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L'INQUADRATURA

L'unità di base del discorso filmico può essere definita come una rappresentazione in continuità di un certo spazio per un certo tempo: spazialmente è costituita dalla porzione di realtà rappresentata da una cornice ideale costituita dai 4 bordi dell'inquadratura stessa, delimitata da un certo punto di vista. Ha tre peculiarità: è una rappresentazione, ha una dimensione spaziale e una temporale. La dimensione spazio-temporale ci fa capire come questa può diversificarsi al suo interno lungo un asse che va da immagini che mostrano qualcosa molto da vicino a qualcosa molto da lontano, differenziandosi anche all'interno fra immagini di durata breve o lunga.

Inquadratura Piano: Immagine cinematografica che è racchiusa da una cornice che inquadra una porzione di spazio, con modalità della sua organizzazione e composizione che sono determinati anche dalla cornice che racchiude tale spazio.

dagli elementi che lo articolano. Un delimitare (la messa in quadro) che pone il problema del rapporto fra ciò che è di un insieme mostrato e ciò che non lo è. arte di rappresentare gli oggetti su una superficie piana in modo che questa rappresentazione sia simile alla percezione visiva che si può avere nella realtà + grazie alla prospettiva filmica l'immagine cinematografica può dar vita a un'illusione di profondità. Tutto ciò che sta davanti alla macchina da presa e che fa parte della storia narrata + ogni nozione connessa a quella di messa in inquadratura ci mostra qualcosa e in un determinato contesto (scenografia, personaggi, luci,delicati e complessi della cinepresa. L'angolazione è un elemento fondamentale nella creazione di significato visivo. L'uso di angoli diversi può influenzare la percezione del soggetto ripreso. Ad esempio, un'inquadratura dall'alto può dare un senso di superiorità o di controllo, mentre un'inquadratura dal basso può creare un senso di inferiorità o di debolezza. La distanza tra la macchina da presa e il soggetto ripreso può anche influenzare la percezione. Un primo piano, in cui il soggetto riempie l'intero fotogramma, può creare un senso di intimità o di intensità emotiva. Al contrario, un piano generale, in cui il soggetto è piccolo e circondato da uno spazio ampio, può creare un senso di distanza o di isolamento. I movimenti della cinepresa possono aggiungere dinamicità e fluidità all'immagine. Un movimento di avvicinamento può creare suspense o enfatizzare l'importanza del soggetto, mentre un movimento di allontanamento può creare un senso di distacco o di insignificanza. I colori possono essere utilizzati per creare atmosfere e emozioni. Ad esempio, l'uso di colori caldi come il rosso può creare un senso di passione o di calore, mentre l'uso di colori freddi come il blu può creare un senso di tristezza o di freddezza. La recitazione e i costumi sono altri elementi che contribuiscono alla creazione di significato visivo. La recitazione può trasmettere emozioni e caratterizzare i personaggi, mentre i costumi possono indicare l'epoca, la classe sociale o la personalità dei personaggi. La dialettica di campo e fuori campo è un altro aspetto importante nella creazione di significato visivo. Ciò che viene mostrato all'interno del fotogramma (campo) e ciò che viene lasciato fuori dal fotogramma (fuori campo) può influenzare la percezione e la comprensione della scena. In definitiva, inquadrare non è solo riprodurre, ma è una scelta consapevole per mettere in evidenza gli elementi significativi e guidare lo spettatore nella comprensione della storia.di macchina e attori a una serie di immagini.Il formato dell'inquadratura o aspect-ratio (approfondimento):Pag. 13 di 47
  • È definito sulla base del rapporto fra la sua altezza e la sua larghezza.
  • Sistema Polyvision: usato in Napoleone di Gange (1927) che ricorreva 3 macchine cheimmagini di formato standard l'una a fianco all'altra su un unicoproiettavano 3 diverseschermo.
  • Cinemascope della 20th Century Fox: uso di lenti anamorfiche in grado di comprimere leimmagini in fase di riprese e riespanderle in quella di proiezione e usava una aspect-ratio chevariava fra 1:2,35 1:2,55 ma difetti cioè le immagini in 1° piano tendevano ad essere più larghedel dovuto e profondità di campo ridotta.
  • L'avvento del cinemascope e altri formati widescreen determinarono conseguenze sul pianodell'estetica cinematografica dando vita a inquadrature più ricche e composite checostringevano lo spettatore a prestare attenzione a

Diversi punti focali.

Oggi il più usato è 1:1,85.

Montaggio: operazione che unisce e mette in relazione fra loro 2 inquadrature, scene o sequenze sulla base di un progetto estetico, narrativo e/o semantico.

Profilmico e messa in scena

Ambiente e figura

Lo spazio ambientale di un'inquadratura può essere naturale, cioè fondato sull'utilizzo di uno spazio già esistente, parzialmente modificato o interamente ricostruito (in questi ultimi 2 casi si parla di scenografia, cioè la modificazione o creazione di un ambiente in funzione della ripresa cinematografica).

Differenza fra scenografia teatrale e cinematografica: ogni inquadratura di un film rappresenta un aspetto particolare della scenografia (scenografia-madre), di questa ogni inquadratura dà un'immagine diversa attraverso soluzioni che possono riguardare differenti codici del linguaggio cinematografico (es. angolazione, effetti di luce), con i piani fortemente ravvicinati.

Può evidenziare determinati arredi scenografici e attraverso il montaggio la scenografia-madre viene frazionata in una successione di piani che le conferiscono una dimensione temporale e la percorrono secondo un ordine stabilito dal regista.

