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CONTROLLO SENZA INVESTIMENTO DIRETTO O INDIRETTO DI CAPITALE
Siverifica quando una società esercita un'influenza "dominante" su un'altra società in virtù di vincoli contrattuali. È possibile che la grande impresa sia la più grande acquirente dei prodotti dell'impresa satellite; che la grande impresa programma, controlla, organizza e finanza la produzione dell'impresa satellite. Di fatto, la grande impresa diviene soggetto economico e, pertanto, incide in modo determinante sulle decisioni strategiche della impresa satellite, come ad esempio la scelta dei prodotti, mercati, tecnologia, ecc.. Inoltre, la grande impresa controlla il funzionamento dell'impresa satellite orientandone e rettificandone sistematicamente la condotta.
Impresa pubblica (sono società di capitali)
Si definisce "impresa pubblica" quell'impresa in cui il soggetto economico fa capo ad un ente pubblico. Il soggetto economico
Il testo fornito riguarda l'impresa pubblica e la sua composizione. Questa è formata da una coalizione di persone nominate dai poteri pubblici. Le persone coinvolte sono:
- Manager professionisti, che possiedono competenze tecniche in materia manageriale; essi si pongono all'interno dell'impresa.
- Uomini politici, che rappresentano i cittadini e che detengono il potere di nominare i manager professionisti; essi si pongono all'esterno dell'impresa.
L'impresa può essere una public company o un'impresa familiare. Nel caso di una public company, il titolare dell'impresa è il gruppo manageriale, ovvero l'insieme di manager a cui viene delegata la gestione della società dai proprietari del capitale. I manager non detengono quote azionarie, quindi si assiste alla nascita della separazione tra proprietà del capitale e controllo della società. In definitiva, il soggetto economico è il gruppo manageriale.
Le cause che hanno portato alla nascita dell'impresa matura sono:
- Presenza di un forte dinamismo ambientale, ovvero nasce l'esigenza di persone che sappiano amministrare le aziende, quindi, oltre ai manager c'è bisogno dei dirigenti; 2. diffusione delle società di capitale; 3. aumento del fabbisogno finanziario delle grandi società per azioni, quindi, l'emissione di titoli di capitale; 4. allargamento della compagine sociale a nuovi soci; 5. nascita del fenomeno della "polverizzazione" della proprietà (Riv.industriale); 6. i nuovi soci detengono titoli azionari limitati e si disinteressano delle problematiche della gestione; 7. nascita dell'impresa matura. L'organizzazione All'interno del sistema aziendale il coordinamento dei vari organi non è realizzabile automaticamente, perché esiste una potenziale tendenza alla "entropia positiva", ovvero la propensione al disordine, alla disgregazione della struttura formale e alla sostituzione degli obiettivi organizzativi con quelli personali. Il soggetto economicofronteggia questa tendenza mediante la creazione di una struttura organizzativa, che specifichi gli obiettivi che gli organi devono conseguire e le norme di funzionamento. L'azienda è infatti un sistema dinamico e aperto, in continua relazione con l'ambiente esterno: environment. Nelle aziende moderne, il potere decisorio è ripartito tra numerosi centri deliberativi, che agiscono in senso cooperativo. Tali centri, sono affidati a individui che posseggono delle competenze tecniche per impiegare la tecnologia avanzata, per analizzare l'ambiente e per adattare alle variazioni dell'ambiente la condotta del sistema aziendale. Affinché il comportamento dell'impresa risulti razionale è necessario realizzare il "team-work", ovvero la formazione di un gruppo coordinato, che operi tenendo presente gli interessi dell'organizzazione. Questo è un compito molto difficile e delicato. Come osservano Bakke e Argyris, gli individui
- gli obiettivi che dovranno essere realizzati dai singoli centri, entro certi lassi temporali;
- le norme di funzionamento che precisano come i centri aziendali dovranno svolgere le mansioni assegnate, per conseguire gli obiettivi prestabiliti;
- all'ambiente;
- per avviare e coordinare gli atti operativi dei membri dell'organizzazione;
- per controllare che i comportamenti dei vari centri aziendali rispondano agli interessi
- dell'organizzazione.
Le persone che compongono un'organizzazione hanno bisogni da gratificare ed obiettivi da conseguire, che spesso sono in contrasto con le finalità dell'organizzazione. Essi hanno l'attitudine ad interpretare in modo personale il loro ruolo nell'azienda, quindi, tendono a distorcere le informazioni che inviano ai vertici aziendali e ad alterare quelle che provengono dagli organi superiori. I membri dell'organizzazione tendono ad interpretare in modo differente i fenomeni ambientali che condizionano la gestione, generando una mancanza di coordinamento tra le parti della struttura aziendale.
