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Estratto del documento

SENSO DI IDENTITA’ INDEFINITA, INDECISIONE, INDEFINITEZZA

DELL’IDENTITA’(contestazione necessaria, fondamentale strumento di crescita per i

ragazzi) (12-20ann)

6. PRIMA ETA’ ADULTA, definita GENITALITA’à organizzata su due temi ( qui si

supera definitivamente Freud) intorno a due temi: INTIMITA’,SOLIDARIETA’ –

ISOLAMENTO (20-40anni)

7. SECONDA ETA’ ADULTA’à due polarità: GENERATIVITA’ – STAGNAZIONE (40-

65 anni)

8. ULTIMA FASE DAI 65 ANNI IN POIà INTEGRITA’ DELL’IO – DISPERAZIONE

Secondo tale studioso, la identità della persona non sarebbe statica ma sarebbe l’effetto

di un dinamismo della personalità e non vi sarebbero delle tappe ma vivrebbe attraverso

quello che viene definito un continuum; ( una logica di continuità) si parte e si arriva. Il

superamento delle fasi avverrebbe necessariamente attraverso la conflittualità, il

conflitto interiore, la CRISI. A differenza dell’accezione comune, il termine crisi ha

un‘accezione positiva; è un modello positivo, un momento positivo perché la crisi

implicherebbe la necessità della scelta. Importanza della crisi ai fini dello sviluppo della

personalità. Crisi non è altro che ciò che ci spinge a scegliere e quindi a superare il

conflitto. Vivere nel conflitto non fa bene e quindi la crisi che ci spinge alla scelta è un

momento fondamentale della crescita della personalità e anche dell’armonia della

personalità.

15 MAGGIO

Rilevanza di status e ruolo ai fini della costituzione della persona. Costruzione di

Homburger (nella lezione precedente) e le sue diverse fasi. Diversamente da Freud, per

Homburger la costruzione della personalità si sviluppa vita natural durante e secondo tale

costruzione, identità ha una struttura bipolare, ha dei lati fisiologici e dei lati patologici.

Quello che caratterizzerebbe ulteriormente questa costruzione postula il concetto di crisi,

crisi che inducendo ad una scelta sarebbe il meccanismo attraverso il quale si passa da

una fase all’altra. Quindi l’individuo che affronta la difficoltà attraverso la crisi,attraverso

necessità della scelta supererebbe questo momento di conflitto. Di qui il risultato relativo

al fatto che la formazione dell’identità passerebbe attraverso il concetto di ruolo e

attraverso il concetto di status. Questi due profili dello status e del ruolo sono molto

importati anche ai fini di una chiara distinzione di alcuni concetti fondamentali della

criminologia, che sono quello della DEVIANZA, quello della MARGINALITA’ e quello della

EMARGINAZIONE, che invece anche nel linguaggio della sociologia, della politica e quello

comune vengono ad essere utilizzati come sinonimi. Sono invece concetti completamente

diversi e questa idea,questa costruzione del concetto di status e di ruolo influenzeranno

radicolarmente la differenza tra questi tre concetti perché il concetto di marginalità è un

concetto che appartiene di più allo status della persona ma non necessariamente alle sue

scelte. MARGINALITA’ è una condizione esistenziale della persona,che prescinde

dalle sue scelte (esempio può essere chi scappa dalla guerra che ad esempio in

Italia vive una forte marginalità non avendo permesso di soggiorno, soldi,etc). Tale

concetto è un modo di essere della persona, esistenziale, come il vecchio, il

portatore di handicap. Marginalità è la condizione esistenziale che si avvicina allo

status della persona.

EMARGINAZIONE concetto completamente diverso. E’ la reazione del

contesto sociale rispetto ad una persona (ad esempio l’emarginazione dello

straniero per una forma di razzismo, l’emarginazione dell’ex detenuto,

l’emarginazione di un bambino povero, ma quest’ultima non è una condizione

esistenziale perche quello stesso bambino povero potrebbe diventare ricco un

domani)

Non vano messi sullo stesso piano questi due concetti , di chi ha una debolezza

strutturale e chi è svantaggiato; perche io posso scegliere di delinquere, quindi se scelgo

di delinquere devo pagare perché deve essere riconosciuta la libertà di scelta. Anche il

folle reo se proprio non completamente alienato mentalmente deve essere riconosciuto

responsabile, pur facendo parte di una categoria marginalizzata. La costruzione del ruolo

e quindi anche dello status attraversano questi diversi modelli di lettura della devianza

che è un concetto di tipo sociologico e non è un concetto assolutamente giuridico.

