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La novela negra nella transizione spagnola come fenomeno culturale 1982-1996 partito socialista operaio spagnolo
La novela negra appare in Spagna durante la seconda metà degli anni '70 e negli anni '80, proprio nel periodo in cui cade Franco e la Spagna si apre a trasformazioni profonde ed importanti: la democrazia. Caratteristiche del periodo di transizione sono il carattere transizionale e l'apertura storica. Il fenomeno riguarda molti ambiti: culturale, economico, politico, sociale e filosofico.
La fine della dittatura permette l'acquisizione di diritti e libertà che prima erano assolutamente incompatibili con l'autoritarismo franchista: libertà di espressione, uguaglianza davanti la legge, democrazia, stato liberale, suffragio universale, rappresentazione costituzionale. Ci furono manifestazioni culturali che furono possibili solo grazie alla fine della dittatura, che adesso non poteva più censurare nulla.
Questi nuovi spazi di espressione culturale
Necessitavano di un'industria culturale che rendeva possibile un accesso da parte del pubblico. Nell'apertura politica e sociale della transizione, il consumo culturale (e non solo) di massa si trova davanti un'offerta di mercato molto migliorata e incrementata, che si apprezzerà inizialmente soprattutto nel campo dell'editoria e nel cinema.
L'editoria vede incrementata esponenzialmente la sua produzione, che corre in parallelo con la modernizzazione del paese, dal punto di vista politico, sociale ed economico.
Il genere che più gode di questa industria benefica è la novela criminal, o negra. A partire dal 1979 cresce il numero di editoriali che producono questo genere di romanzi, nascono riviste e premi dedicati.
Nel caso della Spagna, il periodo di massimo sviluppo della modernità lo abbiamo nei primi trenta anni del XX secolo, nel quale abbiamo uno sviluppo economico, un incremento urbano e delle lotte di classe con sviluppi giuridici.
ideologie e culturali che cominciano ad avvicinare la situazione spagnola a quella dell'Europa occidentale. L'Europa occidentale però, in quel periodo, soffre di un momento di forti contraddizioni: comunismo, socialismo, anarchismo, femminismo, ecc. un panorama che renderà possibile l'ascesa del fascismo. Per la Spagna non sarà possibile, a differenza del resto dell'Europa, contenere dopo la seconda guerra mondiale il fascismo. Il contesto franchista non favorisce lo sviluppo della novela policiaca, a causa della censura ideologica. Il liberismo degli anni sessanta metterà le basi per l'apparizione del genere. È significativo che quella che si considera una novela relativa al boom del genere nel periodo democratico, "la verdad sobre el caso Savolta", si ubichi proprio nella Barcellona degli anni 20 del XX secolo e si strutturi intorno a un mistero e un processo indagatorio che per risolversi richiede conoscenze sullelotte di classe, tra operai e alta borghesia, classe dirigente e garante delle istituzioni. Mendoza, l'autore, sa perfettamente che la Barcellona degli anni '20 è terreno fertile per una novela criminal. La relazione tra postmodernità e novela policiaca, dal 1975, è stata molto presa in considerazione dagli studiosi di novellistica. La postmodernità permea molti ambiti della realtà contemporanea, incluso la cultura (Fredric Jameson definisce la postmodernità "la logica culturale del capitalismo tardivo"), per tanto i suoi riferimenti alle caratteristiche della novela policiaca devono andare oltre determinate scelte stilistiche dell'opera e verso un approfondimento della comprensione della novela negra come prodotto culturale che dialoga con la sua epoca di produzione. Per ubicare l'origine della novela negra spagnola a partire dal 1975 bisogna segnalare alcune questioni: 1: innanzitutto la crisi globale del 1973, la crisi petrolifera,considerata un punto storico significativo del cambiamento strutturale dell'economia, che permetterà la globalizzazione. Da qui,