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Terapie per la BPCO
ICS, LAMA/LABA- fluticasone furoato + umeclidinio + vilanterolo: migliore in termini di mortalità globale per tutte le cause
ROFLUMILASTPDE4i-utile per soggetti con frequenti riacutizzazioni e fenotipo E in aggiunta alla triplice terapia
MUCOLITICINacetilcisteina (1200 mg), carbocisteina, erdosteina: mucoregolatori, antiossidanti, mucolitici
AZITROMICINAattività antinfiammatoria-azione antibatterica: H.influenzae, Moraxella, Pneumococco (cause di riacutizzazioni)- a lungo termine effetto su trascrizione genica di fattori proinfiammatori
SCHEMI terapeutici su stratificazione fenotipica- enfisematosi: terapia desufflante LABA/LAMA- bronchitici con componente flogistica eosinofila: triplice CT + LABA LAMA- se frequenti riacutizzazioni: aggiungere roflumilast + mucolitici + AZT- alla base: stile di vita e dx precoce
indicazioni O2 terapia nella BPCO- paO2<55 mmHg nonostante trattamento medico ottimale o paO2 tra 55 e 60 in presenza di poliglobulia
comorbidità. Indicazioni trapianto polmonare: - età <65 anni - FEV<25% Trattamenti non farmacologici: - cessazione fumo - vaccinazione antinfluenzale, antipneumococcica - riabilitazione respiratoria CRITERI DI VALUTAZIONE PIANO TERAPEUTICO - CID (Clinically Important Deterioration): - peggioramento QoL (basato su questionario St George's Respiratory Questionnaire) se variazione di almeno 4 pt. - peggioramento FEV con riduzione almeno 100 mL - insorgenza di riacutizzazioni moderate/gravi nonostante il Tx Obiettivi terapeutici: - attenuazione sintomi respiratori - miglioramento qualità della vita - miglioramento della tolleranza all'esercizio fisico - rallentamento della progressione della malattia e del progressivo declino funzionale - prevenzione delle riacutizzazioni OSA I disturbi respiratori correlati al sonno sono una gamma di diverse condizioni patologiche: - OSAHS (Obstructive Sleep Apnea Hypopnea): cicliche occlusioni inspiratorie ripetitivedelle vieaeree superiori durante il sonno. Più frequente nei M, 3-10% della pop adulta e 2-3% pediatrica (sdDown); 40% obesi, 20% BPCO, 10% pz con CVD.
apnea: interruzione flusso oronasale per almeno 10s
ipopnea: riduzione flusso aereo >30% con desaturazione O2 pari o superiore al 4%
cause
- anatomia: collo corto e tozzo, ipertrofia adenoidi-tonsille, macroglossia,micrognatia, iperflessione cervicale, ostruzione nasale, obesità (accumulo grasso inrinofaringe e rende più difficoltoso l’abbassamento diaframmatico): vibrazione dellaparete della rinofaringe (flaccida e infiltrata da grasso con rumore di russamento)
la sintomatologia è preminente in notturna perché durante il sonno cessa l’attività dei mmfaringo-dilatatori (genioglosso)
- riduzione ossiemoglobina (SpO2)
- arousals
- frammentazione sonno REM/NREM
- agitazione, sudorazione, aritmie
- enuresi
- crisi convulsive
- attivazione sistema adrenergico
- stanchezza, cefalea, scarsa concentrazione, deficit cognitivi in diurna
- se l'ostruzione è completa si va incontro ad apnea ipossiemia con alterazioni V/Q ed effetto shunt.
ostruttiva M/C: sforzo inspiratorio toraco-addominale. Ostruzione alte vie aeree + sforzo addominale. durante il sonno NREM fase 3 si ha atonia muscolare che diviene max nella fase REM determinando ostruzione.
