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Razione consigliata di retinolo

I livelli di assunzione raccomandati di vitamina A vengono indicati come retinolo equivalenti (RE). 1 RE = 1 μg retinolo = 6 μg β-carotene = 12 μg altri caroteni = 3,33 UI. 1 UI = 0,3 μg retinolo = 1,8 μg β-carotene = 3,6 altri caroteni.

I livelli di assunzione consigliati sono:

  • 700 RE per l'uomo
  • 600 RE per la donna
  • 700 RE per la gestante
  • 1000 RE per la nutrice

Alimenti apportatori di retinolo

Il retinolo è contenuto negli alimenti di origine animale e in particolare nelle carni, frattaglie, alcuni pesci, uova, latte, formaggi, burro. I carotenoidi si trovano negli alimenti di origine vegetale e in particolare:

  • Negli ortaggi di colore giallo arancio quali carote, zucche, peperoni
  • Nelle verdure a foglia verde come spinaci e broccoli
  • In alcune frutta quali albicocche, meloni, pesche gialle, pompelmo rosa e papaia

I carotenoidi sono tuttavia presenti anche in alimenti di origine animale quali uova e latte e derivati.

Alimenti Quantità di alimento Contenuto in beta-carotene (UI)

Pomodoro concentrato 100g 15.000

Alga nori 100g 14.910

Carota, succo 100g 8115

Carote 100g 6888

Patate dolci 100g 3930

Zucca gialla 100g 3594

Radicchio verde 100g 3252

Verdura e legumi surgelati 100g 3048

Spinaci 100g 2910

Albicocche 100g 2160

VITAMINA D

Con il termine vitamina D si intendono tutti i composti che presentano l'attività biologica del calciferolo e sono caratterizzati dall'essere dei derivati del ciclopentanoperidrofenantrene.

Ci sono 5 diverse forme di questo gruppo di pro-ormoni: D1, D2, D3, D4 e D5. Le due più importanti forme nelle quali la vitamina D si può trovare sono la vitamina D2 ergocalciferolo e la vitamina D3 calciferolo o colecalciferolo. Il calciferolo o colecalciferolo (vitamina D3) è la forma naturalmente presente nei mammiferi, mentre l'ergocalciferolo (vitamina D2) si forma in seguito all'esposizione alla luce ultravioletta dell'ergosterolo. Sia

L'ergocalciferolo e il calciferolo sono forme inattive della vitamina D, è pertanto necessaria un'attivazione che avviene nel fegato e nei reni.

VITAMINA D2

VITAMINA D3

Il 7-deidrocolesterolo è presente nell'epidermide. La radiazione uv-B promuove la formazione della vitamina D3 ma nel contempo è responsabile della sua decomposizione per prevenire accumuli.

Il calciferolo (D3) è assorbito a livello intestinale per diffusione passiva negli enterociti e successivamente incorporato nei chilomicroni e trasportato in circolo attraverso i vasi linfatici mesenterici. A differenza delle altre vitamine liposolubili, il calciferolo non è immagazzinato nel fegato. La quantità di calciferolo proveniente dagli alimenti è estremamente ridotta, in quanto la maggior parte viene sintetizzata a livello cutaneo per azione della luce ultravioletta.

Il calciferolo è essenziale per il mantenimento dell'omeostasi del calcio e del fosfato.

La forma metabolicamente attiva è l'1α,25-(OH)2-colecalciferolo che agisce favorendo:

  • L'assorbimento del calcio a livello intestinale
  • Il riassorbimento del calcio e del fosforo nel tubulo contorto prossimale
  • La deposizione del calcio a livello del tessuto osseo

Il calciferolo agisce con un meccanismo d'azione ormonosimile in quanto:

  • È sintetizzato a livello dell'organismo
  • Agisce su un organo bersaglio
  • Ha una struttura che ricorda gli ormoni steroidei

I segni precoci di carenza di calciferolo sono:

  • Riduzione serica di calcio e fosforo
  • Iperparatiroidismo secondario e aumento della fosfatasi alcalina nel siero

Segni più tardivi sono:

  • Inadeguata mineralizzazione dello scheletro (rachitismo nel bambini, osteomalacia negli adulti)
  • Debolezza muscolare
  • Dolori addominali

Il rachitismo compare nei bambini tra i 4 e i 24 mesi di età e consiste fondamentalmente in una inadeguata mineralizzazione dell'osso in crescita.

