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Riassunto esame Teoria e Analisi del Linguaggio Cinematografico, prof. Dagrada, libro consigliato Mother is Here, Giori, Subini Pag. 1
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in generale alla società, per cui si iniziò a considerare Hitchcock come misogino ma anche come

rappresentatore della realtà.

Dialettica trasgressione/punizione → le donne di Hitchcock sono tutte bionde algide che

nascondono sotto la superficie un'esuberanza vulcanica. Questa esuberanza però viene punita (vedi

Blackmail, dove Alice trasgredisce e vive una bruttissima esperienza).

La lettura di Flaubert non ha contribuito solo alla dialettica trasgressione/punizione ma anche a

Vertigo e al fallimento dell'amore romantico di Scottie

Emma ama il melodramma e sogna di farsi rapire in una notte di tempesta dal tenore che canta

l'opera di Donizzetti. Non ci sono tempeste ma scogliere e onde, non c'è la rappresentazione teatrale

ma ci sono finzioni ben messe in scena.

Per questo possiamo definire Vertigo come un melodramma morboso sulle conseguenze cui porta

un'eccessiva sensibilità romantica.

L'ozio temporaneo di Jeff in Rear Window diventa ozio permanente in Vertigo: i personaggi sono

troppo occupati ad amare per fare altro. Sia Scotty che Judy rinunciano al lavoro per vivere l'amore,

esattamente in contrario di quello che ha fatto Hitch in tutta la vita: lui ha riversato il tempo libero

nell'amore (o meglio, la vita nell'arte), cercando continuamente la donna da venerare sul set.

Questo per via del suo ritardo in materia di conoscenza sessuale, dovuto alla sua educazione. Inoltre

si relazionava sempre con donne che avevano una posizione inferiore alla sua (come le sue attrici) e

al suo rapporto con la madre, alla quale era molto legato (molto spesso la figura della madre è

importante nei film).

A partire dagli anni '30 iniziano le prime fantasie romantiche, conclusesi tutte con un rifiuto. La

frustrazione dei rifiuti si traduceva nella volontà di Hitch di controllare le donne come poteva,

ovvero dirigendole e plasmandole sul set.

D'altra parte così come Scotty plasma Judy a immagine e somiglianza di Madeleine, così Hitch

plasmava le attrici a immagine e somiglianza della sua donna ideale.

L'unica persona che riflette la condizione del regista in Vertigo è propria l'unica persona che lavora

seriamente, Midge, che vive la sua frustrazione sessuale disegnando brasserie (ovvero il simbolo di

quella vita che le manca) come lavoro.

Nella prima parte del film Scottie cerca di ragionare e si rifiuta di accettare la dissociazione che

evidentemente affligge Madeleine (addirittura consiglia a Gavin di mandarla da uno psicologo), ma

poi nella seconda parte Scottie si propone come psichiatra offrendo a Madeleine di portarla alla

missione per farla uscire dal sogno (come Costance con John in Spellbound).

Alla fine sarà Scottie ad avere bisogno di cure per disintossicarsi dalle pene d'amore, ma invano.

Nella prima parte del film Scottie abbandona la ragione e entra in quella cornice da bacio; nella

seconda invece di accettare il discostamento tra reale/sogno, cerca di modellare la realtà secondo il

sogno.

All'origine della malattia di Scottie c'è la fascinazione esercitata da Judy/Madeleine sotto le direttive

di Gavin (e quindi di Hitchcock).

Quando Scottie incontra Madeleine per la prima volta, egli rimane affascinato, ma non dalla donna

in sé ma dal contesto in cui essa è inserita; per questo dopo nulla sarà come prima: ricreare il

contesto è infatti impossibile. La stessa Novak, privata della cornice, non interesserà più a Scottie,

anzi, egli rimane più affascinato dall'idea di Madeleine che da Madeleine (Judy) stessa.

Il vero effetto vertigine è quello provocato da Madeleine e che è in grado di mandare Scottie in

depressione. La metafora della vertigine, la spirale, visualizza da subito la dimensione ipnotica della

vertigine.

La psicanalisi ha visto nell'impossibilità di Scottie di salire il campanile un simbolo sessuale; la

virilità dell'uomo viene riaffermata nella sequenza del bacio in camera da letto. È ovvio cosa sia

successo dopo il bacio, ed è per questo che, quando Scottie vorrà riportare Judy sul campanile,

riesca a salire. Nel processo, lo stesso giudice parla di “atto incompiuto”, mettendo in discussione la

sua virilità.

Carrello-zoom → rappresenta l'equivalente visivo dell'attrazione-repulsione di Hitch verso le donne

Differenze tra libro e film:

Scottie condivide la passione/ossessione amorosa con Flaviere, ma non il suo abbrutimento

• morale, che lo porta a strangolare la falsa Madeleine; tale cambiamento fa di Scottie un

uomo comune nel quale possiamo identificarci;

il flashback di Judy nel libro non c'è, poiché si scopre tutto alla fine; con questa decisione

• Hitch ha trasformato il film da mistery a suspance story; in questo modo l'identificazione è

diminuita e Scottie per il pubblico non è più l'investigatore ma solo l'uomo innamorato (e

quindi inizia il melodramma vero e proprio), mentre inizia l'identificazione con Kim Novak,

con cui il pubblico condivide qualcosa che Scottie non sa. In questo modo noi sappiamo

perché Judy non vuole farsi trasformare e soffriamo con lei.

È vero che Judy è sempre stata la Madeleine che Scottie conosce, ma ormai lui non è innamorato

della donna, ma dell'idea della donna: per questo Judy non potrà mai interessare davvero a Scottie,

ma sarà sempre la brutta copia della Madeleine utopica che ha in mente.

