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CONTESTO STORICO
31 Battaglia di Azio, sconfitta di Antonio e Cleopatra
a.C.
27 Ottaviano assume il titolo di Augusto e il potere proconsolare per 10 anni
23 Ottaviano assume la tribunicia potesta “ insieme dei potere dei tribuni della
plebe”
20 Trattato di pace con i Parti
12 Augusto pontifex maximus
9 Inaugurazione dell’ara pacis
4 d.C. Augusto adotta Tiberio e gli impone l’adozione di Germanico, figlio di Druso
14 Muore Augusto a Nola
POLITICO
Il quadro storico-politico è dominato da Augusto e dal suo programma:
- consolidamento del potere personale nei vari ambiti della vita pubblica
dell’impero, dal civile, al militare, al religioso, con la legittimazione dagli organi costituzionali, dal
senato ai comizi, nel rispetto formale delle loro funzioni = la realizzazione dell’impero sul terreno
della repubblica; - difesa delle frontiere con
guerre di consolidamento e trattati di pace e convivenza; -
pacificazione interna facilitata dal prestigio di Augusto e dal consenso generale;
- vari provvedimenti ideologici come il recupero dei valori antichi: condanna del lusso sfrenato,
moralizzazione dei costumi, esaltazione della vita dei campi, rispetto almeno formale della
costituzione repubblicana e delle sue magistrature; leggi a favore della famiglia e del matrimonio;
mantenimento delle strutture di governo repubblicane che permettono alla nobilitas di collaborare
con il nuovo regime; recupero della religione indigena e dei suoi culti; inserimento nel senato di
italici e provinciali; ricostruzione delle città e dei municipi; innalzamento del livello culturale
generale anche attraverso la costruzione di pubbliche biblioteche; estensione della cittadinanza a
comunità e province alche al di fuori dell’Italia; favoreggiamento delle autonomie locali; ricorso
all’arte e alla letteratura come strumenti di diffusione delle idee e conseguimento del consenso.
ECONOMICO
Situazione economica favorevole, grazie alla pax augustea che permette di impegnare grandi
risorse finanziarie e uomini nella produzione, e garantisce libertà di traffici in un’area ampia
comprendente tutte le terre che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Vi è una notevole crescita del
commercio e della grande produzione.
SOCIALE
Il quadro sociale si caratterizza a differenza del passato per una certa concordia delle classi sociali
nell’accettazione della supremazia e garanzia esercitata e fornita dal princeps, in grado di offrire un
arbitrato per così dire produttivo e coinvolgente. Le lotte feroci delle epoche precedenti avevano
finito per impoverire tutti. Altro elemento non totalmente nuovo è il formarsi dell’ordine di
transizione dei liberti, fonte di arricchimento per altri ordini ma anche di nuove personalità e
cittadini nella comunità. Personalità appunto attive, motivate, culturalmente aperte, operanti nelle
grandi imprese degli ordini superiori , e nell’amministrazione pubblica e anche in quella del
patrimonio del princeps. Altra novità, che contribuisce all’innalzamento culturale della popolazione
dell’Impero, alla creazione di una coscienza di appartenenza all’Impero, anche per i provinciale, è
la costituzione di un esercito professionale, per la custodia delle frontiere e la repressione dei vari
moti insurrezionali e tentativi di invasione. Rilevante appare essere anche l’avanzata delle donne:
la presenza influente nella vita sociale e pubblica, la loro cultura, la loro libertà. Nella famiglia del
princeps sono loro che consolidano i legami, alleanze, e avanzano i loro figli ( Ottavia sorella di
Augusto data in sposa ad Antonio; Giulia figlia di Augusto e Livia, moglie di Marcello, nipote di
Augusto ed erede designato; Livia Drusilla, seconda moglie di Augusto e madre di Tiberio). Il peso
politico della donna emerge anche nei monumenti ufficiale: nell’ara pacis figurano donne e bambini
della famiglia di Augusto. La crescita culturale e di libertà della donna è rivelata anche dalle donne
della poesia elegiaca ( Corinna): donne colte, amanti delle arti, simbolo di un sesso in forte
crescita. Stessa impressione si ricava dalle lettrici a cui Ovidio rivolge il terzo libro dell’Ars
amatoria, e i Medicamina faciei feminae e dalle autrici delle Heroides. Dall’ars amatoria si ottiene
un’indicazione su quella che doveva essere la cultura letteraria delle fanciulle, se vi si raccomanda
loro la lettura dei lirici greci da Saffo a Callimaco, oltre i poeti romani del periodo. Un segno della
libertà amorosa della donna può scaturire dagli adulteri della figlia e della nipote di Augusto
( Giulie), segno in realtà di un costume che si andava diffondendo.
CULTURALE
Emergono +: omogeneità di temi e forme, l’ampiezza e la profondità della penetrazione della
cultura programmata, la crescita dell’alfabetizzazione, e quindi dell’interesse culturale in strati
sociali sempre più vasti, la graduale introduzione nelle scuole degli autori moderni che vanno a
sostituire quello arcaici. Augusto allo scopo di dominare e utilizzare la cultura, si lascia influenzare
da Mecenate, che accoglie attorno a lui, protegge e stimola, letterati ed artisti. In questo periodo il
letterato accolto e protetto non ripiega più solo su temi privati ma + su temi rivolti ad esaltare il
princeps, la situazione da lui creata di pace, di una vita a contatto con la natura, il sentimento della
pietas, il coinvolgimento della cultura, lingua e letteratura greca. Un monumento di particolare
significato ideologico come l’ara pacis, che illustra tematiche tipicamente romane, si ispira all’altare
di Zeus a Pergamo e diviene modello di opere simili in Italia e nelle province. Il messaggio
culturale e ideologico augusteo è universale volutamente, rivolgendosi a tutti i sudditi dell’Impero.
