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OMUNE DI ARIGI

Mazzini e Garibaldi si schierarono su posizioni opposte riguardo alla valutazione di questo

episodio: M condannò la Comune, G invece ebbe parole di grande favore sia per la

AZZINI ARIBALDI

Comune che per i pensieri ispiratori. I garibaldini fecero perno su questa posizione di e iniziarono a

lavorare su posizioni più avanzate rispetto proprio ai temi sociali.

Nella germinazione di queste idee protosocialiste sono fondamentali due giornali vicini alle istanze

garibaldine e che però vedono i primi semi del socialismo italiano: nascono entrambi a Milano, LA

e .

PLEBE IL GAZZETTINO ROSA L , nasce a Lodi nel 1868, ma si

A PLEBE

trasferisce subito a Milano. Ha diverse

periodicità, passa da settimanale a

quotidiano a mensile, cambia sempre a

seconda della congiuntura. Cessa le

pubblicazioni nel 1883. Questa testata è

stata definita protosocialista, e fu fondata

da un amico di Garibaldi, E NRICO

B ; il giornale nasce in polemica con

IGNAMI

Mazzini e con la sua linea sui temi sociali.

Il giornale è considerato una sorta di laboratorio per tutto il movimento radicale e protosocialista

lombardo; attenzione perché la plebe era anche molto nota negli ambienti europei, era un punto di

riferimento anche per il movimento socialista europeo.

Dal 1876 in poi iniziarono a scrivere i futuri fondatori del partito socialista italiano, Filippo Turati,

Andrea Costa, Paolo Valera.

I R , nasce nel 1867 ed è invece più espressione della scapigliatura milanese,

L GAZZETTINO OSA

quindi ha un connotato più politico culturale che economico sociale (la plebe). Nasce appunto

nell’alveo di alcuni ambienti democratici milanesi legati alla scapigliatura, e in testa troviamo

! 2

Achille Pizzoni, che è anche il fondatore.

Questo giornale è molto attento alle

questioni politiche ma anche alle

questioni culturali e di costume, però non

si distingue molto dal punto di vista

dell’ideologia politica, rispetto alla

P , perché anche il è

LEBE GAZZETTINO

garibaldino, repubblicano e naturalmente

ha una forte attenzione per i problemi

sociali e per una sorta di umanitarismo.

Tuttavia questo giornale dopo la Comune di Parigi, vide delinearsi, all’interno della sua redazione,

varie tendenze: 1) capitanata da Felice Cavallotti, favorevole all’avvicinamento della democrazia

garibaldina al parlamento, perché secondo Cavallotti non si poteva giocare una partita seria senza

essere nel sistema, non si poteva continuare ad escludere il discorso parlamentare, voleva

combattere le istanze garibaldine in parlamento; 2) tendenza rigorosamente astensionista, perché si

rimanesse fuori dal sistema parlamentare.

Queste due tendenze porteranno a un distanziamento sempre più forte, fino a quando nel 1873 non

esplode il conflitto, la componente più socialista, fortemente sensibile alle idee di Marx e Bakunin,

allontana letteralmente la componente parlamentarista più moderata. Naturalmente la conseguenza

fu una maggiore omogeneità nei programmi e negli indirizzi del giornale, ma comportò anche un

indebolimento finché nel 1873 il giornale chiude.

Questi due giornali son considerate le esperienze più organiche e interessante, perché per il resto la

stampa di sinistra presenta forti limiti per la sua forte eterogeneità, per le formule molto generiche

dovute alla mancanza di una impalcatura dottrinaria e teorica, e anche dal punto di vista dei

programmi sono particolarmente nebulosi; però lentamente nel corso degli anni ’70 e ’80 questi

giornali iniziano a moltiplicarsi; nel 1880 se ne contano già 30. Questo tipo di stampa fu sempre più

oppresso da multe, fisco e sequestri delle autorità, ma comunque era un fenomeno in crescita e

incontenibile.

La di questo tipo di stampa: era praticamente assente al sud, molto

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA

debole nelle periferie e nelle province, al nord erano forti a Milano e Genova, e poi è molto diffusa

al Centro Italia, con particolare attenzione in Romagna, Toscana, Marche e Umbria; la stampa poi di

ispirazione compiutamente socialista ha il suo centro di irradiazione in Val Padana, qualche seguito

c’è a Roma e pochi giornali a Napoli. ! 3

D ’ S (1876-1899)

ALL AVVENTO DELLA INISTRA STORICA ALLA CRISI DI FINE SECOLO

C D ?

OSA AVVIENE NEL MONDO DELLA STAMPA QUANDO SALE AL POTERE EPRETIS

Innanzi tutto la Sinistra storica si pone, subito dopo la presa di Roma, il problema del controllo sulla

stampa, e la prima cosa che fa è quella di rafforzare la propria stampa ed è un compito che viene

portato avanti soprattutto nei primi anni ’70, soprattutto a Roma e Milano.

A R vengono portate tutte le testate che erano già nate a Torino e Firenze; a M invece il

OMA ILANO

problema è arduo, perché qui la sinistra dovette venire a patti con la democrazia milanese, che

aveva già un suo punto di riferimento nel Il corpo politico iniziò a venire a patti con il

SECOLO.

secolo, anche se non fu una cosa agevole, perché era più a sinistra della sinistra

IL SECOLO

costituzionale e quindi appoggiò Depretis e la sinistra ma sempre in maniera critica, cercando di

spostare sempre più a sinistra il baricentro politico e criticando tutte le delibere moderate della

sinistra.

