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MONOLOGO DI MACBETH:
era recitato su una piattaforma, circondato da tre lati dal pubblico, in una grande vicinanza.
"MACBETH - Se il fatto, quando fosse consumato, restasse in sé conchiuso, tanto varrebbe
consumarlo subito. Se l'assassinio una volta compiuto, potesse imbrigliare tutti i suoi effetti, e, finito,
ghermire il suo obiettivo, e questo solo colpo fosse l'inizio e la fine di tutto, qui, su quest'arida proda
del tempo, noi rischieremmo la vita a venire.
Ma sempre in questi casi andiamo incontro alla condanna eterna, ché non facciamo che
insegnare sangue, ed il sangue insegnato torna sempre ad infettar colui che l'ha insegnato. Questa
giustizia dalla mano equanime ritorce sulle nostre stesse labbra gli ingredienti che abbiamo mescolato
nel calice che abbiamo avvelenato.
Egli si trova qui, sotto il mio tetto, protetto da una duplice fiducia: primo, perché gli sono
parente e suddito, ed ecco già due buoni motivi perch'io rifugga dal compiere l'atto; secondo, perché,
come suo ospitante, dovrei io stesso sbarrare l'ingresso a chiunque volesse assassinarlo; e non
brandire io, tra le mie mani, il coltello che lo dovrebbe uccidere.
E poi, questo Duncan, in verità, è stato un tal benevolo sovrano, dotato d'un tal senso di
giustizia nell'esercizio del suo alto ufficio, che arringheranno per lui le sue virtù, come tube celesti in
bocca agli angeli, a chiedere la più nera dannazione per chi avesse attentato alla sua vita; e la pietà,
come un puttino nudo che cavalcasse in groppa all'uragano, e i cherubini dal cielo, in arcione
ai corsieri invisibile dell'etere, soffieranno negli occhi della gente così forte l'orribile misfatto,
che le lacrime affogheranno il vento.
Altro sprone non ho, da conficcar nei fianchi al mio proposito se non la volteggiante mia
ambizione che, nella smania di balzare in sella, rischia di male misurar lo slancio, e andare a ricader
dall'altra parte."
L'AZIONE SI SOSPENDE, e l'attore si rivolge al suo pubblico con questo monologo. E tratta il
tema del rapporto tra Colpa-conseguenze, colpa da attuare/non attuare la colpa.
Macbeth(ndr. il generale del Re) vorrebbe agire senza scontrarsi con pericolose conseguenze
negative.L'assassinio comporta pena eterna. I regicidi venivano torturati dinnanzi al pubblico, e
poi gettati in calderoni bollenti.
Macbeth è suo congiunto e suo suddito e suo ospite, e dovrebbe sbarrare la porta all'assassino,
non essere il carnefice.
Macbeth è addirittura suo parente.
Il re sta svolgendo anche un buon lavoro, e alla sua morte diventerebbe un martire, e gli angeli
si incazzerebbero.
L'unica cosa che lo spronerebbe a uccidere è la sua ambizione
Codice intellettuale è multiplo, viene mostrata una dinamica, e la sua faccia opposta. L'uomo è
posto sempre posto a un bivio, è sempre pronto a dubitare.
LA CULTURA DI SHAKESPEARE
Shakespeare non ha fatto l'Università, i maggiori esponenti della drammaturgia erano ingegni
universitari "Universitary wits". Quest'ultimi scrivevano il loro testo, lo consegnavano
all'editoria in cambio di una tantum fissa, ma non avevano altri diritti. L'incasso spettava al
100% all'editoria. Il giovane che ha studiato, ha un'ampia cultura attraverso la quale, tramite
metafore e nuovi vocaboli, stupiva il pubblico. Ma SHAKESPEARE non fa l'università, e non
ha svolto studi che potessero ampliare la sua cultura.
1558: sale al trono Elisabetta I d'Inghilterra (=teatro elisabettiano). Ella incentiva le forze
intellettuali che si erano messi in moto con la riforma del Enrico VIII(che aveva scisso la chiesa
d'Inghilterra con quella di Roma, sospeso anche il teatro rituale). Autonomia culturale/teatrale.
Shakespeare nel 1564. Figlio di un guantario (e nelle sue opere ci saranno numerosi riferimenti
a questo tipo di mestiere). Shakespeare frequenta la Grammar School (fondata da Edoardo VI),
e imparò i primi rudimenti della musica, delle Sacre Scritture, e del latino base. Non fa le
superiori.
1570: Elisabetta emana un editto nel quale indicava le possibilità di spostamento delle
compagnie subordinandole al fatto che fossero o no protette da un aristocratico. Non c'erano
luoghi precisi per le rappresentazioni teatrali, ma le compagnie giravano moltissimo lo stesso e
recitavano all'aperto, con la luce del giorno. Non è detto che si rappresentassero narrazioni
continuate. in questo periodo storico l'Inghilterra non è predisposta di edifici teatrali. Il
primo, "The Theatre", verrà costruito nel 1576, sotto richiesta di John Burbage
un falegname. Il figlio di quest'ultimo, Richard Burbage, sarà successivamente
l'attore principale di tutte le opere shakespeariane.
Nel suo teatro si riscontra in maniera sistematica e diffusa tutti i dati esperienzali di cui
Shakespeare venne a contatto (il lavoro del padre, i testi studiati a scuola, e le parodie
dell'insegnamento nella Grammar School).
Si sposa.
1585: nascono due gemelli, Amlet e Juditte. L'Amleto è stato scritto dopo la morte del figlio:
infatti si tratta di rapporto padre-figlio.
