Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 175
Istituzioni di Diritto privato Parte 1 e 2 Pag. 1 Istituzioni di Diritto privato Parte 1 e 2 Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 175.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di Diritto privato Parte 1 e 2 Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 175.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di Diritto privato Parte 1 e 2 Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 175.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di Diritto privato Parte 1 e 2 Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 175.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di Diritto privato Parte 1 e 2 Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 175.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di Diritto privato Parte 1 e 2 Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 175.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di Diritto privato Parte 1 e 2 Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 175.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di Diritto privato Parte 1 e 2 Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 175.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Istituzioni di Diritto privato Parte 1 e 2 Pag. 41
1 su 175
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

RESPONSABILITA' CIVILE

La responsabilità e l’obbligo di risarcimento nascono a carico di un soggetto (responsabile), solo in

presenza di una serie di presupposti. In linea generale occorre che:

danno

1. Ci sia un (Patrimoniale o Non)

danno ingiusto

2. Il danno sia “ ”

nesso di causalità

3. Ci sia un tra fatto e danno

capace di intendere e di volere

4. L’autore del fatto sia senza una causa di giustificazione

5. Il fatto sia stato compiuto

sia addebitabile al soggetto di cui si afferma la responsabilità

6. Il danno , in base a due

ulteriori criteri:

a. Per colpa o dolo

b. Che derivi da rischio che la legge gli addossa

Danni Non Patrimoniali

1. È importante intanto sottolineare la Presenza di sia Patrimoniali che :

quest’ultimi sono le conseguenze negative che il soggetto patisce per la lesione recata a un valore

della sua persona, come tale non suscettibile a valutazione economica. Oggi il trattamento di questi

danni si basa su:

 Danno Morale Oggettivo : risarcibile solo se deriva da reato.

 Lesione di un interesse Costituzionale : risarcibile anche se non deriva da reato.

ingiusto

2. L’Art 2043 dice che il danno è risarcibile solo se considerato “ ”: ma cosa vuol dire? Significa

prettamente “contrario al diritto”, e si giudica tale in base, solitamente, ai seguenti criteri:

a. Danno causato da un comportamento che viola una norma

b. Danno che corrisponde alla lesione di un interesse protetto dal diritto

c. Danno sottoposto a un giudizio comparativo fra gli interessi in gioco delle parti

Possesso, Diritti di Credito e Interessi Legittimi, sono col tempo stati considerati sensibili al Risarcimento

del Danno. Nesso

3. L’Art. 2043 aggiunge inoltre che “il fatto che cagiona un danno”, stabilendo la necessità di un

di Causalità tra fatto/danno. Si possono avere due tipi di causalità:

Causalità Materiale

a. : che realizza la “Condicio Sine Qua Non” ovvero, la condizione necessaria

senza la quale non si avrebbe nesso di causalità.

Causalità Giuridica

b. : disposta dall’Art. 1223 come Conseguenza Immediata e Diretta (es. X

 

manda Y all’ospedale l’ospedale crolla X non è anche responsabile della morte per crollo).

Responsabilità per Omissione

Va inoltre introdotto in questo ambito, il concetto di : si ha questa

responsabilità solo se l’omissione costituisce violazione di un dovere di agire esistente a carica del

soggetto. Concorso di Responsabili

Si introduce inoltre il concetto di , ovvero il danno procurato da più

persone, tutte obbligate in solido a risarcire.

4. Il danno non obbliga al risarcimento l’autore del fatto da cui il danno deriva, se tale soggetto era privo

Capacità di Intendere e di Volere

della nel momento in cui ha compiuto il fatto. L’Art. 2046

aggiunge che “ne risponde se lo stato di incapacità dipende da sua colpa” (es. ubriaco).

Ovviamente il danneggiato non rimane senza risarcimento, ne risponde chi era tenuto alla

sorveglianza dell’incapace, a meno che non dimostri di non aver potuto impedire il fatto.

L’Art. 2047 dispone inoltre che in caso di colpevole nullatenente o comunque povero, spetta al giudice

pattuire comunque un’equa indennità. Incapacità Naturale

È evidente che l’incapacità a cui si fa riferimento è l’ , non legale (sono esclusi per

esempio i 17enni).

Cause di Giustificazione

5. Le Principali sono tre:

Il consenso dell’avente diritto

i. , autorizzato a compiere il danno.

La Legittima difesa

ii. , che deve essere giudicata secondo una giusta proporzione

all’offesa.

Lo Stato di Necessità

iii. , che prevede comunque un’indennità per il danneggiato.

a. La Responsabilità per Dolo o Colpa

6. 

Colpa negligenza, imprudenza, imperizia.

gradazioni d’intensità

La colpa può assumere diverse:

 Colpa Ordinaria (o lieve): è la violazione dell’ordinaria diligenza.

 Colpa Grave: è l’inosservanza dei livelli minimi di attenzione, prudenza e di competenza

concepibili in una data prestazione.

colpa con Dolo

Troviamo anche la c.d. : dolo significa coscienza e volontà di danneggiare qualcuno,

pertanto inadempimento doloso è quando il debitore viola consapevolmente e deliberatamente il

diritto del creditore. Si parla di Dolo Eventuale quando non è voluto, ma previsto e accettato come

possibile conseguenza del proprio comportamento, sostanzialmente quando viene meno la buona fede.

Il risarcimento per colpa con dolo può essere maggiorato.

Con l’inizio della Società Industriale, si introduce anche la “Responsabilità senza Colpa”: la ragione

giustificativa è facilmente riconducibile, per esempio, alle conseguenze portate da un imprevisto

causato da un imprevedibile danno di un’industria.

b. La Responsabilità per Rischio Lecito

la Responsabilità oggettiva si fonda sul rischio, solitamente detto Rischio d’Impresa. Si addossa al

titolare dell’impresa per le seguenti, evidenti ragioni:

 L’attività è svolta nel proprio interesse

 Può assorbire il peso del risarcimento attraverso l’assicurazione

 È colui che organizza e controlla l’attività

Ovviamente ci sono dei limiti in caso di “Caso Fortuito”.