Rear Window → film sul voyeurismo

Vertigo → film sulla necrofilia

Judy è il personaggio più triste del film perché nessuno la desidera: sia Gavin che Scottie la

vogliono per farla somigliare a Madeleine, mentre lei vuole essere amata per quello che è, ma

invano.

Per vestire la Novak nei panni di Madeleine, Scottie deve svestirla dai panni di Judy, come se stesse

spogliando una donna. Quando Judy esce dal bagno la luce verde del neon le danno l'apparenza di

un fantasma, il fantasma di Madeleine.

Luce verde → rievocativa di Madeleine → Thanathos

Il bacio è accompagnato da due movimenti:

da sinistra a destra → quello della cinepresa

• da destra a sinistra → quello della scenografia

attraverso questi Hitchcock richiama il senso di vertigine associato al ricordo d'amore.

Tema del doppio → Judy/Madeleine; Madeleine/Carlotta; Carlotta/Midge

Ritratto → veicolo del doppio. Midge vorrebbe entrare nel gioco e lo fa sostituiendo il suo viso a

quello di Carlotta, ma Scottie non la prende bene e Midge si ritrova a essere l'unica copia scartata.

All'interno di questa dinamica in cui le donne si litigano il volto di Carlotta possiamo inserire Vera

Miles, l'attrice che Hitchcock voleva per interpretare Madeleine.

Possiamo quindi fare un parallelismo Scottie/Hitch cercano di fare diventare Judy/Novak come

Madeleine/Miles.

Alla fine Scottie ha due possibilità:

vivere con Judy e perdonarla

• vivere da solo (o con Midge, che era forse peggio)

quando scopre la verità, Scottie esita perché ormai non c'è più modo per riportare Madeleine

indetro, ma questa esitazione sarà fatale, perché Judy si spaventerà per l'ombra di una suora e cadrà

(stavolta veramente) dal campanile. Il film si conclude con Scottie che guarda verso il basso: non ha

più le vertigini ma ormai sotto di sé c'è il vuoto, il suo futuro è una voragine. Scottie non ha più

paura della vertigine perché si è arreso ad essa, per lui non ci sono più speranze.

Secondo finale su volere di Hollywood: Scottie è tornato dalla sempre disponibile Midge e dalla

radio si sente che Gavin è stato arrestato. Nessuno dei due parla: lui è ancora intrappolato dalla

nostalgia e lei può fare la crocerossina.

Hitchcock è il regista del melodramma perché in Vertigo ne confluiscono tre accezioni:

1. quella amorosa, che è prevalente

2. quella avventurosa, collegata al suspanse

3. quella sociale, collegata alla famiglia

Nell'Hitchcock maturo, la tematizzazione della figura femminile come madre in contrapposizione

alla femme fatale di ottocentesca memoria ha la maggiore.

Significativo rapporto tra Hitchcock e la psicanalisi: mentre in Spellbound il ricorso alla psicanalisi

è il tema centrale e in un certo senso il deus ex machina della situazione (poiché senza di essa

l'enigma di JB non sarebbe mai stato risolto).

In Vertigo si ricorre molto alla psicanalisi, in particolare alle teorie di Freud sul complesso di Edipo,

anche se in generale Hitchcock ironizzerà sempre sugli psichiatri (vedi la battuta “Ti consiglierei di

portarla da uno psichiatra, da uno psicologo o anche dal medico di base..”).

Il massimo appagamento che un uomo può avere nella vita consiste nell'allattamento al seno, poiché

questo soddisfa un bisogno fisico ma anche libidico (denominato fantasma); l'uomo per tutta la vita

cercherà una donna in grado di dargli lo stesso appagamento in altre persone (oggetti), appagamento

che però non potrà ami essere soddisfacente, e quindi scarterà un oggetto dopo l'altro, poiché essi

non riescono a soddisfare il fantasma. Il fantasma infatti rimanda all'idea della madre idealizzata,

che esiste solo come ricordo infantile e quindi non è realtà.

In Vertigo troviamo la dialettica oggetto/fantasma perché Madeleine si presta da fare oggetto a

Scottie, facendosi tramite del fantasma rappresentato da Carlotta, quando subentra la delusione, la

distruzione dell'oggetto Madeleine fa spazio a un oggetto nuovo, Judy, altrettanto insoddisfacente.

Sequenza di Scottie e Judy al ristorante. Interessante per tre motivi:

1. il rapporto con il precedente flashback

2. l'effetto disturbante delle apparizioni delle finte Madeleine si lega a un fenomeno che la

psicanalisi definisce “perturbante”, che riporta in vita complessi e paure infantili ormai

rimosse. Le apparizioni di Madeleine mettono in discussione la razionalità di Scottie

3. Scottie non è alla ricerca di Madeleine, ma di Carlotta, ovvero la madre capace di soddisfare

il fantasma e sa già che Madeleine, cioè Judy, non basterà. Scotty sta quindi cercando la

Carlotta/Madeleine, quella inserita in un contesto del passato, e non la Madeleine di Judy,

che può essere solo la brutta copia. L'inquedratura della Madeleine/Carlotta con a fianco

Judy richiama quella di Midge/quadro, dove però Midge non riesce a reggere il confronto né

con Madeleine, né con Carlotta.

Quindi, se la donna ideale è irraggiungibile, è perché questa è costruita a immagine della madre che

però risale all'immaginazione infantile.

L'acrofobia, il senso di colpa e la malinconia → sono quelle patologie che rendono Scottie

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Publisher
A.A. 2012-2013
5 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valsfm di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e Analisi del Linguaggio cinematografico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Dagrada Elena.