Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Analisi e Geometria 2
Spazi Vettoriali
Esempio di numeri reali: n numeri reali ordinati (si possono chiamare vettori)
x1
x2
xn
Operazioni con i vettori:
- somma:
x1 + y1
x2 + y2
xn + yn
- prodotto per uno scalare:
λx1
λx2
λxn
- proprietà associativa
- proprietà commutativa
- elemento neutro
- elemento opposto
-x1
-x2
-xn
- proprietà distributiva
scalare x vettore
scalare x scalare
vettore + vettore
Ciò che caratterizza uno spazio vettoriale è la validità di queste proprietà.
Esistono anche spazi di funzioni
spazio di funzioni
suggerisce che f: A -> R
somma: (f+g)(x) = f(x) + g(x)
prodotto per scalare: (λf)(x) = λf(x)
è uno spazio vettoriale
Combinazione lineare
γX + βY => combinazione lineare dei vettori X e Y
coefficienti o pesi della combinazione lineare
es: 21 -12 33 + 3-1 15 -27 = 11 00
La combinazione lineare può essere fatta con più vettori:
λ1X1 + λ2X2 + ... + λKXK = Σ λi Xi
La combinazione lineare dei vettori X1, X2,... XK, secondo i pesi o coefficienti λ1, λ2,..., λK
Dipendenza e Indipendenza lineare
(pag. 60)
È un concetto valido solo per un insieme di vettori dello stesso spazio vettoriale
Si dice che due o più vettori sono linearmente dipendenti se almeno uno di essi può essere scritto come combinazione lineare degli altri
es:
(1 0 0) (0 1 0) (0 0 1)
sono linearmente indipendenti
altra definizione: due o più vettori si dicono linearmente dipendenti se esiste una loro combinazione lineare a coefficienti non tutti nulli che dà come risultato il vettore nullo
Se è presente il vettore nullo, il gruppo di vettori è senz'altro linearmente dipendente
due vettori dipendenti son paralleli (uno è multiplo dell’altro)
es:
a (-1 2 3) + b (4 1 1) + c (0 0 0) = 0 (0 0 0)
MATRICI
Una matrice è una tabella di numeri
T = Trasposto (si scambiano le righe con le colonne)
Operazioni con le matrici: somma (elemento per elemento), prodotto per uno scalare
(Le operazioni con i vettori sono casi particolari delle operazioni con le matrici)
[1 3] [0 1 2] [1 3 1] [4 1 0] + [-5 1 3] = [-1 2 3] [-2 1 3] [ -2 -6 ] [-1 0 ] = [ 2 0 ]Dimensione dello spazio formato da una matrice m x n
Prodotto tra matrici = generalizzazione del prodotto scalare tra vettori
La prima matrice può essere vista come tanti vettori in riga, la seconda come tanti vettori in colonna
m x 1 (1 colonna) m x pIl prodotto tra matrici è detto anche definito come una serie di prodotti scalari tra vettori.
L'insieme dei vettori è un sottospazio vettoriale.
Può calcolare la dimensione se il vettore è di dimensione n.
Base ortonormale
vettori di modulo 1 (versori) a due a due perpendicolari.
Esempio: ex 2 + y2 + z2
Funzioni lineari
Lineari: concetto di proporzionalità diretta fra due grandezze.
La linearità gode di due proprietà: addittività e omogeneità.
f: R -> R dice lineare se soddisfa queste due proprietà:
- addittività: f(x1 + x2) = f(x1) + f(x2)
- omogeneità: f(λ ⋅ x) = λ ⋅ f(x)
Passiamo a funzioni in Rm:
f: R -> Rm associa ad un vettore di n elementi, uno di m elementi: addittività: f(x1 + x2) = f(x1) + f(x2), ∀x1, x2 ∈ Rn
omogeneità: conservazione del prodotto scalare vettore f(λ ⋅ x) = λ ⋅ f(x), ∀x ∈ Rn, ∀λ ∈ R
Una funzione lineare conserva le combinazioni lineari:
f(α ⋅ x1 + β ⋅ x2) = α ⋅ f(x1) + β ⋅ f(x2), ∀x1, x2 ∈ Rn, ∀b, β ∈ R
La lineare, riassume le due proprietà di addittivit e omogeneità.
ex.
1 2 0 3 0 1 0 2 0 0 2 3 0 0 0 3= 1·(-1)·2·3 = -6
matrici diagonali → tutti gli elementi nulli tranne quelli nella diagonale principale (caso particolare di matrici triangolari) → il determinante è calcolato alla "brute mode"
det(λ·A) = λm · det A (A = m x m) matrici
Teorema di Binet → legge il determinante di prodotto dei V
"se prendiamo gli elementi di una riga (colonna) e ad essi sommiamo un combinazioni lineare dell'altra riga (colonna), il determinante non cambia"
In virtù di questo ogni matrice può essere ricondotta ad una triangolare e il modo più semplice di ridurla è det. zero
ex.
1 2 3 2 4 2 3 2 1= | 1 -1 2 | 0 -4 -2 -7 -14 | = 14 - 14 = 0
trasformazione
e12 → |e1(e2) T| | l(e1) | 2 Il quadrato 1x1 viene trasformato nel parallelogramma di area|det A| dove A è la matrice della trasformazione
il determinante è il coefficient di dilatazione della area (da R2 a R2) dei volumi | da R3 a R3
ex. Y = m x R → Rn
m è il coefficient di dilatazione lineare (occorrenza di unità di misura)
Rango di una matrice (P 88-89)
significato → il rango di una matrice è il massimo numero di righe o di colonne linearmente indipendenti
detta una matrice m x n | vettore-riga = n - vettori colonna Cim. indipt. | Cim. indip.
ex.
/1 2 /3 4 /5 -1le due colonne sono linearmente indipendenti, le righe linearmente indipendenti sono al massimo 2°, perché 3° è vettore di 2° posso di sicuro linearmente dipindenti → rango = 2
determinare la dimensione del nucleo f e della sua immagine; descrivere poi nucleo e immagine della funzione lineare
f(x, y) = 2 3 -1 3 0 1 fi: R2 —> R3
dim Immagine = rango matrice = 2
d|Ker| + d|Imm.| = d|spazio arrivo| —> N = { 0 0 }
2 l'immagine de f generato dai vettori colonna della matrice
W = 1 -1 -1 U = 2 2+β 3+β (un piano per O in R3)
U=2α+β U=2α+β 2=(U-W)/2 W=3α-β U-β W=β
W= 3U-3U+5W- 2
2U-3U+5W= è il piano immagine de 2
A= 7 5 2 4 -1 -3 N=nucleo
allora:
- N⊂R3 dim(W) = 2 No
- N⊂R3 dim(W) = 1 OK
- N⊂R3 dim(W) = 0 No
- N⊂R2 è limitata
ESERCITAZIONE 14/03/2008
f Rm → Rm →A = (m, m) f(x) = A・x
E1 ¨
A = { f(el)...f(en) }
es. f(x,y,z) = x+2y-z 3x-y 2y+3z f: R3 → R3
A= 1 3 0 2 -1 3 2 3 X Y Z