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IL NUMERO
Consideriamo la funzione:
x1 = f(x) = 1 + x1/x
E dimostriamo che il limite
limx→∞ (1 + 1/x)x
x è compreso fra 2 e 3.
Dimostriamo che il limite esiste per valori interi positivi. Per n, applicando la formula del binomio di Newton avremo:
(1 + 1/n)n = 1 + 1 + 1/2! + 1/3! + ... + 1/n!
Essendo
(1 + 1/n)n = 2 - 1/n + 1/(2n) - 1/(3n) + ... + (-1)n-1/(nn)
La formula diviene
(2 - 1/n + 1/(2n) - 1/(3n) + ... + (-1)n-1/(nn)) / (n/(3!))
n+1/(2n * n!) > 0 per ogni n > 0, quindi tutti i termini dello sviluppo sono positivi. Osserviamo che i termini diminuiscono di valore al crescere di n, mentre le frazioni aumentano. Questo perché il numeratore dei termini dello sviluppo aumenta al crescere di n. Quindi la funzione f(n) = 1 + 1/n tende al crescere di n ed ha un limite per n → +∞. Questo limite è un numero compreso tra 2 e 3. Infatti, si ha: 1/(n+1) < 1/n < 1/(n-1) < ... < 1/2 < 1/1 e quindi per le (1) e (2) avremo: 1 + 1/2 + 1/3 + ... + 1/n < 1 + 1/2 + 1/3 + ... + 1/2n essendo inoltre: 1/(2n) = 1/2 * 1/n > 1/2 * 1/(n-1) > ... > 1/2 * 1/2 > 1/2 * 1/1 risulta: 1 + 1/2 + 1/3 + ... + 1/2n < 1 + 1/2 + 1/3 + ... + 1/n + 1/(2n) Il secondo membro, dopoIl primo termine, è una progressione geometrica di ragione 2. La somma di n termini in una progressione geometrica di ragione q è data dalla formula: Sn = a1 * (1 - q^n) / (1 - q) (nel nostro caso, a = 1, q = 2 ed il numero dei termini è n). Avremo quindi: n ∑ 1/2^i i=1 e quindi: -1 < n ∑ 1/2^i i=1 Pertanto avremo: n ∑ 1/2^i i=1 ≤ 1 lim n→∞ (n ∑ 1/2^i i=1) = 1 Poniamo: n ∑ 1/2^i = 1 + ε i=1 lim n→∞ (1 + ε)^(1/n) = lim n→∞ (1 + ε)^(1/n) = e Per la funzione f(x) = (1 + x)^(1/x) ha ancora per limite il numero e. Infatti qualunque sia x positivo, vi sarà sempre un numero n tale che (1 + ε)^(1/n) ≤ (1 + x)^(1/n) ≤ (1 + ε)^(1/n) in modo che n risulta una funzione di x e per x → 0, si ha pure n → ∞. Dalla (3), passando ai reciproci e aggiungendo 1 a tutti i membri otteniamo: 1/(1 + ε) ≤ (1 + x)^(1/n) ≤ 1/(1 + ε) + 1 e quindi: Il numero e di Neperpag 3 Adolfo Scimone+1n n n
1 1 1+ < + < +
1 1 1+n x n1
Essendo: +n 1
1+
1n +
1 e1n
+ = = =
lim 1 lim e+ 1
1 1n
→ +∞ → +∞
n n +1 + 1n
+n 1 n
1 1 1 =+ = + +
lim 1 lim 1 1 e
n n n
→ +∞ → +∞
n n
risulta, per il teorema dei due carabinierix
1+ =
lim 1 ex
→ +∞
x = −
Se x tende all’infinito per valori negativi, poniamo x t e quindi
− −x t t t t
1 1 t 1 t 1+ = − = = = + =
lim 1 lim 1 lim lim lim 1
− −x t t t 1 t 1
→−∞ →+∞ →+∞ →+∞ →+∞
x t t t t
−t 1
1 1= + + = ⋅ =
lim 1 1 1e e
−1 1t t− →+∞Il numero così ottenuto viene chiamato e e si indica con la lettera e. Esso è il numero di Neper, un numero irrazionale e il suo valore approssimato per difetto è: 2,71828182845………
= = −∞
1) 10) lim f ( x ) l lim f ( x ) → →+∞ x c xε− < ∀ > f ( x ) l x N< − f ( x ) M= ∞ = ∞
11) 2) lim f ( x ) lim f ( x ) → →+∞ x c x∀ >> x N f ( x ) M > f ( x ) M= +∞ = +∞
3) 12) lim f ( x ) lim f ( x ) → →+∞ x c x> ∀ > f ( x ) M x N> f ( x ) M= −∞ = −∞
4) 13) lim f ( x ) lim f ( x ) → →+∞ x c x< − ∀ > f ( x ) M x N< − f ( x ) M= ∞ = 14) lim f ( x )