Molti centri deliberativi sono dotati di conoscenze specializzate di tipo "esclusivo"; la loro discrezionalità decisoria è molto ampia. Pertanto, il loro comportamento non è perfettamente controllabile da parte dei superiori, i quali incontrano difficoltà nel collegare e armonizzare la condotta tra i diversi centri specialistici e nell'adattare la
condotta alle richieste dell'organizzazione. Emerge, quindi, che le organizzazioni produttive sono influenzate dalla tendenza all'entropia positiva. Il vertice aziendale si adopera per fronteggiare questa situazione, cioè eliminare o attenuare questa tendenza, introducendo particolari accorgimenti organizzativo-amministrativi che: mettano i membri dell'organizzazione nella condizione di produrre decisioni e azioni di buona qualità, e che permettano di coordinare le decisioni e le azioni. I procedimenti mediante il quale il soggetto economico condiziona la libertà discrezionale dei centri aziendali e adatta il loro comportamento alle richieste dell'organizzazione sono: A) definizione del quadro organizzativo, cioè specificare i ruoli, le linee di autorità e di non autorità che collegano i centri aziendali; B) determinazione degli obiettivi e specificazione delle norme di funzionamento; C) creazione di un efficiente sistema.informativo;D) ricerca e selezione di personale adatto ai ruoli previsti dal quadro organizzativo e addestramento dello stesso;
E) introduzione di un sistema di incentivi che induca i dipendenti a soddisfare interessi personali ed aziendali.
B) Determinazione degli obiettivi e specificazione delle norme di funzionamento
Al fine di guidare, controllare e armonizzare la condotta dei vari centri, l'organo che detiene il governo aziendale si adopera a specificare:
La determinazione degli obiettivi può essere decisa, in base allo stile di direzione adottato, dai vertici aziendali o con una partecipazione degli organi di livello gerarchico inferiore.
Le norme di funzionamento possono essere di vario tipo e concernono: le procedure operative standard,
le politiche aziendali e le regole. Più precisamente: ai livelli organizzativi più bassi: si programma il comportamento degli individui e le azioni che dovranno essere eseguite in risposta a determinati stimoli interni e ambientali, ovvero le procedure operative standard; ai livelli organizzativi più elevati: l'alta direzione può, per indirizzare la discrezionalità verso il perseguimento degli obiettivi aziendali, emanare le cosiddette politiche, ovvero la definizione delle linee guida che devono essere seguite per risolvere certi problemi; per guidare l'azione vengono individuate le regole. Una regola richiede che una specifica azione venga posta in essere nel rispetto di una determinata situazione. C) Creazione di un sistema informativo efficiente è la materia prima degli atti di decisione, controllo ed esecuzione. La costruzione di un efficiente sistema informativo è indispensabile: per produrredecisioni che consentono di adattare continuamente la condotta aziendale
D) Ricerca e selezione di personale e addestramento dello stesso
La ricerca e selezione di personale consiste nell'individuare e selezionare persone con competenze richieste dai ruoli previsti nel quadro organizzativo e persone adatte alla cultura aziendale.
L'addestramento consiste nel preparare l'individuo alle richieste del ruolo organizzativo (dimensione tecnica) e nello stimolare i dipendenti ad identificarsi con l'azienda (dimensione motivazionale).
E) introduzione di un sistema di incentivi che induca i dipendenti a soddisfare interessi personali ed aziendali
Se si fondono l'aspetto "personalizzante" e quello "socializzante", si stimolano i
dipendenti a fornire il massimo contributo di energia nell'espletamento dei compiti previsti, realizzando alta motivazione ed alta produttività.
DEFINIZIONE DEL QUADRO ORGANIZZATIVO: ruoli e influenze organizzative
Il quadro organizzativo è una struttura di ruoli individuali e di dipartimenti, cui è confidata l'esplicazione dell'insieme di funzioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Con la creazione di compiti e la determinazione delle relazioni formali che collegano gli organi, si realizza, come dice Simon, il "coordinamento strutturale di tipo formale".
Mediante la specificazione del contenuto dei ruoli e delle relazioni tra gli stessi, l'organizzazione limita l'autonomia dei suoi membri e concentra la loro attenzione su compiti particolari.
Se il comportamento di un singolo non si sviluppano armonicamente con quello del gruppo, egli potrà fornire un contributo negativo per il raggiungimento degli obiettivi.
obiettivi aziendali. Il mezzo per integrare i comportamenti individuali è l'AUTORITÀ, ovvero un meccanismo che consente alle delibere gerarchiche superiori di costituire delle guide per le scelte effettuate nelle posizioni inferiori. L'autorità formale L'autorità formale è una delle varie forme di influenza organizzativa. Consiste nel diritto riconosciuto dall'organizzazione di elaborare decisioni e obbligare i subordinati ad accettare queste decisioni come premessa della propria condotta. Il diritto al comando è rafforzato dall'introduzione di particolari sanzioni e ricompense. I tipi di autorità formale sono tre: gerarchica, funzionale e "del grado". L'autorità gerarchica L'autorità gerarchica è il diritto di comando a persone che ricoprono ruoli più elevati rispetto a altre persone collocate sulle stesse linee gerarchiche in posizioni immediatamente sovrapposte. Essaibile di discussione o di disobbedienza. L'obbedienza può essere richiesta in diversi contesti, come ad esempio nell'ambito militare, religioso o familiare. In ogni caso, l'obbedienza implica il rispetto delle regole e delle autorità costituite. L'obbedienza può essere considerata un valore positivo, in quanto favorisce l'ordine e la stabilità all'interno di una comunità. Tuttavia, è importante distinguere tra un'obbedienza cieca e acritica e un'obbedienza consapevole e responsabile. L'obbedienza cieca può portare a situazioni di abuso di potere e violazione dei diritti umani, mentre un'obbedienza consapevole implica la capacità di valutare criticamente i comandi ricevuti e di agire in base alla propria coscienza. In conclusione, l'obbedienza è un concetto complesso che richiede una riflessione attenta e una valutazione critica. È importante promuovere un'obbedienza consapevole e responsabile, che rispetti i diritti e la dignità di ogni individuo.