Il Principio dell’atipicità vale solo per Responsabilità per colpa (o dolo); vale il Principio della

Tipicità per le ipotesi di Responsabilità Oggettiva.

PARTE VIII – CAP. XXXXIV

PARTICOLARI IPOTESI DI

RESPONSABILITÀ

In questo capitolo sono esaminati diverse ipotesi di responsabilità civile.

La Responsabilità dei Genitori e degli Insegnanti – ART. 2048

I genitori sono responsabili del danno causato dal fatto illecito dl figlio minore non emancipato, capace di

intendere e di volere a condizione che abiti con loro. Ne rispondono sia il minore che i genitori in solido.

Stessa disciplina si applica ai Tutori degli interdetti.

Così anche per gli Insegnanti, per gli illeciti compiuti da “allievi” e “apprendisti” nel periodo in cui sono

sotto la loro vigilanza.

La Prova Liberatoria per tutti è dimostrare di non aver potuto impedire il fatto.

La Responsabilità per il Fatto dei Collaboratori – ART. 2049

Il Datore di lavoro è responsabile dei danni causati a terzi dal fatto illecito dei suoi collaboratori, purché il

fatto sia stato compiuto nell’esercizio delle loro incombenze.

Presupposti della responsabilità sono dunque:

 Il rapporto di preposizione fra autore e responsabile

 L’illiceità del fatto

 Il nesso tra fatto dannoso e incombenze

È ovvio il collegamento con il Rischio d’Impresa. Ovviamente non sarebbe realistico attribuire

all’imprenditore le seguenti colpe:

 Culpa in eligendo: per aver assunto il danneggiante

 Culpa in vigilando: per non averlo vigilato, controllato, tanto da impedirgli di fare danni

È ovvio anche, il presupposto di un’azione d regresso del responsabile sul dipendente colpevole del danno.

La Responsabilità per l’Esercizio di Attività Pericolose – ART. 2050

Chi esercita un’attività pericolosa risponde del danno causato nello svolgimento di essa, sia per la sua

natura intrinseca, sia per la natura dei mezzi utilizzati.

La Prova Liberatoria è dimostrare di aver adottato tutte le misure di sicurezza idonee a evitare il danno.

La Responsabilità per il Danno di Cose

Distinguiamo gli Articoli:

2051. Danno causato da cose in custodia : chi ha in custodia una cosa risponde dei danni causati da

questa.

La Prova Liberatoria è dimostrare il Caso Fortuito.

2052. Danno da Animali : il proprietario o l’utilizzatore risponde dei danni causati da questi, sia in caso

di custodia, sia in caso di smarrimento e fuga.

La Prova Liberatoria è dimostrare il Caso Fortuito.

2053. Rovina di Edificio

: grava sul proprietario dell’edificio, per i danni causati dalla rovina.

La Prova Liberatoria è dimostrare che la rovina non dipende né da difetto di manutenzione, né da

vizio di costruzione.

La Responsabilità per la Circolazione di Veicoli – ART. 2054

Bisogna distinguere:

 Il Conducente del veicolo : può solo dimostrare di aver fatto il possibile per evitare il danno.

Normalmente si considerano i danni divisi tra i coinvolti nell’incidente al 50:50; se uno dei coinvolti

rovescia la presunzione, si ripartiscono diversamente.

 Il Proprietario del veicolo : risponde in solido se non dimostra che:

o La circolazione del veicolo è avvenuta contro la sua volontà (furto)

 E che il furto non sia dipeso da sue inosservanze dei livelli minimi di sicurezza

(chiavi nel quadro, finestrini aperti, ecc ecc)

In ogni caso, il danno è messo a carico del conducente e del proprietario se risulta che l’incidente è dipeso

da due cause:

1. Vizio di costruzione

2. Difetto di manutenzione Responsabilità Indiretta per fatto altrui

I casi appena esaminati rientrano chiaramente nella (o ).

La Responsabilità del Produttore – ART. 114 e segg. Del Codice di Consumo

La disciplina si fonda sui seguenti principi:

 Danni causati dal difetto del prodotto : con la precisazione che:

 Prodotto è ogni bene mobile

 Produttore è il fabbricante del prodotto finito o di una sua

componente

 Prodotto difettoso

 Danno risarcibile nei casi di:

o Morte o lesione (persone fisiche)

o Distruzione o deterioramento (oggetti)

 Produttore Senza Colpa La Prova Liberatoria

: gli impone di dimostrare:

o Che il danno non dipende da difetto del prodotto

o Che il prodotto non è stato messo in circolazione da lui

o Che il difetto non esisteva alla messa in circolazione

o La presenza del difetto dipende da un intervento dell’autorità

pubblica

o Il prodotto non era considerabile difettoso con le conoscenze

tecnico-scientifiche al momento della messa in circolazione

Se il produttore non è individuabile, né risponde il distributore del prodotto.

La Responsabilità per Danno Ambientale – ART. 311 del Codice dell’Ambiente

Ci si riferisce ai casi in cui un’impresa arreca questo tipo di danno; in realtà sono due tipi di danno

contemporanei:

 Il danno subito dal proprietario del bene (il bosco)

 Il danno subito dalla collettività .

E proprio quest’ultimo danno si configura come danno ambientale, ovvero “qualsiasi deterioramento

significativo e misura

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
175 pagine
2 download
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher acca46 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Roppo Vincenzo.