L'ambiente è spesso legato alle figure: il senso di un'inquadratura può trovare nelle relazioni fra ambiente e figura un significativo elemento di definizione (ambiente in sintonia/contrasto con i sentimenti/pensieri dei personaggi) quindi l'ambiente può dare un contributo essenziale alla definizione dei personaggi.

Ricostruzione degli ambienti nei film storici o ambientati in altre epoche o uso di scenografie per es. musical + ragione economica perché costa meno di costruire una piazza in studio che occuparla realmente + si modificano aspetti per rendere più espressivo e funzionale il contributo significante dell'ambiente all'opera.

Concezione dell'ambiente:

Realista Impressionista

Espressionista/Artificiale Non significa Scelto, modificato e ricostruito Può essere o meno funzionale alla dominante psicologica dell'azione ma è esplicitamente che quello che a partire dalla dominante psicologica dell'azione, è il. artificiale, il mondo è deformato e stilizzato in d'animo. paesaggio di uno stato funzione simbolica. Interessante è il rapporto fra ambiente e figura nel comizio elettorale di Charles Foster Kane (Orson Welles) in Quarto potere (1941) dove il personaggio è segnato da elementi di contraddizione perché da una parte è in grado di determinare le scelte politiche di un'intera nazione ma dall'altro la sua dimensione privata è destinata a una serie di fallimenti: la costruzione narrativa del personaggio passa Pag. 14 di 47 attraverso la storia del film ma anche dalla sua messa in scena e in questo caso nella sequenza del comizio elettorale tale contraddittorietà

è resa attraverso l’enorme manifesto elettorale che sta alle spalle di Kane (dialettica grande/piccolo) + artificialità scenografica è tutt’uno con l’artificialità dellapolitica così come essa è incarnata da Kane (rapporto fra naturale artificiale dove quest’ultimo si riferisce alla volontà di piacere e persuadere attraverso tecniche di comunicazione).

Es. Marnie di Hitchcock (1964): la casa della madre, il trauma, la nave + Lanterne rosse di Yimou(1991): simmetria.

Scenografie virtuali

Ambienti generati direttamente dal computer che non rappresentano più il calco di una determinata realtà oggettiva e potrebbero portare a una tendenziale scomparsa del profilmico (intendendo ciò che sta completamente davanti alla macchina da presa).

Ambienti virtuali: Puri Parziali

Interamente realizzati al computer. Usano immagini dal vero sottoposte poi a un trattamento di sintesi che ne modifica o stravolge alcune.

caratteristiche.
Realistici Fantastici
Simulano un mondo possibile. Fantasy, fantascienza.
Illusori Espliciti
Effetto digitale celato e l’immagine apparirà come Lo spettatore sarà reso consapevole dellafotorealistica a un livello tale che lo spettatore non è sua artificialità.in grado di dire se si tratta di una ripresa dal vivo(immagine-traccia) o di un calcolo (immagine disintesi).
Il set virtuale genera rappresentazioni di ciò che realtà non esiste: il lavoro dello scenografo sitrasforma perché non deve fare i conti con la materialità del set ma con il peso complessivo di unmodello tridimensionale cioè l’insieme delle informazioni per calcolare superfici, rendering e i varieffetti visivi.
Gli attori per recitare dentro un set virtuale: effetto del trasparente nel cinema tradizionale, blue ogreen-sreen, tecnica del chroma-key (una volta ripreso un soggetto con uno sfondo di colore neutroverde/blu si sostituisce lo

Sfondo con un'immagine fissa o in movimento. Questi ambienti virtuali possono creare effetti illusori (realistico: es. Munich di Spielberg del 2005: inserisce digitalmente il World Trade Center) o denunciare la propria dimensione di artificialità (fantastico: es. Inception di Nolan del 2010: case di Parigi si sollevano in cielo e si ripiegano su sé stesse). In Un sogno lungo un giorno di Coppola del 1982: quando i 2 protagonisti viaggiano in auto usano uno sfondo che è chiaramente un modellino e il chroma-key questo serve per esplicitare la diversità delle fonti visive coinvolte.

Scenografo (approfondimento):

  • Grafica e l'allestimento delle scene in linea con il contesto storico in cui è ambientata l'opera e con lo stile del regista con cui lavora e col quale discute delle scenografie principali e dello stile generale del film.
  • Si confronta con sceneggiatore + direttore della fotografia
con cui sceglie luoghi e set anche in base alle richieste della produzione, il n° di teatri di posa, quali abitazioni reali + costumista+ trovarobe. Pag. 15 di 47
  1. 3 tipologie di costumi: relativi a film storici VS di grande sartoria per le dive VS liberamente disegnati per film di science-fiction.
  2. Preparazione delle scene dei film dipende dai registi: alcuni preparano un decoupage con una visione precisa della disposizione dello scenografo VS altri si affidano totalmente all'inventiva VS altri lavorano al decoupage in collaborazione con lo sceneggiatore e a volte con il cameraman.
  3. Il cinema americano ha creato il ruolo del production designer (progettista e disegnatore insieme) incarnato per la 1^ volta da William Cameron Manzies per Via col vento di Fleming (1939): la funzione attualmente consiste nel coordinamento degli elementi che concorrono alla realizzazione del film (es. illuminazione, trucchi, scenografie).
Di fondamentale importanza è la figura dello scenografo, che si occupa della creazione degli ambienti e degli elementi scenografici all'interno del film.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
47 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valevic23 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teorie e tecniche del linguaggio cinematografico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Spanu Massimiliano.