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Insieme -> CONCETTO PRIMITIVO (non esiste una definizione formale)

un concetto non definibile con altri strumenti.

definibile in maniera INEQUIVOCABILE quando: può stabilire in modo UNIVOCO quali elementi ne fanno parte

lotano per tutti gli elementi

Descrizione di un insieme:

  • per elencazione dei suoi elementi (tra parentesi graffe e separati da virgole)
  • mediante una proprietà caratteristica

NON SI ESCLUDONO

Insieme vuoto => { }

insieme il cui numero di elementi è pari a 0

Due insiemi sono (uguali) quando hanno esattamente gli stessi elementi:

∀x x ∈A ⇔ x ∈B

Ex: A = {2, 4, 6} B = {6, 4, 2} C = {2, 5, 6}

A = B

&Ai; C ≠ B ≠ C

non importa l'ordine

o le ripetizioni di uno stesso elemento

Un insieme A è incluso in B (o A è SOTTOINSIEME di B) quando ogni elemento di A è comune in B:

∀x x ∈A → x ∈B

A ⊆ B (A incluso in B)

L’insieme vuoto ed A sono sempre sottoinsiemi di A

L’insieme delle parti di X, P(X) é l'insieme che ha per elementi tutti i sottoinsiemi di X:

P(X) ⊆ A ⊆ X

Ex: insieme delle parti delle vocali di questo:

  • X = {e, u, a, o}
  • P(X) = { }, {a}, {e}, {u}, {o}, {e, a}, {e, u}, {e, o}, {a, u}, {a, o}, {u, o}, {e, a, u}, {e, a, o}, {e, u, o}, {a, u, o}, {e, a, u, o}

Operazioni tra insiemi

  • Unione di A e B (A ∪ B) = elementi appartenenti ad A e B

A ∪ B = {x : x ∈ A ∨ x ∈ B}

  • Intersezione di A e B (A ∩ B) = elementi comuni ad A e B

A ∩ B = {x : x ∈ A ∧ x ∈ B}

Quando A ∩ B = {} A è disgiunto da B

  • Differenza tra insiemi A e B (A \ B) = elementi che appartengono ad A ma non a B

A \ B = {x : x ∈ A ∧ x ∉ B}

A \ B ≠ B \ A

  • Complementare di A rispetto ad insieme di riferimento U (AC)

Elementi di U che non appartengono ad A = AC: {x ∈ U : x ∉ A}

(anche definito come U \ A)

  • Prodotto cartesiano tra insiemi (tra infiniti insiemi)

Dato due insiemi A e B, si definisce prodotto cartesiano (A × B) l'insieme delle coppie (a, b) in cui il primo elemento varia in A e il secondo in B:

A × B = {(a, b) : a ∈ A, b ∈ B}

Es: A = {1, 2} B = {3, 4, 5}

A × A = A2 = {(1, 1), (1, 2), (2, 1), (2, 2)}

B × B = B2 = {(3, 3), (3, 4), (3, 5), (4, 3), (4, 4), (4, 5), (5, 3), (5, 4), (5, 5)}

A × B = {(1, 3), (1, 4), (1, 5), (2, 3), (2, 4), (2, 5)}

B × A = {(3, 1), (3, 2), (4, 1), (4, 2), (5, 1), (5, 2)}

→ Gli insiemi sono diversi, perché non hanno tutti gli elementi in comune

Esiste un elemento che appartiene ad un insieme ma non all'altro

Logaritmo

Dati due numeri reali a e b (con a>0, a≠1 e b>0), il logaritmo in base a di b (loga b) è l'esponente che devo dare ad "a" per ottenere b.

loga b = c base del logaritmo argomento del logaritmo

Esi: log2 8 = 3

log2 1/8 = -3

  1. Proprietà dei logaritmi
  2. loga a = 1
  3. loga 1 = 0
  4. loga (b ⋅ c) = loga b + loga c
  5. loga (b/c) = loga b - loga c
  6. loga bc = c loga b
  7. loga b = logc b logc a (formula del cambiamento di base)

INSIEMI LIMITATI

Un insieme X ⊆ ℝ è:

