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In Notorious viene raccontata la vicenda di Alicia che sposa Sebastian,spia nazista,per smascherarne
i traffici,aiutata da un agente dell'FBI. La donna deve entrare in possesso della chiave della cantina,
dove il marito nasconde dell'uranio. Nella prima due scena la donna si sta avvicinando alla stanza
del marito ma si ferma all'improvviso e guarda verso il fuoricampo. L'inquadratura successiva
mostra una parte della stanza di Sebastian e la porta della sala da bagno. Il bagno resta fuoricampo
ma sulla porta si vede l'ombra dell'uomo che ne segnala presenza. L'inquadratura torna sul volto di
Alicia che guarda in un'altra direzione fuoricampo:nuova scena che mostra un tavolino fuori dal
bagno. Ci si avvicina e viene mostrato il dettaglio del mazzo di chiavi:questo è un movimento di
macchina con funzione cognitiva,affettiva e selettiva. Si ha l'impressione che Alicia si stia
avvicinando alle chiave ma in realtà la donna resta immobile. Dopo un'altra occhiata,la donna
decide di prendere le chiavi ma il marito le parla. Viene mostrato lo sguardo della donna che è
raccordato alla porta del bagno. Alicia riesce a prendere la chiave ma è costretta a gettarla e
nasconderla perchè il marito le vuole baciare i palmi. La scena termina e la successiva si apre con la
scala della casa,dove è stata data una festa. La mdp muove verso destra fino a mettere in campo
Sebastian e Alicia. Qui si interrompe e inizia a scendere fino ad arrivare al particolare della mano di
Alicia che tiene nervosamente nascosta la chiave. Questi movimenti di macchina fanno vivere allo
spettatore la realtà rappresentata in prima persona.
In Full Metal Jacket un lento movimento di macchina segue la squadra che avanza con irregolarità e
sobbalzi nella traiettoria per dare l'illusione che la mdp sia uno dei soldati. Ma questi movimenti
non sono soggettive perchè troppo basse ma riescono comunque a far vivere in prima persona la
situazione.
Ne La folla i movimenti di macchina hanno un'esplicita funzione semantica,ovvero conferiscono
all'immagine un significato che è anche una valutazione dell'istanza narrata. Il protagonista,Johnny
Sims,cerca di emergere dalla folla che lo ingloba. Ci riesce solo in occasione della morte del padre
(si ferma solo sull'ultimo gradino,con la folla in sfondo) e della figlia (viene ripreso dell'alto mentre
cammina contro la direzione della massa per farli tacere). La scena finale mostra Johnny con moglie
e figlia al circo. La mdp li inquadra mentre ridono per l'esibizione,poi la moglie fa vedere a Johnny
una pubblicità da lui ideata. Per cercare ancora di emergere,l'uomo la mostra al suo vicino. Poi
marito e moglie di baciano. Con un movimento libero la mdp inizia ad alzarsi e ad allargare per
mostrare la moltitudine di spettatori che si comportano come Johnny. Questo è un esplicito
intervento dell'istanza narrante per cui Johnny riesce a separasi dalla folla sono nei momenti di
dolore.
Ebbrezza,vertigine e iperspettacolo:i movimenti di macchina nel cinema contemporaneo.
Il travelling è un movimento peculiare del cinema contemporaneo. Essi sono virtuosistici e
volteggianti,capaci di percorre grandi spazi,sono movimenti liberi.
Il momento di origine di questi movimenti lo si ha nel finale del primo Guerre Stellari quando le
astronavi dei ribelli cercano di colpire la Morte Nera. Qui i movimenti di macchina associati alle
ristrette scenografie,costringono le astronavi a complicate evoluzioni. Viene usato un obiettivo
grandangolare.
Ma già le avanguardie degli anni 20 le usavano. L'evoluzione tecnologica ha permesso di rendere
più spettacolare le inquadrature ma è con l'avvento del digitale e la possibilità di ricostruire in al PC
che le inquadrature diventano ulteriormente dinamiche.
Nella sequenza iniziale di Moulin Rouge si alternano immagini dal vero a immagini virtuali. Si apre
con una falsa immagine d'epoca che mostra in campo lunghissimo Parigi,poi un movimento di
macchina plana sulla città e si alternano primi piani a viaggi velocissimi tra i vicoli parigini.
Il carattere virtuosistico è accentuato anche dalle riprese a mano e a spalla,tecnica usata già dalla
Nouvelle Vague,dal Nuovo Cinema italiano del 70 e da Kubrick. Il rilancio lo si ha negli anno 80
con la shaky camera che crea immagini malferme e incerte che diventa lo stilema di alcuni registi,
come Woody Allen e Lars von Trier. I movimenti di macchina a mano sono tipici anche dell'horror
contemporaneo e di alcuni blockbuster come Bourne Supermacy e Bourne Ultimatum. Trasmettono
sia inquietudine che veridicità.
L'inquadratura multipla ha avuto un certo sviluppo con il cinema elettronico e digitale ma,con
altri metodi e finalità,è sempre esistita. Ad esempio in The Life of the Ametican Fireman appare,
circondata da um mascherino,una donna in sogno al pompiere. Anche in Suspence si trova
l'inquadratura multipla con l'incastro di tre situazioni in tre triangoli. Napoléon è stato realizzato in
Polyvision,sistema che utilizzava tre mdp e tre proiettori.
