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TIPO di INTERVENTO TVP% EP%
• •
Chir.ginecologica 16 1.1-1.7
• •
Artroprotesi di anca 45-57 0.7-30
• •
Artroprotesi di ginocchio 40-84 1.8-7
• Frattura d’anca • 36-60 2.4-4.3
• •
Artroscopia 15 -
• •
Chir.oncologica 29 -
• •
Neurochirurgia 28 1.5-5
• •
Chir.generale 15 1.6
TEV idiopatica e Tumore Occulto
• Oltre ai fattori di rischio noti emerge l’importanza
delle neoplasie spesso occulte.
• Questa situazione è nota come Sindrome di Trousseau,
dal nome del clinico francese che la descrisse e che poi
ne fu colpito.
• Nel 10% circa dei pz. con TEV idiopatica è possibile
riscontrare una neoplasia occulta di cui l’episodio
tromboembolico può essere la prima manifestazione.
• Incidenza del 5.8% al momento della diagnosi di TEV o
durante il primo anno di follow up.
• Prevenzione nei pz. oncologici. Ricerca del tumore
occulto quando sospettato clinicamente, e sulla base
della routine ematochimica e dell’Rxgrafia del torace.
Classificazione
In base al numero degli eventi:
unica
ricorrente
In base alla compromissione emodinamica:
massiva (shock e/o ipotensione con <90mmHg p sistolica o
calo di 40mmHg per oltre 15’ non secondario ad aritmia di
nuova comparsa, ipovolemia o sepsi)
non-massiva (con o senza segni ecocardiografici di ipocinesia
del ventricolo destro)
Eziologia
La maggior parte degli emboli trombotici deriva dal distretto della
vena cava inferiore (70-90%) ed in particolare delle vene femorali
ed iliache e dalle vene pelviche (plessi periprostatici e periuterini).
Nel 10-20% dei casi l’origine è il distretto della vena cava superiore.
Raramente costituiscono la sede di origine le cavità cardiache
destre.
Fisiopatologia: conseguenze emodinamiche
Polmonari:
ipertensione precapillare polmonare (riduzione del letto
capillare, vasocostrizione)
sviluppo di circoli collaterali (anastomosi e shunt)
modificazioni del flusso (redistribuzione e ripresa del flusso)
Sistemiche e cardiache:
ipotensione arteriosa
tachicardia
sovraccarico e dilatazione del ventricolo destro
aumento della pressione venosa centrale
sofferenza ischemica del miocardio
Fisiopatologia: conseguenze respiratorie
broncocostrizione stimolata dall’ipocapnia alveolare
riduzione del surfattante e formazione di atelettasie
ridotta compliance polmonare
alterazioni del rapporto ventilazione/perfusione
iperventilazione, ipocapnia e alcalosi respiratoria
Diagnosi : esami di laboratorio
Leucocitosi neutrofila
Rialzo transaminasi GOT
Aumento VES
Prove di coagulazione
D-dimero: è un prodotto di degradazione della fibrina; misurato con
metodica ELISA o derivati è altamente sensibile (99%) nei confronti di
TEP e TVP, con un valore soglia di 500μg/l; specificità bassa (43%),
risulta elevato nei processi infiammatori, infettivi, neoplastici e
necrotici. Ha un valore predittivo negativo pressoché del 100%.
EP esami di 1° livello
• ECG: escludere altre patologie; quadri
caratteristici : onda P polmonare, S Q T ,
1 3 3
deviazione assiale destra, T invertite nelle
precordiali destre, BBDx
• Rx Torace : escludere altre patologie ; quadri
caratteristici : ipertrasparenza, vasi polmonari
dilatati, innalzamento dell’emidiaframma,
versamento pleurico, opacità parenchimali,
atelettasie lamellari
• EGA: ipossiemia, ipocapnia
Diagnosi: radiogramma toracico
Negativo (12% dei casi)
Strie atelettasiche
Versamento pleurico omolaterale
Sollevamento emidiaframma omolaterale
Asimmetria dei vasi ilari
Amputazione dei rami polmonari principali
Oligoemia distrettuale (segno di Westermark)
Opacità piramidale a base pleurica (segno di Hampton)
Diagnosi: elettrocardiogramma
Si presenta anormale nell’80% dei casi.
Tachicardia sinusale.
Turbe del ritmo (extrasistolia, fibrillazione atriale).
Segni di sovraccarico ventricolare destro:
quadro S1Q3
inversione dell’onda T in V1-V4
sottoslivellamento del tratto ST
blocco di branca destro di nuova insorgenza
deviazione assiale destra.
Diagnosi: emogasanalisi arteriosa
Ipossiemia (assente fino al 38% dei casi a causa del buon
compenso funzionale)
Ipocapnia
Alcalosi respiratoria
D(A-a)O2: aumentata nel 80-85% dei casi
D-Dimeri
• prodotto di degradazione della fibrina
• alta sensibilità ( 99% con test Elisa)
• bassa specificità : molto specifico per la fibrina ma la
specificità della fibrina per la VTE è scarsa infatti vi è
una ampia gamma di condizioni in cui la fibrina si
eleva quali: cancro, infiammazioni, infezioni, necrosi
traumi etc…
• la specificità è ancora più bassa negli anziani ( 9% >80
aa) e negli ospedalizzati; in tali pz. è normale nel meno
del 10% dei casi e quindi non molto utile
• alto valore predittivo negativo in pz. con bassa
probabilità clinica di TEV
Esami di secondo livello
Ecodoppler venoso arti inferiori
• permette la visualizzazione della trombosi
nel distretto esaminato nel 50% dei pz. con
EP accertata. Un esame normale non
esclude l’EP. Utili test seriati nei pz. con
scintigrafia polmonare non dirimente.
• incomprimibilità della vena interessata (alta
sensibilità)
Esami di secondo livello
ECOCARDIOGRAFIA
Transtoracica
Transesofagea
Anomalie nel 47-74% dei casi con sovraccarico di volume-pressione (specie
se TEP emodinamicamente significativa):
• ventricolo destro dilatato
• ipocinesia della parete libera e non della regione apicale del ventricolo destro
(s. di McConnel)*
• protrusione del setto interventricolare a sx e alterato rapporto delle camere dx-
sx
• dilatazione arterie polmonari prossimali
Visualizazione dei trombi nelle arterie polmonari prossimali e nelle cavità
cardiache di destra
Identifica un sottogruppo (emodinamicamente stabile, ipocinesia del
ventricolo destro) con prognosi peggiore e candidato alla trombolisi
*Sensibilità 77%, specificità 94%