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Massimi e Minimi Relativi. Teorema di Fermat
In questo capitolo affrontiamo lo studio del grafico di una funzione. Cominciamo col definire i punti di massimo e di minimo relativo.
Sia f(x) una funzione definita in un intervallo [a, b], diremo che un punto x0 ∈ ]a, b[ è di massimo (relativo) per f, nell'intervallo [a, b], se il valore f(x0) è più grande dei valori f(x) con x ∈ [a, b]. Viciamo ad x0 più precisamente se esiste un numero δ > 0 tale che f(x0) ≥ f(x), ∀x ∈ [a, b] : |x - x0| < δ.
Si noti che non viene richiesto che la proprietà valga per ogni x ∈ [a, b], ma solo per x vicino ad x0.
Infatti, x1 e x4 sono punti di massimo, anche il punto x = a è un punto di massimo relativo. È più grande dei valori f(x) per x ∈ [a, b] : diciamo massimo assoluto di f nell'intervallo [a, b]. Nella figura, il massimo assoluto è assunto dalla funzione per x = x2 e vale f(x2).
Analogamente, x0 è un punto di minimo (relativo) per la funzione f, nell'intervallo [a, b] se esiste δ > 0 per cui f(x0) ≤ f(x), ∀x ∈ [a, b] : |x - x0| < δ.
Nelle figure, i punti x1, x3 sono punti di minimo.
Prima nota: Se la derivata in un punto di massimo o minimo è in un intervallo [a, b] un punto x0 "interno" all'intervallo se x0 ∈ (a, b) cioè se x0 ∈ [a, b] e x0 ≠ a, x0 ≠ b) risulta orizzontale. Questa proprietà vale per tutti i punti interni all'intervallo di definizione. Non vale però necessariamente nei punti agli estremi dell'intervallo, dove il grafico delle funzione può avere la retta tangente non orizzontale.
Una retta è orizzontale se e solo se ha equazione y = costante e f'(x0) = 0 (quindi derivata = 0)