Che comporta deformazioni delloscheletro. Nei primi mesi di vita la sintomatologia riguarda essenzialmente il cranio con:

  • Rammollimento delle regioni occipitali, temporali e parietali
  • Ritardo nella chiusura della fontanella anteriore (diventa patologico dopo il quindicesimo mese di vita)
  • Rosario rachitico (tra il sesto e il dodicesimo mese) ipertrofia delle giunzioni condro-costali
  • Ipertrofia delle cartilagini (nei bambini più grandi) con nodosità specialmente ai polsi e alle caviglie
  • Incurvamento delle ossa lunghe degli arti inferiori e ginocchio valgo

L'ipervitaminosi D determina un aumentato assorbimento intestinale e riassorbimento osseo del calcio, ipercalcemia, con:

  • Nausea, vomito e diarrea
  • Ipercalcemia e ipercalciuria
  • Nefrocalcinosi, cardiocalcinosi e calcificazione dei tessuti molli

L'eccessiva assunzione di calciferolo con la dieta è estremamente improbabile, tenuto conto della ridotta quantità di vitamina negli alimenti.

così come non si conoscono casi di ipervitaminosi dovuta ad eccessiva esposizione al sole. È invece possibile intossicazione in seguito a somministrazione di calciferolo a scopo terapeutico. Elenco degli alimenti a maggior contenuto di vitamina D presenti nel database dei nutrienti del Ministero dell'Agricoltura degli Stati Uniti d'America:
Alimento ug per 100g %RDA
Olio di fegato di merluzzo 250 5000%
Aringa 40,7 814%
Salmone sockeye 19,1 382%
Salmone rosa 15,6 312%
Sgombro 9 180%
Ostriche 8 160%
Sardine 6,8 136%
Tonno 5,9 118%
Caviale 5,8 116%
Crostacei 3,8 76%
Tuorlo d'uovo 2,7 54%
Merluzzo 2,1 42%
Burro 1,4 28%
Formaggio svizzero 1,1 22%
Uova intere 0,9 18%
In condizioni normali l'esposizione alla luce solare è sufficiente per soddisfare i bisogni di calciferolo dell'organismo, tuttavia soprattutto per sicurezza si consigliano:
  • Lattanti: 10 μg
  • Bambini 1-3 anni: 15 μg
  • Bambini 4-10 anni: 15 μg
  • Ragazze e ragazzi 11-17 anni:

anni 15 μg● Adulti 15 μg● Anziani 20 μg● Gestante 15 μg● Nutrice 15 μg1 UI = 0,025 μg di calciferolo 1 μg di calciferolo = 40 UI di vit. D

VITAMINA E

In natura esistono otto composti strettamente affini tra loro, dal punto di vista chimico, denominati tocoferoli e tocotrienoli. L’α-tocoferolo ha la massima attività biologica e adesso ci si riferisce per valutare quella degli altri tocoferoli β-, γ-, δ-tocoferolo, ecc…

Dal punto di vista strutturale i tocoferoli si possono considerare derivati del cromano o meglio del tocolo (6-idrossi-cromano), avente in posizione 2 un gruppo metilico e una catena laterale alifatica a 16 atomi di carbonio (fitolo)

R può essere un gruppo metilico o Idrogeno

L’assorbimento del tocoferolo avviene prevalentemente nella parte mediale dell’intestino tenue per diffusione passiva. L’efficienza di assorbimento è bassa e variabile (20÷60%) e diminuisce

All'aumentare dell'apporto. Il tocoferolo assorbito attraverso la circolazione linfatica arriva al fegato (principale organo di deposito), qui viene incorporato nelle VLDL nascenti (11%), dalle quali passa poi alle LDL (65%) e alle HDL (24%). Le VLDL (sigla di Very Low Density Lipoprotein) sono le lipoproteine caratterizzate da una densità compresa tra 0,95 e 1,006 g/ml e da un diametro di circa 30-80 nm. Successive e ripetute acquisizioni e rilasci di lipidi e apolipoproteine portano le VLDL a diventare prima lipoproteine a densità intermedia (IDL) e poi lipoproteine a bassa densità (LDL).