  • Limitato superiormente se ha almeno un maggiorante, cioè M(x) &neq; ∅
  • Limitato inferiormente se ha almeno un minorante, cioè m(x) &neq; ∅
  • Limitato se è limitato sia superiormente che inferiormente

ESTREMO SUPERIORE

Dato X ⊆ ℝ con X limitato superiormente e diverso dell'insieme vuoto:

  • L'estremo superiore di X (supX) è il più piccolo dei maggioranti di X, cioè:

Sup X = min M(x)

(minimo di maggioranti di X)

  • Se X è illimitato superiormente, si pone sup X = ∞

PROPRIETÀ DELL'ESTREMO SUPERIORE

  1. L'estremo superiore di X, essendo definito come minimo, è unico
  2. Se X ammette massimo, allora il massimo di X e il sup X coincidono
  3. Da definizione di estremo superiore:
    • supX = min M(x) ⇒ supX maggiore o uguale a un maggiorante di X, cioè supX ≥ x ∀ x∈X
    • supX è il più piccolo tra maggioranti di X, cioè ∀ ϵ > 0, ∃ x ∈X: supX - ϵ < a (valore scelto a caso)

3 = ℝ x ℝ x ℝ = { (x, y, z), x, y, z ∈ ℝ }

n = ℝ x ℝ x ... x ℝ = { (x1, x2, x3, ... xn), x1, x2, x3, ... xn ∈ ℝ }

Gli elementi di ℝn si chiamano VETTORI e i numeri reali: x1, x2, ... xn si chiamano COMPONENTI del VETTORE

- Anche gli elementi di ℝ sono vettori ad una sola componente, ma vengono più spesso indicati come SCALARI.

RAPPRESENTAZIONE DI ℝ3

P(1, 2, z)23

UGUAGLIANZA TRA VETTORI

x = (x1, x2, ..., xn) ∈ ℝn

y = (y1, y2, ..., yn) ∈ ℝn

x = y ⇔ x1 = y1, x2 = y2, ... , xn = yn

Due vettori sono uguali quando le componenti sono ordinatamente uguali tra loro.

SOMMA TRA VETTORI

x + y = (x1 + y1, x2 + y2, ..., xn + yn) ⇒ Sommare ordinatamente le loro componenti

- Impossibile sommare vettori appartenenti ad insiemi ℝ di diverso ordine

PRODOTTO CON UNO SCALARE

x = (x1, x2, ..., xn) ∈ ℝn

k ∈ ℝ

kx = (k x1, k x2, ..., k xn) ∈ ℝn ) è un vettore

Se A è una matrice m×n, la matrice trasposta di A (AT) è la matrice n×m ottenuta da A scambiando le righe con le colonne.

Una matrice riga (o "vettore riga") è una matrice avente una sola riga (m=1).

Una matrice colonna (o "vettore colonna") è una matrice avente una sola colonna (n=1).

Operazioni tra matrici

  1. Somma (e differenza) tra matrici:

    • Possono essere sommate solo matrici con la stessa dimensione.
    • Il risultato lo ottengo sommando gli elementi corrispondenti delle due matrici:

    A(aij)   B(bij)   A+B=(aij+bij)

  2. Prodotto tra una matrice e uno scalare

    A(aij)

    e ∈ ℝ

    eA = (eaij) ⇒ Si moltiplica ogni elemento per lo scalare

  3. Prodotto tra una matrice riga e una matrice colonna

    • Il prodotto si può effettuare se le due matrici hanno lo stesso numero di elementi.
    • Il risultato lo ottengo moltiplicando gli elementi della matrice riga (verso destra) per i corrispondenti della matrice colonna (verso il basso) e sommando tutti gli elementi.
  4. Prodotto tra matrici

    • Le matrici A e B possono essere moltiplicate se e solo se il numero di colonne di A è uguale al numero di righe di B.

    A: m×n   B: n×p   C: m×p

    L'elemento cij della matrice C lo ottengo facendo il prodotto tra la riga i di A e la colonna j di B.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
90 pagine
9 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-S/06 Metodi matematici dell'economia e delle scienze attuariali e finanziarie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher robistar8 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi matematici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Meo Claudia.