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DEL TIMBRO
- Intesa come atmosfera della natura diventa ora tema centrale di poeti e
musicisti;
- Si caratterizza come uno stato mentale a cui abbandonarsi ad un ascolto di tipo
contemplativo;
nella lirica di atmosfera (lieder di Schubert) emerge anche l’elemento sonoro e
musicale della parte vocale (rime, sonorità delle parole).
Questo tipo di ascolto passivo, così decantato, è un ascolto che poi si è tradotto
completamente in certi elementi musicali tipici delle prime manifestazioni musicali
romantici. Ascolto passivo stimolate da modalità esecutive ostinate e ripetitive che
tendono a cogliere un’atmosfera.
Per i romantici ciò che conta è avvicinarsi a ciò che più è misterioso, ecco perché la
musica asemantica è quella che è più in grado di farci cogliere il mistero delle cose.
L’abbandono di un’atmosfera è per i romantici un evento analogo. Musica capace di
accordare l’uomo e la sua interiorità con l’universo e i suoi misteri.
Der Freischutz
La prima opera in musica considerata la prima opera romantica è
(Weber 1821), composizione in cui la scoperta del valore timbrico degli strumenti e dei
loro registri, la concezione dell’armonia come forza elementare anticipano sviluppi
futuri. La sonorità orchestrale rappresenta ora quella realtà elementare e naturale di
cui si vuol cogliere l’impronta in un ascolto sempre più concentrato.
La musica serve ad evocare situazioni, stati misteriosi come la natura stessi, innalzare
la capacità della musica. Quel movimento ritmico regolare si accorda con il nostro
stato emotivo. Questa corrente ritmica ostinata è ciò da cui l’ascoltatore si fa
trascinare. Tra le innovazioni del romanticismo c’è lo sforzo per attuare una tale
corrente musicale, l’ascoltatore si lascia coinvolgere da questa corrente (ascolto
passivo) e in ciò si concretizza tutto.
Esistono tre tipi di lieder:
1. LIED STROFICO, ripete la stessa musica per tutte le strofe, (è il più semplice);
2. LIED DURCHKOMPONIERT, composto da cima a fondo
3. LIED STROFICO-VARIATO, via di mezzo tra il primo e il secondo, alcune strofe
con la stessa musica, altri con musica diversa; VIII lezione 18/10
Cosa si intende per “extramusicale”?
(continuo della domanda )
Dahlhaus questa domanda ce la poniamo quando la musica strumentale assurge a
composizione autonoma, dalla fine del 700 e inizi dell’800, proprio perché la musica
strumentale acquisisce un’autonomia estetica in conseguenza di un’acquisizione di
un’autonomia formale (es. sonata e sinfonia)
si raggiunge attraverso l’armonia tonale, che consente di creare dei nessi logici
musicali;
attraverso la presenza e lo sviluppo di un tema o più temi (oggetto della
conversazione musicale)
Attraverso la costruzione di forme che sono tenute in piedi da una coerenza
interna molto forte tra gli elementi che compongono questa forma.
Secondo Dahlhaus questo portò in secondo piano la musica vocale rispetto a quella
strumentale. L’idea di una musica serva della parola, del testo scritto, musica cui
funzione fosse solo quella di imitare o rafforzare quello che le parole dicevano;
Poesia che nasce come poesia, come arte autonoma che però nel lied si incontra con
la musica,
elemento centrale nel romanticismo musicale, anche nel lied la musica strumentale, la
musica del pianoforte assume un’importanza pari a quella del testo poetico messo in
musica.
Alla musica spetta il compito di rendere l’atmosfera complessiva nel testo poetico e
quindi c’è un’idea di fusione tra due arti autonome ma che si fondono per creare un
componimento unico ed eccezionale. Non c’è l’idea di subordinazione ma un tentativo
di abbattere le barriere tra le due arti.
Nell’800 romantico abbiamo un altro esempio di diffusione tra le due arti:
MUSICA A PROGRAMMA (termine coniato da Liszt, compositore romantico)
È una musica per orchestra dotata di un testo letterario che svolge una narrazione.
Questo testo non viene cantato, è semplicemente la traduzione scritta a parole di ciò
che la musica strumentale intenderebbe narrare. Narrazione in puri suoni e racconto
Symphonie
letterario. Es:
fantastique – Belrioze
Capacità descrittiva, imitativa e allusiva della musica a determinate atmosfere
musicali. Prima ancora che la musica a programma si codificasse come genere,
esempi di descrittivismo musicale è:
Le quattro stagioni – Antonio Vivaldi (‘700)
Quattro concerti per violino accompagnati da un’orchestra in cui gli archi sono
dominanti;
Primavera, Estate, Autunno e Inverno;
Ogni composizione è composta da più tempi;
Questi quattro concerti di musica strumentali sono dotato di un testo letterario,
ovvero quattro sonetti che sono riportati nei manoscritti originali;
DESCRITTIVISMO MUSICALE
È molto semplice descrivere con la musica alcune reazioni fisiche (es. battere dei tenti
viene realizzato con un ribattuto veloce degli archi)
Esempio di pittura con la musica di gesti descritti da un testo, il testo dal
momento in cui viene letto indirizza l’ascoltatore a trovare un’associazione e ad
immaginare quella musica come legata nell’ispirazione all’atmosfera cui
compositore vuole alludere
Altri esempi di musica descrittiva:
Sinfonia n.6 – Beethoven (Pastorale, 1807-1808)
- È l’unica sinfonia di Beethoven che ha cinque tempi e non quattro perché
ciascuno di questi cinque movimenti dipinge una situazione particolare;
- si lega ad un’ambientazione naturale, evocazione della natura (passione del
compositore);
- Emerge l’intenzione di dare cinque scene diverse della campagna e sono:
- Non ci sono dei protagonisti ma dei sottotitoli e sono i seguenti:
Risveglio dei sentimenti all’arrivo in
1. campagna (forma sonata,
Allegro);
Scena al ruscello
2. (andante mosso);
Lieta brigata di campagnoli
3. (allegro)
Il temporale
4. (allegro);
Canto pastorale, sentimenti di gioia e di riconoscenza dopo il
5. temporale (allegretto);
Bello e Buono
In Beethoven il concetto di è sempre unito, non può esserci una bellezza
senza che questa bellezza abbia anche un valore etico. La musica deve sempre avere
una funzione formativo. Beethoven con questa sinfonia non vuole comporre una
sinfonia narrativa ma evocare con la musica alcune atmosfere legate al sentimento
provate da lui in campagna.
