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Studio della pragmatica

Sintattico: un segno con l'altro "studio delle relazioni dei segni

Semantico: con gli oggetti cui si applicano "studio delle relazioni dei segni

Pragmatico: con gli utenti o interpreti "studio delle relazioni dei segni

Linguistica Applicata - II Modulo

Dimensione pragmatica (3) della pragmatica (Morris, 1938): Ambito dei fenomeni psicologici, biologici e sociologici che ricorrono nel funzionamento dei segni secondo una visione larga (mantenuta dalla scuola europea), includendo anche la psicolinguistica e la sociolinguistica. La scuola anglo-americana ha successivamente delimitato tale visione.

Pragmatica: definizioni (1) pragmatica è lo studio delle relazioni tra lingua e il contesto che sono grammaticalizzate o codificate nella struttura della lingua stessa, della deissi, degli atti linguistici, non delle implicature conversazionali.

Pragmatica: definizioni (2) pragmatica è lo studio

ModuloPragmatica: ambito(i) di indagine La pragmatica si occupa della deissi, dell'implicatura, degli atti linguistici e degli aspetti strutturali del discorso. La sua definizione riguarda le relazioni tra la lingua e il contesto, che sono fondamentali per spiegare la comprensione della lingua stessa. La pragmatica è lo studio della capacità che gli utenti della lingua hanno di associare le frasi a un contesto adeguato. È una teoria della comprensione della lingua che prende in considerazione il contesto (Levinson, 1983: 46). Nell'ambito della pragmatica, si considerano gli elementi extra-linguistici? Gli elementi contestuali sono analizzati di per sé? Gli elementi contestuali sono analizzati come rilevanti per poter interpretare le frasi?ModuloPragmatica: ambito(i) di indagine della lingua in rapporto agli utenti Studio del linguaggio nella sua funzione Studio interazionale Linguistica Applicata – II Modulo Affronteremo: della lingua con il contesto Rapporto deissi “performativa” del Dimensione linguaggio inaugurata da Austin e Prospettiva rivisitata da Searle, Grice e Strawson Linguistica Applicata – II Modulo Deissi (1) "La deissi rappresenta il modo più evidente in cui la relazione tra lingua e contesto è riflessa nella struttura delle lingue stesse [...]" (Levinson, 1983: 67) Linguistica Applicata – II Modulo Deissi (2) "I modi in cui le lingue codificano o grammaticalizzano i tratti del contesto di enunciazione e dell'evento comunicativo; di conseguenza, interessa anche le modalità secondo le quali l'interpretazione dell'enunciatore dipende dall'analisi del contesto di enunciazione" (Levinson, 1983: 67) Linguistica Applicata – II Modulo

ModuloDeissi (3) “Termini e categorie di espressione la cui interpretazione rinvia necessariamente al contesto situazionale in cui avviene l’enunciazione” (Rossini-Favretti, 2002: 88) Linguistica Applicata – II Modulo

ModuloDeissi (4) “Ogni lingua ha un repertorio di parole che cambiano referenza secondo il contesto di enunciazione in cui vengono proferite” (Simone, 1995: 295) Linguistica Applicata – II Modulo

Importanza dell’informazione deittica nell’interpretazione degli enunciati

Di ritorno tra un’ora (Quando è stato scritto?)

Incontriamoci tra una settimana (Chi? Dove? Quando?)

Linguistica Applicata – II Modulo

Puoi prendermi quello? (chi, cosa?)

Non è che voglio che là tu non dica questo, ma che tu non dica questo in quel momento! (dove, chi, cosa, chi, cosa, quando?)

Linguistica Applicata – II Modulo

Necessità di riferire un enunciato Hic et nunc mutare di referente a seconda

delle circostanze comunicative

Linguistica Applicata – II Modulo

Ne consegue…

Le lingue sono designate principalmente per essere usate nell'interazione faccia a faccia: non si può perciò prescindere totalmente da quest'ultima per analizzarle (Lyons, 1977)

Linguistica Applicata – II Modulo

Dimensione egocentrica (1) nell'hic et nunc

Il soggetto enunciatore determina un punto focale, il centro del discorso dato dall'intersezione delle coordinate spazio-temporali del testo enunciativo

Linguistica Applicata – II Modulo

Dimensione egocentrica (2)

Punto di riferimento o di ancoraggio dell'organizzazione discorsiva

Linguistica Applicata – II Modulo

Categorie della deissi

  1. di persona
  2. di tempo
  3. luogo
  4. del discorso
  5. sociale

Linguistica Applicata – II Modulo

Deissi di persona dei partecipanti

Grammaticalizzazione nell'enunciazione generalmente data dai pronomi espressa personali di I e II persona: io tu

Enunciatore

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Partecipanti nell'enunciazione in italiano

Grammaticalizzano la categoria della persona morfologicamente tramite la flessione della forma verbale.