I tocoferoli ematici:

  • Proteggono gli acidi grassi polinsaturi dai radicali liberi
  • Dipendono non solo dall'apporto alimentare ma anche dalla concentrazione di lipoproteine

Il tocoferolo presente negli eritrociti si concentra specialmente nelle membrane (15-25% della concentrazione plasmatica).

Le lipoproteine effettuano il trasporto dei tocoferoli ai diversi tessuti.

tra cui fegato, polmoni, cuore, muscoli e tessuto adiposo. Il tessuto adiposo differisce dagli altri tessuti per assumere in continuazione tocoferoli dal sangue. Durante l'esercizio fisico intenso avviene un significativo incremento dei livelli circolanti di tocoferolo (10-20%), probabilmente per mobilizzazione dal tessuto adiposo durante la lipolisi. Una volta nelle cellule i tocoferoli si concentrano specialmente nelle strutture che contengono fosfolipidi di membrana, come mitocondri, microsomi e membrane plasmatiche. Situazioni di carenza di tocoferoli nell'uomo in condizioni normali sono rarissime. È molto difficile indurre un deficit di vitamina nell'adulto, sia per la diffusione negli alimenti, sia per le riserve nell'organismo. È stata osservata una deficienza primitiva e spontanea solo nei neonati prematuri, dovuta a scarse riserve tessutali conseguenti al modesto passaggio trans-placentare di tocoferolo oppure può essere anche.conseguenza dell'uso di latte artificiale ricco di PUFA (polyunsaturated fatty acids). La carenza di tocoferoli può provocare la comparsa di una sindrome neurodegenerativa che comprende una neuropatia periferica. I tocoferoli sono scarsamente tossici rispetto alle altre vitamine liposolubili. Si è visto che solo oltre i 2000 mg/die in alcuni individui mostrano disturbi soprattutto a livello intestinale. A dosi elevate possono interferire con l'attività di altre vitamine liposolubili probabilmente limitandone l'assorbimento; si è visto che animali con ipervitaminosi presentano inadeguata mineralizzazione, ridotto deposito di retinolo e coagulopatie, che regrediscono dopo somministrazione di calciferolo, retinolo e vitamina K. I tocoferoli sono contenuti principalmente negli alimenti di origine vegetale. Gli alimenti più ricchi sono gli oli (olio di germe di grano), alcuni ortaggi, le cariossidi (frutto secco) dei cereali e i semi in generale. La
  1. La raccomandazione (LARN) è per:
    • Le donne adulte e anziane 12 mg α-TE/die
    • Gli uomini adulti e anziani 13 mg α-TE/die
    • La gestante 12 mg α-TE/die
    • La nutrice 15 mg α-TE/die
  2. MENADIONE
  3. Vitamina K è il termine generale utilizzato per indicare il 2-metil-1,4 naftochinone o menadione e tutti i suoi derivati con una catena laterale isoprenoide insatura che parte dal C-3 del naftochinone. Le diverse forme di vitamina K comprendono:

    • Fillochinone di origine vegetale
    • Menachinone-n di origine batterica
    • Menadione forma sintetica idrosolubile

    Le diverse forme di vitamina K sono assorbite con le stesse modalità dei lipidi, necessitano pertanto della formazione di micelle in presenza di bile e

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A.A. 2021-2022
51 pagine
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SSD Scienze chimiche CHIM/10 Chimica degli alimenti

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lucarizzin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Principi generali di composizione degli alimenti e di nutrizione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Bortolini Olga.