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La vita di Santa Teresa

Fa subito una distinzione fondamentale: mentre prima aveva raccontato la SUA vita, ora avverte che racconterà la vita di DIO. La quarta parte (capp. 32-36) è stata scritta almeno 3 anni dopo rispetto al resto del libro. In essa racconta della fondazione del Monastero di San José che rappresenta la 1ª esperienza pratica della sua nuova vita spirituale. Questa parte va a chiudere in qualche modo il cerchio narrativo anche se la stessa Santa Teresa dichiara che essa non appartiene alla sua vita ma che è "politica" (probabilmente qualcuno le ha suggerito di inserire questa parte). La quinta parte (capp. 37-40) è considerata la più interessante. È una sorta di ripetizione della III parte ma con un cambiamento fondamentale. Santa Teresa racconta il suo percorso mistico ma dalla prospettiva delle mercedes, dei doni che le ha fatto Dio e attraverso i quali ha raggiunto Dio. Santa Teresa non ha meriti, è stato Dio che le ha dato la merced.In questa parte notiamo che Santa Teresa è sicura, si esprime con assoluta certezza. Questo perché parla di Dio e dei doni che le ha concesso.
Analisi del testo n. 13 – Luis de Gongora, soneto
[Un analisi è presente anche sul manuale – vol. Il Seicento – alle pagg. 313 – 316.]
Il sonetto, ben scritto, è di 14 versi endecasillabi (2 quartine e 2 terzine). Il tema è quello del topos letterario del carpe diem [Goditi la vita perché è breve]. Gongora è ossessionato da questo tema e lo tratta spessissimo e per questa sua composizione si ispirò ad altri componimenti, tra cui un sonetto di Garcilaso. La struttura è quella classica: due quartine, in cui si espone il tema, e due terzine, in cui si conclude il discorso sul tema. Quindi né struttura né tema hanno originalità che invece compaiono nell'utilizzo delle metafore. Gongora si distingue così dalla lirica rinascimentale cheutilizzava una serie di metafore ormailessicalizzate, tutte uguali, e sempre le stesse. METAFORA: identificazione totale tra due elementi, concetti diversi ma che hanno qualcosa in comune. Gongora confronta i due elementi della metafora tipica dalla lirica rinascimentale utilizzata per descrivere la bellezza della donna. Quindi il poeta destrutturalizza, scompone la metafora. Il termine A è quasi sempre reale mentre il termine B ha una connotazione irreale (o di una realtà idealizzata). In questo
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Publisher
A.A. 2008-2009
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/05 Letteratura spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura Spagnola e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Arquez Rubio.