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COLERA
Il colera è una patologia caratterizzata da diarrea severa associata a disidratazione ed è causata da un batterio G- produttore di una tossina specifica, il Vibrio cholerae. V. cholerae → più di 200 sierogruppi descritti, ma solo i sierogruppi O1 e O139 sono stati associati a epidemie su larga scala. V. cholerae O1 è il responsabile dell'attuale pandemia e si divide in due sottotipi Inaba e Ogawa. V. cholerae O1 viene anche distinto in due biotipi "El Tor" e "classico". Le precedenti pandemie erano causate da V. cholerae biotipo classico, attualmente estinto. Manifestazioni cliniche: (periodo di incubazione 1-2gg) Spettro delle manifestazioni cliniche: da una colonizzazione asintomatica → diarrea severa. Il vomito è comune nelle fasi precoci della malattia. La febbre non è solitamente presente. Sintomi caratteristici della malattia severa ("cholera gravis"): diarrea profusa ad "acqua di riso" → diarrea.acquosa contenentemuco. La diarrea è solitamente non dolorosa, senza tenesmo. Negli adulti, nei casi più gravi, si può arrivare a perdere 1 litro di liquidi ogni ora!
Pazienti con colera e severa ipovolemia: occhi infossati, mucose asciutte, cute fredda, diminuito turgore cutaneo, mani e piedi di aspetto "raggrinzito" ("mani da lavandaia"). Apatia e letargia. Crampi e debolezza muscolare secondaria alla perdita di potassio e calcio. Insufficienza renale con necrosi tubulare.
Diagnosi: Diagnosi inizialmente clinica, presenza tipiche manifestazioni cliniche. La diagnosi può essere confermata dall'isolamento alla coprocoltura (eseguita su terreni specifici) di V. cholerae.
Trattamento: Un AGGRESSIVO RIPRISTINO DELLA VOLEMIA è il trattamento fondamentale per il colera (2-3 litri). Gli antibiotici possono ridurre la durata della diarrea e di conseguenza della disseminazione ambientale dei vibrioni. La terapia antibiotica.
è solitamente somministrata per via orale, dopo l’iniziale idratazione, e quando il paziente non presenta più episodi di emesi.
Le opzioni terapeutiche per il colera sono: macrolidi, fluorochinoloni, e tetracicline.
ESCHERICHIA COLI
Escherichia coli è un normale costituente della flora microbica dell’intestino umano. Alcuni ceppi di E. coli acquisiscono materiale genetico e si evolvono in patogeni.
E. Coli associati a diarrea sono una delle più frequenti cause batteriche di gastroenterite a livello globale.
Cloni associati a diarrea: specifici patotipi, che presentano differenti caratteristiche patogeniche, epidemiologiche e cliniche:
E. coli Enterotossigeno (ETEC)
E. coli Enteropatogeno (EPEC)
E. coli Enteroinvasivo (EIEC)
E. coli Enteroaggregativo (EAEC)
E. coli Enteroemorragico (EHEC)
Ogni E. coli patogeno ha caratteristiche di virulenza specifiche. Queste caratteristiche sono solitamente:
- aderenza
- produzione tossine (tossine secretorie o
citotossine).
Diagnosi:L'identificazione di uno di questi E. coli patogeni sulle feci, attraverso le indagini molecolari, in un paziente con diarrea è solitamente sufficiente per porre diagnosi di infezione da E. coli.
Trattamento:Terapia di supporto con idratazione e correzione degli elettroliti è il trattamento di scelta nella gestione dei pazienti con diarrea da E. coli. Gli antibiotici possono ridurre la durata della diarrea, in caso di infezione da E. coli patogeni; tuttavia la maggior parte dei casi di diarrea da E. coli si risolve spontaneamente. Inoltre, la terapia antibiotica non è raccomandata in caso di infezione da E. coli enteroemorragico (produttore di Shiga-toxin) → rischio sindrome emolitico-uremica. E. coli enterotossigeno (ETEC) causa diarrea acquosa nei bambini/adolescenti nei paesi a medio/basso reddito. Devono essere ingeriti circa tra i 10^8 e i 10^10 ETEC per la comparsa di diarrea; grande carica batterica richiesta → importante contaminazione (acqua).
La diarrea è una condizione caratterizzata da evacuazioni intestinali frequenti e liquide. Può essere causata da diversi fattori, tra cui infezioni batteriche come l'Escherichia coli enterotossigenica (ETEC).
L'ETEC è una delle cause più comuni di diarrea batterica nei bambini di età inferiore ai 2 anni nei paesi in via di sviluppo. È anche responsabile di un'alta percentuale di casi di diarrea del viaggiatore.
Le manifestazioni cliniche dell'ETEC includono un breve periodo di incubazione (1-3 giorni) e un rapido insorgere dei sintomi. La diarrea è acquosa e può variare da lieve a grave. I pazienti possono avvertire nausea, ma il vomito è poco frequente. La malattia di solito si risolve da sola entro 1-5 giorni.
Escherichia coli produttore di tossina Shiga (EHEC) è un ceppo capace di produrre la Shiga toxin, che provoca diarrea ematica. La sindrome emolitico-uremica (SEU) può complicare il 6-9% delle infezioni totali da EHEC e il 15% delle infezioni nei bambini di età inferiore ai 10 anni.
La descrizione iniziale di una grave diarrea ematica associata a un nuovo sierotipo di E. coli, O157:H7, è avvenuta negli USA nel 1982.
Allora, descrivi numerose epidemie da EHEC a livello globale.
