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Capa d'Angelo

Lo dovete compatire; è vecchio.

Carlo: "Ma l'ha capito che non deve sputare? Voi ce l'avete detto tre volte... Non risponde."

Capa d'Angelo: "Non può rispondere."

Carlo: "È muto?"

Capa d'Angelo: "No. La storia è un po' lunga. Non parla perché non vuol parlare. Ci ha rinunziato. Eh, Carlo sono tanti anni. Dice che parlare è inutile. Che siccome l'umanità è sorda, lui può essere muto. Allora, non volendo esprimere i suoi pensieri con la parola... perché poi, tra le altre cose, è pure analfabeta... sfoga i sentimenti dell'animo suo con le 'granate', le 'botte' e le girandole. Perciò a Napoli lo chiamano Sparavierze. Perché i suoi spari non sono spari: sono versi. È uno stravagante."

Carlo: "Parla sparando, e voi lo capite?"

Capa d'Angelo: "Io no, mio fratello si. Mio fratello capisce tutto quello che dice. Io capisco poche cose. 'Dammi"

un bicchier d'acqua": due tracchi e un fuie-fuie. "Che ora so'?": tre tracchi intramezzati da una botta col fischio. "Tengo appetito!": una botta col fischio, un fuie-fuie e tre tracchi.'

Vostro fratello invece capisce tutto? CAPA D ANGELO Comme no? Certe volte si fanno delle chiacchierate talmente lunghe che sembra la festa del Carmine.'

Cos' 'e pazze! CAPA D ANGELO Poco fa è venuto un signore a ordinare dei fuochi per l'onomastico della moglie: avrebbe speso qualunque cifra... niente. Ha detto che non poteva... perchè sta preparando un "biancale" verde per la sua morte.'

E perchè... verde? CAPA D ANGELO Perchè verde è il segnale di "via libera". Perchè, dice, l'uomo è libero soltanto di morire... È uno stravagante, ve l'ho detto.'

(al corrente) Sparavierze... E comme, no? è conosciuto. CAPA D ANGELO Dunque, le

sedie sono quattrocentocinquanta...CARLO ' Don Carlu', quelle sono tutte scassate.

CAPA D ANGELOMa voi veramente fate? Ma sapete che queste sedie qua furono costruite dentro 'aCARLO Nunziata quando si lavorava con coscienza... Tommaso Saporito, mio padre, quandoparlava di queste sedie, qualunque cosa teneva in testa, se la toglieva: se teneva ilcappello, si toglieva il cappello; se teneva la còppola, si toglieva la còppola.' Ma che c'entra?

CAPA D ANGELO 13Le volete pagare meno di cinquanta lire l'una?

CARLO ' Don Carlu', dovete domandare a piazza Francese chi è Ciccillo Capa d'Angelo, 'oCAPA D ANGELOfiglio 'e Nannina 'e Zupperelle. Vuie ve ne venite cinquanta lire!... Sentite a me, quafacciamo uno scampolo...Sentite, Capada', qua se valutiamo tutto il materiale pezzo per pezzo, bene. Se no,CARLO non ne facciamo niente.' Sentite, Sapori'... a me nun me piace 'e perdere tiempo: se vi

decidete a vendere...CAPA D ANGELO

Se succede una cosa che dico io...CARLO Se succede la cosa che dite voi, mi venite a chiamare. Io porto 'a carretta, carico laCAPA D ANGELOrobba e vi dò cinquanta bigliette 'e mille lire, uno sopra all'altro.

Ma vuie state pazzianno? Là solamente 'e striscie 'e tappete...CARLO Don Carlu', chelle so' quatte pezze vecchie e tarlate. Nun se sape si pesa cchiù 'aCAPA D ANGELOpolvere che ce sta ncoppa, o 'e sputazze che ce mena 'o zio vuosto.

Questo è un altro conto. Ma quando voi mi venite a dire...CARLO Facciamo così. Io mo' me ne vado, perché devo andare a vedere certa robba cheCAPA D ANGELOm'interessa, sopra Salvator Rosa. Quando vi siete deciso...Meno di duecentocinquantamila lire, la robba nun esce di casa.

CARLO Un soldo più di settanta... settantacinquemila lire, è inutile che mi venite aCAPA D ANGELOchiamare.

(Avviandosi per la comune) Cheste so' quattro scartapelle...Ma chi vi dice che ve le dovete prendere per forza? CARLO Escono. Zi' Nicola scende la scala. Indolente e pigro, raggiunge un angolo della camera, fruga tra un cumulo di rifiuti, traendo da essi una lunga cordicella annodata su se stessa diverse volte. Poi cerca un bicchiere, e lo trova fra le vecchie stoviglie, lo riempie fino all'orlo di un vino torbido che trova in un fiasco dimezzato, e se ne torna sul mezzanino. Appena giuntovi, solleva la tenda, si affaccia, sputa e scompare. Carlo torna, si avvicina al tavolo, mette in ordine certe carte che evidentemente lo interessano. (internamente) Carlu'! ALBERTO Albe', fratu mio... c'he' fatto? CARLO (dalla destra, seguito da Michele) Quello che era mio dovere di fare. Mo' vediamo che succede. (Siede affranto sotto l'incubo di qualche cosa di grave che può avvenire da un momento all'altro). Io quando ho visto tornare la famiglia Cimmaruta,mi ha detto: «Venga con me, signor Carlo». Siamo entrati in una stanza buia, piena di fascicoli e documenti. Il brigadiere mi ha chiesto di raccontare nuovamente la mia storia. Gli ho detto che non avevo prove, solo dei sospetti. Mi ha ascoltato attentamente e poi ha detto: «Lei ha fatto bene a denunciare, anche se non ha prove concrete. Noi faremo delle indagini approfondite». Mi ha rassicurato e mi ha accompagnato fuori dalla stazione di polizia. Sono tornato a casa, ancora confuso e preoccupato. Non so se ho fatto la cosa giusta, ma spero che la verità venga a galla.

m'haditto: «Per ora ve ne potete andare. Speriamo che passate nu guaio così così».

