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Pag 260 Scognamiglio

Il fatto illecito

Art 2043 = è illecito ogni fatto colposo o dannoso che provochi un danno ingiusto ad altri, sancendo l'obbligo per il responsabili di risarcire il danno.

La responsabilità civile o extracontrattuale si ha quindi quando un soggetto non legato da un rapporto obbligatorio precedente, provochi un danno cosiddetto ingiusto alla sfera giuridico-patrimoniale di altri cioè quando sussista la violazione di un diritto o di una situazione giuridica tutelata in modo assoluto erga omnes.

L'istituto della responsabilità civile ha dunque 3 funzioni:

  1. funzione risarcitoria in quanto il fulcro dell'istituto è la riparazione del danno ingiusto (FUNZIONE PRIMARIA)
  2. funzione di deterrente per la commissione del danno
  3. funzione sanzionatoria anche se non prevalente per danni non patrimoniali.

Tipi di tutela

tutela peculiare della responsabilità civile è l'azione risarcitoria, in quanto la sua funzione primaria è quella di riparare il danno ingiusto. Ci sono comunque altri rimedi per la tutela delle situazioni giuridiche soggettive a seconda del tipo di lesione o minaccia: 1. Tutela inibitoria che è la tutela assicurata dall'azione inibitoria, in caso di violazione di una situazione giuridica soggettiva che richieda la cessazione della lesione o la sua inibizione. Tale tutela ha un ampio ambito di applicazione anche se sono previsti degli specifici luoghi di applicazione da parte dell'ordinamento. Ad esempio nei diritti della persona ed in particolare nella tutela dell'immagine. Oppure in caso di concorrenza scorretta. 2. Tutela restitutoria che è la tutela assicurata dall'azione restitutoria in caso di sottrazione di un bene appartenente ad altri. Tale tutela ha lo scopo di rimediare alla lesione sotto il profilo della mancata restituzione del bene.disponibilità materiale del bene, è affiancata dal risarcimento del danno per il mancato godimento del bene. Differenza tra responsabilità contrattuale ed extracontrattuale La responsabilità contrattuale postula l'esistenza di un rapporto obbligatorio preesistente, mentre la responsabilità extracontrattuale ne prescinde completamente. I due tipi di responsabilità si distinguono come segue: a) l'onere della prova: mentre in caso di responsabilità contrattuale è il debitore che deve dimostrare la sua mancanza di colpa mentre al creditore basta dimostrare il credito vantato e la scadenza del termine, in caso di illecito extracontrattuale, incombe sul danneggiato la prova della colpa dell'autore dell'illecito, il danno subito e il nesso di causalità. [1] b) la prescrizione: mentre il diritto al risarcimento dei danni che derivano dall'inadempimento di un'obbligazione si prescrive in [2] [1] Pag 260 Scognamiglio [2] inserire qui il termine di prescrizione specifico

dieci anni, quello per i danni da fatto illecito si prescrive in cinque anni;

c) i danni da risarcire: mentre al responsabilità contrattuale sembra limitata ai danni che potevano prevedersi al momento in cui è sorta l’obbligazione, la responsabilità extracontrattuale comprende anche i danni non prevedibili al momento del fatto.

Concorso di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale

Può esserci un concorso di responsabilità quando uno stesso fatto può qualificarsi come inadempimento di un’obbligazione o come fatto illecito. In tal caso il danneggiato potrà scegliere il rimedio a lui più favorevole.

Ingiustizia del danno

Non ogni pregiudizio del patrimonio economico è da considerarsi un danno ingiusto. Alcuni orientamenti hanno ipotizzato l’esistenza di un diritto all’integrità del patrimonio inteso come una situazione giuridica generale a tutela del patrimonio. Il danno ingiusto è da

qualificarsi come il danno patrimoniale correlato alla lesione di una situazione giuridica soggettiva. Cause di giustificazione In alcune circostanze può essere giustificato un comportamento altrimenti considerato pregiudizievole, in questo caso il danneggiante non è obbligato al risarcimento del danno che ne è derivato. Al danneggiato è riconosciuta solo un'indennità per il danno. Tali circostanze sono: - Legittima difesa - Stato di necessità (mi approprio della macchina per portare d'urgenza qualcuno in ospedale) - Esercizio di un diritto o adempimento di un dovere (derivate dal codice penale) Imputazione dell'obbligo risarcitorio. Colpa e responsabilità oggettiva Perché ci sia l'obbligazione risarcitoria è necessario, oltre al danno ingiusto, anche individuare i criteri d'imputazione (che servono a stabilire chi è responsabile del danno). I criteri di imputazione di natura soggettiva (perchédeterminare le proprie azioni. In altre parole, il soggetto deve essere in grado di comprendere la natura e le conseguenze delle sue azioni. Responsabilità oggettiva In alcuni casi, la responsabilità può essere attribuita anche senza che vi sia un comportamento colposo o doloso da parte del soggetto. Questo avviene quando si verificano determinate circostanze, come la particolare relazione tra il responsabile e il soggetto o la cosa che ha causato il danno, o la natura particolare dell'attività svolta. In questi casi si parla di responsabilità oggettiva. Esclusione della colpa La colpa può essere esclusa se il fatto dannoso si verifica a causa di forza maggiore, caso fortuito o per cause non imputabili al soggetto responsabile. In altre parole, se il soggetto non poteva prevedere o evitare il danno non può essere ritenuto colpevole. Dolo e colpa sono due concetti fondamentali nel campo della responsabilità civile. Mentre la colpa si riferisce a un comportamento negligente o imprudente, il dolo indica un comportamento intenzionale e pregiudizievole. La presenza di uno dei due elementi determina la responsabilità del soggetto danneggiante.

