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GIORGIO VASARI ( Arezzo 1511- Firenze 1574)

Palazzo degli Uffizi, Firenze, 1560-1585

L'edificio fu voluto da Cosimo dei Medici come sede degli uffici amministrativi dello stato. E' una grande costruzione,

costituita da due lunghi corpi paralleli uniti in fondo da un braccio trasversale. Si ispira alla biblioteca laurenziana di

Michelangelo, però non abbiamo la drammaticità. E' uno spazio che sta a metà tra l'architettura e l'urbanistica, è sia uno

spazio urbano aperto, di passaggio; sia uno spazio chiuso, interno perché in fondo c'è uno schermo colonnato

semipermeabile. Al pian terreno vi è una grande serliana, dalla quale si intravede il fiume. Al piano superiore ci è un

pieno,quasi completamente svuotato da vetrate. E' concepito secondo i criteri manieristici dell'ambiguità, perché ha due

visuali di riferimento diverse:

1) per che guarda dal fiume verso il palazzo pubblico c'è quella impostata sul cardine del palazzo, simbolo del potere

civico;

2) per chi guarda dal palazzo pubblico verso il fiume c'è lo schermo colonnato che non è una parete di chiusura né di

apertura ( diaframmi manieristici).

Dal lato della piazza si trova di fronte al problema di accostare un edificio “moderno”, ad andamento orizzontale, ad

uno “antico”, ad andamento verticale; inoltre palazzo della signoria è disposto obliquamente, né i suoi spigoli né quelli

sono centrali e quindi possono assumere la funzione di punto di fuga. L'architetto stabilisce come punto di fuga un

punto intermediario, le linee orizzontali confluiscono in esso e sono attratte verso l'alto, sino al vertice della torre, che

viene ad essere l'elemento culminate.

Facciata sulla piazza:

Al pianterreno c'è un loggiato architravato con delle colonne e pilastri più grossi con nicchie con statue;

Nei due piani superiori gli ordini si semplificano: paraste ridotte a fasce con trabeazione, che poggiano su mensole

(richiamo alla biblioteca laurenziana);

In corrispondenza dei pilastri, il motivo delle paraste su mensola viene raddoppiato.

Ci sono vari tipi di aperture:

nel mezzanino ci sono dei rincassi, che non sono vere e proprie finestre;

nel piano nobile ci sono finestre con timpano e balaustre;

al piano superiore c'era una loggia aperta, oggi chiusa da vetrate.

Facciata sull'Arno

Rispetto la cortina di case abbastanza semplici, si capisce che si è davanti ad un'episodio eccezionale: è ripetuta

l'organizzazione interna del palazzo e da questo spazio diaframma (costituito da una serliana con due archi ai lati) si

intravede il campanile che segna l'asse di simmetria.

Corridoio Vasariano

E' un lunghissimo corridoio, un passaggio privato che mette in comunicazione Palazzo della Signoria con Palazzo Pitti.

E' un'architettura molto semplice, non ha nessuna ambizione formale, solo unitaria. Attraverso un ponte scavalca le vie

che separa Palazzo Vecchio dagli Uffizi, passa attraverso l'ultimo piano di quest'ultimo,scende verso l'Arno, che

costeggia per un breve tratto, sostenuto da una serie di arcate, attraversa il fiume e giunge a Palazzo Pitti, servendosi di

varie case private.

BERNARDO BUONTALENTI (Firenze 1536-ivi 1608)

Porta delle Suppliche,Palazzo degli Uffizi, Firenze, 1563-1580

E' sormontato da un frontone curvilineo, spezzato ed invertito. Quindi perde qualunque riferimento ad un sistema

costruttivo ed è diventato solo una cifra stilistica. Era presente al centro il busto del Granduca, dietro vi è una sopraluce,

in modo dare luce, dato che ci troviamo sotto al portico.

Giardino di Boboli, Firenze, 1576 (grotta del giardino)

Si trova alle spalle di Palazzo Pitti, in pendenza sulla collina. In pianta non è organizzato secondo percorsi chiari, vi è

un'asse riconoscibile, che però non è collegato all'edificio principale, interrotto da episodi.

La grotta è stata iniziata dal Vasari, poi completata dal Buontalenti. All'esterno è costituita da una parete con una grande

apertura ad arco divisa da un setto architravato su colonne tuscaniche con due nicchie e due statue di tipo

classicheggiante. All'architettura si va a sovrapporre la natura vista nel suo stato primordiale: ci sono pietre spugmose e

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Publisher
A.A. 2012-2013
2 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sim85 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Ghisetti Giavarina Adriano.