Shakespeare non ha lasciato trasparire nulla nelle sue opere del proprio vivere. Non si
rappresenta mai.
Di Shakespeare non possediamo autografi, esclusa la firma nel testamento.
Shakespeare non ha curato l'edizione dei suoi testi.
Soppressione ordini monastici=> una grandissima parte di intelligentia non sa più come fare per
sostentarsi. Il contesto greco e quello shakesperiano
Quello greco era di natura rituale/religiosa; quello shakesperiano si allontana dal mondo rituale,
anche grazie alla riforma anglicana( che aveva sospeso il corpus domini, e tanti eventi religiosi
cittadini ).
Come Eschilo, Shakespeare agisce in forme di teatro completamente nuove per il loro periodo(
con Eschilo non avevamo altri testi all'infuori di lui; prima di Shakespeare nel teatro
elisabettiano c'erano grandi drammaturghi, ma non di compagnia ).
A differenza di quello greco, il teatro shakesperiano nasce dal basso sulla base di esigenze
strettamente commerciali.
Teatro shakesperiano non è accademico: il pubblico non differisce di ceto, l'importante è che si
paghi il biglietto (che aveva prezzi variabili a seconda del posto scelto).
Gli attori in Inghilterra non recitavano in costume, ma vestivano abiti sontuosi non riferiti al
tema dell'opera rappresentata. Gli abiti sontuosi venivano ereditati dai servitori degli
aristocratici, servitori che non potevano indossarli per LEGGE e che erano costretti a venderli a
basso costo spesso agli attori. L'attore ha abito e comportamento più che nobiliari, recitando a
due passi dal proprio pubblico con frasi erudite e magnifiche.
Nessuno degli attori, prima di Shakespeare, guadagnava dagli incassi, ma solo dal loro testo.
Ma con Shakespeare le cose cambiano: egli in quanto attore e socio e comproprietario della
compagnia, ricavava dei guadagni anche dagli incassi della compagnia.
Shakespeare fu molto attento alla pubblicazione e diffusione editoriale di due suoi poemi, ma
rifiutò di veicolare col mezzo della stampa le sue opere drammatiche: cercava gli interessi della
compagnia e per questo quest'ultima doveva essere la sola detentrice le opere drammaturgiche
di Shakespeare.
Nel teatro elisabettiano non c'è un criterio formale "giunto alle sue naturali proporzioni"(come
direbbe Aristotele). Il teatro elisabettiano definisce solo filoni (storico,amorosi ecc.) che però
non definiscono degli schemi formali.
Non ci sono( a parte uno schizzo) disegni preparatori conservati dell'interno del teatro
elisabettiano= non sappiamo chi sono gli architetti.
NON C'E' SCENOGRAFIA nel teatro shakesperiano, che non prevede la raffigurazione dei
luoghi diegetici. Viene così liberata la possibilità di rappresentare una totalità di
luoghi.QUESTO HA UN'INFLUENZA ENORME SULLA SCRITTURA SHAKESPERIANA.
Inventa il montaggio prefilmico: i luoghi sono descritti a livello verbale,
consentendo delle transizione d'atmosfera veloci e facilmente comprensibili.
del
Il teatro era spesso sede di chiacchiere e confusione, era difficile attirare l’attenzione
pubblico.
Shakespeare è sia drammaturgo e attore, ed è per questo che è un nemico doppio.
1592: R.Greene compone un testo che fa riferimento esplicito a Shakespeare, che viene
criticato. Greene(ndr. in quel momento malato, senza lavoro e in compagnia di una
prostituta..ormai prossimo alla morte) dice che non bisogna fidarsi degli attori perché c'è un
"villano rifatto di corvo che si è fatto bello con le nostre penne,(ndr. cita Esopo) e che con un
cuore di tigre rivestito della pelle di un attore crede di essere capace di far fiato agli
endecasillabi come i migliori di voi e ha la presunzione di credersi l'unico
scuoti-scena(shake-scene, si riferisce a Shakespeare) del Paese. E' un giovanni-factotum(= un
sempliciotto)".
Shakespeare è estraneo al mondo degli ingegni universitari
Shakespeare si comportava come fosse l'unico drammaturgo valido.
La vita che l'attore conferisce al personaggio è , seppur breve, un grande ricordo vivo per il
pubblico commosso.
1594: Shakespeare fa parte della compagnia del Lord Cancelliere.
1599: The Theatre, dopo un incendio, viene restaurato e chiamato "The Globe": diventa un
teatro che parla del mondo, della vita degli uomini, della vita degli eroi e dei caratteri e le
situazioni che caratterizzano la scena mondiale. Il teatro appare in forme tanto più illusive
quanto più lo spettatore può "immaginare" e vedere oltre alla rappresentazione.
All'inaugurazione del The Globe viene rappresentato il "Enrico V"
Enrico V
PROLOGO
Entra il CORO
CORO - Oh, aver qui una Musa tutto fuoco, (1)
per poterci levar sempre più in alto
nell’immaginazione,
verso più intense e luminose sfere!!
E un regno per scenario,
principi per attori,
una platea di re per spettatori
di questa grande rappresentazione!
Vedremmo allora agir, come dal vero,
su questa scena, il bellicoso Enrico,
nel portamento simile ad un Marte,
recandosi al guinzaglio come cani
impazienti di agire al suo comando,
il ferro, il fuoco…
la fame,
Perdonate, cortesi spettatori,
le nostre disadorne e anguste menti
se abbiamo osato presentarvi qui,
su questo nostro indegno palcoscenico,
sì grandioso argomento.
Come potrebbe mai questa platea
contenere nel suo ristretto spazio,
le sterminate campagne di Francia?
Come stipare in questa &