Questo problema si presentò in maniera molto grave quando Depretis sposò il trasformismo, negli

anni ’80 addirittura fu aspramente critico nei confronti di questa deriva.

IL SECOLO

Per quanto riguarda la politica della sinistra nei confronti della stampa possiamo individuare tre fasi

che si succedettero:

1) La prima fase si chiuse molto rapidamente; quando la sinistra andò al potere la prima cosa

che fece, fu quella di togliere l’usanza di appalto della pubblicazione delle leggi sui giornali

amici. Chiaramente la prima conseguenza è che tutti i giornali che erano legati alla destra

non lo erano più (visto che erano stati conquistati con il sistema degli appalti). In questa

prima fase però Depretis resistette alle istanze, soprattutto di Crispi, che avrebbe voluto un

controllo forte sulla stampa (Crispi aveva suggerito di aggiungere alcune proposte di legge

sulla stampa che ne avrebbero aumentato il controllo da parte del governo), depretis è

formalmente fermo sulle istanze liberali;

2) La seconda fase inizia prestissimo, perché le cose cambiarono molto in fretta perché

all’interno della sinistra iniziarono a delinearsi vere e proprie correnti legate a uomini forti

(Depretis, Crispi, Nicotra, Zanardelli), ognuno di questi uomini si cercò un giornale di

riferimento. Ognuno trovò il suo giornale, e Depretis rimanendone privo, iniziò a cercare il

suo e si presto a un’operazione che viene chiamata che poi diventa un po’

POPOLO ROMANO

un modello: a Roma c’era un giornalista molto abile e molto abile anche nel destreggiarsi

nel mondo della politica, C C , direttore del settimanale

OSTANZO HAOBET IL POPOLO

, un giornalucolo molto deficitario, che viene puntato da Depretis per essere

ROMANO ! 4

sovvenzionato, e in tre anni si trasforma in quotidiano e poi si afferma come foglio

ministeriale autorevole e discretamente diffuso, 12.000 copie di tiratura, era chiaramente

finanziato dalle banche, protagonista è la B R ; è il primo esempio di legame

ANCA OMANA

giornale-politica-banche. Depretis inizia a muoversi con grande spregiudicatezza anche in

provincia, e sfrutta il circuito, già ben costituito e oleato dalla Destra, dei prefetti. Dalla fine

degli anni ’70 inizia a nascere una marea di fogli filo governativi nelle province,

chiaramente tutti sovvenzionati dal ministero dell’interno e dalla presidenza del consiglio.

Attenzione però, perché tutto questo allineamento a favore di Depretis e del suo governo è

opportunistico, cioè tutti questi giornali lo appoggiavano giusto perché gli conveniva, i

grandi giornali che camminavano sulle loro gambe, invece, continuarono a criticare

pesantemente il governo e questa pesante critica si accentua con la politica del

trasformismo.

3) Si apre con il trasformismo (più o meno anni 1880/81); i giornali che avevano appoggiato

Depretis per la sua politica e non per opportunismo, radicalizzano la proprio posizione,

soprattutto S , passa all’opposizione di Depretis contro l’indirizzo trasformistico

IL ECOLO

della politica. Non solo, a Milano si affaccia un altro problema che è IL CORRIERE DELLA

, nato nel 1876, che inizia ad affermarsi sempre più facendo una fortissima opposizione

SERA

alla politica di Depretis. A questo punto i legami a Roma tra governo, banche e alcuni

ambienti del malaffare della capitale si stringono sempre di più, e nel 1882 scoppia lo

O . Questo scandalo maturò negli ambienti dei giornali legati alla

SCANDALO BLIEGHT

Sinistra e rivelò retroscena estremamente inquietanti, pratiche di sottogoverno e il

malcostume che si era radicato a Roma. E O , era un finanziere di origine

UGENIO BLIEGHT

ungherese, vicino alla Sinistra costituzionale e grazie alla sua vicinanza al governo era

diventato, prima comproprietario del giornale I , ma soprattutto aveva

L BERSAGLIERE

ottenuto la partecipazione agli utili dell’agenzia Stefani, aveva anche assunto il controllo

delle pagine commerciali (la pubblicità) di alcuni grandi giornali della capitale e quindi

aveva anche molte azioni in molti giornali. In pratica Oblieght era diventato una potenza

all’interno del circuito della stampa di sinistra e della Stefani, aveva sotto un controllo

indiretto moltissimi giornali. Questo vasto giro d’affari era noto a Depretis, che si era

servito di Oblieght per estendere la sua influenza sui giornali di provincia. Lo scandalo

scoppia perché Oblieght, per denaro, cedette quasi tutte le sue azioni (2.800.000L., più di

quanto valessero effettivamente le sue azioni) a una società finanziaria francese che operava

in Italia e che era legata a filo doppio al vaticano; questo solo ed esclusivamente per motivi

! 5

politici perché nel 1881 la Francia aveva istituito il protettorato sulla Tunisia e l’Italia

avrebbe voluto fare la stessa cosa e inizia una fase di crisi molto forte tra Italia e Francia. In

questo momento, tra 1881-1882 ci sono due nemici per l’Italia, Francia e Vaticano, e in

questo momento attraverso queste società la Francia e il Vaticano avevano la possibilità di

controllare un grande numero di testate che poco prima erano state legate alla Sinistra

storica e che in quel momento diventavano francesi. Chiaramente l’accaduto è molto grave,

viene aperta un’inchiesta parlamentare, seguono le dimissioni di tantissim

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
11 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Silvia.p92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del giornalismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Piazzoni Irene.