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La funzione liturgica delle nozze non viene messa in scena
ma lo spettatore proiettato nel belmezzo dei festeggiamenti contadini, caratterizzati da canti e balli tipici del folklore andaluso.
L'abilità di Garcia Lorca sta nell'analizzare e curare meticolosamente ogni singolo dettaglio, e, così, anche i capi d'abbigliamento sono fedeli alla moda del tempo, oltre che carichi di un forte simbolismo. La Nevia, per esempio, veste un abito nero che funge quasi da presagio per il violento epilogo della tragedia; anche la Madre, come erano solite fare le vedove (le quali non dovevano più contrarre matrimonio, come lei stessa afferma - I atto I scena), indossa esclusivamente capi d'abbigliamento neri per manifestare lutto che ha colpito la sua famiglia e, infine, il Nevio, il giorno delle nozze, calza scarpe bianche che indicano la sua buona fede e la sua estraneità ai fatti che lo coinvolgeranno di lì a poco.
Infatti, nel pieno dei festeggiamenti,
La Novia scappa con Leonardo, suo ex promesso nonché esponente della famiglia Felix, colpevole della morte del padre e del fratello del Novio. Scoperto l'accaduto, nessuno sembra realmente preoccupato per la sorella della fanciulla, più che altro il rapimento viene visto come un'offesa, una macchia sull'onore della famiglia del Novio; ed è ovviamente la Madre a fomentare questa rabbia irrazionale (il rancore così forte che la Madre sente la bocca piena di fango quando pronuncia il cognome dei Felix e si trova costretta a sputare - metafora presente nella I scena del I atto), a separare le due famiglie che erano appena state unite dal matrimonio e a reclamare la vendetta per l'uccisione dei suoi familiari e per l'oltraggio appena subito. Suo figlio, il Novio, diventa dunque lo strumento per lavare il disonore nel sangue (come prevedeva la tradizione) e, come se fosse un prolungamento della madre, corre a cercare la sposa, mosso non dalla.volontà di ritrovarla ma dal desiderio di uccidere Leonardo. Questo è un esempio del ruolo passivo e statico che ricoprono le donne nella società contadina dell'epoca: la donna non è una figura attiva fautrice delle proprie azioni, piuttosto ha la funzione di spingere l'uomo a fare ciò che lei vorrebbe; i suoi unici compiti, ai quali non può sottrarsi, sono procreare ed essere dedita ai lavori domestici. È, invece, l'uomo a ricoprire un ruolo più dinamico, seppur non privo di responsabilità. Infatti, l'uomo appare padrone di se stesso e delle proprie azioni, ma non possiamo definirlo svincolato dai doveri e dalle responsabilità che derivano dalla famiglia e dalla tradizione. È Nevio, per esempio, spinto dalla madre a consumare la vendetta per un fatto accaduto molti anni prima e non può rifiutare perché ciò sarebbe solo causa di ulteriore disonore. Tutto ciò, è perla mentalità dell'epoca, razionale perché strettamente radicato nei valori e nelle tradizioni della cultura contadina; al contrario, Leonardo, l'amante frustrato che incarna le caratteristiche del "machismo" agisce in modo irrazionale, ribellandosi alle convenzioni sociali, spinto dalle pulsioni e sottraendosi dal suo ruolo di capofamiglia. Egli, infatti, abbandona la Mujer e i figli, dei quali non ha molta considerazione (II atto 1 scena), per fuggire con una donna con la quale condivide solo una fortissima passione fisica. Possiamo considerare Leonardo come l'eroe romantico della tragedia: costretto al matrimonio con una donna che non ama, separato dall'amore della sua vita non potendole offrire certezze economiche, lotta contro il destino per poter raggiungere l'obiettivo che si è prefissato. L'eroe, però, non ha meglio s.,ul fato e la vicenda si tramuta in tragedia: Leonardo e il Novio, infatti, si uccidono a vicenda neltentativo di portare a termine i propri intenti personali. ÈIl ritmo incalzante dell'opera interrotto da scene ricche di pathos: le apparizioni della Luna (atto I, scena) e della Mendiga (atto III, scena e a seguire). Queste due figure, simboli di