty + ∂ty/∂y dy)dxdz - tydxdz + (tz + ∂tz/∂z dz)-tzdydx + b dxdy = 0
Le forze nette si riducono alla parte differenziale
∂tx/∂x + ∂ty/∂y + ∂tz/∂z + b = 0
Equazioni indefinite di equilibrio
Jon = (σ1n1² + σ2n2² + σ3n3²) - 3 (σ1² + σ2² + σ3²) = √JOT
σm + 2θ1θ2 + 2θ2θ3 + 2θ3θ1
σ1² + σ2² + σ3² - 2 (σ1σ2 + σ2σ3 + σ3σ1)
ma I2 = σ1σ2 + σ1σ3 + σ2σ3
σm + 2θ1θ2 = √JOT
JOT e TOT sono INVARIANTI (non dipendono dal sistema di riferimento)
rTOT = √(2/3 √(I1² - 3I2))
Circonferenze di Mohr
Si considera il sistema formato da:
{ σn = σ1α² + σ2β² + σ3ᵧ² — TENSIONE NORMALE
√(σn² + τn² + τn² + τ3² + β² + τ3ᵧ²) — MODULO DEL VETTORE TENSIONE
α² + β² + ᵧ² = 1 — CONDIZIONE DI NORMALIZZAZIONE