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Cibi femminili

Sono quelli che si consumano in casa e che prevedono una lunga lavorazione e una sostanza maggiore rispetto ai cibi di strada. Si nota anche qui la connotazione dell'invisibilità femminile, la donna non compare nei momenti di ritrovo maschile e consuma cibi per strada.

LE FESTE

Per Freud: quegli eventi codificati da tutte le società umane che consentono di uscire dalla repressione del quotidiano. Eventi in cui per convenzione sociale è permesso far venire fuori tutto ciò che di solito deve essere represso. Trasgressione momentanea delle regole ovvero della cultura (contrastato dagli antropologi poiché la trasgressione stessa è regolarizzata).

DURKEIM

Durante le feste le società umane rifondano la loro coscienza collettiva e identità sociale. Riattiviamo nelle feste il senso della comunità e della collettività, sono i momenti in cui sentiamo maggiormente il sentimento del gruppo. Un gruppo che condivide le

stesse percezioni della realtà. Annullamento della separazione della vita individuale, supera i bisogni degli individui, la coscienza collettiva si pone al di fuori dell'individualità. Durkeim sostiene che tutto ciò di cui ha bisogno una società non sono i bisogni quotidiani che condividiamo con tutti gli esseri viventi ma è proprio nelle feste che vengono fuori quelle credenze comuni che fondano la società. Durante le feste si esce dalle nostre situazioni controllate del quotidiano (irrilevanti) per agire in un stato mentale differente.

"IL SOCIALE È LA COSCIENZA COLLETTIVA" Durkeim ne parla come di un entità sovra individuale che sta all'esterno dei singoli del tutto autonoma rispetto ad essi. La coscienza collettiva crea la realtà, le credenze condivise da un gruppo sono il collante tra le separazioni che sono gli individui, uniformizza il comportamento individuale.

LE CREDENZE COMUNI sono all'origine

Il testo parla della coesione sociale e dei due tipi di solidarietà: solidarietà meccanica e solidarietà organica.

La solidarietà meccanica si riferisce alle società aborigene o musulmane, in cui non c'è spazio per una libera scelta individuale e la trasgressione delle regole può portare a punizioni talvolta mortali. La coscienza collettiva è totalmente identificata nell'individuo. Ad esempio, le comunità musulmane sono sottomesse alla volontà assoluta di Dio e le concezioni religiose vengono considerate assolute, non si può prescindere dalla propria identità in queste modalità.

La solidarietà organica, invece, si riferisce alle società occidentali, che hanno bisogno di legami tra gli individui e la società, ma gli individui mantengono la possibilità di scelta, hanno libertà e consapevolezza di poter scegliere la coscienza collettiva. Anche se condividono comunque un'identità comune.

Il concetto di sacro è di matrice sociale e attribuiamo a Dio tutte le

Le caratteristiche di ambivalenza insite nel sentimento della società da cui dipendiamo.

REGISTRO QUOTIDIANO/FESTIVO SACRO/PROFANO

MARCELLE MOSS

Studia i popoli eschimesi. E come il senso della loro vita sia bipartito e bipolare. Le due distinte stagioni segnano due momenti della vita.

STAGIONE ESTIVA: Caccia

STAGIONE INVERNALE: l'inverno impedisce la ricerca delle prede e l'interruzione del lavoro implicando una concentrazione degli individui nello spazio ristretto del villaggio. Questo è proprio il momento in cui si crea la coscienza collettiva.

DONO

Moss evidenzia gli aspetti nascosti del Dono.

non gratuito

obbligatorio

1 dare 2 ricevere 3 restituire

Deve essere ricambiato in maniera maggiore e non nel momento della sua ricezione.

Donarsi qualcosa stabilisce un legame. Lo scambio dei doni durante le feste per esempio è qualcosa di obbligatorio. Le offerte devozionali per esempio prevedono un dono per ringraziare e ricambiare a grazia ricevuta.

Un dono non può

Essere rifiutato perché vorrebbe dire rifiutare un legame sociale. Il dono non può essere restituito nello stesso momento in cui si riceve perché questo vorrebbe dire chiudere pareggiare il rapporto che invece deve essere mantenuto in un rapporto donatore-ricevitore. Anche la Donna può diventare un dono ma non è una merce di scambio semplicemente vengono fatti dei doni al padre della sposa in uno scambio reciproco, la donna è vista come un dono. Il Dono è l'ago che cuce insieme nuclei separati. Contratto: termine usato per definire il sistema del dono. Il sistema dello scambio evita il conflitto e la guerra. Anche i riti della morte mettono in scena un sistema di scambio di doni, per esempio il "cunsulo" fatto dalle famiglie vicine alla famiglia a lutto che poi dovrà essere ricambiato. Scambio nelle Feste Tradizionali: per organizzare ogni festa viene fatta la questua in denaro o cibo. C'è un'intera comunità che offre dei beni.

Inoltre, in alcune feste come quella di san Giuseppe si fanno delle grandi tavolate per ringraziare il santo di una grazia.

Dettagli
Publisher
A.A. 2006-2007
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/05 Filologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze letterarie Prof.