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ES- comparazione Provenzale Latino 1)vocali atone di sillaba finale in Provenzale cadono tutte tranne la A
LAT — PROV
domina domna
terra terra
habere aver (…)
2) quando questa caduta crea nessi non ammessi dalla lingua (br) si è creata una vocale di appoggio E
febre febre
arbore arbre
patre paire
3) in alcuni casi le desinenze latine NT nella caduta della T si mantiene la O
perdunt perdon
Ci sono vari fattori che hanno causato questo mutamento : l’USO, il lessico è la parte più esposta al cambiamento
e gli scambi linguistici (prestiti). MUTAMENTO DELLA SOCIETÀ, se cambia la società cambiano anche le
lingue. (La pronuncia di Parigi diventa a seguito della Rivoluzione Francese la pronuncia ufficiale del francese
moderno. Il cristianesimo nell’antichità latina provoca una serie di rivoluzioni culturali, c’è un divario tra cultura
cristiana e non cristiana. Il cristianesimo comporta il portare in primo piano un uso linguistico popolare a discapito
dell’uso colto, c’è un’ideologia di lingua basata sula comprensibilità e sulla comunicabilità a discapito di
strumenti metaforici.)
L’ordine dell’importanza dei fatti è quello accettato dalla linguistica moderna (questa ha superato la linguistica
storico-comparativa, quest’ultima aveva un approccio in cui si faceva rifermento al cambiamento delle lingue) :
sintassi, morfo-sintassi, fonetica con prospettiva di tipo culturale.
F. Diez : La prima grammatica storica delle lingue romanze è del (1836-1843)
Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti
Rohlf
1872 Neogrammatica, scuola di linguisti fondata da Osthoff e Brugmann “Ogni mutamento fonetico, in quanto
procede meccanicamente, si compie seguendo delle leggi senza eccezioni”: si codifica il principio della regolarità
del mutamento fonetico. Questo deve avvenire in tutti i casi della stessa situazione.
es_ pĭra (Latino) > pera i breve diventa e chiusa
pilu > pelo
Però si deve considerare che ci sono delle ĭ latine che si mantengono, nel caso della Anafonesi
familia > fameglia > famiglia e seguita da una L palatale o N
consilium > consiglio
o > u se seguita da una velare sorda n+k/g
Ci deve essere una corrispondenza regolare a parità di condizioni, analogia (è il procedimento che riduce le forme
percepite come irregolarità e le riformula secondo il modello più comune) eccezioni,
esito dotto → vitium: vizio (esito dotto) vezzo (esito popolare) allotropi parole che derivano dalla medesima
matrice per via dotta o popolare
SOSTRATO lingua non più parlata su un territorio che però prima di sparire ha influenzato quella (o quelle) da
cui è stata soppiantata
— Prima che il latino si imponesse ci fu una fase di bilinguismo, il latino si è imposto più o meno rapidamente.
In Italia troviamo : Etrusco - toscana meridionale Oscoumbro - fascia costiera Siculo Sicano - Sicilia
Paleosardo - Sardegna Lingue celtiche - Italia settentrionale e Francia
Le lingue Iberiche sono poco note
Per alcune di queste lingue di sostrato abbiamo brevi iscrizioni o trascrizioni, come le lingue italiche, altre invece
sono proprio estinte, come le lingue iberiche. La fase di bilinguismo lascia delle tracce, con degli influssi di
sostrato e la persistenza di toponimi e di altre parole del lessico che sono state conservate nel latino.
Ascoli-Merlo parlano di sostrato come origine dei mutamenti fonetici. Sono molti i fenomeni attribuiti al sostrato :
Gorgia = fenomeno di evoluzione di consonanti. Contestuale perché solo in posizione intervocalica, dove
l’occlusiva velare diventa fricativa velare.
k > [h] p > y t > d questo fenomeno è stato attribuito al sostrato etrusco, che si può vedere nella grafica.
SUPERSTRATO lo strato linguistico che, per motivi di conquista o di prestigio culturale o politico, si è in un
certo periodo storico sovrapposto alla lingua indigena, senza riuscire a imporsi
Dal II al III secolo entrano altre popolazioni a seguito di immigrazioni o conquiste. Dal III secolo in poi abbiamo
un grande movimento delle popolazioni dei Germani. Prima gli Ostrogoti, i Franchi, i Visigoti (francisa nord-
ovest) ed i Burgunoli (francia sud est). Questi popoli si assorbono linguisticamente nell’area romanizzata.
Fenomeni fonetici attribuiti al germanico per l’area francese : Walter Van Wartburg affermava che nella Lingua
d’oil fosse molto forte la dittongazione delle vocali toniche in sillaba libera [pede(m)>pied]
questa dittongazione è molto regolare, dittongano sia le aperte che le chiuse.
In Italia c’è un continuo movimento di fenomeni germani e poi romanizzati.
ASTRATTO na lingua che ne influenza un'altra senza che una delle due finisca per scomparire. Lingue in
contatto in sincronia. Un esempio è dato dal latino e dal greco. Il lessico intellettuale latino è in gran parte di
origine greca oppure è rifatto su modelli greci. il cristianesimo ha portato lessico greco a sua volta modellato
dall’ebraico. Il contatto più importante per quanto riguarda le lingue romanze è quello con il latino antico della
cultura e della scuola. La lingua dei professionisti è sempre il Latino che però ha dei contatti con le lingue
romanze, così abbiamo diverse forme riprese dal latino ES _ Mese da Mense(m) > la ns si ritrova nell’aggettivo
Mensile
Catacomba di Commodilla : originale. Uno dei primi documenti in lingua volgare nell'area italiana.