centrale: pervietà vie aeree alte, assenza movimenti toraco-addominali. Respiro di Cheyne-Stokes, tipico dello scompenso cardiaco cronico. la sindrome delle apnee centrali compare in disturbi metabolici, neurologici, farmacologici, ecc che determinano depressione centri resp, paralisi diaframmatica + in ogni caso, alterazioni vie aeree superiori. trattamento:
- forma ipercapnica: stimolanti respiratori e ossigenoterapia notturna (BiPAP)
- forma non ipercapnica: ossigeno notturno + stimolanti resp come acetazolamide
mista: sforzo
inspiratorio all'inizio assente compare alla fine dell'apnea ○ il respiro normale è sostituito da russamento con entità variabile in base all'ostruzione ○ necessaria la polisonnografia: ■ apnea >10s se ostruzione completa. Fenomeno Arousal (risveglio improvviso) ■ ipopnea, riduzione del flusso <50-90% ○ RERA (Respiratory Efforts Related Arousals): risveglio innescato da apnea ○ complicanze sistemiche date dall'ipertono adrenergico: aumento rischio CV, morte cardiaca improvvisa, ischemia miocardica, alterazioni cerebrovascolari, IA; ipertensione polmonare. ○ DX: ■ anamnesi: coniuge riferisce russamento notturno, agitazione, sonnolenza diurna ■ EO: alterazioni anatomiche, obesità ■ analisi strumentale: ● russamento abituale e persistente per almeno 6 mesi ● pause respiratorie testimoniate ● apnee inframmezzate da risvegli con senso di soffocamento e sonnolenza diurna ● BMI >25 ■ polisonnografia + monitoraggio CV (ECG,- SpO2)● flusso oronasale● movimenti mm toraco-addominali● EEG● ECG
- CLASSIFICAZIONE GRAVITA’ AHI (APNEA HYPOPNEA INDEX)
- forme lievi: 5-15 eventi
- forme medie: 15-30 eventi
- forme gravi >30
- INDICE RDI (RERA + ipopnea + apnea)
- INDICE ODI (eventi di desaturazione)
- desaturazione SpO2 >3-4% per h di sonno
- TX ■ comportamentale: no fumo, perdita peso, no farmaci ipnoinducenti, attività fisica
- CPAPMortalità negli OSAS: non solo legata a complicanze respiratorie e CV ma anche per incidenti stradali,anestesia (fasi pre e post-operatorie)SD. OBESITA’ IPOVENTILAZIONE: (ex sd di Pickwick).
- BMI>30
- PaCO2 diurna >45 mmHg
- assenza cause note di ipoventilazione
- OSAS e sd Pickwick accomunate da habitus obeso; nella sd Pickwick manca ipertono adrenergico masi caratterizza da resistenza a leptina che può stimolare i centri respiratori troncoencefalici
- scarso input ai centri respiratori dato da down reg recettoriale con
minore risposta aglistimoli ipossici- anche i mm inspiratori sono poco stimolati nonostante l'ipossiemia e l'ipercapnia.
TX:
- BiPAP (Bilevel Positive Airway Pressure): a differenza di CPAP che è a flusso continuo, c'è un picco pressorio in corrispondenza della fase inspiratoria migliora ipercapnia perchè l'espirazione è facilitata
PNEUMOTORACE
presenza di aria in spazio pleurico con collasso parziale o totale del polmone.
Abolizione della pressione negativa (- 2-3 mmHg e -5 mmHg durante l'inspirazione) intratoracica che determina il completo desufflamento polmonare.
sintomi:
- in generale i pz con dolore toracico vengono sottoposti ad RX torace, quando si sospetta pneumotorace bisogna effettuare RX in inspirazione+espirazione max (che eventualmente rivela scollamento foglietti pleurici).