A dimostrazione del crescente livello di alfabetizzazione e interesse per le lettere, iniziato già
nell’epoca precedente, abbiamo: la produzione in funzione del commercio, che implica contabilità e
scambi epistolari, nascita di un ceto manageriale, + liberti; le autonomie locali che implicano la
partecipazione alla vita cittadina a livello attivo e passivo mediata anche attraverso la parola
scritta, comportano anche la formazione di una classe dirigente relativamente colta; la accresciuta
importanza nella vita politica e sociale delle donne e la loro alfabetizzazione; l’aumento costante
delle scritture esposte, cioè delle epigrafi pubbliche e private; la creazione di biblioteche pubbliche;
la ritrattistica e le rappresentazioni pittoriche in crescita di giovani e donne con in mano materiale
scrittorio; l’interesse della gente comune per le persone dei grandi poeti; la diffusa passione di
scrivere e recitare versi; la cittadinanza romana offerta da Cesare nel 49 a medici e dottori di arti
liberali e aumento delle scuole, dove subentrano autori contemporanei Virgilio e Orazio per la
poesia, Sallustio Cicerone e Livio per la prosa, che finiscono per rappresentare + Virglio la
letteratura nazionale.
Letteratura:
in questo periodo è ricca e di un elevatissimo valore artistico, con uno sguardo sempre rivolto al
mondo greco. Oltre a generi letterari già presenti entrano nella letteratura latina l’elegia: gli Amores
perduti di Cornelio Gallo, le Elegiae di Properzio e Tibullo, gli Amores e i Tristia di Ovidio; e la
poesia bucolica, con le Bucoliche di Virgilio. Questa grande quantità e varietà è segno della
vivacità culturale dell’epoca. Alcune caratteristiche della lingua sono determinate dal legame con il
potere, la volontà e la capacità di raggiungere un pubblico più vasto, la forte presenza dei modelli
greci, la dignità poetica assegnata a opere di carattere didascalico, la centralità del tema
dell’amore. La collaborazione dei letterati e la loro
condivisione del programma politico di Augusto emerge da: punti salienti del programma di
governo di Augusto ( ritorno al passato, moralizzazione dei costumi) sono ricorrenti in Virgilio,
Orazio, Ovidio, Tibullo, Properzio, Livio e altri; l’esaltazione e l’omaggio tributati alla gens Iulia
traspaiono ben evidenti dalle opere di Virgilio e di Orazio; alcune opere o componimenti sono
dedicati o rivolti ad Augusto, o ai suoi collaboratori più stretti; alcuni uomini importanti del potere
esprimono giudizi sui letterati del tempo, condizionandone le scelte tematiche e linguistiche. Per
quanto riguarda il pubblico che ne fruisce, è molto vasto quello che raggiungono + l’epica virgiliana
e la poesia civile di Orazio, anche grazie alla larghissima condivisione delle loro tematiche private (
+ l’elegia) o la vita dei sentimenti, presentandoli come casistica umana, attira gli amanti della
letteratura del privato. L’attenzione generalmente rivolta ad un pubblico medio, vasto, esterno al
poeta, determina la scelta del tema e condiziona il modo di presentare gli argomenti, in modo che
tocchi sentimenti, esperienze diffusi, e attiri l’attenzione del lettore attraverso il quadro mimico, la
situazione coinvolgente. A questo scopo sono subordinate anche le scelte linguistiche.
La presenza dei modelli greci ( grecismi +
nell’elegia, e nel poema didascalico) è teorizzata da Orazio nell’Ars poetica “sfogliate i modelli
greci di giorno e di notte”. Vari poeti latini si vantano di aver portato la poesia greca a Roma:
Orazio in primis che si vanta di esser stato il primo a portare agli Italici il carme Eolio, cioè di Alceo.
In quest’opera di trasferimento della poesia greca a Roma si sviluppa anche un notevole orgoglio
nazionale, quasi reazione ad un complesso di inferiorità. La letteratura didascalica in versi ( già
iniziata con gli Hedyphagetica di Ennio) sembra essere ora un genere di moda, con una vasta
gamma di tematiche, che vanno dall’agricoltura, alla vulcanologia, alle erbe salutari, ai veleni degli
animali. L’ampiezza degli argomenti tecnici e la dignità poetica loro concessa sono segno dell’alto
grado di conoscenze tecnologiche e scientifiche, comunque di curiosità e di formazione e gusto
letterario poetici. Il tema amoroso occupa però un ruolo importante e centrale nella produzione
letteraria di questo periodo, e non solo nella poesia d’amore per eccellenza, quella elegiaca, ma
anche in un poema epico come l’Eneide, nelle Odi e negli Epodi di Orazio, nelle Metamorfosi di
Ovidio. Anche la poesia erotica romana è debitrice di quella greca, da Mimnermo a Callimaco, +
nel suo carattere di poesia dotta; è comunque originale nei modelli di rapporto e comportamento
erotico che descrive: la schiavitù d’amore, la milizia d’amore, il coinvolgimento totale della persona
nella vicenda erotica, il patto di amore al di là delle convenzioni sociali, le reazioni violente che
seguono la rottura del patto