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Cenni di storia della lingua latina
Intorno al II secolo D.C., il latino - seppure in una variante meno dotta e più popolare - era la lingua parlata ufficialmente e diffusamente su tutto il vasto territorio compreso entro i confini dell'Impero Romano. E proprio il prestigio culturale di Roma stava alla base della garanzia dell'utilizzo del latino parlato anche con i popoli dominati dall'Impero, i quali nonostante possibili variazioni di pronuncia o di lessico, fondamentalmente non ne stravolsero il substrato.
Più avanti invece, durante il III secolo D. C., il prestigio dell'Impero venne progressivamente meno e il potere culturale svolto da Roma da un punto di vista linguistico andò sempre più affievolendosi. Diretta conseguenza di questo mutato quadro fu la frattura che venne a crearsi in maniera sempre più marcata tra latino parlato e scritto, tanto che cominciarono a diffondersi differenti versioni di volgari romanzi.
Queste frazionamento linguistico si acuì nel corso del V secolo, a seguito delle invasioni barbariche. Le varie lingue germaniche parlate da Visigoti, Ostrogoti, Unni, Normanni, Angli, e Sassoni vennero così a fondersi con le versioni del latino volgare parlato nella specifica variante parlata in ognuno dei paesi conquistati, dando vita alle basi delle premoderne lingue romanze.
Perché però si arrivi al primo documento ufficiale di lingua volgare romanza scritto, bisognerà attendere il Giuramento di Strasburgo, avvenuto nel 14 febbraio 842, mentre in Italia, nel 960 - e quindi, ben 120 anni dopo - il primo documento scritto in volgare sarà il Placito Capuano.
Dopo l'anno Mille, dunque, si può affermare che il quadro linguistico europeo sia definitivamente formato e delineato con la nascita ufficiale delle lingue romanze o neolatine nelle varietà riportate qui a seguire:
- Castigliano nella penisola iberica (l’attuale spagnolo moderno)
- Catalano nella parte orientale della penisola iberica
- Portoghese
- Provenzale nella Francia centro-meridionale (o lingua d’oc)
- Francese nella Francia centro-settentrionale (o lingua d’oïl)
- Italiano
- Sardo
- Dalmatico nella Dalmazia e nelle isole adriatiche
- Ladino in Friuli, Alto-Adige e qualche cantone svizzero
- Romeno
Quanto al resto d’Europa, in Germania si sviluppò il tedesco, lingua non neolatina, mentre nelle isole britanniche, a seguito della battaglia di Hastings nel 1066, il normanno venne soppiantato dall’anglosassone, altra lingua germanica.
Introduzione all’età giulio-claudia:
la dinastia, la politica culturale
-†AUGUSTO (corpus letterario + pax augusta+tradizioni) = NO FIGLI— ???—>
- 14-37 d.C. —> TIBERIO CLAUDIO NERONE (figliastro A.) —> unico † naturale (congiura scoperta e ucciso Elio Seiano)
- 37-41 d.C. —> CALIGOLA (figlio, feroica, mondo orientale, † congiura)
- 41-54 d.C —> CLAUDIO (zio Caligola, scelto da Senato, si riforme + sposa nipote SCANDALO + † avvelenato forse moglie)
- 54-68 d.C —> NERONE (madre + Seneca poi Tigellino SI crudeltà e inizio assassini + incendio + clima terrore + congiura Pisoni scoperta e storici poi Grecia e si suicida)
-> Fine dinastia Giulio C. —> elezione GALBA
i generi letterari
- nostalgia generi letterari antichi (Virgilio) ma consapevolezza che non si potrà tornare + quella perfezione (molti cambiamento sto/pol) —> NASCITA NUOVI GENERI!
