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DALLE PROPRIETA' DEI LIMITI SI DEDUCE CHE:
1. la di funzioni continue in x è una funzione continua in x
SOMMA o o
2. il di funzioni continue in x è una funzione continua in x
PRODOTTO o o
3. il di funzioni continue in x è una funzione continua in x se f al
RAPPORTO o o
denominatore è = 0 in x o
ESEMPIO
e^ + x^ in e^x la funzione è continua, in x^3 anche e pure in 3x + 1
x 3
f(x)= peraltro il denominatore è = 0: perciò la funzione è continua in ogni
3x + 1 punto di D = R - -1/3
TEOREMA DELLA FUNZIONE COMPOSTA
se g è continua in x e f è continua in g(x)
allora f o g è contnua in x
TEOREMA DELLA FUNZIONE INVERSA
la funzione inversa di una funzione continua, è anch'essa inversa
ESEMPIO senx+x +kcos√x x ≥ 0
^2
stabilire se esiste un k appartenente a R tale che f(x) = logx x < 0
^2
se prendiamo un qualsiasi punto in cui x < 0, la funzione è continua perchè log e x sono
^2
continue e perciò anche la loro funzione composta
se prendiamo un qualsiasi punto in cui x > 0, il risultato è lo stesso perchè abbiamo la somma
di tre funzioni continue
ma in x = 0?
lim log x = -∞ perchè x tende a 0 e log(0) a -∞
^2 ^2
x→x o-
lim senx+x +kcos√x possiamo già dire che non esiste un k per cui la funzione
^2
x→x è continua in tutto R perchè di sicuro in 0 non lo è
o+ visto che il limite sinistro tende a -∞
ESEMPIO
2x
^2
x -2x-3 se x<0, x=-1, x=-2
^2
f(x) 3 se x=0, x=-1, x=-2
√x +9 se x>0
^2
√x +9 è continua, perciò per x > 0 non abbiamo punti di discontinuità
^2
per x < 0 invece: per x < -2 la funzione è continua, ma invece prima? cioè in x=-1, x=-2 e x=0?
2x
^2
in caso di x = 0 → lim √x +9 = 3 e lim x -2x-3 = 0
^2 ^2 0 è punto di discontinuità
x→x x→x
o+ o- perchè i due limiti sono diversi
2x 2x
^2 ^2
in caso di x = -1 → lim x -2x-3 = 2/0, cioè +∞ lim x -2x-3 = 2/0, cioè -∞
^2 ^2
x→x x→x
-1- -1 +
x -2x-3 = -1; 3
^2
anche -1 è punto di discontinuità - 1 3
2x 2x
^2 ^2
in caso di x = -2 → lim x -2x-3 = 8/5 lim x -2x-3 = 8/5
^2 ^2
x→x x→x
-2- -2 +
questo non significa comunque che la funzione sia continua perchè il limite esiste ma la
funzione in quel punto non assume il valore 8/5, ma 3; è comunque una discontinuità
eliminabile TEOREMA DI WEIERSTRASS
se una funzione è continua in un intervallo chiuso e limitato
allora è dotata di minimo e massimo assoluti nell'intervallo
TEOREMA DI ESISTENZA DEGLI ZERI
sia f:[a,b] → R continua nell'intervallo
sia f(a)-f(b) < 0 cioè la f assume valori di segno opposto agli estremi dell'intervallo
allora esiste un punto nell'intervallo in cui la funzione si annulla
TEOREMA DEI VALORI INTERMEDI
sia f:[a,b] → R continua
se f(x1)=y1 e f(x2)=y2
allora la funzione assume tutti i valori compresi fra y1 e y2 per x compreso tra x1 e x2