Trasmissione: si trasmette per via alimentare con carne poco cotta, verdura fresca non lavata (spinaci, lattuga, insalate, frutta, germogli), prodotti non pastorizzati.
Manifestazioni cliniche: periodo di incubazione: tipicamente 3-4 giorni (range 1-9).
MANIFESTAZIONI CLINICHE:
- diarrea ematica
- non febbre
- leucociti > 10,000/microL
- dolorabilità addominale
Ospedalizzazione necessaria nel 23-47% dei pazienti sintomatici con diarrea acuta da EHEC.
Il tasso di mortalità è generalmente dell'1-2%, nonostante possa essere significativamente più alto negli anziani e in coloro che sviluppano SEU.
Un'infezione non complicata da EHEC si risolve, generalmente, in 1 settimana circa.
Sindrome emolitico-uremica (SEU) è caratterizzata dalla triade:
- insufficienza renale acuta
- anemia emolitica microangiopatica
- trombocitopenia non immune
Queste complicanze solitamente iniziano dopo 5-10 giorni.
dallacomparsa della diarrea. Febbre e sintomi neurologici possono essere presenti. Il 50% dei pazienti necessita della dialisi durante la fase acuta; la mortalità è del 3-5%. Diagnosi: L'infezione da EHEC dovrebbe essere sospettata in tutti i pazienti con diarrea mucoematica, oppure SEU, particolarmente se associata a dolorabilità addominale e in assenza di febbre. Lo screening sulle feci per E. coli O157:H7 può essere eseguito utilizzando l'Agar sorbitolo-MacConkey (SMAC), dato che l'organismo fermenta lentamente il sorbitolo. Il riscontro diretto della tossina oppure dei geni codificanti per la tossina a livello fecale è più sensibile dello SMAC Agar ed è in grado di identificare anche i ceppi non-O157:H7. NON AMMINISTRARE ANTIBIOTICI A UN PAZIENTE CON INFEZIONE DA EHEC! Gli antibiotici non riducono la durata della diarrea, possono indurre l'espressione e il rilascio della Shiga toxin, e possono aumentare il rischio di SEU.bambini. Gli agenti antiperistaltici, aumentano il rischio di complicanze sistemiche e andrebbero anch’essi evitati. CLOSTRIDIOIDES DIFFICILE Batterio gram-positivo anaerobio, sporigeno e produttore di tossine (ceppi tossigeni). Al di fuori del colon sopravvive in forma di spore, resistenti al calore, agli acidi e agli antibiotici. Quando le spore raggiungono il colon→ forme vegetative funzionali. Causa una colite associate agli antibiotici e L’infezione da C. difficileè una delle più frequenti infezioni nosocomiali. I portatori di C. difficile costituiscono un reservoir di contaminazione ambientale, è facilmente trasmissibile per via fecale-orale tramite l’ingestione di spore. Uso antibiotici:- Alterazione della funzione di barriera svolta dalla normale flora microbica del colon, pressione selettiva sui ceppi di C. difficile
- Tossina A ("enterotossina") e tossina B ("citotossina")
- Alterano la funzionalità del
citoscheletro della cellula intestinale
▪Tossina A→infiammazione con danno della mucosa del colon esecrezione di liquidi
▪Tossina B, citotossica→necrosi epiteliomucoso, 10 volte più potente della tossina A
Manifestazioni cliniche:
Spettro di patologie: dal «portatore asintomatico» a formefulminanti con megacolon tossico
Portatori asintomatici20% nei pazienti ospedalizzati, 50% neipazienti in RSA
Diarrea con colite:
▪ diarrea acquosa.
▪ Dolore addominale e crampi.
▪ Possibile mucorrea, rara ematochezia
▪ Leucocitosi (può anche precedere la diarrea)
▪ Febbre (15%)
Diarrea associata a C. difficile: in corrispondenza della terapiaantibiotica oppure 5-10 giorni dopo la sospensione.
Antibiotici associati: virtualmente tutti. Tuttavia maggiorpredisposizione con utilizzo clindamicina, fluorochinolonici,cefalosporine e penicilline
Infeszione da C.difficile, Colite fulminante
Manifestazioni cliniche:
▪ Diarrea.
▪ Dolore addominale diffuso o localizzato
ai quadranti inferiori.
Febbre, importante leucocitosi (fino a 40.000cellule/mm3)
Distensione addominale con ispessimento colico
Ipotensione severa fino a quadri di franco shock
Complicanze:
- Sepsi
- IRA
- Megacolon tossico
- Perforazione intestinale
Infezioni da C.diffciile, recidive
Definizione– completa risoluzione dei sintomi durante terapiaspecifica, successiva ripresa della sintomatologia alla sospensionedel trattamento.
Interessa fino al 25% dei soggetti entro 30gg dal termine deltrattamento
Fattori di rischio:
- Età > 65 anni
- Patologie gravi sottostanti
- Necessità di proseguire antibioticoterapia per altre infezioniduranteil trattamento per C. difficile
- Una precedente recidiva
Persistenza di diarrea durante una terapia inizialeadeguata→esclusione altre cause
Diagnosi:
Riscontro della tossina(e) di C. difficile o isolamento di C. difficiletossigeni
I pazienti asintomatici NON vanno testati
Paziente ospedalizzato con
di specificità.▪EIA per ricerca delle tossine A e B▪Coltura di C. difficile➢Trattamento➢Antibiotici:▪Metronidazolo▪Vancomicina▪Fidaxomicina➢Trapianto di microbiota fecale➢Prevenzione➢Igiene delle mani➢Utilizzo corretto degli antibiotici➢Isolamento dei pazienti infetti➢Pulizia e disinfezione adeguata degli ambienti