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La tragicommedia del 1614
È una tragicommedia pubblicata per la prima volta nel 1614. Si pensa che sia stata scritta nello stesso anno in cui fu pubblicata. È anteriore a Fuente Ovejuna e sono presenti molti temi trattati in quest'opera.
Nel teatro spagnolo i contadini non sono un elemento nuovo, ma con Lope raggiungono una dignità. Lope fa parlare ai contadini una lingua rustica, utilizza espressioni tipiche in modo che il pubblico possa riconoscersi in questa figura.
La figura del commendatore è una figura sola, isolata. È l'unica cosa che condivide con i suoi domestici "come conquistare Casilda". È identificato come mostro al quale non viene concessa nessuna qualità delicata, sensibile.
Nell'opera c'è una sola azione che si sviluppa, anche se in realtà ci sono diverse opposizioni:
- Vita semplice del villaggio VS vita meno semplice del commendatore
- Armonia coniugale VS amor loco (del commendatore)
- CONTENUTO DELLA COMMEDIA
1° ATTO matrimonio
La prima scena si apre col dei nostri due protagonisti: Peribanez e Casilda, due labradores. Il matrimonio prosegue con il baile espettacolo di tori uno e proprio in questo spettacolo il toro scappa e ferisce Don Fadrique, Commendatore della cittadina di Ocana. Così il commendatore viene portato in casa dei novelli sposi, dove si ritrova da solo con la bella Casilda e se ne innamora.
La scena si sposta nella casa del commendatore, dove questi al di essersi innamorato suo servo Lujan della giovane neosposa e chiede consigli per riuscire a conquistarla. Lujan suggerisce di conquistare regali dapprima la fiducia del marito, facendo lui dei così per ordine del commendatore va ad acquistare due mule per Peribanez.
Intanto nella casa dei due giovani fervono i preparativi per la partenza Peribanez, infatti, aveva deciso di portare Casilda e le sue cugine a Toledo per la festa dell’Assunzione.
Il carro già pronto, però mancano il gualdrappa la per poterlo ornare, così Peribanez decide di chiederli in prestito al Don Fadrique e si reca a casa sua. Il commendatore lo accoglie emule e orecchinigli da quanto chiesto, donandogli anche le due gli per Casilda, come ringraziamento per l'accoglienza in casa loro il giorno dell'incidente. Dopo l'uscita di scena di Peribanez Don Fadrique ordina al suo lacché di seguirlo in segreto preparagli il cavallo perché vuole la sua innamorata a ritratto, Toledo. Arrivati qui vede Casilda e ingaggia un pittore per farle un ritratto senza naturalmente essere visto. 22° ATTO La scena si apre ad Ocana dove si sta tenendo una riunione per nominare il nuovo priore della confraternita e viene scelto proprio Peribanez è che appena arrivato dopo il viaggio a Toledo. Peribanez accetta e si dipinto del loro patrono assume la responsabilità di portare il San Rocco a Toledo per essere restaurato prima della.processione. Intanto a casa del commendatore arriva, Leonardo, il suo amico fidato a conquistare Ines cui aveva chiesto di la cugina di Casilda. Questi aveva compiuto la sua “missione” ed era lì per raccontare come si era aggiudicato il cuore della giovane. Intanto però arriva Lujan che, fingendosi un mietitore, si era fatto assumere da Peribanez e aveva scoperto che era in procinto di partire per Toledo. Quella notte, avendo pieno accesso alla casa, avrebbe aperto la porta al commendatore, così che potesse incontrare con la sua amata. Lujan fa entrare il commendatore, sveglia Casilda. Questa allora si mette a parlare con lui, credendolo però un contadino. Lui le dice che Peribanez non la ama poichè l’ha lasciata una notte, mentre se al suo posto ci fosse stato il commendatore di Ocana questo non sarebbe mai successo. Casilda risponde che ilIl commendatore servirà una dama di stima e non una contadina, e che comunque al commendatore, infine, gli chiede di andarsene. I contadini svegliati dalla donna si alzano però per andare a lavorare e Don Fadrique è costretto a scappare. Intanto a Toledo Peribanez si reca da un pittore per il restauro della statua e qui scopre che è stato fatto di nascosto su commissione del commendatore. Decide così di tornare a casa per "salvare" la donna.
A Ocana nel frattempo Don Fadrique riceve una lettera dal re in cui ordina il reclutamento di uomini valenti per combattere contro i mori di Granada. Il commendatore decide così di arruolare cento hidalgos e cento villani e di mettere a capo di questi ultimi proprio Peribanez. Arrivato a casa, Peribanez riceve la visita di un messaggero.