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Estratto del documento

Paradigmatiche

i morfi che si inseriscono nella radice si chiamano

Infissi

volante e macchina si trovano in rapporto di

Meronimia

l’estensione di una parola riguarda

Tutti i membri a cui mi posso riferire

nella sua teoria dei segni, Morris paragona

Semantica, sintassi, pragmatica

la pragmatica si occupa della relazione fra i segni e

Chi li usa

la pragmatica si occupa

Del rapporto fra lingua e contesto

chi definì per primo la pragmatica?

Morris

la struttura sintattica di un enunciato è

Gerarchia

i morfi liberi

Possono ricorrere da soli

un dialetto

È una lingua parlata solo in una determinata regione

le icone sono

Motivate analogicamente e intenzionali

per i funzionalisti

È forgiato in relazione allo scopo comunicativo

la linguistica

Si colloca a metà strada fra le scienze molli e le scienze dure

la linguistica

È descrittiva

I segni sono

Motivati naturalmente e intenzionali

Gli indici sono

Motivati naturalmente e non intenzionali

i simboli sono

Non motivati, arbitrari e intenzionali

Eccezioni all’arbitrarietà

Onomatopee ed esclamazioni

Acqua/idrico è un esempio di

Suppletivismo

Quale coppia NON rientra fra le dicotomie saussuriane?

Significante/significato

chi ha introdotto la distinzione langue/parole?

Saussure

Chi ha formulato la distinzione sistema/uso?

Hjelmslev

l’origo è

Il centro del campo indicale

il procedimento che permette di indicare i morfemi si chiama

Segmentazione

I morfemi grammaticali

Costituiscono una classe chiusa

Gli alloformi sono

Due o più morfi con lo stesso significato

le variabili sociali sono essenziali per

La sociolinguistica

la capacità di produrre suoni linguistici è detta

Fonazione

Il repertorio include

Dialetti, lingue, varietà

nella frase “L’artista ha veduto il quadro”, “l’artista” è

L’agente

La dimensione perlocutoria riguarda

Gli effetti del dire

la retorica tratta

L’illocuzione e la perlocuzione

Promettere è un verbo

performativo

Il principio di cooperazione è importante per

Le implicature

il principio di cooperazione è stato formulato da

Grice Dalle massime scaturiscono delle inferenze, che Grice chiama

Implicature conversazionali

Nella frase “Hai pagato il gelato?”, il focus è

Il gelato

la dimensione locutoria corrisponde a

Nessuna di questa risposta

“Ha telefonato Nicola” è un enunciato

Eventivo

“Chi può rispondere alla domanda?” è un enunciato

Identificativo

“I piatti li lavi tu?” è un enunciato

Predicativo

“C’era la luna piena” è un enunciato

Presentativo

“Codesto” è

Un deittico

la deissi riguarda il modo in cui le lingue codificano

I tratti del contesto di enunciazione e dell’evento comunicativo

nella definizione della comunità linguistica, i principali criteri sono

Entrambi le risposte

la dimensione illocutoria riguarda

Le intenzioni del parlante

“L’hai poi rivisto, quel ragazzo?”. “quel ragazzo” è

L’antitopic

Il primo a formulare una teoria degli atti linguistici fu

Austin il significato scaturisce

Non solo dalle parole, ma anche dal loro uso negli enunciati

il concetto di competenza linguistica è stato introdotto da

Chomsky

la pragmatica linguistica è stata fondata e sviluppata soprattutto da

Filosofi Austin è legato alla scuola di

Oxford il manuale di pragmatica di S. Levinson è del

1983 nella traduzione continentale, la pragmatica

Non fa parte del nucleo della teoria linguistica

L’espressione competenza comunicativa fu coniata da

Dell Hymes

la sintassi si interessa

Al rapporto fra I segni

Il significato convenzionale è oggetto di studio della

Semantica

la sociolinguistica si afferma

Negli anni 60

Nel paradigma formale, la funzione primaria di una lingua è

L’espressione del pensiero

l’etnometodologia è una corrente della

Micro-sociologia

Per l’etnometodologia, la realtà sociale

Non è un dato preesistente

il termine “etnometodologia” fu coniato da

Garfinkel

la sociolinguistica nasce

Negli Stati Uniti

Il contesto pertinente per l’interpretazione e la produzione degli enunciati coincide con

Tutte e tre le risposte

Qual è la differenza tra code-switching e code-mixing?

Il code-switching consiste in un’alternanza linguistica, si tratta del passaggio da una lingua a

un’altra o da una varietà all’altra da parte di parlanti che hanno più di una lingua in comune.

Essa avviene sempre nell’ambito di uno stesso discorso e può riguardare poche frasi o una

singola frase. Il code- switching testimonia un’ottima padronanza di entrambe le

lingue/varietà e solitamente è utilizzato per rendere più efficace la propria comunicazione. Il

code-mixing invece consiste nel cambiamento di lingua o varietà all’interno di una stessa

battuta, in altre parole vengono utilizzati termini di una lingua di cui si ha padronanza in

sostituzione di termini non conosciuti di un’altra lingua meno nota. Indica dunque la minore

padronanza di una delle due lingue/varietà utilizzate.