ESEMPI (e) ^1/x
1. f(x)= 1-x
è una funzione composta da e e 1/x: sono entrambe funzioni continue, laddove
NUMERATORE
definite, perciò anche la relativa funzione composta laddove definita è continua, ad esclusione
del punto x = 0: infatti x non appartiene al dominio visto che a x al denominatore di 1/x deve
essere posto = 0 per trovare il dominio dobbiamo anhe porre 1-x=0 e perciò otteniamo che la
DENOMINATORE
x deve essere = 1
D = R – 0,1 nel suo dominio questa funzione è perciò continua
(e)^1/x x=0,1
se invece f(x) = 1-x
0 x=0,1
il problema che si pone è diverso perchè qui D = R: se infatti ci chiediamo se la funzione è
continua nel suo dominio, la risposta è che lo è in tutti i punti in cui x=0,1, ma invece nei punti
in cui x=0,1? (e)^1/x
x=0 lim = +∞/1 = +∞ perchè quando x tende a 0 da destra, 1/x tende a +∞
x→o+ 1-x e un numero che ha come esponente +∞ tende a +∞,
mentre 1-x tende a 1
(e)^1/x
lim = 0/1 = 0 perchè quando x tende a 0 da sinistra, 1/x tende a -∞
x→o- 1-x e un numero che ha come esponente -∞ tende a 0, mentre
1-x tende a 1
PERCIO' 0 E' PUNTO DI DISCONTINUITA' DI 2° SPECIE
(e)^1/x
x=1 lim = e/0 = ∞ perchè quando x tende a 1, 1/x tende a 1 e un numero che
x→1 1-x ha come esponente 1 è uguale a se stesso, perciò tende a e,
mentre 1-x tende a 0
ma qual'è il segno dell'infinito? 1
per trovare il dominio, devo porre 1-x > 0 perciò x < 1 +++++++-------------------------
quindi a destra è -∞, a sinistra + ∞
PERCIO' 1 E' PUNTO DI DISCONTINUITA' DI 2° SPECIE
x^2+x-2
2. f(x)= x-1 x=1 qual'è il valore che deve assumere k
k x=1 affinchè f sia continua nel suo D?
D=R perchè dobbiamo solo porre che x-1=0 cioè x=1 e questa condizione già è posta
quindi sappiamo che la funzione è continua nel suo dominio, che è tutto R: e invece quando x=1?
x +x-2
^2
x=1 lim = 0/0 forma indeterminata quindi eliminiamo la causa dell'indeterminazione
x→1 x-1 metodo ruffini
P(1)=1+1-2=0 1 +1 -2
1 1 2
1 2 0
(x-1)(x+2)
(x-1)(x+2)
perciò (x-1)
lim x+2 = 3 3 è anche il valore di k
x→1 ᴨ
hx+1 x ≤ /2
3. f(x)= che valori devono avere h e k
ᴨ
senx+k x > /2 affinchè la funzione sia continua?
ᴨ
D = R sono tutte continue ma in x= /2
ᴨ ᴨ
lim hx+1 = h /2 +1 lim senx+k = sen /2 + k = 1 + k
ᴨ ᴨ
x→ /2- x→ /2+
quindi mi devo chiedere quando il limite destro e sinistro sono uguali?
ᴨ ᴨ ᴨ
h /2 +1 = 1 + k k=h /2 cioè per tutti i valori di h e k in cui k=h /2
4. logx+x-2 = 0 la funzione è definita per x > 0 cioè nell'intervallo (0;+∞)
lim f(x) = - ∞
x→0
lim f(x) = + ∞
x→+∞
f(x1) < 0 f(x2) > 0
f(c)=0 sicuramente la funzione assume il valore 0 almeno per una volta: ma solo per una
volta?
per scoprirlo possiamo vedere se la funzione è strettamente crescente perchè in quel caso allora
la funzione assumerebbe il valore 0 solo per una volta.
