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Riassunto esame Letteratura spagnola, prof. Liano, libro consigliato La casa de Bernarda Alba, Garcia Lorca Pag. 1
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La casa de Bernarda Alba

Nella primavera del '36, Federico Garcia Lorca conclude la sua trilogia rurale scrivendo l'opera che più di tutte racchiude i pilastri del suo teatro: "La casa de Bernarda Alba". Come già si evince dal titolo, l'opera tratta le vicende che si svolgono all'interno dell'abitazione di Bernarda, una donna dalla forte personalità, che pare sia stata ispirata da una vicina di alcuni parenti di Lorca, Frasquita Alba. La tragedia si sviluppa in 3 atti, durante i quali lo spettatore è testimone dell'evoluzione delle complesse personalità delle protagoniste, tutte donne e tutte rappresentanti di diversi stati d'animo. La vicenda trova il suo incipit in "medias res": il secondo marito di Bernarda, Antonio Maria, è morto e tutto il paese si è recato alla cerimonia funebre per rendergli omaggio. Già in questa occasione, notiamo la separazione tra uomo e donna anche nel vivere il cordoglio: ledonne, vestite di nero, pregano all'interno della casa, mentre gli uomini si raccolgono a capannelli esterno. Sottolineiamo, inoltre, come in tutto il dramma si racconti degli uomini, si discuta dei loro discorsi e si litighi addirittura per il loro amore, ma mai nessuna figura maschile compaia sulla scena. È anche importante evidenziare il ruolo di spessore rivestito dalle mura della casa di Bernarda: separano l'interno dall'esterno, il sacro dal profano e la donna dall'uomo, impediscono che le tentazioni e le pulsioni irrompano all'interno del rigido controllo esercitato dalla padrona di casa. Vittime di questo paranoico potere di Bernarda sono le 5 figlie, ciascuna con la propria personalità e i propri drammi, ma accomunate tutte dal fatto di essere zitelle. Angustias è la primogenita, figlia di prime nozze; ha raggiunto i 39 anni senza mai esser stata chiesta in moglie. Appare rigida come Bernarda, sottomessa a ciò che le viene

imposto e convinta che sia giusto così. Non è in buoni rapporti con le altre sorellastre, soprattutto per motivi di denaro: la morte del padre e del patrigno hanno reso cospicua la sua eredità. In realtà il suo personaggio vive un estremo disagio interiore non potendo prendere in mano le redini della propria vita.

Magdalena è la seconda, anch'essa ha passato da molto l'età da marito (ha 30 anni); è la più provata per la morte di Antonio Maria e la più disillusa tra le sorelle riguardo il proprio status. Funge da collegamento tra Angustias e le sorelle minori.

La terza figlia di Bernarda ha 27 e si chiama Amelia, è la più pacata e in tutte le situazioni cerca di far da paciere e di riportare la calma durante i litigi.

Martirio è la quarta e ha 3 anni in meno di Amelia, sostiene di non volere un uomo e accetta il fatto di non essere apprezzata dall'altro sesso, ma in realtà divorata dal

rilevanti, non hanno la stessa importanza delle protagoniste principali. Il testo formattato con i tag html sarà il seguente:

rancore verso tutto è tutti; insoddisfatta della vita impostale dalla madre, crea spesso situazioni ambigue tra le sorelle. Infine abbiamo Adela, di soli vent'anni, la più piccola ma anche la più speranzosa e ribelle. La sua giovinezza e il suo amore per la vita la spingono a lottare per un cambiamento e la portano ad essere il personaggio che più si oppone a Bernarda. Adda, a differenza della madre, non teme il giudizio della società e preferisce seguire le sue passioni (richiamando la contrapposizione di libertà e principio di autorità, tipica delle opere di Lorca, vediamo come la prima sia incarnata da Adda e la seconda da Bernarda).

A queste figure, fautrici delle dinamiche più complesse di questa tragedia al femminile, si affiancano la Poncia, la Criada (servitù di Bernarda) e Maria Josefa, l'anziana nonna delle ragazze, tenuta rinchiusa perché affetta da demenza. Seppur questi siano personaggi rilevanti, non hanno la stessa importanza delle protagoniste principali.

Le serve, con i loro racconti bisbigliati di nascosto e con i loro consigli non richiesti, portano agli occhi e alle orecchie dello spettatore eventi e dialoghi che altrimenti non sarebbero stati esplicitati (scopriamo, infatti, che la Criada ha avuto una relazione con Antonio Maria e che la Poncia è a conoscenza di fatti che sono sfuggiti persino all'occhio vigile della padrona di casa).

Invece l'anziana nonna malata di mente riveste il ruolo di "bocca della verità". Un miscuglio di pazzia ed esperienza guadagnata con l'età, Maria Josefa proferisce, sempre nei momenti più inopportuni, giudizi veritieri sulla vita che si svolge nella casa-convento di Bernarda, ma nessuno dà veramente peso alle sue parole, seppure abbiano un che di profetico (una volta appare vestita da sposa dicendo che nessuna delle nipoti si sarebbe mai maritata e un'altra volta con una pecorella in braccio).