Nell’analisi della conversazione, che cosa sono le coppie adiacenti?

La conversazione è stato oggetto di studio di molte discipline, in quanto la comunicazione

dialogica è il luogo in cui si manifestano i diversi modi dell’agire sociale e psicologico

dell’uomo. L’analisi della conversazione prende piede grazie al lavoro di Sacks, Schlegoff e

Jefferson e ha lo scopo di individuare le unità minime e le regole di combinazione di tali

unità negli scambi comunicativi. Gli obiettivi: ricostruzione delle regole d’uso del linguaggio

nella comunicazione, capire le procedure utilizzate dai parlanti, ricostruire la “grammatica

dell’interazione”. L’analisi della conversazione adotta un metodo empirico e induttivo, si

tratta dunque di un approccio costruttivista: l’idea è che siano i parlanti stessi a costruire,

attraverso l’interazione, le categorie che ne regolano il funzionamento. Nell’analisi della

conversazione sono stati individuati alcuni elementi fondamentali, quali il turno, le mosse

comunicative, la presenza di dominio e potere nel corso del dialogo; successivamente si

darà spazio anche al concetto di faccia e cortesia. Le coppie adiacenti rientrano nel discorso

della turnazione e delle mosse comunicative. Una coppia adiacente consiste in due turni

prodotti da persone diverse e la seconda enunciazione è correlata alla prima. Le coppie

adiacenti per eccellenza sono ad esempio domanda-risposta, offerta-accettazione, richiesta-

concessione. Le coppie adiacenti hanno tre caratteristiche: consistono in due enunciati; la

seconda segue immediatamente la prima; diverse persone producono ogni enunciato.

Che cosa si intende per segnali discorsivi? Esempi?

I segnali discorsivi sono elementi linguistici di natura pragmatica, diffusi soprattutto nella

lingua parlata e, nonostante abbiano un proprio significato, assumono ulteriori funzioni nel

discorso a seconda del contesto. Lo scopo dei segnali discorsivi è quello di esprimere relazioni

tra elementi del testo stesso, cioè tra enunciati o tra atti di enunciazione. Le particelle

discorsive possono essere avverbi (es. praticamente), congiunzioni (es. ma), interiezioni (es.

eh), sintagmi verbali (es. diciamo), sintagmi preposizionali (es. per esempio) o frasi (es. tutto

sommato). I segnali discorsivi sono polifunzionali, poiché una stessa particella può assolvere

a diverse funzioni comunicative; esse non hanno una posizione fissa all’interno della frase.

Alcune caratteristiche: sono considerati modificatori a livello frasale; non contribuiscono a

determinare il livello informativo di quanto detto; sono correlati alla situazione enunciativa.

Quali sono le principali differenze tra analisi del discorso e analisi della conversazione?

L’analisi del discorso di afferma negli anni ’70 come tecnica di ricerca per l’interpretazione

della struttura comunicativa. Essa prende in considerazione il punto di vista di chi è

coinvolto nell’interazione, cercando di ricostruire il modo in cui si comprende un discorso.

L’analisi del discorso di basa sulla coerenza e coesione di un testo e questo approccio è

stato ulteriormente ampliato con la definizione degli atti linguistici di Austin. L’analisi della

conversazione prende piede grazie al lavoro di Sacks, Schlegoff e Jefferson e ha lo scopo di

individuare le unità minime e le regole di combinazione di tali unità negli scambi

comunicativi. Gli obiettivi: ricostruzione delle regole d’uso del linguaggio nella

comunicazione, capire le procedure utilizzate dai parlanti,

ricostruire la “grammatica dell’interazione”. L’analisi della conversazione adotta un metodo

empirico e induttivo, si tratta dunque di un approccio costruttivista: l’idea è che siano i

parlanti stessi a costruire, attraverso l’interazione, le categorie che ne regolano il

funzionamento. La differenza principale è che mentre l’analisi delle conversazione punta ad

individuare i dispositivi interni che consentono la conversazione (es. turni, sovrapposizioni,

pause), l’analisi del discorso si concentra sull’organizzazione dei significati, sull’utilizzo di

specifici repertori linguistici, sulle strategie retoriche e argomentative.

Definire il repertorio linguistico

Il repertorio linguistico consiste nell’insieme di varietà e lingue possedute da un parlante,

organizzate in varietà diatopica, diastratica, diamesica e diafasica. La competenza

comunicativa del parlante regola l’adeguatezza della varietà utilizzata rispetto all’atto

linguistico in corso. Nel caso italiano il repertorio linguistico comprende l’italiano ufficiale, le

varietà regionali e i dialetti.

Quali sono le differenze e le analogie tra deissi e anafora?

Sia la deissi che l’anafora sono espressioni referenziali che richiamano un referente nella

realtà e il cui significato può essere interpretato solo se si conosce il contesto linguistico o

extra-linguistico. La deissi ha come origine il parlante e dà informazioni rispetto al luogo e al

tempo in cui si trova il soggetto nel momento dell’enunciazione. L’anafora ha invece come

origo un elemento evocato precedentemente nel discorso. Secondo Halliday e Hasan il

riferimento deittico,

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
32 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Stavinschi Alexandra Corina.