- FAVOLE (Fedro)
- ANTICLASSICISTA (Nerone) —> disarmonia + nervosismo (paratatticità) + PESSIMISMO e tentativo evasione in STOICISMO / DIVERTIMENTI / CRITICA
- ROMANZO (dialoghi filosofici)
- STORIOGRAFIA o DI OPPOSIZIONE vs. presente e imperatore (antivalori) o CELEBRATIVA (viva imperatore anche senza fondamento) prosa/bucolica/erudizione
—>Morte retorica perché NO LIBERTAS : NO contenuto, SI formalismo
La storiografia di età giulio-claudia: Velleio Patercolo, Valerio Massimo e Curzio Rufo
V.P. — STORIOGRAFIA CELEBRATIVA —
- scrive LE HISTORIAE (?) da caduta di Troia fino a regno Tiberio + poco tempo al passato rispetto al presente
- perché ELOGIO TIBERIO come imperatore perfetto —> pace + stabilità + virtù morale vs. nemici —> anche falsità! (la sua carriera politica dipendeva dall'imperatore!)
V.M — STORIOGRAFIA AD EXEMPLA —
- vita NO (?) —> autore amato nel Medioevo e nel 500
- NON CRONOLOGIA STORICA MA EXEMPLA VARI PERSONAGGI classificati VIZI-VIRTU
- struttura definita ( definizione vizi/virtù + exempla latino e straniero —> MIGLIORE SEMPRE QUELLO ROMANO! vs BARBARI perché ha sempre + valori)
C.R — STORIOGRAFIA DEL PASSATO (MONOGRAFIA PER OPPOSIZIONE) —
- scelta ALESSANDRO MAGNO per monografia
- lati (+)—>MAI SCONFITTO e lati (−) —> ira, egocentrismo …
- POSSIBILE RIFERIMENTO A CALIGOLA!
L'erudizione: Pomponio Mela, Columella e Celso.
P.M —>
- "Chorografìa" —> + antico trattato geografia (=descrizioni luoghi) —> aspetto politico : confini impero romano che andava delineandosi (cartina per impero in pratica)
- epoca Caligola-Claudo
- interesse etnografico (tradizioni)
CO—>
- "De re rustica" —> trattato agricoltura ( X libro —> completamento Georgiche Virgilio secondo lui)
- fonti greco-latine + personale (termini)
CE—>
- — "Enciclopedia" —> storia greco-latina + medicina (8) ( ora solo medica ritrovamenti)
- Cura empirica (sintomo) o razionale (perché?) —> MIX
- terminologia tecnica (chirurgia)
La retorica: controversia e suasoriae, Seneca il vecchio
SEN.V.—STORICO OPPOSIZIONE—>
- opera dai Gracchi a ↑ Tiberio (5 età romane) —>PRESENTE perdita LIBERTÀ’ (infiaccamento) —>OPPOSITORE (opera quasi persa)
- “Oratorum et retorum senteniae, divisiones, colores” —> fonte retorica + importante età imperiale, divisa in
- CONTROV —> dibattito ( 2 pensieri )
- SUASORIAE —> frasi efficaci e fulminanti, per convincere interlocutore (tono celebrativo e di lode)
- Dopo apice Cicerone retorica in DECADENZA
La poesia astronomica: Germanico e Manilio
-poesia astronomica in relazione culto divino imperatori
GERMANICO
- "Gli Aratea" —> dedica Tiberio + ASTRONOMIA con astri = personaggi umani +
- stile sobrio con lingua non ampollosa
MANILIO
- "Gli astronomica" —> dedica Tiberio (Caesar)
- 2 parti:
- ASTRONOMICA —> origine mondo e pianeti
- ASTROLOGICA —> segni zodiac e influenza uomini
Fedro e il genere della favola
Favola —> nasce I d.C.
- 1) GRECIA diventa genere a se’ con Esopo (prima rielaborazioni favole tramandate anonimamente con Esiodo e Archiloco)
- 2) ROMA spunti nelle “Satire” di Ennio, Lucilio Orazio ma diventa genere a se’ con FEDRO
- FEDRO
- - schiavo liberato da Augusto perche colto —> processo favole
- OPERE
- 94 opere GIAMBICI (NO PROSA)
- 2) EMULATIO ESOPO + originalità (non solo animali per vizi e virtù ma anche personaggi reali sto/mitologici)