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ECG - Attacchi di tachicardia e sindrome di WPW
Attacchi di tachicardia sono indotti da extrasistoli atriali e ventricolari, brusche variazioni del tono neurovegetativo e allungamento dell'intervallo PR dovuto alla conduzione lungo la via lenta. La tachicardia ha una frequenza di 160-220 b/min, onde P negative con complessi QRS stretti. Spesso le onde P si sovrappongono ai complessi QRS, indicando un'attivazione simultanea degli atri e dei ventricoli.
La sindrome di Wolff-Parkinson-White (WPW) o di pre-eccitazione AV è causata da una via di conduzione anomala attraverso uno o più fasci AV accessorii, che possono dare origine a episodi di tachicardia sporadica. Durante la vita fetale, sono presenti una serie di fascie che collegano gli atri ai ventricoli, ma scompaiono dopo la nascita.
eccezione del fascio di His In alcuni casi, dopo la nascita persistono alcuni fasci accessori capaci di by-passare il normale sistema di conduzione atriale. Queste vie accessorie atriali rilasciano impulsi capaci di attivare i ventricoli prima dell'arrivo dell'impulso dal nodo AV, per cui si parla di pre-eccitazione ventricolare. Il fascio di Kent Nella sindrome di WPW (Wolff-Parkinson-White) l'eccitazione ventricolare avviene attraverso il collegamento diretto dell'atrio al ventricolo tramite il fascio di Kent, che rispetto al nodo AV non è capace di rallentare l'impulso, per cui la depolarizzazione ventricolare è prematura e prolungata (rientro). Infatti, il fascio di Kent è costituito da un gruppo di fibre miocardiche molto più veloci delle fibre del nodo AV. Tra le altre vie accessorie (pre-eccitazione) abbiamo: - Il tratto di James che collega l'atrio al fascio di His - Il fascio di Mahaim che collega il nodo AV al ventricoloIl Flutter Atriale è caratterizzato da...
una aritmia molto diffusa, regolare ripetizione monotona di onde P simili ad ogni ciclo, meccanismo di rientro con dovuta ad un senso antiorario nell'atrio dx che nell' l'avviene in, cioè 80% dei casi impulso origina dalla base tetto dell'atrio, si porta verso il, la e ritorna alla del setto interatriale parete laterale base del.setto
All' si osserva:
- ECG – comparsa di onde P atriali anomale maregolari aspetto adette con onde di flutter Fdente di sega ritmo atriale che viaggia alla e 17 frequenza di 250-350 b/min onde F negative in DII, con distinzione tra con flutter atriale tipico DIII e aVF onde F positive nelle stesse derivazioni, e (raro) con flutter atriale atipico
- linea isoelettrica assente per la continuità delle onde F
- QRS irregolari
- conduzione AV di tipo 2:1 tipo 3:1 4:1 tipo, altre volte di, (specie dopo terapia farmacologica) o di 1:1 (sindrome di WPW, tireotossicosi, bambini)
- flutter atriale è
instabile conversione verso il ritmo sinusale o fibrillazione atrialeil con .In caso di la :flutter atriale cronico scelta della terapia dipende dalla risposta ventricolare– in caso di .frequenza pari a 65-85 b/min non è necessario alcun trattamento– non è d’urgenzain caso di la .frequenza > 85 b/min, non troppo elevata, terapia– terapia è d’urgenzain caso di la (cardioversione elettrica transtoracica).frequenza molto elevataA causa del è importante la conprevenzione terapiarischio di eventi tromboembolici.anticoagulante è l’ incidenza e prevalenza che > con l’etàFibrillazione AtrialeLa (FA) con ,aritmia più comuneattivazione atriale irregolare, rapida e disorganizzata asincronia AV ritmocaratterizzata da , eventricolare irregolare, a rischio di varie come lamodificazioni emodinamiche importanti < dellada , e , che possonoportata cardiaca ridotto riempimento ventricolare sx < del
