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DELL’ALTRA
10. Funzione polinomiale
SI OTTIENE DA SOMME E PRODOTTI DI FUNZIONI COSTANTI E FUNZIONE IDENTICA
Funzione costante: y= g (x) =k Ag=R
Funzione identica: y= (x)=x Ai=R
y=(x) =n alla n + n-1 alla n-1+⋯+1+0 f=g ∩ i = R
n è il grado del polinomio, ( = 1, ... , sono i coefficienti del polinomio
i )
Due polinomi sono uguali se e solo se hanno stessi coefficienti e stesso grado
funzione costante
Se n=0⟹ y= =, funzione lineare
Se n=1⟹ y= x =1+0,
Scomposizione di polinomi
è una radice (o soluzione) del polinomio: = 0
è una radice (o soluzione) del polinomio se e soltanto se il polinomio è divisibile
per −
DIVISIONE TRA POLINOMI : (−) =() -> x
(x) (x)=(−) ()
Se il polinomio f ha grado n -> il polinomio Q ha grado n-1
11. Funzione parte intera
() =[]
R la funzione associas il più grande numero intero, non superiore a
∀ ∈
Esempio:
= ->() = [] =3
=5,1-> (5,1) = [5,1] = 5
=−2,2 -> (−2,2) = [−2,2] = −3
Grafico Funzioni quasi elementari
(x)
Trasformazioni di funzioni elementari
Valore assoluto della funzione = |()|
{
= |()| = ()≥0
− ()<0
Esempio:
= () = |ln()| (||)
Valore assoluto della variabile indipendente =
Funzione pari
Esempio:
y = () = |x|
Traslazione verticale = +
Traslazione verso l’alto > 0
Traslazione verso il basso < 0
Esempio:
=()=7 +2 e = =7 −1
Traslazione orizzontale = +
Traslazione verso sinitra > 0
Traslazione verso destra < 0
Esempio:
=()=ln(+1)
Moltiplicazione per costante = (x)
⋅
Esempio:
= () = − alla x
1
Funzione composta = (2 ())
Ę
Se è crescente ()) è crescente cresce
1 1(2 2
()) è decrescente decresce
1(2 2
Se è decrescente ()) è crescente decresce
2 1(2 2
()) è decrescente crescente
1(2 2
Esempio f(x) = in ( 3x ) Esempio f(x) = e alla -x2
x-2
Funzioni a tratti
Già vista con il valore assoluto
Esempio:
{ alla x, ≤0
()= 1−2, 0<≤1
ln (), > 1
Esempio economico: funzione di apprendimento
=− ,
() alla -kx ,,>0
la variabile indica il tempo
Limiti
Generalità sui limiti: calcolo intuitivo
Limite per x che tende a 3 da sinistra
()= 2 → =R∖{3}
-
3-X
lim 2 = +∞
x→3- 3-x
Limite per x che tende a 3 da destra
lim 2 = -∞
x→3+ 3-x x2-1>0
Y= log(x2-1) → (x+1)x(x-1) > 0
E= (-∞, -1) U (+1, +∞)
Ci possiamo avvicinare a -1 da sinistra oppure a +1 da destra.
Limite per x che tende a -1 da sinistra
lim log(x2-1) = -∞
x→-1-
Limite per x che tende a +1 da destra
lim log(x2-1) = +∞
x→1+
Limite per x che tende a + infinito
lim log(x2-1) = +∞
x→+∞
Limite per x che tende a - infinito
lim log(x2-1) = +∞
x→-∞
Graficamente:
Limite per x che tende a + infinito =
Y = x
x+1
A={-1}
lim x =1
x→+∞ x+1
Definizione informale
Siano R (eventualmente infiniti). Diremo che il limite della funzione è
,
∈
uguale a per tendente a scrivendo:
, ,
lim () =
x →P
Ogniqualvolta i valori assunti da sono vicini quanto si vuole a in corrispondenza
,
di tutti i punti sufficientemente vicini a
(con eventuale esclusione del punto = in cui può non essere definita)
,
Definizione unitaria
Sia : ⊆ R → R e siano , ∈ R.
lim () =
x→P
Se e solo se
∀(), ∃() :() ∈ (), ∀ ∈ (), ∈
Dal generale al particolare
Limiti di una funzione nei vari casi:
Caso : (0) = (0 − , 0 + )
Anziché affermare diremo e
∀(0) e ∃(0), ∀ > 0 ∃ > 0
Caso ±∞: (+∞) = (, +∞)
(−∞) = (−∞, −)
Anziché affermare diremo e
∀(+∞) , ∃(+∞) o ∀ (−∞) , ∃(−∞) ∀ > 0 ∃ > 0
0,
Definizione caso = =
Sia punto di accumulazione per l’insieme si ha:
R → R con
: 0 ,
⊆ lim () =
x→x0
⇔∀ > 0, ∃ > 0:|() −| < ,
∀ ∈ :0 < |−0| <
Fissato un intorno V di l, è possibile determinare in corrispondenza, un intorno U di %
tale che tutti gli elementi di U abbiano immagine contenuta in V.