trattandola come un neonato e chiedendo a Martirio perché non abbia ancora figli). Il fulcro della famiglia è Bernarda Alba, donna dalla psicologia molto complessa. Nonostante le figlie abbiano tutte raggiunto (e alcune notevolmente superato) l'età da marito, impedisce che si sposino, ritenendo ogni corteggiatore non adatto al buon nome della sua famiglia. La sua vera ossessione è il giudizio che la società può emettere su di lei o sulla sua famiglia e questo la porta a pretendere (e ad avere la convinzione di riuscirci) di esercitare il più totale controllo su tutto ciò che le mura della casa delimitano. Queste pareti fungono da filtro, attraverso il quale Bernarda decide cosa possa essere condiviso con chi sta al di fuori e cosa debba essere tenuto nascosto. La situazione all'interno della casa comincia a precipitare nei giorni immediatamente successivi alla sepoltura del defunto: Bernarda dichiara 8 anni di lutto, durante i

quali nessuna delle figlie dovrà uscire di casa, per celebrare la memoria del padre. Questa decisione rende le ragazze ancora più insofferenti e irrequiete, prigioniere nella propria casa (le mura bianche, spoglie, fatte di calce rendono bene l'idea) e oppresse dalla madre. In particolare, la situazione di disagio si manifesta esteriormente con l'insofferenza per la calura estiva (chiamata in spagnolo "desasocievo"): come se la clausura decretata da Bernarda impedisse anche al vento di entrare in casa, le ragazze iniziano a manifestare poca sopportazione per le alte temperature. In realtà è come se la passione repressa nei corpi delle giovani si manifestasse in questo modo, bruciandole interiormente e trasmettendo questa sensazione di soffocamento (l'esempio più chiaro lo abbiamo nel dialogo tra Martirio e Amelia nel II atto). A minare ulteriormente il delicato equilibrio costruito da Bernarda, ci pensa un uomo: Pepe El Romano, prestante.

giovanotto di 25 anni. Questo personaggio, come tutti gli uomini citati nel dramma (gli uomini al funerale, i giovani mietitori, il defunto) non appare mai in scena, riesce a scatenare il furore racchiuso nelle ragazze. Infatti, egli si dichiara per Angustias, seppur non più giovane e malaticcia come non mancano di sottolineare le sorellastre), diventata ereditiera di una modesta fortuna. Ovviamente questo fatto scatena le reazioni più disparate tra le sorelle, le serve e Bernarda stessa: c'è chi si dimostra entusiasta e cerca di pensare per il meglio, chi è scettico, chi sparla e chi comincia ad insinuare. Le sorelle sostengono che il giovane si voglia dichiarare più per denaro che per amore, le serve stesse supportano questa tesi (inoltre la Pancia mette in guardia Bernarda sul fatto che Pepe non frequenti solo Angustias) e Bernarda non se ne preoccupa più di tanto, sicura di poter controllare anche questo corteggiamento (Bernarda era solita

allontanare tutti gli uomini che si erano interessati alla figlia, non ritenendoli all'altezza). La situazione, però, comincia a precipitare quando, chiacchierando su quanto sia fastidiosa la incuria estiva soprattutto di notte (il disagio per il caldo è onnipresente tutta l'opera), Angustias e Martirio si trovano in disaccordo sull'ora in cui si congeda Pepe solitamente. Il corteggiamento avviene attraverso la grata di una finestra, tramite la quale i due giovani chiacchierano fino a notte inoltrata; Angustias però sostiene che Pepe la lasci all'una mentre Martirio è convinta di averlo sentito intrattenersi fino alle 4 e mezza. La lite viene interrotta dalla presenza ingombrante di Bernarda che, ovviamente, vuole sapere il motivo della disputa e afferma con decisione che in casa sua "non può essere fatto un passo che lei non senta". Non sono della stessa idea la Pancia e Martirio, le quali sono a conoscenza del fatto che Pepe siintrattenga con Adela dopo aver salutato Angustias. Prima che il segreto possa essere svelato da Martirio (anch'essa innamorata di Pepe, come dichiara nel III atto), il frastuono che riempie la strada giunge anche all'interno della casa. Il corpo esanime di un neonato è stato ritrovato dai cani, la madre è una ragazza zitella che l'ha ucciso per non farsi scoprire e ora tutto il paese si sta dirigendo verso la sua abitazione per linciarla. Questo è uno degli eventi (come l'arrivo dei mietitori o il radunarsi degli uomini per discorrere dopo il funerale) che avviene aldilà delle mura perimetrali della casa di Bernarda e al quale la famiglia partecipa indirettamente. Le ragazze si agitano, sentono la confusione e, insieme a Bernarda e alla Pancia, incitano il popolo ad uccidere la "soltera". L'unica che si discosta da questo atteggiamento disumano, dettato da rigide regole di costume e dal peso del giudizio della società,

è Adela, la quale si oppone a gran voce al linciaggio, toccandosi con disperazione il ventre (questo gesto, presente nelle annotazioni del drammaturgo lascia presagire allo spettatore qualcosa di non detto: che Adela sia incinta?).

Come se fossero stralci di vita fotografati dall'artista, la scena riprende di sera dopo cena: Angustias confida alla madre di sentire Pepe distante e la informa che quella sera non si sarebbero visti. Giunta l'ora, le donne si ritirano ognuna nelle proprie stanze per trascorrere la notte, solo Adela e Martirio (che spia la sorella) continuano a vagare per la casa con atteggiamento circospetto, cercando di non svegliare nessuno.

Martirio raggiunge la sorella minore, le impedisce di raggiungere Pepe, che attende dietro la porta, e le confessa di sapere del rapporto che intercorre tra lei e il giovane. Presa dal furore della gelosia, confessa che ne soffre perché anch'essa ne è innamorata; la lite cresce d'intensità e le due.

sorelle arrivano alle mani, &icendo un gran baccano e svegliando tutti. La madre, richiamata dalle
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A.A. 2009-2010
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/05 Letteratura spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Kushikushi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura spagnola e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Liano Dante.