flusso coronarico si verifica un ristagno di sangue nell'auricola sinistra, che può favorire la formazione di trombi. Pertanto, è importante la prevenzione e la terapia anticoagulante, come l'uso di acetilsalicilico o warfarin, per evitare tromboembolie e ictus. La fibrillazione atriale è caratterizzata da episodi di battito cardiaco irregolare e veloce. In genere, dopo il primo episodio, ne seguono altri con una distinzione tra: - Fibrillazione atriale parossistica: episodi di durata inferiore a 24 ore o che si risolvono spontaneamente entro 7 giorni. - Fibrillazione atriale persistente: episodi di durata superiore a 7 giorni che richiedono la cardioversione per ripristinare il ritmo cardiaco normale. La fibrillazione atriale è associata a vari fattori predisponenti, tra cui: - Ipertensione arteriosa, che può causare ipertrofia ventricolare sinistra, dilatazione atriale e deficit di conduzione. - Insufficienza cardiaca, che può causare dilatazione delle vene polmonari. - Coronaropatie, che possono causare fibrosi e attività ectopica. - Valvulopatie, come la stenosi mitralica, che può causare dilatazione atriale. La formazione di trombi nelle vene polmonari è dovuta all'alterazione del flusso coronarico.La maggior parte dei casi la fibrillazione atriale è causata dall'attivazione di foci cellulari atriali che si scaricano rapidamente all'interno dei miociti atriali e si estendono nelle vene polmonari. Questi foci cellulari sono spesso attivati in caso di dilatazione atriale o stiramento acuto, ma il focus che si scarica rapidamente nell'atrio sinistro non può essere condotto in maniera 1:1 all'atrio destro, dando origine a una conduzione fibrillatoria disordinata. Questo meccanismo di focus o meccanismo di rientro è la base della fibrillazione atriale. In genere, la fibrillazione atriale inizia con un trigger e si mantiene con un substrato. La diagnosi della fibrillazione atriale si basa su: - Valutazione della frequenza cardiaca: poiché l'atrio non si contrae in modo coordinato, la frequenza cardiaca può essere irregolare. - Contributo atriale nell'emodinamica: l'assenza di contrazione atriale può causare una compromissione dell'emodinamica, con conseguente attività ventricolare irregolare. - Auscultazione dei toni cardiaci: i toni cardiaci sono irregolari, con variazione del secondo tono. - Auscultazione dei polsi periferici: l'ampiezza e la distanza tra un battito e l'altro sono irregolari. È importante notare che la variazione dei sintomi e dei segni può essere dovuta alla variabilità della conduzione atriale durante la fibrillazione atriale.Il periodo di diastole è il momento in cui il riempimento ventricolare avviene, i battiti del polso sono buoni perché si ha un riempimento ventricolare regolare e la quantità di sangue che viene eiettata è adeguata, oppure sono cattivi perché la frequenza dei battiti del polso non è apprezzabile e la diastole è breve e scarsa. La pressione arteriosa è bassa: ECG - infatti la linea isoelettrica è presente ma irregolare, rispetto al flutter atriale, l'attività atriale è disorganizzata perché le cellule miocardiche atriali non si contraggono contemporaneamente, quindi a gruppi sparsi nell'atrio non si crea la pressione necessaria per spingere il sangue nei ventricoli. Il sangue giunge nei ventricoli per aspirazione determinata dall'arrivo del sangue attraverso le vene cave - onde P di contrazione atriale assenti, oscillazioni continue.irregolarisostituite da dette onde difrequenza > 350 b/min 500 b/min morfologia, durata econ fino a efibrillazione o onde Fampiezza differente tra i battiti .– intervallo PR assente .– complessi QRS irregolari intervalli R-R variabilicon .Infine, esiste un’ caratterizzata dall’associazione tra +aritmia caotica o mista fibrillazione atriale.sindrome WPWLa si basa sulla (flecainide, propafenone, sotalolo,cardioversione farmacologicaTerapia della FAamiodarone, dofetilide) o a seconda della , preceduta daelettrica causa sottostante terapiafino all’per (warfarin, eparina),anticoagulante < il rischio di embolia sistemica ablazione(eliminando ad es. i foci ectopici a livello delle venetranscatetere del sistema di conduzione AVpolmonari) e .impianto di pacemaker definitivoL’ si basa sul principio che l’ impulso necessario all’avvio eablazione transcatetere viene generato in una , per cui lamantenimento delle aritmie cardiache regione
anatomica critica mediante determina la distruzione di q