volere del soggetto danneggiante.Capacità di intendere e di volere = capacità del soggetto di capire la portata delle sue azioni e di autodeterminarsi.Anche la condotta dell'incapace può essere giudicata intesa come colpa oggettivaLa responsabilità del danno cagionato dall'incapace ricade infatti su chi era preposto alla sua sorveglianza qualora non possa mostrare che abbia potuto impedire il fatto.Se il danneggiato non ha potuto ottenere il risarcimento del danno da parte del sorvegliante, oppure il sorvegliante abbia dato prova di aver fatto il possibile per impedirlo, il giudice tenuto conto delle condizioni patrimoniali delle parti può stabilire un'indennità (parziale ristoro del danno) a favore del danneggiato a carico dell'incapace.Il principio di equivalenza tra dolo e colpaAi fini del risarcimento il dolo e la colpa si equivalgono.Questa regola vale tranne nei casi in cui l'ordinamento sancisce la

responsabilità solo in caso di: - Illeciti di dolo, cioè quei fatti che possono essere qualificati come dolo solo se sorretti dall'elemento soggettivo configurabile come dolo se non come dolo specifico o qualificato - Colpa grave, che è ravvisabile nella condotta di colui che agisce con straordinaria ed inescusabile imprudenza, e che omette di osservare non solo la diligenza del buon padre di famiglia, ma anche quel grado minimo ed elementare di diligenza che tutti osservano Responsabilità per fatti altrui o indiretta Di regola la responsabilità spetta a colui che ha cagionato il danno, ma in alcune ipotesi di legge, la responsabilità può essere attribuita ad altro soggetto per fornire maggior tutela al danneggiato. (3 Pag 260 Scognamiglio) In tali casi l'onere della prova è invertito, cioè coloro che sono ritenuti responsabili devono provare di non aver potuto impedire il fatto nonostante la loro diligenza. Ipotesi diresponsabilità indiretta: - Responsabilità dei genitori riguardo ai minori che vivono in casa. Si parla di: culpa in vigilando e di culpa in educando. L'onere della prova per la colpa in vigilando è molto gravoso perché i genitori dovrebbero dimostrare di non aver mai creato situazioni di pericolo nelle quali l'incapace avrebbe potuto provocare i danni. La colpa in educando invece si desume dal comportamento lesivo del minore. - Responsabilità dei precettori, che hanno la stessa dei genitori fintanto che l'allievo rimane sotto la loro sorveglianza. - Responsabilità dei padroni e dei committenti. I datori di lavoro hanno la responsabilità del danno commesso dai dipendenti nello svolgere l'attività a cui erano adibiti. Infatti, il lavoratore subordinato esegue delle direttive puntuali del datore di lavoro. Deve esserci nesso tra il danno e le incombenze esercitate. Il fondamento sta nel criterio che se un soggetto traevantaggio da una certa attività deve sopportare anche i costi. Serve a dare maggiore garanzia al danneggiato. L'onere della prova spetta al danneggiato, ma qualora il danno fosse provato il datore di lavoro non potrà liberarsi anche se prova di aver adottato tutte le possibili cautele. Rientra nella responsabilità oggettiva. Il danno da cose Quando esiste un rapporto tra la cosa da cui scaturisce il danno e il responsabile. 1. Danni provocati da cose in custodia È responsabile del danno cagionato colui che aveva custodia della cosa. In fatti la custodia coincide con situazioni di potere esercitato sulla cosa nell'interesse proprio. Es: In caso di fuga di gas siccome è difficile stabilire come si sia verificato l'incidente sarà responsabile chi ne aveva la custodia ed avrebbe dovuto controllare. Il responsabile dovrà dimostrare che il danno derivi da caso fortuito cioè: - Dalla vittima o da terzi - Per causa di forza maggiore 2.Danni cagionati da animali. Sono responsabili i padroni anche se il cane è fuggito4 Pag 260 Scognamiglio3. Danno cagionato dall'edificio. Il proprietario di un edificio è responsabile dei danni cagionati dalla sua rovina (distacco di manufatti accessori). Quindi vi è un profilo di rilevanza nella condotta del proprietario. Per liberarsi deve provare che il danno non dipende da vizi di costruzione o difetto di manutenzione. Infatti non importa se non ha avuto la possibilità di fare la manutenzione oppure non sapeva né conosceva i vizi. Dovrà dimostrare di aver fatto tutto il possibile per evitare i danni.4. Danni provocati da veicoli. Il proprietario è ritenuto responsabile del danno. Assume rilevanza la condotta, infatti il proprietario dovrà dimostrare di aver fatto tutto il possibile per impedirlo, cioè dare la dimostrazione di aver osservato scrupolosamente le norme del codice stradale. Obbligo di assicurazione in quanto ai.illeciti può essere risarcito anche attraverso l'utilizzo di altri mezzi, come ad esempio l'assicurazione o il fondo di garanzia. Inoltre, è importante considerare che il risarcimento non riguarda solo il ripristino del patrimonio economico, ma anche il ristoro del danno morale e dell'eventuale pregiudizio subito.
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Publisher
A.A. 2008-2009
7 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Scognamiglio Claudio.