definizione di funzione crescente:
per ogni x1, x2 appartenenti a R x1 < x2 e perciò f(x1) < f(x2)
f(x2) – f(x1) = logx2+x2-2 – logx1-x1+2= logx2–logx1 + x2-x1
> 0 > 0
perchè stiamo supponendo x1 < x2
sono quindi due quantità strettamente
maggiori di zero > 0 perciò anche la loro somma
sarà strettamente maggiore di zero, cioè
logx2–logx1 + x2-x1 > 0
cioè f(x2) – f(x1) > 0 = f(x2) > f(x1)
cioè x2 – x1 > 0 = x2 > x1 → la funzione è
strettamente
crescente
5. determinare per quali valori di a e b
x +x+1
^2
lim ax -b = 1
x→+∞ 2x-3
x +x+1 +2ax -2bx+3b-3ax x (1+2a)+ x(1-2b-3a) +1+3b
^2 ^2 ^2
= = 1
2x-3 2x-3
condizioni: 1+2a = 0 a=-1/2
(1-2b-3a)/2 = 1; 1-2b-3(-1/2)=2; -2b=-3/2+2-1; b=(-3/2-1)/-2; b=3
DERIVATA DI UNA FUNZIONE
sia f:A → R e x* C A punto di accumulazione in A
∆f f(x)-f(x*) RAPPORTO INCREMENTALE = coefficiente angolare della retta secante
∆x x-x*
f(x) se esiste ed è finito lim f(x)-f(x*)
x-x*
x→x*
∆f
f(x*) ∆x allora f è derivabile in x* e il valore finito si chiama
'derivata di f in x*' e si indica con f'(x*)
x* x
NB significato geometrico della derivata
t man mano che x si avvicina a x*
s la retta secante (la curva) tende a diventare tangente
e perciò
il coeff ang della secante ms
.
P* tende a diventare coeff ang della tangente mt
x* x←
la derivata di f in x* rappresenta il coefficiente angolare della retta tangente alla curva nel
punto P*=(x*,f(x*))
se f è derivabile in x* la curva y=f(x) è dotata di retta tangente nel punto P* e l'equazione di
tale retta è y=f(x*)+f'(x*)(x-x*)
se f è derivabile in x* : f(x)-f(x*)/x-x* definisce la derivata prima perciò che è =f'(x*)
ma siccome definisce anche il coefficiente angolare della secante che in questo caso coincide
con il coefficiente angolare della tangente, allora f(x)f(x*)/x-x* sarà = ms che è = mt;quindi:
f(x)-f(x*) f'(x*) ms mt
x-x* al variare di m troviamo le rette passanti per questo punto x*,f(x*)
f(x*) f(x)-f(x*)=m(x-x*)
se si vuole usare proprio mt, basta sostituire m con f'(x*)
x*
se una funzione è derivabile in un punto, essa è dotata di retta tangente in quel punto, perchè
il limite è unico per tutti gli x<x* f è dotata di tangente
invece
in x* posso considerare 1 tangente a destra e 1 a sinistra
ma non nel punto
x*
sia f:A→R e sia x*C A punto di accumulazione
f è DIFFERENZIABILE in x* se esiste una costante a C R tale che
lim f(x)-f(x*)-a(x-x*) 0
x→x* x-x*
a(x-x*) si chiama DIFFERENZIALE di f in x*
lim f(x)-f(x*)-a(x-x*) = 0
x→x*
lim f(x)-f(x*) = lim a(x-x*) = 0
x→x* x→x*
lim f(x)-f(x*) = 0 cioè lim f(x) = f(x*)
x→x* x→x*
perciò una f differenziabile è una f continua
se f è differenziabile in x* → f è derivabile in x*
se f è differenziabile in x*, esiste a C R tale che lim f(x)-f(x*)-a(x-x*) = 0
x→x* x-x*
tale limite è uguale a lim f(x)-f(x*) - a = 0 che è uguale a lim f(x)-f(x*) = a
x→x* x-x* x→x* x-x*
f(x)-f(x*) = f'(x*) e quindi f'(x*) = a
x-x*
perciò: f è derivabile in x* e la sua derivata prima f'(x*) = a
se f è derivabile in x*→ f è differenziabile in x*
se f è derivabile in x* lim f(x)-f(x*) f'(x*)
x→x* x-x*
che è uguale a lim f(x)-f(x*) - f'(x*) = 0
x→x* x-x*
quindi lim f(x)-f(x*) - f'(x*) x-x* = 0 e m.c.m. lim f(x)-f(x*) - f'(x*)(x-x*) = 0
x→x* x-x* x-x* x-x*
→ = 1
quindi f è differenziabile in x* e a = f'(x*)
f è derivabile in x* se e solo se è differenziabile in x*
e se è differenziabile è continua in quel punto
perciò se f è derivabile è f continua
viceversa se f è continua non è detto nè che sia derivabile, nè differenziabile
al posto di a
se f