Questi tre concetti sono spesso utilizzati come sinonimi, mentre pur avendo delle

correlazioni sono concetti diversi. La devianza che ha avuto diversi significati è un

concetto non giuridico, ma sociologico e diversamente dal concetto di devianza possiamo

indicare con il termine marginalità uno status, una condizione della persona, quindi un

concetto relativamente fisso (come il vecchio in un contesto sociale). Sul concetto di

marginalità ed emarginazione possiamo fare una distinzione: mentre la prima come

concetto statico, condizione esistenziale della persona (esempio un portatore di

handicap, chi ha una malattia cronica, etc) diversamente l’emarginazione non è un

concetto statico, ma dinamico e soprattutto la emarginazione è una reazione del contesto

sociale rispetto ad una determinata persona. Naturalmente questi due concetti possono

sovrapporsi perchè una persona che vive nella marginalità può essere ulteriormente

emarginata e stigmatizzata nella società, quindi una persona che paga due volte il prezzo

della sua condizione esistenziale (esempio i rifugiati o le persone migranti). Quanto al

processo di formazione dell’identità e allo sviluppo dell’esistenza della persona, noi

abbiamo la possibilità di identificare la persona (la identità della persona) attraverso la

sua identificazione con una serie di modelli o piuttosto con una serie di ruoli. Quindi la

persona non si costruisce attraverso lo sviluppo dell’ io, attraverso un meccanismo

interiore , ma la personalità si svilupperebbe attraverso questi meccanismi di confronto o

di identificazione con il contesto di riferimento, quindi o con il modello o con il ruolo

perchè il modello e il ruolo costituiscono i riferimenti che condizionano i meccanismi della

costruzione della persona (gli strumenti mediante i quali si struttura la personalità).

Modello e ruolo due cose diverse Ruolo: è la modalità comportamentale che l’aspettativa

sociale genera; modello: è un riferimento della persona sganciato dal ruolo, sganciato dal

ruolo, da quella che è l’aspettativa. Passaggio successivo. L’iter che abbiamo

tratteggiato trova il suo punto sensibile, più delicato e fragile nel momento

dell’adolescenza perchè in tale momento si affacciano alla persona giovane esperienze

sociali molto più impegnative che ha avuto fino a quel momento. Di conseguenza

nell’adolescenza la personalità rielabora tutti quelli che sono stati i rapporti che ha avuto

fino a quel momento, cioè i rapporti interpersonali infantili, cioè soprattutto quelli con i

genitori. In questa fase dell’adolescenza, naturalmente e correttamente questi rapporti

vengono messi in discussione, il che significa che se fino a quel momento la risposta è

stata acritica da quel momento in poi inizia ad essere critica e consapevole. Questo è un

passaggio fondamentale della crescita della persona. Quando si innesca questo

meccanismo e non si resta confinanti in uno sviluppo armonico quando cioè si va oltre la

mera contestazione e si arriva ad esempio a recidere i legami, allora questo genera un

disturbo della strutturazione della identità personale. Ne parla Noel Mailleux lo psicologo (

* in risposta ad una domanda di un ragazzo*). Questo rapporto disarmonico influenza

fortemente la personalità perché la personalità non soltanto degli adolescenti è

influenzata fortemente dalla relazione con gli altri e qui arriviamo al meccanismo

psicologico. Meccanismo funziona in questi termini: se per un iniziale comportamento

problematico, se in presenza di uno stimolo negativo che possiamo definire “deviante” o

“delinquenziale” quindi negativo o da un punto di vista sociologico o da un punto di vista

giuridico, se questo comportamento risveglia nel contesto di riferimento delle aspettative

negative nei confronti dei soggetti ( “non mi aspetto niente di buon”, “se vai avanti cosi

finirai in carcere” etc ) questo alle volte finisce per avere un ruolo negativo proprio su

quella personalità. Questo è il Meccanismo della cosidetta “Profezia che si autoadempie”.

Meccanismo di azione e reazione nel senso che io ti rimprovero per il comportamento ti

giudico e ti continuo a giudicare in maniera negativa quindi il soggetto finisce per credere

in questo e di conseguenza si comporta esattamente in quel modo (TENDENZIALMENTE).

Un meccanismo inverso, per cui ci si convince di non poter fare nulla di buono e ci si

autoconvince di quel giudizio negativo. Cosa determina? Se le aspettative del gruppo di

riferimento sono aspettative negative, il soggetto si convince che sia così (..) , se le

aspettative del gruppo sono diverse il comportamento tendenzialmente dovrebbe essere

così.. pertanto l’aspettativa del gruppo e il giudizio del gruppo di riferimento condiziona la

identità della persona. Queste riflessioni hanno avuto un ruolo nella legislazione penale e

soprattutto in quella penale minorile perchè tutta una serie di meccanismi che vorrebbero

impedire l’accesso del minore alle misure carcerarie e che vorrebbero impedire contatti

del minore con il mondo delle carceri ha generato una serie di istituti che di fatto

impediscono al minore di entrare nel circuito carcerario (affidamento in prova al servizio

sociale, servizi per minori, etc). Passaggio successivo: per quanto riguarda i minori,

secondo lo studioso di prima (noel) è fondamentale per la identita e per la costruzione

della identita del bambino l’Immagine che i genitori hanno di lui (quindi delle aspettative

positive e negative che hanno su di lui); in generale quindi le aspettative delle persone

che sono significative per il bambino. Passaggio importante da ricordare: secondo tale

studioso di psicologia infantile questo rapporto particolarmente importante perche il

bambino non si identifca con le norme che gli impongono gli educatori in quanto tali;

quindi non facilmente seguirà le regole comportamentali imposte dagli educatori (ad

esempio maestre in classe) ma lo farà se e in quanto nell’ambito della relazione che lui

ha si instaura un rapporto di decisa fiducia. Questo significa che la modal

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A.A. 2019-2020
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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Kykka_94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Criminologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof De Martino Francesco.