5) lim f ( x ) l →−∞ → ∞ x x ∀ < −∀ > x N x N >ε− < f ( x ) M f ( x ) l = =
- ∞6) 15)lim f ( x ) l lim f ( x )→+∞ →−∞x x∀ > ∀ < −x N x N>ε− < f ( x ) Mf ( x ) l = = −∞
- 7) 16)lim f ( x ) l lim f ( x )→−∞ →−∞x x∀ < −∀ < − x Nx N < −ε− < f x M( )f ( x ) l = ∞
- 8) lim f ( x )→ ∞x∀ >x N>f ( x ) M= +∞
- 9) lim f ( x )→∞x∀ >x N>f x M( ) 1
IV. Limiti delle Funzioni di una variabile
IV.1 Richiami sul concetto di Valore Assoluto
Si chiama valore assoluto (o modulo) di un numero reale a e si scrive il numero |a| così definito:
|a| =
- a, se a ≥ 0
- -a, se a < 0
Alcune proprietà dei valori assoluti sono espresse dai seguenti teoremi, di cui si dà solo l'enunciato:
- |a| ⇔ 1) = 0 a = 0
- Dati due numeri reali a e b (b > 0):
- |a| < b equivale a: -b < a < b
- |a| > b equivale a: a > b, o
a <- b
Il valore assoluto della somma di due numeri reali a e b è minore o uguale alla somma dei valori assoluti dei singoli numeri; cioè: |a + b| ≤ |a| + |b|.
Il valore assoluto della differenza dei valori assoluti di due numeri reali a e b, è minore o uguale al valore assoluto della differenza dei due numeri stessi; cioè: |a| - |b| ≤ |a - b|.
Per due numeri reali qualunque a e b, si ha: |a| * |b| = |a * b|.
IV.2 Limite per una funzione in un punto
Immaginiamo che sia f(x) una funzione reale di variabile reale definita in un intervallo chiuso [a,b] e sia x0 un punto interno a tale intervallo. Il nostro scopo è quello di esaminare i valori che f(x) assume quando alla x si attribuiscono valori di [a,b] prossimi al numero x0, escluso sempre il punto x0 stesso. Ciò che si osserva, in inconvenienti intorni del punto x0, è in relazione al tipo di
- Si badi bene, che il punto x può appartenere o meno al Dominio della funzione f(x).
- Limite finito per una funzione in un punto: Può accadere che attribuendo ad x(x escluso), i corrispondenti valori della f(x) risultino valori sufficientemente vicini a x0 0 ε sufficientemente vicini ad un numero l; in particolare fissato arbitrariamente un numero >0 piccolissimo, può darsi che sia possibile determinare un intorno completo di x (che chiameremo H) tale che per ogni x appartenente a quest’intorno si abbia un ε (oppure potremo dire che ogni corrispondente f(x) che cada in un intorno di l di raggio ε |f(x)-l|<ε) f(x) differisce, in valore assoluto, da l meno di , ossia [Fig. 1]. In tal caso si dirà che la funzione f(x)
per x tendente a x ha per limite il numero l, e si scrive:
lim f(x) = l quando x tende a 0
|f(x)-l| < ε
Per quanto detto sopra, dalla disequazione applicando i teoremi sul valore assoluto si otterrà:
ε < |f(x)-l| < l+ε
Per meglio comprendere il concetto appena introdotto, ragioniamo su un esempio concreto:
Consideriamo la funzione:
y = (2x^3 + 8)/(x-2)
la quale, essendo una funzione razionale fratta, esiste per ogni valore della x diverso da 2; per x=2 che è priva di significato.
Diamo allora ad x dei valori sempre più prossimi a 2 (sia un po' più piccoli di 2, sia un po' più grandi) e riuniamo nelle due seguenti tabelle, alcuni d