E che vuoi dire: «Così così»?

CARLO Non tanto grave.

ALBERTO Ma un guaio sempre lo passi?

CARLO (convinto) Sempre lo passo.

ALBERTO Io credo che il guaio più grosso lo passate quando la famiglia Cimmaruta sa che siete

MICHELE tornato dalla questura, e state qua.

Che vuoi dire?

ALBERTO Che voglio dire? Che se foss'io don Pasquale Cimmaruta, v'aspettasse sott' 'o palazzo

MICHELE e ve facesse na schiaffiata cu tutt' 'e sentimente.

Questo io pure l'ho pensato.

ALBERTO E io pure.

CARLO Siamo tutti d'accordo... (Dopo aver riflettuto) Miche', tu mi devi fare un piacere. Tu

ALBERTO dovresti andare al vicolo Lammatari n. 15, 3° piano, e domandare se il signor Aniello

Amitrano ce sta e se s'è ritirato ierisera.

Allora vado subito, perché solamente adesso ci ho un poco di tempo. (Si avvia)

VoiMICHELE però non uscite. Pecchè io so' sicuro che se don Pasquale Cimmaruta vi incontra perle scale, vi fa nuovo nuovo. (Esce). Albe', bello d' 'o frato... assettàmmoce, e stamme a senti'. CARLO 'E che se tratta? ALBERTO (d. d.) Accomodatevi, brigadie'... (Entrando seguito dal brigadiere) 'O brigadiere. MICHELE T'è venut' 'arresta'. CARLO Don Albe', permettete che m'assetto, perchè sto stanco, ca nun me fido manco 'e meBRIGADIERE movere. Prego. ALBERTO (siede) Dunque, don Albe', la faccenda si è complicata. BRIGADIERE Io ll'aggio ditto. CARLO Si è complicata, perchè ora non dipende né da me né dal commissario, ma dalBRIGADIERE procuratore della Repubblica. He' capito? (Disperandosi) Vedete che guaio!... CARLO La denunzia firmata sta in mano a lui. Due sono i punti; se vi considera in buonaBRIGADIERE fede, vi lascia in pace come hafatto 'o commissario; se invece entra in sospetto, spicca il mandato di cattura. E io vi devo arrestare. E... brigadie', ma quali possono essere questi sospetti? Ma, allora... qua siamo ridotti ALBERTO che uno non si può fare un sogno? Nu suonno, sì. Ma no nu castigo 'e Dio. Voi, poi, prima di tutto non siete sicuro di BRIGADIERE aver sognato, e d'altra parte mille ragioni possono avervi spinto a commettere il reato di falsa denunzia. Noi, mo', stiamo pigliando informazioni di questo Aniello Amitrano: se esiste, chi è, se è vivo, se è muorto overamente. Perché si può dare anche il caso che voi, spinto da un impulso di giustizia, avete fatto la denunzia, e che poi, di fronte al fatto compiuto, avete avuto paura degli assassini, e avete inventato 'o fatto 'e "me ricordo e nun me ricordo". Ma io v'assicuro... LBERTO Non c'è bisogno. Ce ne assicuriamo noi. Io sono venuto per dirvi unacosa: nonBRIGADIERE uscite di casa. Prima perché state a disposizione mia, e poi perché sono sicuro che seil fatto non è vero, don Pasquale Cimmaruta o il figlio vi mandano a Poggioreale.
Brigadie', ma la famiglia Cimmaruta, diciamo... oltre al fatto che possono prenderloCARLO a mazzate, legalmente possono far niente?O legalmente o a mazzate, non è che possono fare tutte e due le cose!
ALBERTO Come no? (Indicando Alberto) Se la famiglia Cimmaruta si costituisce parte civile,BRIGADIERE possono chiedere danni morali e materiali. I testimoni ci sono.E la pena, la pena che deve prendere?
CARLO Che dovrei prendere...
ALBERTO Questo non ve lo so dire. Vi ripeto: dipende dal procuratore della Repubblica. AlloraBRIGADIERE noi siamo intesi? (Si alza in piedi) Non vi movete di casa, cosi se vi vengono adarrestare, non perdiamo tempo.Va bene, brigadie', vi pare?
ALBERTO Buonasera. (Esce).
BRIGADIERE 15Io vado al vicolo Lammatari. (Esce appresso al<br>brigadiere).MICHELE Ci siamo inguaiati, distrutti.<br>CARLO Non esageriamo, l'ho fatto a fin di bene, io non ho ucciso nessuno.<br>ALBERTO Albe', allora tu sei un incosciente, che veramente non si rende conto di niente?<br>CARLO Capisco l'ottimismo, ma fino ad un certo punto. Allora, nascondiamoci la verità, diciamo che tutto è bello, tutto è color di rosa, e facciamoci piovere addosso. Io ho il dovere di aprirti gli occhi, perché sono tuo fratello. Albe', sotto processo... Albe', 'o procuratore d' 'a Repubblica? Albe', falsa denunzia... Se i fatti si mettono male, quattro o cinque anni non te li leva nessuno. Ma non credo, se no non mi facevano andar via dalla questura.<br>ALBERTO Fanno indagini, Albe'. Fanno finta di niente, per fare indagini e scoprire.<br>CARLO È vero?...ALB
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A.A. 2011-2012
29 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ninja13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura teatrale italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Alfonzetti Beatrice.