- dolore
- dispnea a esordio brusco
- assenza murmure vescicolare
pneumotorace iperteso: dà luogo a insufficienza respiratorie e/o emodinamica
(sbandamento mediastinicocardiaco verso lato controlaterale); rappresenta un quadro di urgenza da trattare immediatamente. Se siverifica a dx si ha compressione della vena CAVA con asistolia. si tratta di un’emergenza chirurgicaper eziopatogenesi:- spontaneo- primitive- spesso derivano dalla rottura di un Blebs (bolla apicale subpleurica) : bolle diorigine malformativa (distrofia bollosa)- maschi giovani con habitus astenico e fumatori- sintomi: può essere confuso con miosite, specie se durata > 1 sett- ptx catameniale: ciclo mestruale, patogenesi incerta (diverse teorie: endometriosi,→ →prostaglandine azione su bronchioli, aria proveniente da vagina annessi→diaframma ptx) Tx: pleurodesi e trattamento ormonale, isterectomia eannessiectomia- secondarie:- BPCO (bolle enfisematose)- fibrosi cistica, interstiziopatie, infezioni (polmoniti da p.carinii, necrotizzanti),neoplasia, collagenopatie (Marfan, Ehlers Danlos, AR; SSc)- asma: nella fase acuta
può determinare uno ptx grave e di difficile trattamento, originato dalla broncocostrizione, il pz può solo inspirare e non espirare, ciò genera un ptx iperteso (pressioni intratoraciche aumentano progressivamente)
- post-traumatico: frequente in forma di emo-pneumotorace. necessario trattamento con duetubi di drenaggio (uno per sangue in basso e uno per aria in alto)
- chiuso: contusione toracica, lacerazione superficie polmonare
- aperto (penetrante): continuità tra ext e gabbia toracica
- iatrogeno
PTX Spontaneo Primitivo
- TX:
- conservativo
- osservazione clinica: assenza di complicanze, collasso <20%; controlli Rx
- agoaspirazione: sintomi assenti o minimi, no complicanze, collasso polmonare 20-50%; non effettuato spesso perché possibile lesività polmonare, spesso inefficace per recidive
- drenaggio: collasso >50% + sintomi + complicanze. si inserisce un catetere collegato a valvola unidirezionale (aria può entrare ma non uscire)
drenaggio posizionato per 48-72 h di solito, può arrivare a 240h.
Limiti: inefficace se lesioni polmonari- no info su condizione- recidive frequenti- pleurodesi chimica- Chirurgia- mininvasiva (toracoscopica)- videotoracoscopia: tre trocar orientati in base alle sedi da operare,vengono inseriti strumenti chirurgici- toracotomia ascellare: il pz viene posto in decubito laterale con braccio sollevato e viene effettuato un taglio a livello di 4-5 costa.- le lesioni bollose vengono trattate con suturatrici, foto oelettrocoagulazione- pleurodesi- abrasione (pleurite meccanica che genera aderenze)- pleurectomia (asportazione pleura parietale)- foto/elettrocoagulazione- talcaggio: sia PTX che versamento; somministrata polvere di talco deasbestizzata che esercita azione irritante con effetti simili alla pleurodesi meccanica.- cielo aperto- indicazioni:- primo episodio in professioni a rischio (hostess, sub) pz con possibile recidiva- primo episodio complicato: mancata riespansione polmone-
prima recidiva ipsilaterale o controlaterale- PTX bilaterale e simultaneoPTX secondario INDICAZIONI ALLA CHIRURGIA- primo episodio non complicato in pz con comorbidità (valutare rischio chirurgico)- sovrapponibile a PTX primitivoEMPIEMA PLEURICOpresenza di pus e materiale settico nel cavo pleurico.Patogenesi:contaminazione da sede contigua a spazio pleurico nella maggior parte dei casi.--> -->- versamento metapneumonico M/C: spesso associato a polmonitepolmonite pleuritebatterica.- Fattori di rischio (alcolismo, malattie polmonari croniche, TBC, DM, terapia steroidea (pz immunocompromesse), interventi chirurgici toracici, traumi toracici, procedure invasive toraciche).