Ma si può pensare ad un sistema pragmatico indipendente di possibili ruoli dei partecipanti per vedere come questi ruoli siano grammaticalizzati in lingue diverse.

Partecipanti

FONTE DESTINATARIO

PARLANTE ………………………….......................

RICEVENTE

SPETTATORI (ASTANTI)

INTERLOCUTORI (DESTINATARI)

Grammaticalizzazione dei partecipanti: singolare

per. II per. III per. I(+P) (+ I) (-P,-I) (inclusione del parlante) (inclusione dell'interlocutore) (esclusione del parlante e dell'interlocutore)

Grammaticalizzazione dei partecipanti: plurale

noi essi (non significa più di un parlante) Inclusivo dell'

esclusivo dell'interlocutore (più di un'entità di terza persona)

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Deissi temporale

Riferimento al ruolo dei partecipanti: rappresentazione del punto di vista dell'enunciatore che assiste e/o partecipa agli eventi e li descrive rapportando i tempi degli eventi descritti al tempo dell'enunciazione

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vs. tempo di codifica tempo di ricezione

TC TR

momento dell'enunciazione momento della ricezione o dell'atto di descrivere

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lasso di tempo determinato

Ora: pragmaticamente che comprende TC

Istante associato periodo: ora alla produzione del lavoro come morfema: cameriere ora!

Fallo Linguistica Applicata - II Modulo

Espressa con i tempi

Avverbi temporali

Morfemi di tempo in generale

Indicativi allora

un bambino

Era

Scrivevo una lettera

giovedì a calcio

Gioco Linguistica Applicata - II Modulo

Deissi spaziale

Specificazioni delle

posizionirelativamente ai punti di ancoraggio inun evento comunicativoespressa da avverbi di luogo eTipicamentedai dimostrativiqui!Vieni quel postomolto lontanoÈ Linguistica Applicata – II ModuloUso dei dimostrativiOrdinano lo spazio partendo dalpunto di vista dell’enunciatore perlocalizzare gli oggetti, le persone, glieventi in base a all’io1. Vicinanza o lontananza rispetto etu: Portami quello2. Loro orientamento (in alto, in basso,avanti, dietro): Portalo giù3. Conoscenza o meno, visibilità o menoLinguistica Applicata – II Modulo vs.Movimento verso il parlantemovimento di allontanamento dalparlante?venendo in ufficioSto andando in ufficioSto Linguistica Applicata – II ModuloDeissi temporale o spaziale?dieci minutiC’è una buona tavola calda ada quiTermini temporali per riferirsi a luoghiLe indicazioni deittiche dello spazio devono esseresempre specificate rispetto alla posizione di unpartecipante al tempo di codifica,

La deissi spaziale incorpora sempre un'implicita deissi temporale, non è vero il contrario.

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Deissi sociale

Quell'aspetto delle frasi che riflette, stabilisce (o è determinato da) certe realtà delle situazioni sociali in cui si svolge l'atto linguistico (Fillmore, 1975: 76)

Forma di grammaticalizzazione delle relazioni sociali, ossia gli aspetti della struttura linguistica che codificano le identità sociali dei partecipanti

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Deissi sociale relazionale assoluta

Linguistica Applicata - II Modulo

Deissi relazionale

  1. Relazioni tra parlante e persona o entità cui ci si riferisce (onorifici di riferimento)
  2. Relazioni tra parlante e interlocutore (onorifici dell'interlocutore)
  3. Relazioni tra parlante e astante (onorifici dell'astante)
  4. Relazioni tra parlante e situazione (livelli di formalità)

Linguistica Applicata - II Modulo

1 legati allo statuto

sociale del2 parlante3 legato ad una relazione tra i4 ruoli dei partecipanti e la situazione

Linguistica Applicata – II Modulo

Deissi assoluta forme sono riservate a Alcune riceventi autorizzati, comprendenti restrizioni sulla maggior parte dei titoli di appellativo (vostro onore, signor presidente…)

Linguistica Applicata – II Modulo

Deissi testuale chiamata deissi del discorso Anche di espressioni che all’interno di un Uso testo o di un discorso si riferiscono a una parte di quel testo o quel discorso

Linguistica Applicata – II Modulo

Nel prossimo capitolo si affronterà la deissi testuale Quella è stata la più buffa produzione linguistica di un apprendente che abbia mai sentito

Linguistica Applicata – II Modulo

Teoria degli atti linguistici

Linguistica Applicata – II Modulo

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
60 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Frau81 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Perta Carmela.