Esempio:
La al tendere di x a 2 tende a 5:
y=x+3 lim. (x + 3) = 5
x→2
In altri termini man mano che la x si avvicina a 2 la y si avvicina a 5.
Definizione caso = +∞, =
Limite per x che tende ad infinito: lim f(x)=l
x→+∞
Sia con A insieme illimitato superiormente, si ha:
: ⊆ R → R lim f(x)=l
x→+∞
⇔ ∀ > 0, ∃ > 0: | () −| < , ∀ ∈ : >
In altri termini, man mano che la x assume valori crescenti la y si avvicina al numero l.
Esempio:
lim 1 =0
x→+∞ 2
|() − | < diventa | 1 − 0 | < da cui 1 < ⇒ 2 > 1
-
-
x2 x2
Ossia: |x| > 1
√
Quindi per il limite è verificato!
x > 1
√
Cioè: I(+∞) = (1 , +∞)
√
Se poniamo: = 0,01 → = 1 =10
√0,01
avremo: | 1 -0 | < = 0,01 ⇒ 1 <
x2 x2
Per esempio: x=11
1 = 0,00826 < 0,01
Definizione caso = −∞, =
Sia con A insieme illimitato inferiormente, si ha:
: ⊆ R → R lim f(x)=l
x→-∞
⇔ ∀ > 0, ∃ > 0: |(x) −| < , ∀ ∈ : < −
Graficamente
Esempio:
lim 1 = 0
x→-∞ x2
|()−| < diventa | 1 - 0| < da cui 1 < ⇒2 > 1
Ossia: || > 1
√
Quindi per x < 1 il limite è verificato!
− √
Cioè I(−∞) = (−∞,− 1 )
√
0,
Definizioni casi = = ±∞
Sia con punto di accumulazione per l’insieme si ha:
: ⊆ R → R 0 ,
lim () =+∞ ⇔ ∀ > 0, ∃ > 0: () >,
x→x0 ∀ ∈ : 0 < | − 0 | <
lim () =−∞ ⇔ ∀ > 0, ∃ > 0 : () <−,
x→x0 ∀ ∈ : 0 < | − 0| <
Asintoto verticale
Esempio:
Definizioni casi = ±∞, = ±∞
→
Sia R R con A insieme illimitato superiormente,
: ⊆
lim () = +∞ ⇔ ∀ > 0, ∃ > 0 : () > , ∀ ∈ : >
x→+∞
lim () =−∞ ⇔ ∀ > 0, ∃ > 0 : () < −, ∀ ∈ : >
x→+∞
Sia con A insieme illimitato inferiormente,
: ⊆ R → R
lim () =+∞ ⇔ ∀ > 0, ∃ > 0 : () > , ∀ ∈ : < −
x→-∞
lim = −∞ ⇔ ∀ > 0, ∃ > 0 : () < −, ∀ ∈ : < −
x→-∞
Esempio
Quando la tende a (finito) si usa dire che a
f(x) l CONVERGE l;
+∞;
Se tende a si usa dire che
{ -∞; DIVERGE
∞
Caso particolare: limite destro
Definizione. Limite destro
Se è definita in allora potrò avvicinarmi a solo per valori ad esso
f(x) (x0,b) x0
superiori; eseguo il cosiddetto limite destro:
lim () = ⇔ ∀ > 0, ∃ > 0: |() − | < ,
x→x+0 ∀ ∈ : 0 < x < 0 +
Caso particolare: limite sinistro
Definizione. Limite sinistro
Identico al precedente è il discorso sul limite sinistro: se è definita in
f(x) (a,x0)
lim () = ⇔ ∀ > 0, ∃ > 0: () − l< ,
x→x0- ∀ ∈ : 0 − < < 0
Esempio Esempio
Esempio
Limiti notevoli Teoremi sui limiti
Teorema 1. Unicità del limite
Se esiste lim f(x)=l
x→x0
allora tale limite è unico.
Ipotesi: lim f(x)=l
x→x0
Tesi: Non esiste nessun tale che:
l’≠l lim f(x)=l’
x→x0
Dimostrazione
Si suppone per assurdo che esistono due limiti diversi:
e con ≠
lim ()= lim ()= ‘ ’
x→x0 x→x0
Allora, dalla definizione di limite risulta:
∀ ∈ R+ ∃ (0) : − < () < + ,
∀ ∈ (0) ∩ − {0}
ma anche:
∀ ∈ R+ ∃(0) ∶ ’ − < () < ’ + ,
∀ ∈ U (0) ∩ − {0}
Di conseguenza, nell’intersezione dei due intorni (0) devono valere
I(0)
∩
entrambe.
Tuttavia scegliendo piccolo abbastanza (affinché l + < risulta:
−
’ )
.