La frammentazione dello schermo in due o più immagini è detta split-screen ed una sorta di
riduzione del montaggio a livello dell'inquadratura. Anziché alternare le azioni,queste vengono
mostrate insieme in modo che lo spettatore si faccia un montaggio personale. Una delle situazioni
tipo in cui è usato è la conversazione telefonica. In Il letto racconta viene usata appunto per le
telefonate,a volte con conformazioni triangolari,altri in modo che i piedi dei due si tocchino nel
bordo dei riquadri. In Il caso Thomas Crown usa più riquadri di formati e dimensioni diversi. In
alcuni casi dei riquadri sono sfocati per evidenziare maggiormente dove va focalizzata l'attenzione.
In Requiem for a Dream è usato per distanziare persone in uno stesso spazio,lontane nel loro essere.
Negli anno 2000 è stato usato in Kill Bill,Jackie Brown,Il giardino delle vergini suicide e in Hulk.
Un uso particolare è quello che mostra schermi e monitor in uno stesso piano. Ad esempio in
Appunti di viaggio su moda e città di Wenders si trovano varie scena con monitor e immagini
proiettate.
Il film Timecode racconta le vicende di alcuni personaggi ed è interamente strutturato in quattro
piani dove la coincidenza temporale è data da eventi che accadono in tutti i piani.
Peter Greenaway è un regista inglese che più di altri ha sfruttato le tecniche digitali che hanno dato
via alle finestre,ovvero immagini che si sovrappongono digitalmente sullo sfondo. In Le valige di
Tulse Luper-Parte I. La storia di Moab si trova una scena di bambini che giocano alla guerra
sovrapposti agli adulti che li sgridano. Le finestre possono essere diverse tra loro,essere statiche o in
movimento,a colori o in B/N. La finestra è un ritaglio da un contesto ampio per evidenziare l'evento
principale. Ci sono finestre che sfruttano la logica del montaggio come accade per il dialogo tra
Macey e Mrs Warren:prima la finestra propone la bambina poi la donna. Nelle finestre può
intervenire il narratore a commentare;possono passare dal mostrare una guerra vera a quella finta
dei bambini;possono sovrapporre scritte alle immagini. Questa tecnica ha una forte valenza
spettacolare.
Il montaggio.
Quando le riprese sono terminate inizia la fase di montaggio,ovvero si sceglie la posizione migliore
di ogni inquadratura per rendere al meglio la descrizione dell'azione e della costruzione
drammatica.
Nei film dei Lumière questo non accadeva,anche perchè si trattava di filmati di un minuti,in campo
medio e con la mdp ferma. Fu Méliès a capire le possibilità del montaggio trucco:usò il trucco
dell'arresto e sostituzione per il suo cinema fantastico. Il passo successivo lo si ebbe con i film a
più vedute come The Kiss in the Tunnel che implica due stacchi di montaggio. Questo però non
implica il passaggio da un luogo all'altro che possiamo trovare in Grandma's Reading Glass. Nel
periodo di transizione dal cinema delle origini a quello classico si sviluppano modelli di montaggio
e di narrazione. Griffith scoprì che la sequenza deve essere divisa e ordinata in modo da dare più
pathos all'azione.
Il compito del montaggio spetta al montatore anche se il lavoro è svolto sotto il controllo del
regista. Cosa che non accadeva nel cinema classico,dove il montaggio era affidato si ai montatori
ma era controllato dai supervisori di montaggi mandati dallo Studio.
Il montaggio è l'operazione che unisce la fine di un'inquadratura all'inizio di quella successiva,
rispondendo ad un progetto narrativo,semantico e/o estetico. L'effetto di montaggio è il passaggio
da un'immagine A a una B con degli elementi di relazione:sul piano diegetico,su quello discorsivo e
sul quello diegetico-discorsivo.
L'esordio di Psycho presenta Marion che ha deciso di rubare i soldi che il capoufficio le ha affidato.
La scena si presenta come un piano vuoto,riempito dall'entrata della donna che si ferma a guardare
qualcosa fuoricampo. Appena Marion distoglie lo sguardo,un movimento di macchina evidenzia la
busta con i soldi. Il movimento prosegue inquadrando la valigia:questo ha funzione connettiva,
affettiva e semantica. Il movimento di macchina lega lo sguardo alla busta con i soldi e alla valigia,
rivelando le intenzioni della donna. Il montaggio alterna inquadrature oggettive del voto di Marion
a soggettive del denaro (che rimanda all'idea del furto) o della borsa e della valigia (che rimandano
alla fuga). La scena è priva di dialoghi ma il senso appare chiaro. Il rapporto tra Marion e gli oggetti
cambia:il denaro è un'attrattiva che continua a guardare,mentre la valigia la guarda solo perchè
agisce con essa ed è una conseguenza della decisione di rubare il denaro. L'uso dello specchio
raddoppia il personaggio e rappresenta la scissione di Marion. Inoltre è presente la porta del bagno
da cui si vede il braccio della doccia,come preludio all'omicidio ma che assume significato solo
retrospettivamente.
Ne La regola del gioco si intrecciano diversi personaggi e situazioni tra cui il triangolo sentimentale
tra il guardiacaccia Schumacher,la moglie Lisette e il bracconiere Marceau che avrà epilogo tragico
con l'uccisione del bracconiere. Nella sequenza della festa viene eseguita la Danse macabre che è un
chiaro preludio al finale tragico. La prima inquadratura è una figura intera di tre uomini vestiti da
fantasmi e uno da scheletro. La seconda inquadra a mezza figura due uomini e lo scheletro riflesso
sullo specchio. Il montaggio tra queste due inquadrature richiama la relazione tra vivi e morti che
ora sono ancora due universi separati ma che si stanno contaminando attraverso lo specchio. La
terza inquadratura mostra i danzatori di spalle e in