Scuola Palatina cenacolo di intellettuali che si riuniva alla corte di Carlo Magno, con l'obbiettivo di far rinascere
la cultura, riconoscendo l'esistenza di lingue parlate (romanze) distinte dal latino.
Carlo Magno (742- 814) -> Concilio di Tours nell’813, considerato l’atto ufficiale della nascita delle lingue
Neolatine. Il primo testo in cui si riconosce che c’è una lingua parlata che non è il latino.
[presero atto delle autonomie linguistiche neolatine, le lingue volgari, e ricorsero alla prima attestazione del
termine romana (romana lingua, da cui il termine "romanza" nel senso di lingua derivata dal latino) per riferirsi
alla lingua comunemente parlata all'epoca in Gallia, in opposizione alla lingua germanica parlata dai Franchi
invasori. W]
Punto 17 : riguarda la predicazione, cioè del rapporto con il popolo. L’istruzione spetta agli ecclesiastici, si dice
che ”ognuno dei vescovi cerchi di tradurre queste stesse omelie in maniera chiara dal latino. Nella lingua romana
rustica così che tutti le possano capire”. Rusticam Romanam Linguam
— La lingua rustica è quella campagnoli, di quelli chiamati VILLANI (popolani). La lingua del popolo è la lingua
dei romani non dei Germani. I romani chiamano la propria lingua Latino (Lazio).
La parola Romano serve a dire qualcosa di diverso dal latino ed è usata soprattutto in area francese-provenzale.
Jaufré Rudel
Senes breu de pargamena
tramet lo vers, que chantam
en plana lengua romana,
a·n Hugon Brun per Filhol:
bo·m sap quar gens peitavina,
de Beiriu e de Guiana,
s’esgau per lui e Bretanha.
Traduzione di Chiarini: «Senza lettera di pergamena invio la canzone, che cantiamo in piana lingua volgare, a
messer Ugo Bruno per mezzo di Filhol: sono lieto che per lui siano felici le genti del Poitou, del Berry, della
Guyenne e della Bretagna»
La poesia è verosimilmente scritta a ridosso della seconda Crociata (1147-1148). Ugo Bruno di Lusignano, al
quale la poesia è inviata, è uno dei capi di uno dei corpi di spedizione francesi; a quanto sembra, il poeta nomina
con le loro regioni di provenienza i vari contingenti che ne fanno parte. s’esgau : alla lettera ‘si rallegra’.
813 è chiaro da parte degli ecclesiastici che il popolo non capisce più il latino. Questa è una prova che inizia ad
esistere qualcosa di diverso, cioè una lingua romanza.
Il latino rimarrà comunque a lungo una lingua di comunicazione tra gli intellettuali di tutta l’Europa. Situazione di
diglossia > la compresenza di due lingue, differenziate funzionalmente, spesso storicamente
contigue, delle quali la lingua A è utilizzata solo in ambito formale e la lingua B solo in ambito informale.
842 Giuramento Di Strasburgo primo documento in lingua romanza scritta. fu redatto dai nipoti di Carlo Magno
(Carlo II il Calvo, Ludovico II il Germanico), alleati contro Lotario, giurando ciascuno nella lingua dell’altro (il
testo in francese è pronunciato da Ludovico ed il testo germanico da Carlo il Calvo)
Il testo del giuramento lo conosciamo attraverso il cronista, dignitario di corte chiamato Nitardo che lo riporta
nella sua Storia. Nitardo può averlo scritto e fatto copiare in bella copia prima della sua morte. L’unico
manoscritto che abbiamo si fa datare al 1000 e dunque si pensa sia una copia diretta. Racconta l’episodio ma
trascrive la formula così com’è stata scritta.
Nitardo conserva esattamente la forma che non è la registrazione di un atto spontaneo, anzi la formula era stata
preparata e scritta nella cancelleria di Carlo e Ludovico.
Claude Fauchet : uno storico francese, fu il primo ad accorgersi di questo testo e lo cita nella sua opera “Recueil
de l'origine de la langue français” 1581, un testo quindi che tratta dell'origine della lingua francese.
Jean Bodin citò anche lui il testo dei giuramenti, ma affermò che fu C. Fauchet a mostrarglielo.
→ entrambi chiamavano l'autore della cronaca non Nitardo ma “Guitard”
(Altre opere in antico francese : LE ROMAN DE LA ROSE (1260-1270) che darà una ricca tradizione per i
trovatori e per il romanzo allegorico.)
Il testo è estremamente formalizzato. È in lingua volgare (Non era in latino perché non tutti lo capivano) Sono
fatti su forme giuridiche già in uso.
> troviamo in questo testo l’influenza della scrittura del sistema vocalico del latino. Anche perché il testo è stato
scritto su modelli di testi latini. troviamo anche il problema delle vocali finali tipico del Francese.
Questo testo non è datato ma siamo certi che sia stato scritto nel 842 e poi copiato da Nitardo nel 1000 (la copia
che possediamo adesso), ma non sappiamo se quest’ultima sia copia di una copia oppure copia dell’originale.
Ramo della Filologia Letteraria in cui lo studio dei testi (anche non scritti) è affrontato con la linguistica come
punto centrale, per interpretare e capire. Uso strumentale della linguistica nella stessa misura in cui la linguistica
ha bisogno della filologia.
Romanisches etymologisches Wörterbuch (è un'opera in cui vengono raccolte ed elencate, generalmente in
ordine alfabetico, le basi etimologiche latine che ha