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Modalità di infezione
aerogena: la più i batteri vengono inalati e
comune e importante raggiungono i territori più distanti e
ventilati del polmone
enterogena ingestione di cibi (latte) inquinati con
micobatteri
aero-linfo-ematogena i batteri inalati si arrestano sulla
mucosa delle prime vie aeree, poi
passano nelle vie linfatiche, si
diffondono per via ematica
cutanea e mucosa i materiali contagiati da micobatteri
vengono in contatto con abrasioni
cutanee o mucose
transplacentare assolutamente eccezionale
La fase iniziale della risposta alla
prima infezione
• Fagocitosi e uccisione dei batteri da parte
dei macrofagi alveolari non si
sviluppa una risposta immunitaria
• Replicazione dei batteri, distruzione dei
macrofagi, produzione dei fattori
chemiotattici, richiamo delle cellule
infiammatorie e formazione di una prima
lesione istologica elementare
La seconda fase della risposta
immunitaria
• Presenza dei T Ag-specifici
• Attivazione dei marcrofagi
• Uccisione dei micobatteri
• Formazione di singoli foci con produzione
di un’area necrotica di discrete dimensioni,
circondata da istiociti epitelioidi e cellule
giganti, fibroblasti, linfociti e monociti
Immunità naturale
• Interazione tra il micobatterio e il
macrofago recettori macrofagici (MR,
TLR, CR1, CR3 e CR4)
• Attivazione dei macrofagi produzione
TNF-α, IL-1β
delle citochine (IL-12, IFN-γ,
Immunità acquisita
T CD4+ riconoscono l’Ag espansione clonale de
linfociti T e secrezione delle CK
Effetto protettivo
Th1: produzione dell’IL-2 e dell’IFN-γ
attivazione dei macrofagi
uccisione dei microbi
produzione anticorporale
attivazione dei T CD8
Effetto danoso
Th2: produzione dell’IL-4, dell’IgG e dell’IgE
IL-4+IL-10 sopprimono attivazione
macrofagica
formazione di ampie zone di caseosi
Lesioni anatomiche
• Nodulo primario
• Nodulo postprimario
• Elemento miliarico
• Caverna tubercolare
Diagnosi delle tubercolosi
• Dati anamnestici
• L’esame obiettivo
• Alcuni esami ematologici
• L’indagine radiologica – standard nelle
due proiezioni, stratigrafica e TC
• –
La ricerca della reattività tubercolinica
test alla tubercolina
• La ricerca dell’agente eziologico patogeno
– esame microbiologico
Esame microbiologico
• Esame microscopico diretto del
materiale patologico fissato su vetrino
e colorato mediante il metodo di
Zihel-Neelsen
• Esame colturale + antibioticogramma
• Metodiche di biologia molecolare -
PCR
Classificazione clinica della
tubercolosi
Tubercolosi polmonare
Post-primaria:
Primaria: - Miliarica
- Non morbigena - Nodulare
- Morbigena - Cronica
Decorso clinico della tubercolosi
primaria
• Febbricola o febbre più elevata
• Quadro clinico pseudo-influenzale
• Tosse stizzosa
• Astenia, anoressia, profusi sudori notturni
• Quadro radiologico non tipico
• Test alla tubercolina positiva
• Complicanze: sindrome adenobronchiale,
epitubercolosi, pleurite essudativa
primaria, sequele morbose
Decorso clinico della tubercolosi
post-primaria
• Tosse con espettorato di più di 3
settimane
• Febbricola o febbre più elevata
• Astenia, anoressia, profusi sudori
notturni
• Perdita di peso
• Quadro radiologico ed esame
microbiologico sono utili per la
diagnosi
Associazioni della tubercolosi ad
altre malattie
Alcune malattie possono associarsi alla
tubercolosi aggravandone il decorso:
• Silicosi
• Diabete
• Alcolismo
• Malattie sistemiche
• Trattamenti cortisonici ed
immunodepressivi
Le motivazioni su cui si basa il
trattamento della tubercolosi
• Evitare o ritardare i fenomeni della
resistenza micobatterica
• Consentire l’eliminazione di
sottopopolazioni micobatteriche con
differente attività metabolica
• Colpire tutti i micobatteri, sia quelli nei
focolai granulomatosi, sia quelli presenti
nella sostanza caseosa, sia extracellulari
Principi del trattamento
• Associare almeno tre farmaci, per i
quali non sono previsti fenomeni di
resistenza incrociata
• Impiegare comunque ogni farmaco a
pieno dossagio
• Evitare l’impiego contemporaneo di
farmaci dotati di analoga tossicità di
organo