vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LETTERATURA SPAGNOLA
La trama dipende dal punto di vista che assume il poeta nel raccontare una determinata storia, già il titolo ci può già far capire di cosa si tratta, e pertanto metterci nello stato d'animo giusto per assistere a una determinata opera, la differenza tra tragedia e commedia dipende dalle aspettative del pubblico, nella tragedia lo spettatore dovrà condividere le sofferenze e nella commedia il pubblico invece è distaccato. Questo ha fatto sì che si dica che la tragedia non esiste, in realtà esiste, ma hanno comunque una parte comica per smorzare la tragicità. Nella tragedia dei secoli d'oro esiste sempre una speranza perché non viene mai rappresentato un universo assurdo, ma è un universo in cui l'uomo si muove sulla base di una libertà di scegliere tra bene e male, questo significa che possiede la capacità e la possibilità di cambiare parzialmente il suo destino e il libero.arbitrio sarà proprio uno dei temi centrali del Burlador de Sevilla. L'eroe tragico non si scontra quindi con un destino fatale ma affronta un insieme di destino e di libertà proprio come accade nella vita. C'è un elemento che porta il disordine che è il caso, che può essere tragico e può portare alla perdita, addirittura di sé, dell'eroe. La tragicità e il caso sono sempre legati alla vita umana e alla responsabilità dei personaggi in parte. L'eroe negativo deve essere punito, e se fosse solo negativo il pubblico non potrebbe condividere le sofferenze con lui, così non potrebbe neanche essere innocente perché sarebbe visto solo come RESPONSABILIDAD COMPARTIDA cioè la responsabilità condivisa da diversi personaggi, che non sono né completamente innocenti né completamente colpevoli ma a volte sono vittime di disegni di bisogni più forti di loro.BURLADOR DE SEVILLA
Composizione datata 1613-1625, l'attribuzione è quasi certa a Tirso de Molina.
La prima pubblicazione dell'opera è del 1630, è stata più volte interpretata, ed è un'opera a livello mondiale.
L'azione si svolge nella prima metà del '300 nel regno di Alfonso XI che è sovrano del regno di Castilla y León, che erano stati unificati definitivamente nel 1200. Alfono XI regna appunto nella città di Sevilla che era già stata strappata ai mori nel 1248.
La storia brevemente è quella di un nobile spagnolo, Don Juan e di tutti gli inganni che fa prendendosi gioco delle persone (donne, uomini, amici, sconosciuti), il suo istinto lo porta a spingersi oltre le sue possibilità.
L'opera è divisa in 3 atti, però quella che è l'intreccio subisce una specie di separazione tra il 2 e il 3 atto questa porta a far si che ci siano 2 temi principali: el
Burlador de Sevilla per il primo e il secondo atto e El convidado de Piedra per il 3 atto. Nel 3 atto si mette in scena l'ultima burla che porterà Don Juan alla morte. Le avventure iniziano nel palazzo reale di Napoli dove incontra e inganna la duchessa Isabel che è promessa a Duca Ottavio, Don Juan riesce a scappare grazie all'aiuto dello zio che è ambasciatore di Napoli, si imbarca e arriva in Spagna (Tarragona), qua si consuma il secondo inganno alla pescatrice Tisbea che prima di incontrare Don Juan si lancia in un lungo monologo in cui ci racconta la sua vita da burlatrice, quindi è vista come una sorta di Don Juan al femminile, appena incontra Don Juan si innamora di lui. Tirso de Molina ci lascia in sospeso con questo episodio e introduce una scena con don Alfonso e don Gonzalo de Ulloa che è il padre di Dona Ana, che sarà una delle vittime di Don Juan e sarà il nobile che citerà in duello, in questo dialogo abbiamo la.Descrizione della città di Lisbona, Don Gonzalo mette in risalto un mondo ideale che contrasta il mondo di perdizione di Don Juan, poi Tirso torna all'inganno di Tisbea e lo fa finire con la fuga di Don Juan. FINE PRIMO ATTO