Nel secondo movimento è presente un espediente imitativo e delle ONOMATOPEE. Tra
questi suoni Beethoven isola il cinguettio di alcuni uccelli (usignolo (flauto), quaglia
(oboe) e cucù (clarinetto) ).
Logica tonale
Musica che freme nel registro grave dove le note, suonate velocemente si confondono
l’uno con l’altro (effetto di brusio della terra) e questo quarto tempo, abbastanza
breve, finisce in un modo che prepara al tempo successivo: fiati ed archi stendere una
melodia con note lunghe e la sensazione voluta quasi di un corale religioso, di una
sorta di preghiera con una scala ascendente del flauto che porta al quinto movimento.
la forma del quarto movimento è molto libera, non ci sono sezione ritorni, sembra una
sorta di improvvisazioni legata dall’intenzione di rendere questo temporale aggressivo.
Autonomia formale della musica nel movimento in cui entra in contatto o con un testo
vocale che deve mettere in musica o con un elemento estraneo quell’autonomia della
forma viene sempre in qualche modo intaccata, ovvero non può essere un’autonomia
che si regge solo esclusivamente sulla coerenza di elementi musicali interni.
Esempio:
- quando abbiamo un lied strofico, una musica che si ripete uguale per ogni
strofa, la forma del brano musicale è condizionata dalla struttura metrica del
testo poetico, non è autonoma, il compositore decide di costruire sezioni
musicali che si ripetono in tutte le strofe;
- nel lied composto da cima a fondo, li abbiamo un’attenzione ai contenuti
poetici espressi perché va a ricreare musicalmente delle immagini differenti
e una forma musicale che si adatta al testo poetico.
Laddove c’è descrittivismo, desiderio, intenzione di ricreare con la musica un
contenuto ad essa esterno l’autonomia o meglio la purezza della forma musica cessa
di essere pura perché non è autonoma, perché deve fare i conti con qualcos’altro
Eggebrecht dice che se ci chiediamo cosa sia l’extramusicale dobbiamo chiederci
cosa sia il musicale.
È necessario partire con il presupposto che qualsiasi cosa può essere o indifferente
alla musica o nel momento in cui in qualsiasi modo entra in contatto con essa finisce
per diventare musicale.
Tutta l’estetica musicale dell’800 è come votata a far si che la musica raggiunga una
tale autonomia da poter parlare. IX lezione 19/10
EXTRAMUSICALE
Eggbrecht cerca di creare un ordine sistematico al discorso “cosa è extra e cosa è
intramusicale”. Distingue tre livelli:
INDIFFERENZA RISPETTO ALLA MUSICA, ogni cosa non è riferita in modo
consapevole e inconsapevole alla musica, queste cose sono
musicalmente indifferenti (es. musica strumentale che ha raggiunto una
sua autonomia estetica).
Eggebrecht si riferisce alla sonata e sinfonia, musica strumentale come
arte strumentale autonoma;
INCLINAZIONE VERSO LA MUSICA, le cose che si danno possono diventare
determinanti della musica solo se sono rivolte alla musica, ovvero se in
essa diventano attive. Questo livello ha a che fare con l’extramusicale.
(es. sinfonia a programma, sinfonia che è solo strumentale e ha una sua
autonomia formale ma allo stesso tempo, per decisione del compositore
vi è un testo letterario che il compositore mette in relazione solo con la
musica strumentale), la conoscenza di quel testo letterario è necessaria
all’ascoltatore per comprendere poi la sinfonia strumentale, quel testo
non diventa parte integrante di quella musica, in questo senso quel testo
può essere considerato extra musicale ma non è musicalmente
indifferente (es. tutta quella musica che è stata composta per qualcosa
che ha una sua autonomia formale ma ha un qualcosa di extra);
COMPARSA COME MUSICA, il lied dove vi è un testo poetico che fa parte
della musica e che quindi è diventato nella sua veste musicale parte della
musica. In quel caso quel testo non è più extra musicale ma intra-
musicale;
La musica a programma, insieme al lied è uno dei generi più rappresentativi del
romanticismo musicale, rientra in un discorso gener