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STRUTTURA:
Il testo è destinato ad una lettura a voce alta perciò contiene marche performative ovvero
elementi che determinano l’uso del poema come opera cantata dai giullari.
Presente oltretutto verbi di discorso diretto e spesseggiano frasi “fisiche” che sembrano
suggerire ai giullari l’espressione per interpretare il testo.
La struttura delle vicende del protagonista sembra una W con l’alternarsi delle disgrazie e
delle vittorie ottenute dal Cid.
I versi sono cesurati e anisosillabici (disuguaglianza sillabica) ma in gran parte risultano
orientati al verso alessandrino (verso di 12 sillabe).
Trama:
Poema dividido en tres cantares di separazioni casuale dovute alla lunghezza eccessiva.
El primer cantar “ El destierro”, inizia con il Cid che piange vedendo la sua casa vuota
poiché il Re lo ha mandato a Siviglia a riscuotere dei tributi dal sovrano della Taifa. Nel
cammino verso Siviglia incontra un uomo ricco, García Ordóñez, al quale strappa la barba
(simbolo dell’onore). Ordóñez si vendica accusando il Cid di aver tenuto parte del denaro e
così il Re lo esilió. Al Cid appare l’angelo Gabriele in sogno che gli anticipa i suoi successi in
battaglia. Man mano l’esiliato conquista castelli e invia il bottino al Re. In seguito sottomette
anche la regione di Teruel e Saragozza.
El segundo cantar “las bodas” . En este cantar el Cid conquista Valencia e manda un dono
ancora più prezioso al Re ma è dopo aver sconfitto il Sovrano del Marocco a scaturire lo
stupore di Alfonso mandandogli ben 200 cavalli.
Non solo il re di Castiglia ne rimase sorpreso, anche i due principi di Carrión rimasero stupiti
e chiesero di sposarsi con le figlie del Cid che accetto pur disprezzando la loro superbia. En
el tercer cantar “la afrenta de Corpes”, i principi di Carrión abbandonano le mogli nel bosco
dopo averle molestate per vendicarsi della derisione subita dal Cid e i suoi uomini.
El Cid chiede giustizia ad Alfonso VI che decide di punire i principi. Infine le figlie sono
chieste in sposa dagli eredi al trono di Navarra e Aragona facendo sì che il Cid diventi
parente dei Re di Spagna.
Cid storico vs Cid nel poema:
Nel 1081 è stato realmente esiliato dopo uno scontro con Ordóñez.
Nel 1089 venne di nuovo esiliato. Morí nel 1099 come signore di Valencia.
Il nipote del Cid (fáñez) in realtà non stette sempre con lui. I veri nomi delle foglie del Cid
sono Cristina e María.
Analisi del Cid:
I primi venti versi del CMC descrivono l’inizio dell’esilio dell’eroe e l’entrata a Burgos dove i
cittadini non osano dargli accoglienza.
I strofa:
Il v.v III presenta una figura retorica, l’ESPOLIZIO (dire la stessa cosa con parole diverse_
vide porte aperte e usci senza serramenti)
Nel v.v VII compare un importante aggettivo riferito al Cid, ovvero, “mesurado” , una delle
caratteristiche più importanti di questo personaggio.
III strofa:
Mio Cid Ruy(Rodrigo) Díaz = epiteto
V.v 16 pendones= stendardi
Burgeses y burgesas = abitanti fuori le mura non i cittadini di Burgos (todo el mundo)
Assonanze: Stesse vocali nelle parole di fine verso
I: A-O. II: il dittongo IE e A. III: E (padagogica, razóne,dolore)- O
Rachel e Vidas:
<una bambina spiega al Cid che era uscito un editto contro di lui e decide di stanziarsi lungo
il fiume Arlanzón vicini alle porte di Burgos>
In questo episodio il Cid inganna (spinto dal bisogno)due banchieri di Burgos con l’aiuto di
Martín Antolínez ottenendo 600 marchi in prestito lasciando loro due arche piene di sabbia.
Lo scopo di questo episodio non storico è mostrare l’innocenza del Cid.
Analisi: VI strofa: emistichio formale (colui che sotto una buona stella cinse la spada) verbi al
futuro: me serié, avrié. Imperativo: inchámoslas (riempiamole)
VII strofa: vayádsme= andate ¡id! V.v 92 (a)guisado: equo, giusto
IX strofa: menbrado= prudentemente, poridad= segreto (dall’arabo)
Por én= quindi meted y= mettete qui (avverbio di luogo). V.v pagado= soddisfatto
In questa strofa Martín contratta con Rachel e Vidas in segreto facendoli giurare di tenere al
sicuro le arche piene di oro e di non aprirle per un anno. Loro rispondono che sanno bene
che il Cid aveva portato con se grandi ricchezze e immaginano se ne volesse liberare
perché oro “sporco” (proveniente dalla terra dei Mori). Si recando,quindi, dal Cid senza
passare per il ponte di S.María per portargli i 600 marchi e caricare le arche. X strofa: siamo
nell’accampamento del Cid e Rachel chiede al Cid di portargli una tunica rossa dal suo
viaggio, il Cid accetta (anche questo fa parte dell’inganno). Martín chiede una commissione
per se stesso. I due banchieri decidono di soddisfare anche Martín che li aveva reso ricchi
(30 marchi). Martín, con i suoi denari, torna dal Cid e lo invita a fare in fretta e lasciare
Burgos per vedere sua moglie a San Pedro, per pochi giorni, e ripartire nuovamente perché
si stava avvicinando la scadenza dei 9 giorni per lasciare la città.
Libro de Alexandre: romanzo in cuaderna vía
Autore anonimo
Narra la vita e la formazione di Alessandro magno e la sua caduta e morte
Sfrutta la captatio benevolentiae (scrivere per istruire)
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